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théâtre italien histoire et analyse scénique, Schémas de Principes de conception du théâtre

notes du cours de histoire de théâtre italien

Typologie: Schémas

2022/2023

Téléchargé le 07/12/2023

jiji0612
jiji0612 🇫🇷

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Télécharge théâtre italien histoire et analyse scénique et plus Schémas au format PDF de Principes de conception du théâtre sur Docsity uniquement! Teatro- Approche scénique Analisi scenica : orale Atelier : una settimana dossier Scritto di teatro Gabriele d'Annunzio, Futurismo, Pirandello, Massimo Bontempelli Manuale di Luciano Bottoni, o Luigi Allegri Un concetto fondamentale è quello di Quarta Parete : alla fine dell’Ottocento, di maniera irreversibile, con il teatro futurista viene a cadere il concetto di Quarta Parete => si tratta di un concetto che è stato teorizzato già in precedenza da Diderot. La Quarta parete è la parete invisibile che separa la scena dalla sala, che secondo Pirandello, separa la finzione dalla realtà. Quella parete convenzionale che nella tradizione del teatro naturalista, mette un limite riconoscibile fra ciò che appartiene la realtà è ciò che appartiene alla finzione. Alla fine dell’Ottocento, la scena del teatro europeo è occupata dal teatro naturalista, che in Italia è il teatro Verista. Mentre in Italia dobbiamo aspettare il Novecento perché nasca il concetto di regia, nella Francia di fine Ottocento assistiamo in questo periodo di sviluppo di teatro naturalista, alla nascita della regia. Quando nasce, la regia non è considerata un’arte come oggi. Il teatro naturalista vuole trascrivere sulla scena la realtà. Quando nasce la regia, nasce come supporto al testo scritto. Il compito della regia è trascrivere sulla scena il testo nel modo piu fedele possibile. Non c’è un conflitto tra autore e regista, ma l’autore è al servizio dell’autore. La regia non è considerata come un'arte autonoma. Sia il regista che l’autore, hanno in questo momento un nemico comune : il teatro convenzionale. Il teatro convenzionale è il teatro leggero, che in Francia viene chiamato “la pièce bien faite” : intreccio conosciuto, che permette allo spettatore di usufruire del teatro in una posizione passiva. Si tratta di un teatro che rispetta certi principi elementari del testo : triangolo sentimentale. Teatro che è di facile fruizione. In Italia l’equivalente è rappresentato da un teatro che si iscrive nella tradizione dei secoli precedenti, spesso fatto dalle compagnie familiari . Vi è un primo attore, e c’è un repertorio che la truppa è pronta a rappresentare nei vari teatri. Non ci sono teatri stabili in Italia. Lo Stato non finanzia i teatri fino alla fine degli anni 20. Il Naturalismo guarda con estrema diffidenza questo teatro e vede la regia come un modo per qualificare il teatro naturalista contro questa tradizione di teatro facile. Lotta contro un teatro facile, aperto alla folla, basato sulle convenzioni, ripetuto che secondo Zola e i naturalisti non ha una dignità artistica. E un teatro nel quale esiste una perfetta corrispondenza tra le attese degli spettatori e la risposta di chi fa teatro. Il teatro del Boulevard è quello commerciale, che non risponde a nessuna esigenza artistica. Occorre dare aria libera a queste scene che sono costrette nelle convenzioni di un teatro ripetitivo, commerciale, ludico e null’altro. La Quarta Parete è la garanzia di una rappresentazione che riproduce fotograficamente la realtà. Nel teatro naturalista, non vi è posto per una tela o fondale nel quale gli alberi dipinti sono evidentemente falsi. Al tempo stesso, ciò pone un problema pratico e di costi. Ciò significa realizzare degli spettacoli che portano sulla scena degli elementi che corrispondano alla riproduzione della scena sul palcoscenico : veri piatti, veri animali, vere tende ecc. Tutto questo è funzionale, ha come obiettivo, la realizzazione di un teatro che chiuda la stagione del Boulevard, delle pièce commerciali. Anche dal punto di vista della recitazione, la quarta parete mette una distinzione netta tra chi è in scena e chi è in platea. In questo teatro commerciale, gli attori di teatro sono dei divi e quindi si permettono di ammiccare al pubblico, aggiungere battute per provocare il pubblico. Tutto ciò viene condannato dal teatro naturalista. La nascita della regia è la nascita di un supporto al teatro naturalista. Primi teatri di regia in Francia : - André Antoine fondato a Parigi nel 1887 il Theatre Libre - Paul Fort - Théâtre d’Art, Paris, 1890 - Aurélien Lugné-Poe - Théâtre de l’Oeuvre, Paris, 1893 Antoine ha una concezione della regia rivolta al supporto dato alla rappresentazione dettagliata e minuziosa del testo scritto. Negli allestimenti, Antoine, allestita la scena senza dire agli attori quale sarà stata la parte rivolta al palcoscenico. Un attore noto per esempio sta sul palcoscenico guardando il pubblico, invece cio non avviene nel teatro naturalista. Vi sono per esempio attori che danno le spalle al pubblico, per preoccupazione estrema di realismo. L’attore deve recitare come se fosse nella vera realtà. In Italia, il teatro di regia nascerà molti anni piu tardi. La parola regista viene introdotta nel 1932. Il concetto di regia fatica a introdursi, la parola viene inventata da un linguista : Bruno Migliorini. Fino ad allora, il regista lo si chiama “ metteur en scène”, “regisseur”, oppure “capocomico” => Il regista è il capo dei comici, il primo attore che dà impostazioni sul modo in cui bisogna recitare. L’idea che esista all’interno della compagnia una figura che presiede all’attività dei comici va contro questo tipo di organizzazione. Pirandello sarà uno dei primi registi italiani, e lo diventerà quando entrerà in contatto con ciò che si faceva in Francia e