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Institutions et vie politique des pays de langue italienne - S3, Notes de Histoire

Notes complètes/transcriptions des CM du cours «Institutions et vie politique des pays de langue italienne - S3».

Typologie: Notes

2021/2022

En vente à partir de 10/05/2022

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gaia-bolognini-1 🇫🇷

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Télécharge Institutions et vie politique des pays de langue italienne - S3 et plus Notes au format PDF de Histoire sur Docsity uniquement! ISTITUZIONI E VITA POLITICA DEI PAESI DI LINGUA ITALIANA - S1 In verde = approfondimenti [introduzione] CULTURA DI DESTRA, MALINCONIA DI SINISTRA, PARTITI E MOVIMENTI POLITICI NELL’ITALIA DELLA GUERRA FREDDA. La Guerra Fredda [discorso di Truman, 1947 - dissoluzione dell’Unione Sovietica, 1991] è una guerra di ideologia tra URSS e Stati Uniti, che non arriverà mai allo scontro diretto. Le ideologie che si scontrano sono il comunismo [esaltazione dell’individuo, privazione della proprietà privata, controllo dello stato sul mercato nella decisione dei prezzi] e il capitalismo [crede nel libero mercato e nella ricchezza accumulata da un cittadino + contribuisce allo sviluppo della società]. Queste due potenze, le vincitrici della Seconda Guerra Mondiale, creano delle alleanze: l’Italia entra, nel 1949, nella NATO, mentre l’Unione Sovietica, nel 1955, unirà la totalità dei suoi stati satelliti grazie al Patto di Varsavia. L’Italia è posizionata, geo-politicamente parlando, nel mezzo del conflitto: l’Europa è divisa da Churchill in due parti, il quale afferma l’esistenza di una “cortina di ferro”. 1. Dalla nascita della Repubblica [2/6/1946] alla morte di Aldo Moro: la transizione dal fascismo alla Democrazia [1943 - 1948] All’interno dello stato nascente esistono sia delle tensioni precedenti a quelle sviluppate nella Guerra Fredda e risalenti al ventennio fascista. Questo periodo si apre con la marcia su Roma, dove Mussolini chiede con forza il governo al re. Da questo momento in poi seguiranno dei provvedimenti, quali le Leggi Fascistissime, volti all!eliminazione degli oppositori e della totalità delle associazioni e partiti politici che si danno alla clandestinità. Tale periodo ha fine il 23/7/1943 [= caduta del fascismo come regime in tutta Italia], quando il consiglio condanna e imprigiona Mussolini. La seconda fase, che va dal 23/7/1943 al 8/9/1943, viene chiamata Governo dei quarantacinque: dopo lo sbarco degli Americani in Sicilia e dopo una serie di trattative si arriva all’armistizio. Il re ha intenzione di conservare le istituzioni che il fascismo aveva costruito per favorire la creazione di uno stato autoritario, inserendo però, il 25/7 una persona meno autorevole di Mussolini, come il Generale Badoglio, al potere. Questo è un modo che ha il re di riappropriarsi autorevolmente dello stato. Il re annuncia via radio la continuazione della guerra, a fianco però dei tedeschi, fatto che scatena il disappunto delle masse e fa ne fa perdere il controllo al re. A partire dall’8/9/1943, con l’armistizio firmato a Cassibile, gli italiani cambiano schieramento, scatenando una vera e propria guerra civile. Successivamente, Mussolini viene liberato dai tedeschi, i quali, dopo un colloquio con Hitler, gli affidano il compito di rifondare uno stato nel nord Italia, la Repubblica di Salò, in quanto il sud era occupato dalle truppe americane. L’8.9 [stessa data della firma dell’armistizio, il re e Badoglio fuggono a Brindisi in quanto il re non è più a favore dei fascisti, ma contro. La sua fuga scatena un vuoto istituzionale], contemporaneamente alla fondazione della Repubblica di Salò, si fonda il Comitato di liberazione nazionale, che raggruppa tutte le forze anti fasciste, tra le quali anche i vecchi partiti politici ormai sciolti. Fino al 1946 le forze dell’URSS e degli americani sono ancora unite in favore della ricerca dei trattati di pace. Nel 1947 questo equilibrio si rompe definitivamente. 