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prova prova fin az 12, Appunti di Economia degli Intermediari Finanziari

esercizi 2020 di fin az prova prova

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 05/04/2022

GiacomoR
GiacomoR 🇮🇹

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Scarica prova prova fin az 12 e più Appunti in PDF di Economia degli Intermediari Finanziari solo su Docsity! CAP 1 Bisogni: due macroattori (famiglie e imprese) Sistema economico = insieme di soggetti (persone fisiche e giuridiche), strumenti, attività e regole collegati tra loro per produzione/Scambio/consumo di beni e servizi Categorie di classificazione dei soggetti: - Famiglie - Imprese - Autorità di governo politico ed economico - Pubblica amministrazione All’interno del sistema economico vi sono sistema reale (scambio di beni e servizi) e sistema finanziario (trasferire nel tempo e nello spazio quello che viene prodotto nel sistema reale + fornisce allo stesso degli strumenti di pagamento che facilitano lo scambio) Quando parliamo di sistema finanziario ci preoccupiamo di 3 esigenze: 1) Disporre di strumenti per facilitare gli scambi (strum. di pagamento) 2) Disporre di strumenti di accumulazione del risparmio 3) Disporre di strumenti di investimento Ci sono altri bisogni, che concernono la presenza di rischi puri (= rischio che da un evento esogeno si produca un’interruzione della capacità di produrre reddito - es. morte) o speculativi (= es. aumento prezzo gas > per alcuni effetti positivi per altri negativi) Quindi: sistema finanziario > Produrre prodotti/servizi che possono rispondere a bisogni connessi a pagamenti, connessi alla dialettica fra risparmio e investimento e bisogni connessi a Rischi puri o speculativi. Come può fare? Creano condizioni per cui i soggetti si trovino da soli oppure creando imprese che si occupano di intervenire nel mezzo di soggetti che non si vedono da soli Risparmio: differenza tra reddito prodotto e quota del reddito che non viene consumata ——————————— 25/02 Struttura finanziaria = insieme dei circuiti diretti e indiretti per cui avviene il trasferimento delle risorse connesse al sistema dei pagamenti e finanziamento degli investimenti >> sistema finanziario costituisce l’ambito attraverso il quale si svolge l’intermediazione (Il trasferimento delle risorse è necessario perché vi sono soggetti in avanzo finanziario “in surplus” e altri in disavanzo “in deficit”) Il sistema influenza: 1°) Decisioni di distribuzione del reddito tra consumo e risparmio, ossia definire la quantità dell’accumulazione (unità famiglie) 2°) Decisione di investimento delle unità con saldo finanziario positivo - il sistema offre delle opportunità per investire questo saldo 3°) Decisioni di finanziamento delle unità con saldo finanziario negativo - il sistema fornisce soluzioni per le decisioni di finanziamento di cui si ha bisogno >>compito del sistema: generare opportunità perché le decisioni di investimento e finanziamento si realizzino nel modo più conveniente possibile per le singole unità e più in generale per il sistema economico Cosa fa il sistema finanziario per facilitare lo scambio finanziario? - Consentire ai datori di fondi lo smobilizzo degli strumenti finanziari acquistati anche prima della scadenza - Svolgere un’attività di diversificazione e riduzione del rischio a vantaggio dei datori di fondi - Elaborare e diffondere con continuità informazioni che aiutano a gestire correttamente il rischio Scopo sistema finanziario > rendere più efficiente il processo di trasferimento delle risorse tra le unità economiche (incide positivamente su disponibilità di info, liquidità e negoziabilità, possibilità di trovare la desiderata combinazione rischio/rendimento) Scambio finanziario può avvenire per scambio diretto e autonomo, scambio diretto e assistito e scambio indiretto Rispetto al passato (1500) oggi il sistema finanziario è fortemente intermediato, progressivamente nel tempo (progressiva crescita ed efficienza di scambi diretti); cosa ha favorito questo passaggio? Anche la creazione di figure imprenditoriali ad hoc che aiutassero nel processo decisionale laddove la cultura finanziaria non era tale da consentire al risparmiatore di prendere una decisione (investitori istituzionali e consulenti finanziari) Approccio