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Relazione Liquidi penetranti, Essays (high school) of Technology

Relazione Liquidi penetranti. Questa tecnica permette di rilevare le discontinuità presenti negli strati superficiali di qualunque materiale, purché non risulti poroso o con eccessiva rugosità, o se è curvo.

Typology: Essays (high school)

2022/2023

Uploaded on 06/09/2023

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Download Relazione Liquidi penetranti and more Essays (high school) Technology in PDF only on Docsity! Tecnologia meccanica Istituto Tecnico Industriale di Stato “P. Paleocapa” Guido Zanini VMD Relazione tecnologia meccanica Liquidi penetranti 1.0 Introduzione Oggi, 8 Dicembre 2022, alle ore 8 ci siamo recati nel laboratorio di macchine utensili, nell’aula M1.18 per svolgere l’esercitazione sui liquidi penetranti. La parte dell’aula che ci interessa si trova in fondo all’aula, di fianco al pendolo di Charpy. Davanti alla finestra il prof. Quattrore aveva già riposto l’occorrente su un tavolino ricoperto di cartone. 2.0 Cenni teorici 2.1 Definizione Questa tecnica permette di rilevare le discontinuità presenti negli strati superficiali di qualunque materiale, purché non risulti poroso o con eccessiva rugosità, o se è curvo. Esso si basa sulla capillarità, ovvero la tendenza di un liquido penetrante a sapersi inserire e a saper risalire all’interno di una cricca o in una piccola cavità superficiale. La bagnabilità è la capacita di un liquido a sapersi espandersi aderendo alla superficie. La bagnabilità è determinata dall’angolo di contatto θ con la superficie. 2.2 Modalità esecutiva In linea di principio la procedura attraverso cui si svolge l’esame è composta da sei passaggi: 1. Pulizia e preparazione della superficie da ispezionare: eliminazione da tutti quegli agenti esterni (Ossidi, grassi) che vadano ad otturare il difetto superficiale; 2. Applicazione del liquido penetrante: può avvenire per immersione o viene nebulizzato con pistole ad aria compressa; 3. Asportazione dell’eccesso di penetrante: trascorso il tempo di penetrazione (20-30 min), il liquido che fuoriesce dalla cricca viene asportato; 4. Asciugatura: effettuata con getti d’aria tiepida, in forno, oppure strofinando i pezzi con carta assorbente o con stracci puliti; 5. Applicazione del rivelatore: il rivelatore adsorbe il liquido penetrante intrappolato nelle fessure. Il liquido penetrante, ha la capacità di espandersi e di bagnare quanto più possibile il rivelatore, l’occhio umano potrà così vedere dove è posizionato il difetto; 6. Osservazione della superficie. 2.3 Penetranti Si tratta di miscele complesse, formati da una base liquida, additivi aventi funzione di tensioattivi e, infine, da pigmenti colorati o fluorescenti. Le loro principali caratteristiche sono: - Capacità di penetrazione (capillarità) - Lenta evaporazione - Buona asportabilità 1. Liquido con buona capillarità, buona bagnabilità e scarsa tensione superficiale 2. Liquido con proprietà intermedie 3. Liquido con elevata tensione superficiale, scarsa capillarità e scarsa bagnabilità Tecnologia meccanica Istituto Tecnico Industriale di Stato “P. Paleocapa” Guido Zanini VMD - Inodori e atossici - Bagnabilità - Essere ben visibili - Economici 2.4 Rilevatori La loro funzione è creare il massimo contrasto di colore. Un buon rivelatore deve possedere le seguenti caratteristiche: - Avere buona capacità di adsorbimento (capacità di fissare sulla sua superficie, per uno spessore di pochi micron, molecole, atomi o ioni di un’altra sostanza; tale fenomeno è dovuto dalle forze di attrazione molecolare superficiale) ma non si assorbimento (capacità di trattenere ingenti quantità di un’altra sostanza) - Creare il massimo contrasto di colore - Essere atossico 2.5 Limiti e campo di applicabilità L’esame è consentito a zone facilmente accessibili, infatti se il pezzo è montato, bisogna smontarlo e quindi costa più smontare il pezzo che la prova stessa. Inoltre rivela solo le discontinuità superficiali e non è applicabile a superficie rugose o porose, e per eseguire questa tecnica occorre del personale specializzato. Di contro, è una prova eseguibile molto velocemente e con un basso costo. Nell’industria questo tipo di controllo non distruttivo può essere applicata a materiali sia metallici che non metallici e ad oggetti di differenti dimensioni sia statici sia in movimento, ma esiste un punto comune a tutte, ossia la loro capacità di non influire in alcun modo sulle caratteristiche fisico- meccaniche del componente testato; ciò significa che, a differenza di molti dei test usualmente impiegati per caratterizzare i materiali (per es. le prove a trazione) che prevedono la parziale o totale distruzione del provino, i controlli non distruttivi non alterano la funzionalità del pezzo, che può tranquillamente essere rimesso in esercizio. 3.0 Pre-Prova 3.1 Scopo Lo scopo di questa prova di controllo non distruttiva è quella di rilevare le difettosità, le cricche, le porosità e qualsiasi difetto superficiale su un materiale metallico, ed in particolare sul cordone di saldatura. 3.2 Materiali e strumenti  I pezzi in prova sono due elementi di piping. Sono realizzati in Acciaio inox AISI 304 X5CrNi-10 e presentano delle saldature; Il primo formato da due tronchetti di tubo saldati, il secondo invece comprendeva umo slip on saldato ad un tronchetto di tubo, saldato a sua volta ad una curva.  Velvet solvent detergente della marca CGM;  Liquido spray penetrante di colore rosso della marca NDT;  Liquido spray rilevatore di colore bianco della marca CGM. 3.3 Sistemi d.p.i I d.p.i richiesti durante lo svolgimento della prova sono dei guanti in lattice e una mascherina per proteggere l’operatore dai fumi tossici che si volatizzano durante l’utilizzo delle bombolette spray. 4.0 Prova a) assorbimento b) adsorbimento
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