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Cubismo: La Rivoluzione dell'Arte Moderna da Cézanne a Picasso, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

PicassoStoria dell'Arte ModernaBraqueCubismo

Come il visita di picasso a una mostra di cézanne a parigi nel 1907 influenzò la sua pittura, portandolo a sviluppare il cubismo insieme a braque. Questo movimento artistico, che si oppone all'impressionismo e all'espressionismo, rappresenta la realtà mentale invece che visiva. Il documento include informazioni sui tre principali periodi del cubismo (originario, analitico e sintetico), le caratteristiche dei quadri cubisti e biografie brevi di picasso e gertrude stein. Il testo illustra anche come le opere di picasso, come il ritratto di gertrude stein e le damoiselles d'avignon, siano state influenzate dal cubismo.

Cosa imparerai

  • Quali sono le tre fasi essenziali del Cubismo?
  • Che artisti hanno fondato il Cubismo?
  • Come il Cubismo si oppone all'Impressionismo e all'Espressionismo?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 06/05/2022

swamiribecco
swamiribecco 🇮🇹

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Scarica Cubismo: La Rivoluzione dell'Arte Moderna da Cézanne a Picasso e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! IL CUBISMO Nel 1907 Picasso visita a Parigi la grande retrospettiva dedicata a Cézanne, che era venuto a mancare l’anno precedente. Lo stile di Picasso che fino a quel momento era molto diverso cambia e inizia a interessarsi alle forme solide e ai volumi semplificati ed essenziali che avevano caratterizzato le opere di Cézanne. In Francia, parallelamente all’esperienza dei Fauves nasce un’altra avanguardia: il Cubismo, movimento che fa un’azione opposta rispetto a quella dell’Impressionismo, ossia vuole rappresentare la realtà così com’è e non come appare. Il questo processo ha avuto un ruolo fondamentale la pittura di Cézanne: il quale rappresentava nei suoi dipinti sia ciò che vedeva (l’aspetto puramente visivo) unito a ciò che conosceva della realtà. Picasso e Braque decidono di eliminare l’aspetto visivo e di rappresentare solo ciò che si conosce della realtà, l’aspetto mentale. Il Cubismo è un’arte razionale che funziona come gli ingranaggi di un motore o di un meccanismo governato da ingranaggi e regole ben precise. In questo senso è un movimento che si oppone non solo all’Impressionismo, ma anche all’Espressionismo perché non ha intenzione di comunicare l’interiorità, le emozioni dell’artista. Il termine è stato coniato da un critico, che nell’osservare un dipinto di Braque che assieme a Picasso darà vita a un sodalizio artistico importante e che corrisponde alla prima fase del Cubismo (1908-1911). Il cubismo si divide in tre fasi essenziali: -CUBISMO ORIGINARIO/PRIMITIVO (1907-1909) -CUBISMO ANALITICO (1909-1911) -CUBISMO SINTETICO (1912) Le caratteristiche dei quadri cubisti sono: -scelta di temi banali e quotidiani -l’uso di colori spenti e di toni medi -il titolo è parte integrante dell’opera -introduzione di collage (elementi bidimensionali) e assemblage (elementi tridimensionali) -introduzione della quarta dimensione PABLO PICASSO Artista poliedrico di precoce e straordinario talento, dall’animo fantasioso, irrequieto e indipendente, Picasso rivoluziona l’arte del Novecento: la sua ricerca non conosce interruzioni fino a tarda età, quando, ormai celebrato e famoso, continuerà a sperimentare tecniche e materiali sempre nuovi. Nasce a Malaga, in Andalusia, il 25 ottobre 1881, si forma prima a Barcellona e poi a Madrid alla Real Academia de San Fernando. Nel 1900 è a Parigi, dove si stabilisce dal 1904: tre anni dopo dà avvio al Cubismo, nel 1936 è nominato direttore del Museo del Prado e l’anno dopo dipinge Guernica. Muore