2. Resistenza italiana La Resistenza italiana culmina con la liberazione del nord Italia, avvenuta grazie alla rottura di una serie di linee, quali la linea Gustav. La data di liberazione dell’Italia è in realtà quella della liberazione della città di Milano, avvenuta il 25/4/1945. Il 28/4/1945, Mussolini viene ucciso a Dongo e il suo corpo viene portato a Milano ed esposto a Piazzale Loreto. Questo elemento, per quanto brutale, è fondatore. 2.1 I partiti all’interno del CLN = Comitato di liberazione nazionale All’interno del CLN si trovano i seguenti partiti: la Democrazia Cristiana [DC], il Partito Socialista Italiano [PSI] , il Partito Comunista Italiano [PCI], Partito Liberale Italiano [PLI], Partito d’Azione [PdA] e la Democrazia del Lavoro. Il collante di questi gruppi è l’antifascismo. [Il partito di integrazione di massa] Il partito di integrazione di massa è un’organizzazione che ha il compito di mobilitare le masse di elettori, che grazie all’estensione del suffragio, diventano sempre più numerose. Tali partiti hanno una struttura piramidale e vengono scelti per affinità di pensiero politico sia dell’elettore che del partito stesso. Il primo partito di massa ha origine nel 1875: il Partito Socialista dei Lavoratori Tedeschi. In Italia, il primo nasce invece nel 1892 ed è il Partito Socialista. Uno dei principali obiettivi è quello di ricostruire uno stato democratico superando un assetto autoritario come quello fascista. [La Democrazia Cristiana] Il simbolo di questo partito è uno scudo crociato, adottato in precedenza dal partito di Don Luigi Struzzo, il Partito Popolare Italiano, nato nel 1919, che non si fondava sul potere della chiesa cattolica, ma era più autonomo della DC. Il collante della DC era l’ideologia: la dottrina cattolica. Accetta i principi economici del liberismo, ma aderisce anche .… L’uomo a capo di tale partito era Alcide De Gasperi, il quale era sostenuto anche dagli Stati Uniti, aspetto che gli permetteva di seguire una politica moderata e interclassista. Altri obbiettivi erano l’allineamento con l’occidente [1949: Nato] e con partiti minori. [copertina del Time] [Il Partito Socialista Italiano] si tratta del primo partito d’integrazione di massa italiano: è nato nel 1892 a Genova e prende diversi nomi a seconda dei partiti con cui si associa: Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria [PSIUP]. Il suo simbolo è formato da falce e martello, simbolo del lavoro e dei contadini. Nasce dall’ideologia marxista e comprende dunque la libera iniziativa. Pietro Nenni, Palmiro Togliatti e Antonio Gramsci furono alcuni degli oppositori di tale partito. Nel 17esimo congresso del PSI avviene una scissione, motivata da scelte internazionali, una corrente, guidata da Gramsci e Bordiga, all’interno del partito si stacca da quest’ultimo e diede origine al Partito Comunista d’Italia. [Il Partito Comunista Italiano] il partito comunista italiano, nato a Livorno nel 1921, è guidato da Togliatti, che si era rifugiato a Mosca per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Questo partito è influenzato principalmente dall’Unione Sovietica e dal marxismo, al cui vertice vi era l’autore della capitale russa. Si tratta di un pensatore che ha sconvolto il rapporto tra teoria e prassi, mettendo al primo posto la prassi, la conquista dei mezzi di produzione e l’eliminazione della proprietà privata. Togliatti è un uomo chiave in quanto riesce a recuperare i quaderni di Gramsci e a pubblicarli successivamente e tematicamente, in modo da poter essere impiegati come guida per la comprensione e l’applicazione della prassi materialista. 