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tesina sulla bellezza, High school final essays of Italian

The poetics of D'Annunzio, focusing on his emphasis on the cult of words and sensory pleasure. It also analyzes his novel 'Il Piacere' and compares it to his poem 'La Pioggia nel Pineto'. The former explores the theme of pleasure and the search for identity, while the latter celebrates the beauty and sensuality of nature. a detailed explanation of both works and their themes.

Typology: High school final essays

2022/2023

Available from 07/17/2023

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Download tesina sulla bellezza and more High school final essays Italian in PDF only on Docsity! LA BELLEZZA PER UNA VITA SOSTENIBILE ITALIANO D’ANNUNZIO IL PIACERE 2 - Nella sua poetica di d’annunzio sono importanti: il culto della parola e il senso di godimento in tutti i suoi aspetti soprattuto sensoriali (che oltre al significato è dotata di musicalità e deve evocare e. Deve avere una formula magica) - mentre i decadenti rinunciavano le parole auliche, lui le mantiene - Era pagano, deifica la natura, il corpo è fonte di godimento e deve godere di tutte le esperienze sensoriali che la natura offre IL PIACERE ROMANZO PSICOLOGICO - il titolo è di forte rottura per un periodo verista - Argomento della voluttà lontano dal verismo - Andrea spennelli, un esteta, è l’alterego di d’annunzio - Per piacere si intende godimento della bellezza femminile, degli oggetti, della natura ecc - Piacere nel senso di sensazione anche fisica - Arriva un personaggio moderno per la prima volta in italia, dopo la crisi dell’individuo portata dall’industrializzazione, arriva spennelli uomo in cerca di un’identità - Nel piacere abbiamo un narratore onnisciente, troviamo molte riflessioni perché il personaggio pensa molto e vive poco - Nel piacere fabula e intreccio non coincidono: abbiamo un inizio, un flashback, e poi lo svolgimento si intreccia con l’inizio (diversa dal verismo) - Troviamo delle lettere indirizzate alla donna della quale si era innamorata, leoni - Andrea spennelli vuole vivere di sensazioni sublimi ma è sempre insoddisfatto del suo vivere inimitabile, è sempre alla ricerca di identità per questo è un inetto , non riesce ad avere relazioni vere - Era un nobile romano ed è un personaggio autobiografico - d’annunzio critica spennelli come se criticasse se stesso, critica con atrocità - Spennelli ha una storia con Elena (la tipica donna fatale), che poi lascia sperelli - Per distrarsi va a ferrara dalla cugina, dove conosce una donna Maria (donna pura candida), la corteggia e la donna cede. - Lui incontra di nuovo Elena, ma lei non lo vuole - Andrea si rivede con maria ma la chiama elena - Alla fine il piacere non è altro che la storia delle riflessioni di Andrea e la storia che ha con le donne, riflessioni sue culla vita e su roma - Il fatto che Andrea non riesce ad avere una relazione stabile (come d’annunzio) è legato alla sua aridità emotiva CONFRONTO GELSOMINO CON PIOGGIA NEL PINETO - D’annunzio ci parla anche della natura, e del fatto di sentirsi natura, in una sorta di vitalizio panico come nella pioggia nel pineto. E vorrei fare un confronto tra questa e il gelsomino notturno, in cui la bellezza naturale ha concezioni diverse - Entrambe le opere si concentrano sulla descrizione di un ambiente naturale e trasmettono un senso di bellezza e di connessione con la natura, - ma presentano alcune differenze significative: - "La pioggia nel pineto" è una poesia che celebra la bellezza e la sensualità della natura, esprimendo un forte legame tra il paesaggio e i sentimenti umani. La poesia descrive un incontro amoroso tra i protagonisti nella cornice di un pineto durante una pioggia estiva. - D'Annunzio utilizza una descrizione dettagliata e ricca di immagini per evocare l'atmosfera sensuale e lussuriosa dell'incontro. - La bellezza della natura circostante diventa un elemento che amplifica le emozioni e le passioni dei personaggi. - SPIEGAZIONE - La pioggia nel pineto” è una tra le più belle poesie di D’Annunzio. E’ rivolta alla donna amata, Eleonora Duse che nella lirica prende il nome della figura mitologica greca Ermione. La scena si svolge in un bosco, nei pressi del litorale toscano, sotto la pioggia estiva. Il poeta passeggia con la sua donna e la invita a stare in silenzio