nel 1973. Picasso nel corso della sua intera carriera attraverserà molti stili (periodo blu, rosa, Cubismo, successivamente avrà un periodo «classico» e anche surrealista), ma le sue opere si possono comunque definire sempre figurative: ossia legate alla realtà e alla sua riconoscibilità, ciò è testimoniato anche dai numerosi ritratti realizzati nel corso della sua carriera. RITRATTO DI GERTRUDE STEIN 1905-1906 All’inizio del Novecento, quando Picasso sarà a Parigi conoscerà Gertrude Stein, la scrittrice americana che si era stabilita con i fratelli a Parigi e che aveva iniziato a collezionare opere di vari artisti, tra cui Cézanne, Matisse e Picasso. L’incontro con Gertrude Stein sarà importante per la maturazione artistica di Picasso che diventa un affezionato frequentatore di casa sua, divenuta un importante punto di incontro di artisti europei (come Picasso, Braque e Matisse) e scrittori americani (come Hemingway e Scott Fitzgerald). Il ritratto che Picasso regalò a Gertrude Stein fu dipinto nel 1906 e la scrittrice lo tenne in casa fino alla sua morte, quando poi decise di donarlo al Metropolitan museum di New York. Il tempo di esecuzione del ritratto fu molto lungo: la scrittrice racconta di aver posato per 90 sedute poiché Picasso non era mai soddisfatto del risultato. La figura solida e massiccia del corpo e la testa squadrata e definita attraverso volumi geometrici netti preannuncia la semplificazione cubista che di lì a poco avrebbe caratterizzato le opere di Picasso. La figura ricorda le statue primitive dell’arte iberica e africana. Gli occhi hanno un taglio «egizio» ed il colore è quasi abbandonato: dominano toni scuri, marroni e ocra. Vennero mosse molte critiche al ritratto: il volto era considerato eccessivamente severo e soprattutto non somigliante alla Stein. Picasso aveva risposto che la modella con il tempo sarebbe diventata come il ritratto: quando il Metropolitan ricevette il dipinto dopo la morte della Stein, il ritratto appariva molto somigliante alla sua proprietaria, sia dal punto di vista fisico che psicologico/ caratteriale. LE DAMOISELLES D’AVIGNON 1907 L’opera viene considerata l’opera capostipite del Cubismo. È una tela di grandi dimensioni che fu corretta, cancellata e ridipinta innumerevoli volte dall’artista tra il 1906 e il 1907. Raffigura cinque prostitute in un celebre bordello di Barcellona situato in calle Avignon. Partendo dalle solide volumetrie di Cézanne, Picasso semplifica le geometrie dei corpi e coinvolge in questa semplificazione anche lo spazio. Per i volti delle figure centrali Picasso si ispira alla scultura iberica, per le due di destra alle maschere rituali dell’Africa nera. Materializzato, lo spazio diventa un oggetto come gli altri, da scomporre secondo i taglienti piani geometrici che lo delimitano. C’è una nuova percezione della realtà, non più visiva ma mentale, volta a rappresentare tutto ciò che c’è e non solo ciò che si vede, lo stesso procedimento viene applicato alla natura morta in primo piano. Non più immerse nello spazio, le figure femminili ne sono compenetrate così da sembrare fatte della stessa materia solida. Il dipinto ha avuto una lunga e attenta elaborazione, Picasso ha fatto numerosi disegni preparatori (circa 800) e mostra varie influenze a partire dalla tradizione classica del nudo femminile. Ci dovevano essere anche 2 presenze maschili (un marinaio e uno studente di medicina) che sono stati tolti dalla versione definitiva. Le ultime figure presentano i volti caratterizzati da maschere negre che lui vede nel museo di Antropologia di Parigi e che dimostrano la sua attenzione per la cultura primitiva. Nel quadro si incomincia a scomporre la forma mentre i colori sono ancora di
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