3. Svolta di Salerno [aprile 1944] Nel 1943, i partiti del CLN possono emergere dall’anonimato. Togliatti torna in Italia, decide di entrare a fare parte del CLN e sostenere il Governo Badoglio II [n°2 perchè il primo è quello durato 45 giorni]. Tali governi, soprannominati anche “Governi di Liberazione Nazionale” seguono un unico principio: l’antifascismo. Tutto ciò funziona fino al 1947, quando il governo De Gasperi III avesse ottenuto il 50%+1 dei voti totali. Si tratta di un tentativo della DC di mantenere il controllo politico, nonostante i risultati non siano quelli sperati e De Gasperi esce di scena. I voti che non vengono dati alla DC confluiscono nella sinistra [Partito Comunista], al Partito Nazionale Monarchico [triplica i consensi] e all’ MSI [Movimento Sociale Italiano, oppure “Mussolini Sei Immortale”]. Quest’ultimo partito, con chiari valori di destra, viene fondato nel 1946 dai fascisti, il segretario è prima Giorgio Almirante e poi Fini. Meno vistosa è la crescita del Partito Comunista, al quale gli italiani danno i loro voti in quanto maggiore referente del PCI [Partito Comunista Italiano]. Nel 1953 Krushoff diventa segretario e presenta, nel 1956, un rapporto segreto all’interno del quale denuncia il culto della personalità di Stalin e i crimini da lui commessi. Con questa mossa egli vuole eliminare le componenti staliniane del Partito Comunista. Gli effetti della destalinizzazione sono molteplici: - Avvio di una convivenza pacifica = abbandono dell’idea di scontro frontale tra Unione Sovietica e USA; scontro che verrà comunque combattuto su fronti differenti [economia, spazio, Guerra del Vietnam etc.] Alla fine dello stesso anno, Krushoff è il primo a recarsi negli USA. Il 1956 è chiamato anche “Anno terribile” a causa delle rivolte di Polonia e Ungheria nei confronti del socialismo reale e dell’Unione Sovietica. Queste manifestazioni [legate al problema delle risorse e alle condizioni di lavoro degli operai], iniziate direttamente dagli operai, vengono represse sanguinosamente dall’Unione Sovietica che non tarda a mandare 4.000 carri armati. A livello di politica internazionale questo ha una grande risonanza dal momento che l’Unione Sovietica si presenta a favore della tutela degli operai e poi ne uccide a migliaia. Togliatti, nello stesso anno, deve gestire due eventi maggiori: la destalinizzazione e le conseguenze delle rivolte in Ungheria. Egli si schiera a favore dell’Unione Sovietica, mentre diversi intellettuali hanno una visione differente e si schierano contro l’Unione Sovietica [EX: Pietro Nenni]. 6. Gli anni del “miracolo” economico Nel 1959, il Daily Mail, giornale inglese, pubblica un articolo sottolineando che il livello di prosperità ed efficienza dell’Italia è un miracolo economico dato l’aumento del 6% annuo [raddoppiato] del PIL nonostante i molteplici anni di difficoltà. Le cause del “miracolo” economico sono molteplici: - Importazione delle materie prime a basso costo e sviluppo delle industrie - Intervento dello stato in un modello economico misto - Piano Marshall - Manodopera a bassi salari proveniente dal sud Italia —> migrazioni interne, che portano gli abitanti del sud ad essere impiegati a bassi salari nelle industrie del nord - Formazione di un mercato comune europeo [CEE: inizialmente formata da Italia, Francia, Germania e BeneLux: Francia, Paesi Bassi e Lussemburgo] —> firma dei trattati di Roma il 25.3.1957. ciò prevede un mercato unitario con conseguente abbassamento delle tasse doganali e facilitazioni nella circolazione delle merci. La CEE è costituita insieme all’EURATOM. Gli effetti del miracolo economico si estendono tra il 1958 e il 1963, quando