per sentire la musica delle gocce che cadono sul fogliame degli alberi. Inebriati dalla pioggia e dalla melodia della natura, il poeta e la sua donna si abbandonano al piacere delle sensazioni con un’adesione così totale che a poco a poco subiscono una metamorfosi fiabesca e si trasformano in creature vegetali. Il poeta invita Ermione a tacere e ad ascoltare la musica della pioggia. Egli è attento a cogliere le sfumature più diverse e le varie modulazioni che le gocce di pioggia producono sulle piante del bosco. A questo concerto della pioggia partecipano anche le cicale con il loro canto e le rane, il cui verso sordo e roco si spegne nell'ombra di un luogo lontano e indeterminato (il chi sa dove, chi sa dove vuole creare un'impressione di lontananza favolosa). - La metamorfosi. La sinfonia dei suoni conduce gradualmente l'uomo e la donna in una dimensione di sogno, entro la quale avvengono i riti metamorfici. Dapprima si confondono con il bosco (piove su i nostri vòlti silvan,), poi Ermione è paragonata agli elementi della natura (il volto come una foglia, le chiome come le ginestre), diventa quasi una ninfa del bosco (virente), infine si fondono entrambi con gli elementi della natura, sentendosi parte viva e integrante di essa: il cuore è come una pèsca, gli occhi sono come sorgenti, i denti sono mandorle acerbe. La lirica si chiude con la ripresa del tema della pioggia, quasi a prolungare quello stato di estasi cui sono pervenuti il poeta e la sua compagna. Il poeta non esprime sentimenti profondi, l'amore è sentito come un'illusione e la vita appare fuggevole. La "favola bella" illuse e continua ad illudere i due protagonisti, il loro "ieri" ed il loro "oggi" sono distinti anche se spettacolare e grandioso del paesaggio nordico, si caratterizza per un’intensa espressività psicologica, per un carattere dolorosamente, come nell'opera "Il Viandante sul mare di nebbia". - Anche qui ritorna il tema della solitudine che diventa uno stato esistenziale, e sia piena coscienza della propria fragilità - Il colore e composizione: - L ’opera presenta uno sviluppo verticale che serve anche a dare maggior risalto alla verticalità del viandante ritratto al centro. - La tavolozza di Friedrich in quest'opera è composta da toni insolitamente luminosi, e comprende una mescolanza luminescente di blu, grigi, rosa e gialli per il mare di nebbia, contrapposta alle tonalità opache e fangose per le rocce che sembrano umide ricoperte di muschio: - questo forte stacco cromatico tra le tonalità chiare e quelle scure esalta la contrapposizione tra gli elementi reali (l'uomo e le rocce), realizzati con una precisione analitica, e quelli indefiniti (il mare di nubi), caratterizzati da una pennellata molto liquida, quasi vaporosa. - La luce, infine, sembra nascere da una fonte collocata al di sotto delle rocce in primo piano, inondando la scena e rischiarando in qualche modo l'abisso nebbioso Troviamo inoltre uno schema di linee: -il soggetto è perfettamente centralizzato - la piramide spicca che in primo piano inquadra la base della roccia e l’apice della piramide è rappresentata dal capo del viandante - Troviamo delle linee che seguono la sinuosità delle rocce, e in prospettiva delle montagne circostanti - Rapporto uomo natura: - La natura viene assunta come un protagonista vivente, forse, più importante del viandante che rimane di schiena. - La personificazione della natura avviene attraverso l’episodio meteorologico che dà anima e vita al paesaggio. - L’uomo, Il viandante in questo caso, è, indifeso e misero di fronte al meraviglioso infinito naturale che ha di fronte. Il viandante si perde così nella contemplazione del mare di nebbia e questa perdita annulla la sua individualità, il singolo, nella sua debolezza di fronte alla grandezza della natura. - Particolari sono sia la scelta prospettica che prevede un punto di vista poco al di sotto della testa della figura umana, in modo da dare all’osservatore la stessa visuale del viandante, e la scelta di rappresentare l’uomo di spalle, posto di fronte al paesaggio, invitando lo spettatore a partecipare alla visione come se dovesse immedesimarsi nel personaggio nella contemplazione della natura e nella meditazione che ne consegue. - Friedrich ci chiede di essere noi stessi quel Viandante e di perderci nel paesaggio per entrare in empatia con le emozioni che