Inghilterra. Il ritardo o l'anomalia italiana => Mentre in Europa si sviluppano teatri di regia, il teatro italiano rimane ancorato alla tradizione. Questa Avanguardia è una via senza ritorno, non si ritorna indietro al teatro di Boulevard. Antoine va così lontano nella rappresentazione, che rimane come colui che ha realizzato una messa in scena che rappresenta un mercato con dei buoi appesi al soffitto come da un macellaio. Passare da un teatro delle convinzioni a un teatro che ha la pretesa di realizzare sulla scena la vita come viene descritta nei testi. Attori che sono di ¾, infinità di dettagli che ci permettono di rendere realisticamente l’interno di una casa di campagna. cf. foto “ Boule de Suif”, Théâtre Antoine : Quantità di dettagli straordinari che servono a riprodurre realisticamente l'interno di una casa borghese + attori di spalle, convergenza degli sguardi verso la sinistra. Presenza di scale, caminetto cf. foto “ Vieille renommée”, Théâtre Antoine : doppio fondo, porta d’entrata del ristorante, attaccapanni, vasellame, arredo dei tavoli, tappeto. Riproduzione fotografica della realtà. Negli stessi anni però nasce a Parigi il teatro di Paul Fort e di Lugné Poe, il teatro simbolista. Il teatro simbolista indica la scena come luogo del sogno. E la mente dello spettatore la vera scena del scenografia e dei costumi hanno una forte connotazione simbolica, che non sono affatto realistici. Spica questo rosso che evoca il sangue del padre. Ha fatto cadere il pane che simbolicamente la madre ele ha datto : segno del malaugurio. Le donne sono caratterizzate dagli stessi costumi, acconciature, movimenti = stessa comunità, classe sociale. Arriva Mila, cambia la musica ( non c’è più la musica gioiosa, il ritmo si spezza, ma anche nel movimento violento in cui ila fa irruzione nella scena). Anche lei è vestita di bianco, perché Aligi la riconoscerà di bianco. Il costume di Mila è slabbrato, senza forma, ha i capelli disordinati, ha un velo strappato. Pelle molto bianca e occhi sbrizzati di nero = figura tragica. Le altre donne si muovono in modo composto, con regolarità, invece lei ha un movimento disordinato. Il volto non è incorniciato da questi elementi rigidi del corpicuoco = espressione con mobilità facciale accentuata. 28/09 L’avanguardia Il teatro dAnnunziano, caratterizzato da una lingua ridondante e superata, è stato un passaggio comunque importante nel processo di allontanamento dal modello naturalista. La vera rottura però sarà l’inizio delle avanguardie. 1896, teatro a Parigi = testo di Hubble Roi di Alfred Jarry annuncia l'avanguardia già dalla prima parola “merdre” : - sembra una parola volgare - parola trasformata dalla “r” che fa quello che Marinetti dirà che devono fare i futuristi, cioè torcere il collo all’eloquenza. Da un lato abbiamo ricorso ad un linguaggio colorito con espressioni vive e spontanee, ma dall’altro anche il modo di contorcere il collo all’eloquenza : si trasforma la parola in modo inaspettato. D’altronde, la parola ha una funzione metalinguistica. Questa parola anticipa ciò che sarà poi l’avanguardia. La fine dell’Ottocento si caratterizza da una serie di invenzioni : la fotografia, e esperimento della cronofotografia, il radio che fa splendere l’incarnato delle Signore. Ci sono tanti elementi che ritroviamo trasposti nel teatro e che anticipano il movimento delle avanguardie. ➢ La cronofotografia ideata da Etienne-Jules Marey ( 1883), tenta di usare la fotografia per fissare il movimento. Interesse per ciò che l’unione di diversi fotogrammi potesse riprodurre il movimento. La velocità è uno degli elementi centrali nella teoria del futurismo. Il primo manifesto del futurismo dirà che la bellezza dell'automobile è più bella di quella della Niche. Movimento di rottura irreversibile. Antonio Giulio Bragaglia sarà à Roma il fondatore del teatro degli Indipendenti, che sarà uno dei teatri sperimentali più longevi d’Italia. La fotografia trasforma i canoni estetici e introduce nelle arti una serie di novità. Al teatro, il teatro di varietà usa l'accelerazione come uno dei suoi elementi stilistici più importanti. Il futurismo esaspererà questo uso della velocità. In Francia, Yvette Guilbert, attrice cantante, realizza delle interpretazioni canore in cui canta con un ritmo accelerato e un movimento delle braccia e il suo modo di cantare è considerato come una novità. Loie Fuller, ballerina americana, che arriva a Parigi e si esibisce introducendo un tipo di danza chiamata “danza serpentina" che va contro tutti i canoni della danza classica. Propone un movimento fluido, serpentino. Diventa uno degli idoli degli artisti che aderiscono à l’Art Nouveau. Il movimento di danza serpentina si avalla di due elementi nuovi : la luce e la velocità. L’uso della luce è un elemento estremamente nuovo e Fuller diventa abile nella realizzazione di installazioni sceniche, che vengono addirittura studiate, che si avvalgono della luce. La posizione della danzatrice viene investita da fasci di luce diversi, che permettono di giocare con il movimento. Forme floreali, pittoriche. Movimento fondato sulla velocità, scomposto, che si stacca completamente dalla tradizione della danza contemporanea. Anche nel teatro di “prosa” c’è alla fine dell’Ottocento un grande innovatore : Leopoldo Fregoli. Era considerato come un trasformista. Sperimenta i primi travestimenti durante le spedizioni italiane in Etiopia, per distrarre i soldati. L'attore interpreta da solo molti personaggi sulla scena in modo quasi simultaneo. La velocità ha una funzione straordinaria. ● Futurismo Il movimento futurista vuole distaccarsi completamente dal passato della tradizione italiana e costruire una nuova cultura, tutta interamente volta al futuro. Bisogna distruggere il passato e i residui della “cultura passatista” : distruggere le