l’Italia produce principalmente: • automobili —> produzione + esportazione [Fiat, specie la 500, Alfa Romeo], che permettono il cambiamento dei costumi dei cittadini, che arrivano a permettersi le vacanze in riviera [turismo di massa]. • Infrastrutture —> inaugurazione di un tratto dell’autostrada del Sole • elettrodomestici: frigoriferi, televisori etc. La società dei consumi italiana è basata sul consumo privato e la famiglia non ricopre più il ruolo di nucleo di produzione, ma di centro di consumo [in parte limite del miracolo economico]. Il miracolo economico ha comunque diversi limiti: - Torino diventa una città di meridionali, aspetto che scatena diversi malcontenti - Salari molto bassi - Diminuzione del 40% degli impiegati nel settore agricolo e aumento degli impiegati nei servizi - Cetizzazione = nascita di una classe media, soprannominata il “ceto medio” - Migrazioni interne dalle aree rurali alle città - Impatto sull’ambiente = distruzione di interi tratti di costa in Italia - “Sviluppo senza progresso” [Pasolini] = mancanza di correttezza nella società, ossia senza progresso. - Le città al nord iniziano a costruire delle “città dormitorio”, ossia dei palazzi in cemento in grado di accogliere più persone possibili. Tuttavia, spesso venivano invece costruiti degli edifici fatiscenti, chiamati “Coree” a causa della guerra in atto in Corea. Spesso non possedevano nemmeno i servizi pubblici. - L’investimento nel cemento genera profitti, ma spesso e volentieri questo genera anche un’elevata corruzione, dal momento che vengono costruiti palazzi non previsti nel piano regolatore, motivo per cui si manifestano in questo periodo una serie di crolli [EX: Agrigento]. 7. La fine del centrismo e la stagione del centro sinistra [1958 - 1963] Elezioni 1958: nel dicembre del 1956, Togliatti difende la posizione dell’unione Sovietica e il suo intervento militare a Budapest. A seguito di ciò, alcuni intellettuali socialisti lasciano il Partito Comunista [il partito socialista di Nenni rompe definitivamente l!alleanza con il Partito Comunista] in quanto non vi si riconoscono più e si avvicinano ai socialisti che già si erano uniti in precedenza alla DC. Dal punto di vista dell’elettorato, il PS si mantiene costante, mentre una parte degli elettori della DC passa al PC, che ottiene un numero più elevato di voti. La parte di socialisti che si erano allontanati dal Partito Comunista tentano una riunificazione con il Partito Socialista di Nenni, provocando la rottura definitiva del quadripartito. Seguono quindi una serie di crisi di governo. A seguito della rottura tra socialisti e comunisti, Aldo Moro diventa il nuovo leader della DC, che rispetto a Fanfani non apre verso un’unica direzione, ma opera una politica diplomatica interna volta al moderatismo e al dialogo con le differenti aree della DC. I Governi non riescono ad avere una tenuta stabile in questo periodo e si susseguono costantemente fino al 1960. 7.1 Il Governo Tambroni Si tratta di un Governo della DC eletto direttamente dal Presidente della Repubblica, che però, così come gli altri, non riescono a trovare un equilibrio [“franchi tiratori” —> coloro che votano a sfavore del proprio partito]. Questo Governo riceve il benestare per governare dal MSI, che non è accettato. Tambroni, pur volendosi dimettere è obbligato dal Presidente della Repubblica a rimanere in carica. Il MSI [estrema dx] tiene il suo congresso nazionale a Genova, che provoca delle manifestazioni contro il Governo Tambroni [Ferrara, Milano, Reggio Emilia] tra il 25 e il 30 giugno, le quali vengono represse con la forza dal Governo. A seguito, tale Governo cade. Il 1963 è l’anno che segna la governativamente parlando fine del “centrismo”.
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