l’artista ci vuole suscitare. LATINO - il rapporto tra la bellezza e la natura la ritroviamo in un epistola di seneca - Nell’epistola 18 seneca dice che la natura non è stata così ingiusta da non permettere all'uomo di poter vivere senza tante arti , mentre concedeva a tutti gli altri animali una vita facile. Tutto è predisposto per noi fin dalla nostra venuta al mondo, siamo noi che, rifiutando le cose facili, abbiano reso tutto difficile - La natura, che ha dato a tutti gli altri animali una vita facile, non è stata ingiusta al punto che solo l'uomo non potesse vivere senza tante arti; non ci ha imposto niente di gravoso, niente da ricercare con fatica per prolungare la vita. Fin dalla nascita abbiamo avuto tutto a portata di mano: ci siamo, però , resi tutto difficile per ripugnanza delle cose facili. Le case, i vestiti, i medicinali, il cibo e quanto ora è diventato fonte di grandi difficoltà, erano a portata di mano, gratuiti ed era possibile procurarseli con poca fatica; la misura di tutto era determinata dalla necessità: noi abbiamo reso questa roba preziosa, straordinaria e frutto di molte e importanti arti. La natura basta a soddisfare i suoi bisogni. - LA VITA - Lucio Anneo Seneca nasce a Cordova in Spagna probabilmente nel 4 a.C. da una ricca famiglia dell’ordine equestre. - A Roma inizio a studiare retorica e filosofica, frequentando anche i filosofi stoici, e inizierà la sua carriera politica. - Seneca predilige lo stoicismo il quale praticava l'atarassia dei piaceri, ed era fautore del logos ed è per questo che Seneca è per il principato illuminato (tutto ha un ordine e ci si doveva adeguare al dover essere) - Godette di una notevole fama come oratore al punto di suscitare l’invidia di Caligola (sostenitore della monarchia orientale) il quale addirittura voleva farlo uccidere. - per volere di Claudio, successore di Caligola, viene mandato in esilio in Corsica, accusato di adulterio con Giulia Livilla, sorella di Caligola; torna a Roma grazie all’intercessione di Agrippina, che lo vuole come precettore di Nerone. - Quando sali al trono Nerone, Seneca rimase al suo fianco, E cerco in tutti modi di trasmettere a Nerone l’idea di un principato illuminato, considerato la migliore forma in quanto basato sulla clemenza. - A Roma era presente la monarchia e Seneca le identifica come il migliore regime politico - Nel de clementia Seneca dice che soltanto Nerone può trasformare il principato in un principato illuminato - Dunque Seneca vuole insegnare a Nerone a gestire le proprie passioni, in quanto l’ira non lo porterà nulla - Ma un certo punto Nerone impazzisce e inizia ad allontanare tutte le persone che gli erano state vicino - Seneca decide di ritirarsi a vita privata poiché la situazione dell’impero stava diventando insostenibile. Seneca è lo stesso che afferma che il sapiente deve cercare di mirare al bene comune trovando un equilibrio tra vita privata e impegno pubblico, ma nel momento in cui le condizioni della politica non consentono l'impegno del filosofo, non rimare che ritirarsi a praticare l'ozio, e quindi dedicarsi agli scritti in modo da poter influire ugualmente sulla società - In seguito viene coinvolto nella congiura del Pisoni per uccidere Nerone, ma Nerone scopre che Seneca è coinvolto, nonostante Seneca fosse soltanto informato, e ordinò a Seneca di uccidersi. LA FILOSOFIA DELL’INTERIORITà - Seneca si occupa prevalentemente di prosa nella sua produzione filosofica - In campo morale agli mirò al raggiungimento della felicità attraverso la vittoria sulle passioni, ma si apre anche alla sfera sociale indicando la necessità di una fratellanza universale, che deriva dal fatto che tutti gli uomini sono uguali indipendentemente dal loro ruolo nella societàe quindi anche gli schiavi. - Seneca non segue una sola corrente di pensiero, ma è in realtà un eclettico in quanto egli si orienta per la maggior parte il pensiero storico, ma talvolta si lascia condizionare dalla filosofia epicurea (soprattutto nel naturales questiones') quella platonica e quella neo pitagorica. Dunque gli scritti filosofici di Seneca presentano diverse incoerenze LO STILE DELL’EPISTOLARIO - è fondato sulla paratassi, con il ricorso a frasi brevi e non sempre collegate da espliciti nessi sintattici; -esibisce il gusto per le sententiae, collegate per antitesi e parallelismo; -fa largo uso di