biblioteche, musei etc. Il futurismo è il primo movimento d'avanguardia con un'ideologia globale => ci sono dei manifesti che riguardano certe arti ( manifesto della poesia, manifesto del teatro) ma anche manifesti che riguardano altre cose come il manifesto di cucina futurista. E un movimento globale di giovani. Il primo manifesto del futurismo esce nel 1909. Il futurismo è l‘ispiratore delle altre avanguardie europee 1918 : manifesto del dadaismo 1924: manifesto del surrealismo Il manifesto del futurismo esce il 20 febbraio 1909 sul Figaro I futuristi si esprimono attraverso i manifesti perché il manifesto è destinato ad una lettura ad alta voce. Infatti, Marinetti era un grande declamatore di manifesti. Primo gesto di rottura : il lettore non deve solo leggere la parola scritta, ma è chiamato ad ascoltare una lettura gridata. Il manifesto viene letto, declamato, urlato. Manifesto del futurismo Movimento collettivo, manifesto scritto alla seconda persona del plurale (noi) => la giovinezza rivendicata come un valore sostanziale a questo spirito che vuole proporre la rottura. I riferimenti alle lampade di moschea e tappeti orientali ci parlano del luogo dove è scritto questo manifesto : a casa di Marinetti, nato in Egitto, che conserva a casa sua oggetti egiziani. Fulgore elettrico: luce delle lampade. Gesto frenetico della scrittura. Intento declamatorio nello stile di scrittura, ma anche la sottolineatura fatta di uno slancio verso la velocità, la novità. Le nuove scritture sono frenetiche, caratterizzate dalla velocità. “Gli automobili” ideale di virilità esaltata al centro del fascismo => I futuristi erano tra i fascisti della prima ora. => ruggenti, comparati a delle belve. Auto si scaraventa in un fossato Amore del pericolo, audacia, ribellione, salto mortale, schiaffo, pugno Distruzione di un canone estetico classico ( = di cui la Vittoria di Samotracia è simbolo) a favore della modernità (automobile) Esiste un manifesto della donna futurista, e ci sono qualche esponenti donne del futurismo => Il disprezzo della donna non significa misoginia, ma intende il disprezzo dell’immagine tradizionale della donna ( idolo sentimentale di romanticismo). bisogna ritrovare il corpo, la carnalità. Vitalità : violenza, gesti aggressivi Il teatro futurista sarà un teatro dell’azione, degli happening. Ma al tempo stesso, cambia anche il ruolo di chi riceve questo manifesto : il destinatario come lo spettatore al teatro, diventa una delle componenti di questa azione. Verranno date indicazione per creare disordine : istruzione per vendere gli stessi posti a più persone per creare liti tra spettatori, mettere colla sulle poltrone = volontà di rompere l'orizzonte di attesa dello spettatore, rompere la sua condizione passiva. Le Parole in Libertà Si devono usare verbi all’infinito, non ci sono più coniugazioni. E come se la pagina fosse esplosa, non c’è più un’ordine : pagina centrifuga. Ci sono maiuscole e minuscole messe a caso, e ci sono dei simboli matematici che sostituiscono le virgole e i punti. Non c’è più un testo che si possa leggere da sinistra a destra. Il teatro futurista è un teatro di performance, non c'è sempre un testo. Dove ci sono, sono molto brevi :alcuni si chiamano Atti-attimi. 05/10 Giacomo Balla, Dinamismo di un cane al guinzaglio (scrittore e scenografo) => importanza della velocità Giacomo Balla, Le mani del violinista Concentrazione sui dettagli, focalizzazione non sull'intero ma su una parte del corpo. Giacomo Balla, Lampada ad Arco Importanza dell elettricità, uso della luce cambia all’interno del teatro. Elementi delle novità ( es: luce) entrano nel teatro futurista e lo rinnovano. Il teatro futurista è definito in tre modi : teatro sintetico, della sorpresa, e del colore. La velocità diventa un valore di tipo estetico. Il teatro futurista, è un teatro che rompe l’orizzonte d'attesa del pubblico => ha come obiettivo di disattendere le attese del pubblico. Non deve dare allo spettatore ciò che si aspetta dal teatro. Viene rotta la quarta parete in modo definitivo, questo problema non si porrà più nel teatro d’avanguardia (attraverso tutto il 20esimo e 21e secolo) compenetrazione continua tra ciò che sta da una parte e dall’altra del palcoscenico. Crolla la mimesi : teatro antimimetico che rifiuta l’idea di una scena come riproduzione della realtà. Il teatro è una realtà altra rispetto a quella quotidiana. Si lasciano dietro i rottami di ciò che c’era prima per andare verso una nuova forma scenica. Il teatro futurista è un teatro-spettacolo: gli elementi più importanti sono quelli non testuali. Ci sono alcuni testi ma sono spesso molto brevi, parliamo di Atti-Attimi. L’allestimento scenico è un dato importante. Rifiuta la mimesi, quindi rompe il rapporto tra il testo e la sua messa in scena in sbagliato. lo stesso Marinetti lo dice. ma di una cosa dobbiamo essere coscienti quando parliamo del teatro di Pirandello c'è che Pirandello riporta tutto al testo. Ci sono certo degli elementi che ci fanno pensare al futurismo ma sono tutti previsti dal testo. Il rapporto di Pirandello con il teatro va sotto il segno della contraddizione. Il critico Claudio Vicentini, ha scritto un testo : “Pirandello, il disagio del teatro" = fin da quando P inizia a riflettere sul teatro, elabora una concezione in cui il testo è prioritario rispetto al lavoro della scena. Ma, notiamo che Pirandello diventa regista => contraddizione che non si risolve. Pirandello nasce nel 1867 a Agrigento. A roma, come studente universitario scrive un primo testo teatrale ( Gli uccelli…), ne scrive alcune e tenta di farle rappresentare ma non ci riesce. Rimane così deluso dal fiasco di questo progetto di scrittura teatrale che decide di non scrivere più nel teatro. Comincerà a scrivere nel teatro nel 1910. FInisce i suoi studi universitari