Relazione La regola dell'equilibrio, Essays (high school) of Philosophy

Download Relazione La regola dell'equilibrio and more Essays (high school) Philosophy in PDF only on Docsity! RECENSIONE - RELAZIONE “LA REGOLA DELL’EQUILIBRIO” Il libro si volge intorno alle vicende dell’avvocato Guido Guerrieri, che riceve come cliente il giudice Larocca, magistrato fino a quel momento considerato integerrimo e al di sopra di ogni sospetto, che improvvisamente viene accusato di corruzione in atti giudiziari. Il compito di un avvocato, è quello di difendere il proprio cliente, aldilà della sua possibile colpevolezza. Tuttavia quando l’avvocato Guerrieri scopre che l’integerrimo giudice Larocca, potrebbe davvero essere implicato nel reato di corruzione, perde la lucidità mettendo tutti i suoi valori in discussione. Per uscire dall’intricata vicenda, dovrà venire a patti con la sua morale e scegliere realmente se proseguire nella difesa deontologica della sua professione di avvocato, pur sporcandosi la coscienza, o seguire la sua morale, facendo in modo di far incriminare il giudice Larocca. La regola dell’equilibrio, un romanzo scritto in maniera invitante e spesso ironica, è certamente un libro che fa riflettere, affrontando temi complicati come la giustizia e l’etica. È un libro che ho apprezzato molto, scorrevole e nella parte finale molto profondo, che racconta di un ambiente, quello giuridico, che mi ha da sempre affascinata. Ho spesso pensato al modo in cui un avvocato dovesse comportarsi sapendo della colpevolezza del proprio cliente, ed in un certo senso mi sono immedesimata e ritrovata nei dubbi e nella confusione del protagonista. All’interno del romanzo ci sono molti punti dove il lettore riflette sulla moralità delle azioni dell’avvocato Guerrieri; in particolare l’episodio della rissa con i ragazzini, e la decisione finale del protagonista. Nel caso dell’episodio della rissa con i ragazzini credo che vadano considerati più punti di vista; infatti se applichiamo l’imperativo categorico di Kant (Agisci in modo che la massima della tua volontà possa valere come principio di una legislazione universale) dal punto di vista del ragazzo che ha subito l’aggressione da parte dei teppisti, possiamo dire che l’avvocato Guerrieri abbia agito moralmente, in quanto ha difeso la vittima. Infatti se ci ponessimo come legislatori universali stabilendo una legge che dice di non aiutare le vittime di aggressioni, tutte le vittime resterebbero indifese, e gli aggressori impuniti. Perciò da questo punto di vista l’avvocato Guerrieri ha agito moralmente. Tuttavia dal punto di vista degli aggressori, la situazione cambia; infatti il protagonista ha agito moralmente, difendendo il ragazzo, ma ha agito immoralmente nel modo in cui ha difeso la vittima. Difatti se ci ponessimo come legislatori universali stabilendo una legge che dice che per difendere qualcuno si debba picchiare violentemente i colpevoli, il mondo sfocerebbe in una violenza collettiva. Perciò possiamo dire che secondo Kant, l’avvocato ha agito moralmente difendendo il ragazzo, ma avrebbe dovuto utilizzare metodi diversi.