dei saldi finanziari settoriali: analizzando una singola unità economica, si evidenziano le due dimensioni complementari di flussi (CE) e stock (SP) D i n a m i c a d i stock: p r o c e s s o d i accumulazione AR (Attività reali) + AF (attività finanziarie) = P (patrimonio) + PF (passività finanziarie) I = investimenti aggiuntivi in attività reali e DAF = variazione delle attività finanziarie devono essere coperti dal risparmio aggiuntivo (S) + variazione indebitamento aggiuntivo (DPF) >> I + DAF = S + DPF In una situazione di equilibrio vale S = I, ma può essere anche positivo (S > I), negativo (S < I ) o nullo La relazione tra i movimenti dei flussi reali e finanziari deve anche considerare la possibilità di compiere disinvestimenti delle AR o F o riduzioni delle PF, pertanto l’equazione si modifica in: - Bonifico: per trasferire fondi tra correntisti, utilizzato da privati/aziende/PA, per regolare transazioni non ricorrenti, programmabili, a distanza e di importo medio alto (giroconto = bonifico con stesso soggetto) - MAV: incasso mediante avviso, adatto per ricordare la scadenza ed agevolare l’incasso di crediti di sicura esigibilità (caratterizzati da scadenza e importo predeterminati - es. tassa universitaria) - RiBa: documento che certifica che il creditore ha ricevuto un pagamento a saldo di una determinata fattura; più utilizzata tra le imprese, il vantaggio di chi la emette è la possibilità di usarla come fonte di finanziamento - Addeb i to SEPA: p rocedure d i incasso preautorizzate verso controparti abituali con scadenza predeterminata, si lega ai pagamenti ricorrenti (es. utenze domestiche, premi assicurativi, leasing…) + utilizzato anche per saldare singoli debiti Funzionamento del addebito diretto SEPA core: Rischi collegati agli strumenti di pagamento: - Smarrimento/furto - Insolvenza del debitore - Rischio operativo (ritardi o perdite per forza maggiore) - Rischio di frode ————————————————— CAP 3 Strumenti di gestione della liquidità Come gestisco la liquidità temporanea per ottimizzare contemporaneamente anche il mio ciclo passivo (dei pagamenti)? Banche e poste mettono a disposizione prodotti e servizi finanziari per permettere l’accumulo di risorse nel tempo; a seconda della componente predominante vi sono “depositi-tempo” e “depositi-moneta” Depositi-tempo: depositi la cui componente di remunerazione (maturazione degli interessi sulle somme depositate) prevale Depositi-moneta: depositi in cui la componente del servizio (opportunità di utilizzare il deposito pr effettuare/ricevere pagamenti) prevale sulla componente remunerazione Deposito a risparmio: strumento che consente solo operazioni di versamento e prelevamento di denaro, al conto deposito è associato un libretto di risparmio (in passato si distingueva in nominativo e al portatore); esistono libretti vincolati (con vincolo al prelievo) e liberi. Per il calcolo degli interessi si tiene conto della data valuta e data contabile: Rischi: - Rischio di riduzione generale dei tassi di mercato - Rischio che il valore delle somme depositate si riduca nel tempo - Rischio di insolvenza Certificati di deposito: è uno strumento finanziario di investimento che prevede l’emissione di titoli da parte delle banche per raccogliere risparmi a breve/medio/lungo termine; sono emessi dalle banche e acquistati dal cliente. Il rimborso consiste nell’unione fra capitale investito e relativi interessi (tasso può essere fisso o variabile) + possono essere liberamente trasferiti. I CD sono distinguibili in al portatore e nominativi Si dividono in: Rischi: -insolvenza (anche se contenuto) -di liquidità -da tasso di interesse -da smarrimento/furto/frode (per il portatore) Per l’investitore: i CD sono strumenti di investimento adatti a chi ha già accumulato risorse e vuole investirle a breve-medio termine, con rischio contenuto Per l’emittente: i CD non rappresentano una vera e propria raccolta di nuovo risparmio Buoni fruttiferi postali: strumento postale equivalente al CD, emesso da Cassa Depositi e Prestiti (PosteItaliane SPA), è nominativo, max 20 anni, emissione a rubinetto (su richiesta dell’investitore) ——————————————— 10/03 Pronti contro termine passivi: Struttura I pct sono noti anche come “vendita con patto di riacquisto” - La banca cede un titolo (sottoscrizione) a l l ’ i n