in Germania, scrive una tesa, e ritorna dopo in Italia e si sposa con la moglie di un socio, e hanno tre figli. La situazione familiare precipita quando la dote di Antonietta va persa a causa di un'inondazione. Sua moglie sarà internata, sua moglie lo accuserà di incesto. In questi anni, anche se non scrive più teatro, continua a pensarci. Scrive romanzi, novelle (progetto di 365 novelle che non finirà), e saggi poiché è professore universitario. In questo ambito, pubblico il saggio sul 'umorismo nel 1908. Scrive saggi sul teatro : Azione parlata ( 1899)- Illustratori, attori, traduttori (1908) Illustratori, attori, traduttori => Saggio che espone le convinzioni teatrali di pirandello che rimarranno immutate durante il suo percorso. Secondo lui, l’arte del teatro può essere assimilata a quella di un traduttore. Pirandello sceglie la tradizione come categoria estetica. Dice che un illustratore traduce un testo in immagine, e il traduttore traduce un testo da una lingua verso un’altra. L’attore traduce il testo teatrale in azione scenica. Pirandello parla ancora nei Sei Personaggi in cerca d'autore nell'edizione del 1925, della regia come traduzione scenica. Colui che voglia tentare una traduzione scenica (l’attore), non potrà che darne una riduzione imperfetta poiché l'attore non ha che i mezzi concreti, corporei, del teatro. Il primo mezzo è il suo corpo. Contraddizione che non cadrà mai : fa rappresentare i suoi testi, ma si esprime contro il teatro rappresentato. La posizione che Pirandello enuncia è una posizione con la quale rimarrà coerente durante tutta la vita. L’opera drammaturgica è in sé, uscita dalla sua perfezione, dalla mente dell'autore. Ogni traduzione di quest’opera sarà limitata, poiché limitati materiali, sono i mezzi del teatro per trasporla. Il teatro come traduzione scenica è fatta di mezzi limitati. Pirandello manterrà questa posizione anche in opere successive : Intervista con Léopold Lacour, Saggio teatro e letteratura, 1918. Nel 1910, Pirandello riscrive dopo anni un testo teatrale : “ Lumi di Sicilia”, su suggerimento di un attore. Ma scoppia la guerra. Durante la guerra, la famiglia di Pirandello si scompagina e sarà negli anni della guerra che Pirandello comincerà a riflettere sul nucleo che saranno poi i sei personaggi in cerca d’autore. Scriverà piccoli testi, nel 1917 scrive Cosi è ( se vi pare), e negli anni successivi ritorna il vero e proprio ritorno al teatro di Pirandello. Nel 1921 scrive Sei personaggi in cerca d’autore. Nel 1922 scrive Enrico IV. Nel 1922 c’è la marcia su Roma, e nel 1924 è l’anno del omiciodio di Matteotti. Pirandello si definiva come apolitico, ma decide subito dopo l’annuncio di ritrovamento del corpo di Matteotti , con una lettera pubblica chiede pubblicamente a Mussolini di aderire al partito fascista => Prende la tessera del partito fascista, riesce a fondare il suo teatro d’arte, e poi va in tournée in Argentina nel 1926 e sarà accusato di andare in tournée con i soldi del partito fascisto, ma lui farà una dichiarazione dicendo che era apolitico. I rapporti con Mussolini sono contraddittori. Negli anni chiederà varie udienze a Mussolini, e si renderà conto che il suo teatro non interesserà Mussolini. Novella “ C’è qualcuno che ride” 1934 : netta parodia del fascismo, pubblicata sul Corriere della Sera: => parla di un ballo in maschera in un carnevale, in modo atipico : tutti vestiti di nero. Tutti gli invitati hanno qualcosa di mortifero, sembrano scheletri, uomini tutti in camicia nera. Atmosfera di morte => Pirandello la chiama “ Adunata” (= rassemblement, fait echo aux rassemblements fascista), e in un momento esplode una risata che rompe questa atmosfera => 3 personaggi vestiti di bianco, che ridevano. Questa marea nera guarda attonita verso coloro che hanno osato ridere. Ma un certo punto, la marea cammina incontro questi personaggi e la risata cessa. => Pirandello dirà di non volere un funerale di Stato, ma essere avvolto in un lenzuolo sul carro dei poveri. Non vuole far parte dello Stato fascista. I giganti della montagna : ultima opera di pirandello, non conclusa, Pirandello muore mentre scriveva il terzo atto. => Strehler ( il più grande regista italiano del 21 secolo) ha messo in scena I giganti della montagne tre volte => i giganti possono essere eletti come un'allegoria dei fascisti. Pirandello ha bisogno della sovvenzione dello stato fascista per aprire un suo teatro. In Italia non esiste la tradizione dei teatri stabili ( Teatro di Stato) ma è organizzata attraverso l'attività di compagnie itineranti, che hanno dei repertori che sono pronti a recitare nei diversi teatri in cui si spostano. Il fascismo darà per la prima volta un contributo, ripartendo tra teatro lirico e teatro di prosa. Mentre da un lato si organizzano i teatri per le masse nascono in Italia i teatri di eccezione, ossia teatri d'élites che vogliono proporre testi di autori contemporanei e che si rivolgono ad un pubblico di conoscitori. Teatro che rifiuta il testo, ma dentro al testo Marinetti dice subito che Pirandello non è un autore di avanguardia, ma di retroguardia = qualcuno che prende da ciò che accade intorno ma che fa convergere tutto nuovamente nel testo. Pirandello, che si era mosso in Europa, aveva assistito ad una rappresentazione dei Sei personaggi dal regista Georges Pitoeff . Pirandello decide di chiedere a Mussolini un contributo per creare un teatro stabile : il teatro d’arte di Roma. Marta Abba, attrice di 25 anni quando incontra Pirandello => nelle lettere che le scrive intravediamo il retroscena del teatro europeo, e troviamo la testimonianza di una passione straordinaria. Diventa la musa di Pirandello, in una sorte di gioco di una passione che non si esprime. Rapporto platonico sublimato attraverso l’arte. Incontro con la problematica del teatro : crea personaggi che sono il ritratto di Marta Abba. Sei personaggi in cerca d’autore, 1921 Nel 1921, quando rappresenta i sei personaggi subisce un insuccesso clamoroso. Nel momento in cui il testo viene rappresentato al di fuori dell'Italia, in Inghilterra poi Francia, trova un successo straordinario. Vi era un'atmosfera più pronta a ricevere le novità del teatro pirandelliano. Il successo europeo si ripercorre in Italia, e quando metterà in scena nel 1925 la nuova versione dei 6 personaggi troverà un successo straordinario. Pirandello vivrà per un momento in Francia, poi USA, e tornerà in Italia alla fine della sua vita dove morirà a Roma. Nel 1934 riceve un Premio Nobel per la letteratura. Originalmente, Sei personaggi nasce come un romanzo : Romanzo da fare, che non si realizza, e intanto scrive un’altro romanzo “ Uno, nessuno e centomila”, e il romanzo da fare diventerà la Commedia da fare. All’interno del romanzo da fare ci sono mote delle temarcihe che hanno una sorte di origine autobiogrgica : incesto mancato, suicido infantile… temi che Pirandello vuole esorcizzare sulla scena. I temi di Pirandello circolano da un'opera all’altra. Tra Romanzo da Fare, e Commedia da fare scrive una novella : Colocui con i personaggi , che racconta di un autore che ogni domenica dà udienza ai suoi personaggi ma a causa della guerra queste udienze sono sospese. Il testo rimane continuamente il punto di riferimento : i sei personaggi sono la dimostrazione pratica degli argomenti che Pirandello ha già proposto nel saggio del 1908. I personaggi sono delle entità create, dirà Pirandello, sono reali ma sono diverse dagli attori )= i personaggi sono usciti perfettamente interi dalla fantasia dell'autore, mentre gli attori stanno sul palcoscenico e incarnano tutta la difficoltà della traduzione scenica. Quando P va a vedere i Sei personaggi in cerca d'autore nel 1923 a Parigi,s i rende conto che Pitoeff aveva agito diversamente. Non aveva una conoscenza del teatro italiano tradizionale, ma era convinto dell'autonomia del regista. Definisce il regista in uno dei suo scritto :<< un autocrate absolu>> => concezione moderna del regista. Quando Benjamin Crémieux, traduttore di Pirandello, va a assistere alle prove, si rende conto che quello che sta facendo Pitoeff stravolge le indicazioni date da Pirandello nelle didascalie precise. Crémieux convoca Pirandello a Parigi, e quando P vede la rappresentazione fatta da Pitoeff che lavorava con mezzo limitati, usa un montacarichi da cui scendono i sei personaggi. Così si capisce che sono di altra natura. Pirandello guarda con grande entusiasmo ciò che Pitoeff fa. Molte delle indicazioni delle varianti del testo del 21 e 25 sono legate alle indicazioni di regia di Pitoeff. Gli attori della compagnia devono essere distinti : la disposizione, il colore => molti registi sceglieranno questo modo per individuare uno degli altri, e compagnia di colori simili e personaggi di colori simili, luci distinte per illuminare i due gruppi. I personaggi portano maschere. Messa in scena della compagnia dei giovani ( 1965) regista Giorgio Dellulo => interpretazione che accentua il carattere tragico dei personaggi. Ci sarà una lunga introduzione che serve a presentare la compagnia degli attori. Larghissima Parte aggiunta da Giorgio Dellulo che ci permette di vedere il carattere degli attori e mostrare come funziona il lavoro teatrale. Primo attore che viene chiamato Commendatore, attore giovane che ha fame, l’attore più anziono che gli dà consigli, attrice che flirta con il primo attore= entriamo nel mondo di una compagnia teatrale. Scena caratterizzata da un movimento continuo, si spostano continuamente. Hanno vestiti diversi fra loro che caratterizzano ciascuno di loro (attrice più anziana con il turbano prima attrice con pelliccia di leopardo) => elementi che creano sul palcoscenico un movimento centrifugo, continuo. Questa premessa serve a far arrivare con un - Rappresentazione di De Lullo Occhiali da gatto pieni di lustrini : lo specchio è importante nel mondo di Pirandello. La vediamo prima nello specchio, e dopo apre la porta e arriva nel mondo dei personaggi. Lo specchio è un oggetto simbolico nel mondo pirandelliano. La figliastra è estremamente contenuta nei movimenti, atteggiamenti, varia il tono della voce. 09/11 - Rappresentazione di Carlo Cecchi Il capocomico è sarcastico, personaggio buffonesco. Ha un'attitudine sarcastica. Passi lenti, scarpe grosse e pesanti = sorta di postura di un comico grottesco, che non prende sul serio ciò che gli viene detto. Invece il capocomico di De Lulla accentua nella recitazione l’elemento della seriosità, controlla continuamente ciò che accade spostandosi dalla scena alla sala. Sono due capocomici completamente diversi. Il capocomico di Cecchi sembra assente, come se non desse una grande importanza (cammina in modo strascicato), gioca volutamente con l’accento. Madama Pace è vestita di rosso come gli attori, a l’eccezione del cappello e dei guanti rossi. Madama Pace si schiera dalla parte degli attori. Posizione intermedia di Cecchi: non è solo il personaggio di cui assistiamo alla creazione, è un personaggio intermedio => indossa il cappotto rosso e il cappello verde, come quella sul portabiti dietro di lei. appare dalla scena ruotante, come quella che ha fatto apparire i personaggi => sembra dirci che la soluzione che trova per questo per personaggio è intermedia=> sembra un personaggio che appare dal nulla, ma evocato dagli attori tanto vero che si presenta vestita con gli oggetti che evocano i colori degli attori. ● Enrico IV, Luigi Pirandello Rappresentazione 1922 a Milano di Enrico IV In questo momento in cui Pirandello ricomincia a scrivere per il teatro, scrive Enrico IV in rapporto alla relazione e stima di collaborazione che ha con l'attore