figure ritmiche e di ripetizione (anafora, poliptoto). LO STILE DI SENECA - la prosa di Seneca risulta essere nuova e originalissima rispetto ai modelli precedenti - Notiamo il predominio della paratassi e la tendenza alla asimmetria. In quanto il suo stile è basato sulla inconcinitas, al contrario della concinitas di cicerone. - Seneca si serve di periodi brevi, incisivi, lineari con l'intento di colpire il lettore con la sua immediatezza. CRITICA DI CALIGOLA - caligola definì la sua produzione sabbia senza calce FILOSOFIA - con l’intuizione metafisica l’uomo entra in contatto con il reale - La bellezza è un continuo divenire e ha un ruolo fondamentale nell’evoluzione della specie, sulla base di ciò nasce il concetto di slancio vitale - Egli considerava la bellezza come un processo in divenire, che richiede la partecipazione attiva e la capacità di adattamento. - Questa prospettiva può essere applicata a una vita sostenibile, poiché sottolinea l'importanza di contribuire attivamente alla creazione di un futuro sostenibile, adattandosi alle esigenze dell'ambiente e promuovendo cambiamenti positivi. - la vita è sempre creazione libera e imprevedibilità e nello stesso tempo conservazione automatica del passato. - Sulla base di ciò nasce il concetto di slancio vitale cioè un flusso di energia libera e imprevedibile che come una forza penetra nella materia cercando di dominarla. - Tuttavia continuavano ad esistere alcune fasce sociali in condizioni di povertà - Molti operai non riuscivano a ricavare profitto dal loro lavoro, ritrovandosi con dei salari bassi - I primi segni di un'economia in crisi furono ignorati - Si arrivò ben presto a una crisi di sovrapproduzione, in quanto le industrie producevano sempre di più ma nessuno riusciva comprare GIOVEDì NERO - Tutti investivano in borsa sicuri di vedere i propri profitti crescere e allo stesso tempo prendevano soldi in prestito dalle banche, che concedevano con molta facilità il denaro. - Ma le azioni salivano E non rispecchiavano più l’ effettivo valore delle aziende, quindi ai primi cali tutti si affrettarono a vendere le proprie azioni provocando un forte sbilancio tra domanda e offerta che portarono al crollo della borsa di Wall Street - Il 24 ottobre del 1929 ricordato come il giovedì nero crolla la borsa di wall street, in quanto le banche rimasero senza liquidità. - La crisi della borsa di Wall Street provocò a catena il crollo generale dell’economia: - Innanzitutto è una crisi bancaria perché molti investitori acquistavano azioni con prestiti delle banche che dopo la crisi non furono più in grado di ripagare. Infatti molte banche dovettero chiudere - Poi la disoccupazione, perché molte aziende chiuso i battenti e dovettero licenziare il personale per contrarre le spese, altre invece abbassarono i salari - A questo punto gli Stati Uniti rinunciarono in qualsiasi modo di regolare il sistema economico, e pensarono esclusivamente a difendere la loro economia - La Gran Bretagna, Italia e la Germania scelsero strade diverse per affrontare la crisi: - la Gran Bretagna decise di svalutare la sterlina - l'Italia accentuò il protezionismo e l'intervento dello Stato nell'economia - La Germania rinunciò alla svalutazione della moneta nazionale, in quanto era ancora debole dalla guerra, non poteva ancora a far fronte alle spese di guerra Per questo fallirono moltissime banche tedesche ROOSVELT E IL NEW DEAL - Nel 1932 Roosevelt fu eletto presidente con un programma diverso da quello dei repubblicani - Promise una politica indirizzata alle esigenze della gente comune, in quanto aveva un ottimo rapporto con il popolo e cerco di rimediare ai danni subiti dopo la crisi - Il nuovo presidente nell'intento di far uscire il paese dalla crisi realizzò il new deal, che era fondato principalmente sull'intervento da parte dello Stato. I provvedimenti presi che riuscirono a migliorare le condizioni delle attività produttive delle famiglie furono: - Venne sganciato il dollaro dall'oro, in questo modo la moneta americana venne svalutata.ciò favorì le esportazioni - Vennero concessi premi in denaro ai coltivatori che avrebbero o limitato i propri raccolti, nell'intento di contrastare la sovrapproduzione - Fu emanato un decreto con cui Roosevelt imponeva alle aziende un codice di disciplina produttiva, che imponeva la rinuncia al lavoro nero e