v e s t i t o r e i l q u a l e contemporaneamente paga un prezzo (risparmio che lo stesso intende allocare previo il fatto che ha deciso di non consumarlo) + viene anche fissata l’operazione di senso opposto, con la vendita dei titoli alla banca da parte del risparmiatore. Il titolo ha un valore nominale, se è emesso sotto la pari il prezzo a cui viene emesso è inferiore al valore nominale e viceversa (tipicamente è sotto la pari). - Il prezzo è deciso al momento della stipula del contratto; - Il rendimento è dato dalla differenza tra prezzo di vendita e prezzo di acquisto del titolo; - data la breve durata dell’operazione, il tasso tenderà ad allinearsi con i rendimenti del mercato monetario al momento della conclusione - dal punto di vista della liquidità, l’operazione non ammette la possibilità di smobilizzare in via anticipata l’importo investito (tranne quando l’innovazione che accompagna il PCT ammette deroghe) Rischi del PCT: - rischio di controparte: i PCT (non essendo giuridicamente depositi)non beneficiano della copertura in caso di dissesto della banca (diversamente dai conti corrente); il rischio di controparte si annulla nel momento in cui i titoli oggetto di scambio sono emessi da un soggetto diverso dalla banca (es. titoli di stato o corporate) - Rischio emittente: rischio che l’emittente dei titoli fallisca durante il periodo di validità del PCT, è importante infatti analizzare la solidità patrimoniale e le prospettive (questo rischio è generalmente contenuto in quanto i titoli sono, di norma, di stato o titoli del mercato monetario); >> i due rischi coincidono nel caso in cui l’oggetto di scambio dei PCT siano emessi dalla banca stessa Esempio: 12,5 = ritenuta per rendimenti con scadenza sopra i 12 mesi COMPONENTI DI RENDIMENTO - Reddito incorporato: reddito derivante dalla differenza tra valore di rimborso e prezzo di acquisto, nel caso il titolo sia detenuto fino alla scadenza - Reddito staccato: derivante dalle cedole incassate dall’investitore - Reddito aggiuntivo: derivante dal reinvestimento delle cedole nel periodo che intercorre tra l’acquisto e il rimborso del titolo Può essere calcolato ex-ante (= misurazione del rendimento al momento) o ex-post (= misurazione del rendimento al termine) PROFILI DI RENDIMENTO Per calcolare il rendimento di un’obbligazione si usa il TRES (tasso rendimento effettivo a scadenza) a.k.a. YTM, è il tasso che consente di eguagliare il prezzo pagato per acquistare il titolo con la sommatoria attualizzata di tutti i flussi di cassa futuri attesi ———————————————— Profili di rischio A seconda del titolo sovrano sottoscritto, questi sono i rischi principali cui l’investitore va incontro - rischio emittente (rischio di insolvenza dell’emittente, che potrebbe diventare incapace di far fronte agli impegni) - Rischio di reinvestimento (le cedole possono venire reinvestire ad un tasso diverso dal precedente) - Rischio di interesse BOT (buoni ordinari del tesoro) MODALITÀ’ DI COLLOCAMENTO SUL MERCATO PRIMARIO Meccanismo di emissione: riguarda il mercato primario (vengono realizzate nuove emissioni diversamente dal secondario) Sono collocati mediante 1) asta pubblica, garantisce l’accesso ad una vasta platea di investitori, è il metodo privilegiato (asta competitiva per i BOT, asta marginale per BTP, CTZ…). 2) Collocamento sindacato, quando l’emittente si accorda con un consorzio di banche, che si incaricano di raccogliere gli ordini di investitori, è il metodo preponderante quando ci sono nuovi strumenti tipo nuove tranche di BTP ultradecennali… 3) Piattaforma di negoziazione elettronica MOT, è il mercato obbligazionario regolamentato di Borsa Italiana, è usato per collocamento diretto per BTP Italia e BTP futura Asta competitiva (BOT) = Ogni operatore presenta max 5 domande formulate in termini di rendimento e non di prezzo, vengono aggiudicate prima le domande a rendimenti più bassi per poi crescere - vengono calcolati un rendimento minimo accoglibile e uno massimo accoglibile Asta marginale (BTP, CTZ,…) = per titoli a medio-lungo termine, quantità emessa non stabilita dal tesoro ma è compresa tra un minimo e max annunciati dal comunicato stampa (che determinazione del prezzo avviene per meccanismo discrezionale); max 5 domande formulate in termini di prezzo ognuna diversamente, > 500.000€ e non superiore all’importo di emissione - vengono soddisfatte prima le domande più alte. Il prezzo meno elevato rappresenta il prezzo di aggiudicazione (prezzo marginale) valido per tutti gli assegnatari Per evitare che il rendimento medio ponderato di aggiudicazione sia influenzato negativamente da eventuali domande formulate a rendimenti non in linea con il mercato e per escludere dalle aste eventuali domande speculative, vengono calcolati rendimento minimo accoglibile e rendimento massimo accoglibile. ———————— 17/03 Rendimento medio ponderato = si determina il rap delle richieste che ordinate a partire da quello più basso, costituiscono la seconda metà dell’importo nominale di emissione; nel caso di domanda totale inferiore all’offerta, si determina il rap delle richieste che ordinate a partire dal più basso, costituiscono la seconda metà dell’importo domandato Rendimento minimo accoglibile (o di salvaguardia) = corrispondente al rendimento medio ponderato di cui al punto 1 decurtato di 50 punti base (si toglie 0,50 dal medio ponderato) Rendimento massimo accoglibile (o di esclusione) = si prendono in considerazione le richieste che in ordine crescente di rendimento coprono la prima metà % di riparto = q.tà assegnabile a (rendimento)/q.tà richiesta a (rendimento) * 100 ————————— 18/03 Mercati secondari dei titoli di stato - MOT (order driven), è il mercato ufficiale dei titoli a reddito fisso, funziona secondo una forma organizzativa diversa dall’MTS, è infatti order driven, funziona attraverso un processo di asta continua (sistema telematico che consente di mettere insieme un ordine di acquisto e vendita che coincidono per prezzi quantità) - - MTS (quote driven): società che gestisce il mercato secondario, ha un taglio minimo di 2,5 mil. €, è un mercato telematico ad asta continua al quale partecipano dealer e market maker (= quotare al mercato contemporaneamente due prezzi, uno al quale il market maker è disponibile a comprare dal mercato e l’altro a cui è disponibile a vendere); vi sono due forme di intermediario, market takers e market makers Mercati quote driven = sono presenti operatori che fungono da market makers Mercati order driven = ‘’ Valutazione del rendimento Il rendimento di un titolo costituisce il beneficio espresso in percentuale sul capitale investito su base annua, fornisce una misura della redditività di un investimento e consente sia di formulare un giudizio di convenienza sia di confrontare soluzioni alternative Per quantificare il rendimento di un titolo > bisogna ricostruirne il profilo finanziario (tenere conto dei flussi di cassa collegati) Nella valutazione del rendimento deve essere preso a riferimento il profilo finanziario: - prezzo iniziale - Struttura e frequenza del flusso di cassa - Valore di rimborso Valutazione zero coupon A fronte dell’investimento iniziale V0 vi è un unico flusso di cassa in entrata: il valore di rimborso Vn Semplice > interessi che maturano sono direttamente proporzionali alla sua durata e al capitale investito Composta > interessi si aggiungono via via al capitale investito CAP6 - TITOLI AZIONARI Azioni = quota di partecipazione al capitale sociale (il capitale sociale è suddiviso in azioni di uguale valore nominale); sono emesse all’atto di costituzione della società o successivamente in occasione di aumenti di capitale L’emissione può avvenire tramite: - Collocamento privato (investitori con cui si raggiunge un accordo) - Collocamento pubblico (con il supporto di un intermediario, tipico delle società quotate) Durata delle azioni: - Hanno durata indeterminata, l’eventuale valore di rimborso è indeterminato (dipende quanto residua dalla liquidazione dei creditori al fallimento) - È possibile smobilizzare anticipatamente vendendole - Possono essere rimborsate, prima dello scioglimento della società, in presenza di una delibera di riduzione del capitale sociale —> tramite buyback oppure estrazione a sorte (e rimborso valore nominale) con assegnazione di azioni di godimento Valore delle azioni: - Nominale = frazione del capitale sociale incorporata al titolo - Contabile (o di bilancio) = rapporto tra patrimonio netto/n° azioni Se esiste un mercato secondario (borsa,…): - Valore di mercato (o prezzo) = prezzo che si forma sul mercato A seconda del grado di diffusione delle azioni