Ruggero Ruggeri. Pirandello che aveva appena fatto il suo ritorno nel mondo del teatro si rende disponibile con Ruggeri, chiedendo la sua opinione sul testo ma si rende disponibile a modificare certe battute dopo le prove ( dopo il momento in cui il testo sarà approntato per metterlo in scena) . Pirandello che si appresta a diventare capocomico, il direttore del teatro d’arte di Roma, vive la dimensione della creazione che sta a metà tra la pagina e la scena. Quando Pirandello diventa regista continua a mantenere ferma la teorizzazione che ha fatto del teatro. Enrico IV = giovane innamorato di Matilde, che decide per una cavalcata storica di carnaval di travestirsi da Enrico IV perché Matilda si travesta da Matilda di Canossa. Durante questa cavalcata il suo rivale sentimentale colpisce il cavallo sul quale si trova “ Enrico”, il quale cade perdendo conoscenza, svegliandosi crede di essere veramente Enrico IV e la sua famiglia continua a farlo vivere nella finzione comprando un castello con comparse che mantengono viva la finzione => teatro nel teatro. Ritroverà la ragione ma continuerà a recitare la commedia, non si toglierà la maschera del imperatore. Enrico IV : presso la cinquantina, pallido, tintura bionda infantile ( // Vecchia signora del umorismo) Enrico IV è una maschera umoristica, ma anche tragica “tragico pallore”). Enrico IV è la rappresentazione di una rappresentazione = messa in scena della follia => uomo che si finge pazzo per avere la libertà di non essere costretto di indossare la sua maschera sociale. L’attore dovrà avere il pallore tragico, avere la follia. Salvo Randone è stato un attore siciliano che ha rappresentato Enrico IV, con regista Claudio Fino => mimica della follia : - movimento, postura instabile, mimiche facciali -> smorfie, caricatura di un bambino - modulazione della voce : simula “ è il folle che simula la follia”, modula la voce in modo habile : in alcuni momento finge un tono sottomesso per poi alzare il tono. Scenografia minimalista Siamo subito nella follia : mimica grottesca, puerile. Enrico IV con Romolo Valli ( attore) Teatro nel teatro : si aprono le tende, messa in scena Interpretazione didascalica, è chiaro che quello che il regista ci vuole suggerire è che Enrico IV sta dall’altra parte del sipario => non è abolita la quarta parete. Ci sono scale => è come se stessimo assistendo ad una messa in scena all'ennesima potenza. Sipario rosso con le frange dorate : tradizione classica. Le indicazione date da Pirandello sono rispettate alla lettera : biondo volutamente falso, tragico pallore, i pomelli disegnati. => ha una diversa solennità ( depone lo scettro, depone la corona, si appresta ad una gestualità lenta: incarnazione della regalità). Qui, c’è una certa solennità che però a momenti in modo discontinuo, si traduce in un aumento del tono della voce/ gesti meccanici ma che non hanno i tratti dell’altro personaggio. In questo caso, l’interpretazione di Valli traduce la follia con gli occhi, sguardo, espressione accigliata (non come l’altro che usa molto la mimica della bocca) il resto del viso rimane quasi fermo. Palcoscenico all’interno di un’altro palcoscenico = sorta di allusione al carattere teatrale della follia. Enrico IV è una maschera per eccellenza. 16/11 Enrico Iv è scritto tra la prima e la seconda opera della trilogia. Nella trilogia del teatro nel teatro, P declina gli aspetti del teatro da un punto di vista teorico nei saggi citati. I Sei Personaggi è un testo metateatrale sull'impossibilità della realizzazione del testo sulla scena. Nella seconda opera della trilogia : Ciascuno a suo modo, Pirandello mette in parallelo un fatto di cronaca che ha dato ispirazione ha un testo teatrale focalizzandosi sull'apporto fra la realtà e la finzione. Prevede che una parte dell’azione si svolga sul palcoscenico e dall’altra nel ridotto del teatro. Tutto questo gioco sul rapporto fra la realtà è ciò che sta sul palcoscenico, Pirandello lo mette dentro al testo. Pirandello conosce l’esperienza futurista ma non la usa, se non per trasformarla in un espediente teatrale che viene ricondotto nel testo. Il terzo elemento della trilogia è : Questa sera si recita a soggetto,scritta tra il 1920 e rappresentata nel 1935 in Francia. La recitazione a soggetto è l’idea di un teatro senza copione, nel quale esiste un canovaccio che serve come base per l'improvvisazione. La recitazione a soggetto è dentro al testo. Pirandello parla del ruolo dell'improvvisazione e della mancanza di un testo a teatro , ma ne parla dentro al testo. Claudio Vicentini : “il disagio del teatro” saggio in cui chiama col termine di saggio questa contraddizione nell’opera di P tra la scena e il testo scritto. La commedia comincia con il personaggio del regista, chiamato “ direttore”, che ha un nome tedesco Hinkfuss. Quando l’opera viene rappresentata in Germania, si vede in questo personaggio uan sorta di parodia del regista tedesco Max Reinhardt. Era colui che aveva messo in scena in Germania i Sei Personaggi in cerca d’autore. E l’inventore del palcoscenico rotante. Hinkfuss è una figura che non tollera l’autore. All'inizio della pièce si presenta sulla scena con un rotoletto ( manoscritto) che impugna con orgoglio dicendo di aver fatto sparire l’autore. Non appare il nome dell’autore. Questa pièce è la trasposizione teatrale di una novella intitolata Leonora a Dio => Storia di tre sorelle che vivono con una madre emancipata, storia frequentata da giovani ufficiali uno dei quali si innamora di una delle sorelle. Una volta sposata viene rinchiusa dal marito da una torre perché ha una gelosia morbosa. La donna un giorno vede da lontano dei manifesti di un concerto dato dalle sorelle, e presa dall’onda delle sue sorelle e improvvisa per le sue figlie un canto ma debole di cuore muore. Ma muore davvero? Testo