minorile, l'accettazione di salari minimi è la definizione di un orario di lavoro comune.tutto ciò al fine di non far calare i prezzi - Venne fatta una riforma fiscale che prevedeva le tasse più alte per coloro che avevano i redditi più alti - Venne sancito il diritto di sciopero - Fu presto creata un agenzia che diminuì la disoccupazione in Colorado, impiegando numerose persone nei grandi bacini idroelettrici - Venne creato un sistema pensionistico - L'uscita dalla crisi fu lenta, inoltre i benefici dei provvedimenti sociali non ricaddero con uniformità su tutti i gruppi sociali, ma ne rimanevano esclusi le donne e le persone di colore - Divenne famoso le chiacchierate al caminetto, cioè conversazioni radiofoniche con cui il presidente settimanalmente informava i cittadini sullo Stato dell'unione, allo scopo di mantenere con il popolo un contatto familiare ed infondere coraggio e speranza - Grazie a questo rapporto che riuscì a creare, Roosevelt venne rieletto con grandi consensi CHIMICA La combustione di combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas naturale, è una delle principali fonti di energia utilizzate nell'attuale società industriale. Tuttavia, questa forma di energia ha un impatto significativo sull'ambiente, generando emissioni di gas serra, inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici, rappresentando anche una minaccia per la bellezza e l'integrità dell'ambiente naturale, in quanto contribuisce a danneggiare gli ecosistemi, a ridurre la qualità dell'aria e a minacciare la biodiversità. Ma come avviene la combustione: - Gli alcani , idrocarburi saturi con ibridazione sp 3, - CnH2n+2,. sono anche noti come paraffine (dal latino parum affinis) a causa della loro scarsa reattività. - La loro grande stabilità è dovuta ai legami covalenti puri della catena di carbonio, nei quali la coppia di elettroni che costituisce il legame σ è rigidamente localizzata e condivisa tra due atomi. In condizioni standard, gli alcani non danno alcuna reazione né con gli acidi, né con le basi, né con gli agenti ossidanti; reagiscono solo a temperatura molto elevata o sotto l’azione di raggi ultravioletti che forniscono energia sufficiente per rompere i legami. La reazione di combustione è una delle reazioni chimiche degli alcani, di tipo esotermico (con variazione negativa di entalpia e rilascio di energia sotto forma di calore) in cui è presente un combustibile e un comburente; quest’ultimo, nella maggior parte dei casi, è costituito dall’ossigeno presente nell’aria. Le reazioni di combustione sono in genere veloci e, oltre a produrre calore, danno luogo a sviluppo di luce e fuoco. PROCEDIMENTO Gli alcani, come tutti gli idrocarburi, sono dei combustibili e la relativa reazione è alla base del largo attuale impiego di tali sostanze nella produzione di energia termica. È necessario uno stadio iniziale, costituito, di solito, dall’accensione di una scintilla o la presenza di una fiamma (triangolo della combustione), poi la reazione procede in maniera spontanea ed esotermica. Gli alcani vengono utilizzati come combustibili e questa è la loro applicazione più importante. Essi bruciano con un eccesso di ossigeno formando anidride carbonica ed acqua. La reazione libera grandi quantità di calore, ma deve essere innescata. CH 4 + 2 O 2 → CO 2 + 2 H 2O + calore (combustione del metano) FISICA ED EDUCAZIONE CIVICA - La corrente elettrica può fornire una base solida per la progettazione e l'ottimizzazione di sistemi energetici sostenibili come i pannelli solari fotovoltaici che sfruttano le radiazioni solari per produrre elettricità, nel rispetto della natura, per una vita sostenibile, e per salvaguardarne la sua bellezza - I pannelli solari sfruttano i raggi solari attraverso più celle fotovoltaiche collegate tra di loro, costituite da silicio, capaci di convertire i fotoni, in un campo elettrico in corrente continua. CORRENTE ELETTRICA - La corrente elettrica, in fisica ed elettrotecnica, indica lo spostamento complessivo delle cariche elettriche, cioè di quantità di carica elettrica che attraversa una determinata superficie nell'unità di tempo. - In un conduttore gli elettroni si muovono in un moto CAOTICO e DISORDINATO. In presenza di un campo elettrico si ordinano, si crea una differenza di potenziale e si ha corrente elettrica.
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