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Tesina: esame per acconciatori , Prove d'esame di Tecniche professionali dei servizi commerciali

Argomenti nel dettaglio : struttura del capello - ambito lavorativo - derma e annessi - reazioni chimiche - contratti

Tipologia: Prove d'esame

2015/2016

In vendita dal 18/10/2016

Sab112
Sab112 🇮🇹

3.4

(12)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Tesina: esame per acconciatori e più Prove d'esame in PDF di Tecniche professionali dei servizi commerciali solo su Docsity! TESINA CESVIM ACADEMY LOSACCO SABINA P2 / 1° ANNO 2014 - 2015 pH Il potenziale dell'idrogeno, o pH, è il parametro di misura usato per determinare l'acidità o la basicità di una soluzione. Si giudica su una scala da 0 a 14. Tutti i valori fra 0 e 6,9 sono relativi al grado di acidità, il 7 è neutro, mentre per valori fra 7,1 e 14 si ha che fare con una soluzione basica. I capelli e l'olio del cuoio capelluto degli esseri umani, il sebo, hanno un valore di pH che oscilla tra 4,5 e 5,5 (il capello è nella sua migliore condizione), mentre il cuoio capelluto a un pH 5,6 e 6,4 . Questa naturale acidità previene la presenza di batteri e funghi nei capelli e sul cuoio capelluto, e mantiene i follicoli protetti e sani. Molti prodotti usati dalle persone per la cura dei capelli hanno una influenza negativa sul loro pH naturale. Una sostanza troppo basica causerà l'apertura del follicolo, mentre una troppo acida lo farà contrarre. DANNI AL CAPELLO: i capelli vengono danneggiati quotidianamente da agenti atmosferici, l’uso eccessivo del phon, tinture, stress, sole o shampoo troppo aggressivi che possono causare danni al capello. Questi danni avvengono sulla cuticola, essendo la parte più esterna del capello, è la prima ad essere danneggiata (le squame si staccano dal fusto e il capello diventa opaco e sfibrato). All’interno di uno shampoo si identificano diversi componenti: tensioattivi, principio attivo, umettanti, coloranti, additivi, eccipienti e profumi; successivamente vengono aggiunti ai detergenti base delle sostanze funzionali che hanno un’azione nutritiva, antiforfora, riequilibrante e curativa. Anche il calore danneggia molto le proteine della cuticola, rovinando il capello. È importante quindi che tutti gli strumenti elettrici utilizzati per l’asciugatura non raggiungano temperature troppo elevate. In caso contrario, se gli apparecchi non vengono usati in maniera adeguata, raggiungendo temperature superiori ai 100°C , l’acqua contenuta all’interno del capello si trasforma in vapore ed 2 Nella pelle è presente una rete vascolare suddivisa in plessi (arterie,capillari e vene) : 1. i vasi sanguigni sono presenti nel derma e ipoderma, posti orizzontalmente tutti insieme sotto la membrana basale. L’epidermide, invece, è privo di vasi sanguigni, perché è la parte più superficiale della pelle. 2. Le arterie tra derma e ipoderma sono posizionate orizzontalmente, fino a formare il plesso ipodermo-dermico. 3. I capillari sono invece vasi di collegamento (collegano le vene e le arterie). Poi troviamo verticalmente i vasi a candelabro che attraversano tutto il derma; a livello della giunzione dermo-epidermica, questi vasi tornano ad essere orizzontali, formando il plesso sub- papillare (chiamato così, perché, si trova sotto le papille della membrana basale). Qui le arterie, che contengono ossigeno e nutrienti per le cellule della cute, si continuano nelle vene, le quali a loro volta, formano i plessi venosi e raccolgono scorie e sostanze di rifiuto che andranno poi eliminate. La pelle presenta una rete di fibre nervose, che gli permettono di funzionare come organo di senso, in grado di raccogliere e trasmettere al sistema nervoso centrale, stimoli diversi. Tali terminazioni nervose le troviamo nel derma e nell’ipoderma : NEL DERMA • Corpuscoli di Meissner, nella papilla dermica. Essi sono numerosi nelle aree prive di peli (le labbra, le piante dei piedi) e sono deputati alla sensibilità tattile. • Corpuscoli di Krause, a livello delle papille dermiche. Essi sono deputati alla sensibilità termica del freddo. • Corpuscoli di Ruffini, deputati alla sensibilità termica del caldo. NELL’IPODERMA • Corpuscoli di Pacini, controllano la sensazione della pressione profonda e la sensazione vibratoria; essi li troviamo lungo i vasi sanguigni, lungo i nervi delle dita di mani e piedi e lungo i nervi intercostali, a livello delle articolazioni. Infine sia NEL DERMA e sia NELL’IPODERMA troviamo i Corpuscoli di Golgi, i quali, controllano la sensazione della pressione superficiale. Onicomicosi Con il termine “Onicomicosi” indichiamo quel disturbo legato alle