innovativo, Pirandello usa il cinema. Si serve in un passaggio del testo del cinema. La figura del regista, Hinkfuss piccolo tiranno, viene cacciato dagli attori. Rimangono gli attori e il canovaccio, ma è sufficiente questo al teatro? Rapporto continuo tra finzione e realtà è uno dei temi di tutto il testo pirandelliano fino alla fine. ● I Giganti della Montagna Giganti della montagna, pièce che inizia a scrivere alla fine degli anni 1920 ma che Pirandello non finirà mai. Abbiamo solo II Atti, e dall'Atto III abbiamo un resoconto scritto dal figlio di Pirandello sulla base delle riflessione del padre. Uno dei temi che la critica ha riconosciuto nei Giganti della Montagna è uno dei rapporti di Pirandello con il fascismo. Pirandello prende la tessera del Partito Fascista dopo la scoperta del corpo di Matteotti nell'agosto 1924. Teatro 1925 d’arte di Roma, viene chiamata una giovane attrice Marta Abba per interpretare un grande ruolo femminile : protagonista della pièce di Massimo Bontempelli chiamata Nostra Dea. Dea è il nome di questa donna che cambia carattere cambiando l’abito, analogia con il teatro di Pirandello. Pirandello si innamora perdutamente di Marta Abba, più giovane di 30 anni, e instaura un rapporto di contatti continui. Ma il primo incontro era professionale, poiché per lui l’attore è un materiale del teatro che rappresenta un limite nel teatro rispetto alla perfezione del testo scritto. L’incontro di Marta Abba significa per Pirandello anche l’incontro con il ruolo dell’attrice. E una relazione platonica che dura fino alla morte di Pirandello e che dà vita ad una serie di opere di cui Pirandello cederà parte dei diritti a Marta Abba come vera e propria co-operatrice di questi testo ( es : Come tu mi vuoi). Personaggio della contessa dei Giganti della Montagna : capigliatura rossa. Pirandello è sposato, e quindi questo incontro è fondato su questa tensione platonica e l’epistolaria tra quello di Pirandello e Marta Abba è in realtà anche una storia privata del teatro europeo. incontriamo nelle pagine di questo epistolare tanti nomi del teatro europeo, storia del rapporto di Pi con l’Italie. Pirandello e Abba si battono perché i mestieri del teatro abbiano un riconoscimento. Novella c’é qualcuno che ride, 1936 Interpretazione Leonardo Shaha che parte dall'affermazione di Pirandello seconda laquale Pirandello avrebbe trovato come espediente un olivo saraceno che sarebbe dovuto sorgere fuori dal palcoscenico durante la messa in scena imaginata. Olivo con busto contorto, simbolo della memoria. Shsaha immagina che questo olivo indichi la memoria come memoria personale di Pirandello legata alla sicilia. Memoria come radice della poesia. Teatro di poesia, di Ilse, contrapposta alla storia e a un momento in cui il fascismo da vita al teatro di massa. Massimo Bontempelli era un teatro vicino a Pirandello, che P vuole fra gli 11 che formano la compagnia del teatro d’arte nel 1925. Romanziere, drammaturgo scrive un testo chiamato Nostra Dea. Bontempelli È come Pirandello,iscritto al partitofascista. Autore pieno di contraddizioni. Fonda una rivista “ Novecento”. Nel momento in cui il fascismo fondava il discorso culturale sull’affermazione dell’italianità, dei valori della ruralità, Bontempelli fonda una rivista che si proietta verso l’Europa. questa rivista verrà chiusa progressivamente, prima la sede di Parigi poi di Roma. Bontempelli sarà un intellettuale nel momento in cui il fascismo sifdirige verso il nazismo, diventeràun antifascista. Quando nel 1938 gli verrà offerta la cattedra di letteratura italiana, Bontempelli rifiuterà questa cattedra. Diventerànantifascista, e alla fine della guerra si presenterà nelle liste del partito popolarE. Non potrà essere eletto. Il convengo Volta sul teatro drammatico è un grandissimo evento, viene indetto nel 1934, Pirandello ne è il presidente = parlare per la prima volta al livello mondiale di teatro. L’urgenza del ripensamento del teatro viene dal fatto che siamo in un momento in cui il cinema è diventato cinema da muto parlato. Il teatro deve ripensarsi di fronte a questo nuovo mezzo.Nel momento in cui Pirandello fonda il teatro d’arte, sono anti ltri piccoli teatro d’arte o di eccezione. Momento in cui il teatro d’elite, di ricerca vuole affrancarsi dalle esperienze del teatro e commerciale. Anni in cui arriva in Italia Il teatro di regia. Pirandello sarà uno dei primi registi italiani. Pirandello chiede, a più riprese, l’intervento finanziario del fascismo. L'Italia è l'unico paese in cui lo Stato non interviene nel finanziamento del teatro. per la prima volta, nel 1929, lo Stato fascista, dà 8 milioni di lire al teatro, ma solo 800 000 lire vanno alla prosa, il resto va al teatro lirico. Oltre al cinema, ci sono anche altri settori che mandano in crisi la funzione del teatro. Il teatro è uno luogo di divertimento, ma nel momento in cui il cinema diventa parlato e il fascismo usa lo sport come intrattenimento popolare, cinema di propaganda. Serie di iniziative locale. La chiesa organizza i “teatrini”. La funzione educativa che in Italia era nelle mani quasi interamente della Chiese, deve fare i conti con l'onnipresenza del sistema educativo fascista. Nascono i teatrini = teatri amatoriali organizzati nelle piccole parrocchie, ma che diventano una rete estesta al livello locale. I tetarini mettevano in scena dei tetsi che avevano funzione edificante (vita dei santi, funzione educativa, esaltazione virtub morali), teatro puramente unisex) o tutto femminile o tutto maschile. All’interno di questa situazione, il regime ascista organizza questo grande convegno Volta che ha come obiettivo la riflessione sul teatro, la sua funzione, i suoi mezzi espressive, nel 1934. Anno in cui siè affermato il cinema parlato. Nel 1934, Massimo Bontempelli, riprendendo un discorso