Download La filosofia di Sagredo sulle imperfezioni e la perfezione dei corpi celesti and more Summaries Family and Consumer Science in PDF only on Docsity! L'INALTERABILITÀ DEI CORPI CELESTI Sagredo afferma che l'uomo attribuisce la perfezione ai corpi immutabili, inalterabili e attribuisce invece l'imperfezione a ciò che è generabile, alterabile; egli invece ritiene che la Terra sia degna di ammirazione perchè si modifica. L'alterazione che l'uomo sperimenta in prima persona è la crescita, che con l'invecchiamento assume un'accezione negativa. Gli uomini ritengono spregevole il cambiamento perchè l'estrema mutazione subita dall'uomo è la morte, di cui gli uomini hanno paura; questo è il motivo per il quale gli uomini ambiscono alla perfezione perchè ciò che è perfetto è eterno, compiuto e quindi portato a termine, vale a dire che non muore. Sagredo ribalta le normali convinzioni umane dicendo che se la Terra fosse una distesa perfetta di sabbia, ghiaccio, o terra dove starebbe la vita? Non ci sarebbe vita, perchè la vita, essendo stessa imperfetta, è possibile solamente nell'imperfezione. Il vivo si deteriora, si modifica; al contrario il morto rimane perfetto, ma a cosa serve questa perfezione? A nulla essendo esso morto. Si oppone anche ad Aristotele dicendo che anche tutti gli altri corpi celesti sono imperfetti, aveva infatti scoperto la superficie irregolare della Luna e le macchie solari. Il volgo ritiene pregiato ciò di cui c'è scarsità, ciò di cui è privo; ricerca infatti òa perfezione perchè è un qualcosa che non possiede e questo, per Sagredo, è assurdo. Afferma infatti che questi, che si riempono tanto (questi e tanto hanno una connotazione negativa) la bocca, lo fanno perchè temono la morte. Se l'uomo fosse eterno non nascerebbe neanche. Galilei utilizza l'ironia, che riguarda non solo l'ignoranza, ma anche la comoda abitudine a non voler guardare in faccia la realtà, preferendo ingannare se stessi e crearsi false consolazioni: "Questi meriterebbero d'incontrarsi in un capo di Medusa, che gli trasmutasse in istatue di diaspro o di diamante, per diventare più perfetti che non sono". Galilei quindi, in questa giornata, per mezzo della sua logica stringente, afferma che la vera perfezione delle cose consiste nella funzione a cui sono destinate e nella loro capacità di corrispondere alle esigenze fondamentali della vita. Conta non la forma, ma la sostanza: pensarla diversamente rispetto a Galilei significa condividere i pregiudizi della gente, che ragiona sulla base dei luoghi comuni. Se si rovesciano queste prospettive, per ripristinare una visione più corretta delle cose, si dovrà convenire che l'acqua, indispensabile all'esistenza umana, è molto più importante e "nobile" del diamante, il cui pregio è stabilito sulla base di una sola convenzione.