sono previsti diversi modelli normativi: - S.p.a. di base (chiusa) - S.p.a. che fa ricorso al mercato del capitale di rischio (aperta) >> società non quotate con azioni diffuse in maniera rilevante (azionariato diffuso) oppure società quotate (sono dematerializzate) Principali diritti degli azionisti ordinari - Diritti amministrativi: diritto di intervento e voto nelle assemblee, denuncia al collegio sindacale, visione dei libri societari… - Diritti patrimoniali: diritto al dividendo e al rimborso del capitale - Diritti misti: diritto di opzione, di recesso (se vi è un cambio di oggetto sociale o sede), di riscatto e di risarcimento del danno per delibere non conforme alla legge/statuto Diritto di opzione E’ la possibilità di sottoscrivere azioni di nuova emissione (in proporzione alle già possedute) in occasione di aumenti di capitale di aumento - è importante per mantenere costante la propria quota di diritto di voto. E’ un diritto misto, sia patrimoniale (il prezzo di emissione è inferiore a quello di mercato) che amministrativo (consente di non ridurre la % di cap. sociale). Il socio può vendere anche il diritto di opzione. Valore del diritto di opzione Viene determinato in funzione delle nuove azioni quotate sul mercato e a quale prezzo di mercato vengono quotate (+ può essere a premio/sopra la pari, alla pari o sotto la pari) Rapporto di offerta = quante azioni nuove rispetto le circolanti PDO (valore che rende indifferente esercitare o no il diritto d’opzione) = valore teorico del diritto di opzione ————————————————————————— 25/03 Il rendimento delle azioni > dipende da guadagno/perdita in conto capitale (che dipende dal prezzo) + dividendi (che dipende dall’utile prodotto, il payout ratio = quota utile destinata ai dividendi e le modalità con cui viene distribuito) Calcolo del rendimento: S e l ’ o r i z z o n t e è pluriennale il calcolo è p iù complesso, s i t iene conto infatt i anche dei flussi: Rischi dell’investimento in azioni - Prezzo - Emittente - Cambio (per azioni in valuta estera) - Liquidità (per azioni non quotate) >> rischi possono essere ridotti diversificando Stima del valore di un azione Va lo re a t tua le de i dividendi prodotti nel tempo al tasso “r” (costante) e il prezzo al quale i l t i tolo può essere venduto ed e v e n t u a l m e n t e l a s o t t r a z i o n e d e l l a componente fiscale ALTRE CATEGORIE DI AZIONI 1) Azioni correlate - prevede diritti patrimoniali correlati ai risultati dell’attività in un determinato settore 2) Azioni di risparmio - senza diritto di voto, emesse da società quotate e con privilegi di natura patrimoniale stabiliti dalla società 3) Azioni di godimento - senza diritto di voto e postergate nella ripartizione di utili, rilasciate in caso di riduzione di cap. sociale 4) Azioni a favore dei prestatori di lavoro - emesse a seguito di un’assegnazione straordinaria di utili ai dipendenti 5) Azioni riscattabili - lo statuto prevede un potere di riscatto da parte della società o dei soci Strumenti finanziari partecipativi - diversi dalle azioni Non sono considerati parti del capitale sociale, non danno quindi la facoltà di essere azionista, hanno viceversa una serie di vantaggi nell’ambito della remunerazione (stabiliti dalla società); hanno un privilegio rispetto i titoli azionari nel momento in cui la società dovesse procedere al rimborso delle azioni > essi vengono anteposti agli azionisti FONDI E ETF Concetto di trasferire ad un soggetto terzo la gestione del risparmio, come suddividerlo tra diverse attività Processo di investimento Il punto di partenza dovrebbe essere la conoscenza e valutazione dei seguenti fattori: - Propensione al rischio - Obiettivi di rendimento - Aspettative - Capacità finanziaria di sostenere eventuali perdite - Orizzonte temporale di investimento - Conoscenze/competenze Si procede alla definizione della composizione del portafoglio: - Identificazione delle asset class - Stock picking - Market timing L’investitore può affidare il processo e monitoraggio ad un intermediario finanziario specializzato: risparmio gestito Fondi comuni di investimento Strumenti di investimento istituiti/gestiti dalle SGR, con un regolamento redatto secondo i criteri determinati dalla Banca d’Italia sentita la Consob.
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