di Mussolini afferma :<< Mussolini ha detto : Bisogna preparare il teatro di masse, che possa contenere quindici o ventimila persone>> Dove trovare un teatro che possa contenere quindici o ventimila persone? Progetto di tipo ideologico. Tutto deve essere di massa durante il fascismo. Che tipo di testo si può rappresentare nel teatro di masse?Si sviluppano i teatri d’arte, che rimangono teatri molto piccoli, che vanno contro il teatro commerciale. Dato di fatto che riguarda tutte le forme di teatro : il modello teatrale 800 centesco è finito. Tipo di teatro ormai finito. Ci sono vari tipi di spettacolo : teatro di evasione, teatro per le masse, teatro di varietà. Ci sono soprattutto nuovissime invenzioni. Uso della luce in Francia, ma anche della scenotecnica. Il teatro per le masse ha bisogno di un’altra forma di teatro, di edificio. In questo convegno volta ci sono molte istanze politiche che si confrontano. Si vuole far un grande convegno che riunisca le personalità più importanti del mondo, ma allo stesso tempo, il fascismo sta affermando l’italianità : viene vietato l’uso di parole straniere e del dialetto. A questo convegno ci sono molti teorici, mancano gli attori. C’è un pregiudizio che considera gli attori come appartenenti alla vecchia tradizione del teatro. L’attore non colto. Teatro di massa Viene realizzato il teatro per ventimila. Locandina di Alessandro Blasetti, scritta per il teatro di massa. Quest’opera si intitolava 18 BL. Opera più conosciuta. Alessandro è un grande regista cinematografico, che in ragione della sua fama viene chiamato ad allestire una performance per le masse. 18 BL è il nome di un camion. Questo testo/spettacolo è la storia di un camion che racconta la storia del fascismo. Oggetto che diventa il simbolo della modernità e della potenza del fascismo. Jeffrey T Schnapp ci ha scritto un saggio “ 18 BL”, ha intervistato Corrado Sofia. => Sofia dice che si tratta di un copione scritto a più mani, poiché il teatro di massa doveva essere un'esperienza collettiva. Spettacolo rappresentato in aprile 1934 nel Parco delle Cascine a Firenze => palco con dimensione straordinaria. Il nuovo teatro doveva nascere dal basso, nella prima generazione fascista. Il fascismo vuole costituire un teatro di nuovissimi elementi, giovani che non fossero gia bruciati dal successo. Il teatro torale di Walter Gropius, 1927 : Teatro dall'idea simile a quello delle masse, che vuole estendere il teatro ad alcune migliaia di spettatori. * Teatro di masse: lo spettacolo sarà sempre all'esterno, teatro per il popoloIl regime fascista crede a Crey di far un allestimento colossale, mettere in scena al Colosseo Quo Vadis, e mettere in scena di questa rappresentazione Karnea (pugile famoso) Come realizzare il teatro per le masse? Teatro capace di contenere grandi quantità di pubblico, ma anche teatro che vada verso le masse. c’erano zone rurali in cui il teatro non esiste. Il fascismo si inventa la formula del teatro itinérante. Il carretto, che diventa una serie di camion nel periodo ascista, è il Carro di Tespi => Tespi si spostava da una città all'altra portando con sé tutti gli oggetti che servivano alla rappresentazione. Durante il fascimo, il carro di Tespi è formato da una serie di camion ( 3 per teatro di prosa) e uno per la lirica , trasportano nei luoghi più isolati tutta l'attrezzatura dle teatro che viene montata e rimane permanente per una quarantina di giorni. Gli attori hanno un repertorio, e mettono in scena delle rappresentazioni destinate ad un grande pubblico. Nell’ antichità, i mezzi di teatro venivano portati con un carro. Per molte persone che assistevano alle rappresentazione del teatro di massa fatte dai carri di tespi, l’esperienza del teatro poteva segnare tutta la vita : era incredibile. Per i contadini del Sud era un’esperienza straordinaria. Carro di tespi, all’intero del palcoscenico carro di tespi: sono prima i carri,e poi i camion ( per fascismo) Allargamento del pubblico ( rappresentazione all’aperto perché non erano strutture abbastanza grandi per un tale pubblico), e allargamento del perimetro : si va al popolo. Teatro di Stato di propaganda - Una delle prime esperienze dei carri di Tespi al Pincio di Roma Il regime si serve di tutti i strumenti che ha a sua disposizione ( radio, cinema, teatro di massa) per affermare la sua presenza e potere del regime. C’erano vari temi : di divertimento, di propaganda politica ( il rifacimento di storie di grandi classici), testi scritti espressamente come 18BL di propaganda, ma anche testi di evasione. Idea di occupare tutto il tempo libero degli italiani, un popolo che non ha tempo per pensare non ha tempo per avere una riflessione critica e quindi ribellarsi. C’erano antecedenti di teatri ambulanti es : Théâtre ambulant - Firmin Gémier 1911 : riproduce una vera e propria sala di teatro. Viene creata la cupolo Fortuny = cupola fatta con un sistema pieghevole, veniva ripiegata quando smontata e poi riaperta. Era usata per fare degli effetti di luce. L'obiettivo è di creare un evento spettacolare, memorabile. Il sabato teatrale ( 1936) => evento creato dal fascismo istituto del 1935, dopo l’istituzione del sabato fascista : giorno preposto per svolgere attività di carattere addestrativo, di carattere politico, professionale, culturale e sportivo. Il fascismo si appropria del tempo libero del sabato pomeriggio, e organizza iniziative che non erano specificamente a carattere politico : allenamenti, competizioni). Un anno dopo, il 28 dicembre 1936 è creato sabato teatrale : prezzi bassi per quelli che volevano assistere allo spettacolo. Spettacoli lirici e di prosa, ai quali quelli di un salario inferiore a 800 lire potevano assistere. Scopo di sviluppare la cultura e divertire le masse.
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