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11 settembre 1683: la battaglia di Vienna, Schemi e mappe concettuali di Storia

Riassunto delle vicende relative all'assedio, alla battaglia e alle conseguenze dello scontro tra l'Impero Asburgico e i Turchi. Esposizione chiara e sintetica degli eventi e delle figure chiave dello scontro.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 16/11/2021

andreaSarrabanda
andreaSarrabanda 🇮🇹

4.5

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Scarica 11 settembre 1683: la battaglia di Vienna e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! L’ASSEDIO DI VIENNA (GLI ASBURGO E | TURCHI) 3 La battaglia di Vienna ebbe luogo l’11 e il 12 settembre 1683, dopo due mesi di assedio posto dall'esercito Turco alla città di Vienna. Lo scontro vede contrapposti da una parte l'esercito polacco-austro-tedesco, comandato dal re polacco Giovanni Ill Sobieski, e dall'altra l’esercito dell'Impero Ottomano sotto il comando del Gran Visir Mustafa Pasha. La battaglia costituisce l'evento decisivo della guerra austro-turca, che terminerà ufficialmente nel 1699 con la firma della pace di Carlowitz. L'imperatore del Sacro Romano Impero, Leopoldo | d'Asburgo (lo stesso che concederà a Federico Hohenzollern di diventare il primo Re in Prussia) si era rifugiato a Passavia e da qui dirigeva l’attività diplomatica (sostenuto anche dalla diplomazia di papa Innocenzo XI). 1) L’assedio di Vienna Il 14 luglio 1683 l’esercito Turco circondò Vienna cingendo un assedio, dentro la città un numero esiguo. Il clima già teso peggiora drasticamente nel momento in cui i Turchi iniziarono a scavare delle trincee che arrivassero fin sotto le mura della città, minando in questo modo direttamente le fondamenta evitando di bombardare o cannonare le difese in superficie. Una volta aperto il valico, la superiorità numerica avrebbe in questo modo facilmente di ottenere la città. Gli Ottomani, peraltro, oltre che la schiacciante superiorità numerica, vantavano la presenza di truppe note per la loro disciplina ed efficacia in battaglia, ovvero i giannizzari, che costituivano l’esercito personale del sultano. | giannizzari venivano reclutati da bambini, sottratti a famiglie cristiane per essere educati all'Islam e alla devozione per la guerra. 2) Labattaglia Dopo due mesi di assedio, il 6 settembre, Giovanni Sobieski varcò il Danubio, avvicinandosi alla città di Vienna. Cinque giorni più tardi, l'esercito comandato da Sobieski sarebbe sceso dalle colline dietro Vienna, facendo leva sull’assenza di difese Turche a nord e sul fatto che l'esercito rivale era fortemente indebolito dal lungo assedio e da epidemie; riuscì in questo modo ad ottenere la meglio, grazie soprattutto al contributo degli ussari alati, che costituivano l'élite dell'esercito polacco. 3) Significato > L'assedio di Vienna nuova Lepanto I successi militari degli Asburgo contro i Turchi, similmente a quanto avvenuto il 7 ottobre 1571 con la battaglia di Lepanto, vennero visti come il trionfo dell'Europa cristiana sulla minaccia Islamica, ma oltre il significato religioso, rappresentò un punto di svolta, a favore degli Europei, delle guerre ottomano-asburgiche, costituendo non solo l'arresto della spinta espansionistica turca, ma anche l’inizio dell’estromissione turca dai Balcani. Poco dopo gli Austriaci conquisteranno l'Ungheria e la Transilvania, dove firmeranno la pace di Carlowitz, che porrà fine alla guerra austro-turca. 4) Altre figure chiave Protagonista della battaglia, oltre che Giovanni III Sobieski, fu il frate cappuccino Friulano Marco d’Aviano. Nella primavera del 1683 egli venne incaricato da papa Innocenzo XI di compiere una missione che si sarebbe appunto poi rivelata essenziale per l'esito della battaglia, ovvero sollecitare i regnanti cattolici ad allearsi in una Lega Santa, con l'obiettivo di contrastare l'avanzata Turca. Fu proprio l'instancabile opera di mediazione di Marco d’Aviano a portare i sovrani europei ad affidare il comando della Lega a Sobieski. La battaglia di Vienna vide anche l'esordio in combattimento di un futuro, grande condottiero, ovvero Eugenio di Savoia, la cui figura si rivelerà poi essere necessaria per sgominare i Turchi nella battaglia di Zenta, nel 1697.
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