unghie, scatenato da microorganismi chiamati miceti→questi funghi scatenano l’infezione che può anche attaccare le altre unghie. L’unghia colpita tende a cambiare colore e può presentare delle macchie. Se il fungo si spinge più in profondità, le unghie possono diventare più spesse oppure sgretolarsi, provocando dolore. Questi funghi vivono in luoghi umidi (nelle piscine, nelle docce) e molti funghi infettano anche le unghie dei piedi, provocando un indebolimento del sistema immunitario. I diabetici e gli anziani sono maggiormente colpiti dalle micosi delle unghie; infatti durante l’invecchiamento, le unghie tendono a diventare più spesse. Anche il piede d’atleta (è un disturbo contagioso causato da un fungo molto frequente tra gli atleti), mentre la psoriasi (non è contagiosa) sono fattori predisponenti le infezioni micotiche a livello delle unghie. Le onicomicosi non guariscono se non si interviene con FARMACI ANTIMICOTICI ad azione topica o sistemica. Questi medicinali agiscono sul fungo, debellandolo e favorendo lo sviluppo di un unghia nuova e non infetta. In caso di onicomicosi grave, accanto alla cura topica, è consigliata l’assunzione orale che agiscono dall’interno. Il trattamento farmacologico sarà molto lungo, poiché l’unghia impiega dai 9 mesi ad un anno per crescere completamente. I processi cognitivi: L’attenzione I processi cognitivi comprendono tutti quegli atti o processi attraverso cui le persone conoscono il mondo esterno, nelle varie fasi della propria vita e nei differenti momenti di interazione con gli altri. L'attenzione è un processo cognitivo che permette di selezionare stimoli ambientali, ignorandone altri. Una metafora spesso usata è quella del filtro, che lascia passare soltanto gli stimoli importanti. Essa è composta da tre sottocomponenti: • quella selettiva, che ci permette di focalizzarci su un determinato stimolo ignorando le distrazioni. • quella divisa, grazie alla quale possiamo prestare attenzione a più compiti contemporaneamente. 6 • quella sostenuta, è la capacità volontaria di rimanere “attenti” in compiti lunghi e monotoni. Un deficit attentivo può essere molto invalidante: senza la capacità di prestare attenzione in modo corretto agli stimoli ambientali l’autonomia personale è gravemente compromessa. Per riuscire a stare attenti quando ci parlano è necessario che i discorsi del nostro interlocutore attraversino quattro fasi: 1. Udire le parole altrui 2. Interpretare ciò che si sente 3. Valutare 4. Rispondere (riflettere su ciò che si è ascoltato) Oggi giorno noi siamo inconsapevoli di molti aspetti sociali del nostro vivere, prendendo come punto di riferimento l’ambito lavorativo del parrucchiere, possiamo notare come molte clienti parlano di molti aspetti della loro vita privata dal parrucchiere, con molta facilità rispetto ad altri contesti sociali. Questo atteggiamento è dovuto soprattutto dal fatto che la cliente quando si reca in un salone per prendersi cura dei suoi capelli e dedicarsi alla sua bellezza, si trova in uno stato di rilassamento ed è proprio questo distaccarsi dal mondo circostante a creare quel rapporto confidenziale con il proprio parrucchiere, proprio perché non vede generare da parte dell’interlocutore reazioni giudicanti; ma è anche vero che chi lavora non ha come scopo quello di conoscere meglio il cliente, bensì concentrarsi solamente nell’esecuzione della propria performance lavorativa. I professionisti sono sempre a contatto con le persone e per questo molte volte può intaccare la qualità del servizio offerto. Con l’acquisizione dell’esperienza, cercano di eseguire il loro lavoro dando, però, quel minimo di “attenzione” al cliente tale per cui essa ha comunque la percezione di essere ascoltata. Questo comportamento non deve venire recepito come mancanza di rispetto nei confronti dell'altro, poiché per eseguire un buon lavoro, bisogna rimanere concentrati e non lasciarsi distrarre, adottando un coinvolgimento limitato nei racconti personali delle clienti. I linguaggi settoriali La varietà delle lingue legate alle diverse attività si chiamano linguaggi settoriali o linguaggi speciali, in quanto sono usati dagli specialisti per parlare con precisione ed efficacia di esperienze e di argomenti relativi al proprio ambito lavorativo. Tra i linguaggi settoriali più conosciuti rientrano: • Il linguaggio tecnico-scientifico • Il linguaggio giornalistico • Il linguaggio sportivo • Il linguaggio pubblicitario Questi linguaggi hanno un lessico specifico per indicare nozioni, oggetti e operazioni del proprio campo di applicazione. Tutti tendono a ridurre al minimo
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