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2 guerra mondiale riassunto, Appunti di Storia

2 guerra mondiale riassunto di anno per anno

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 22/05/2023

iougygygyi
iougygygyi 🇮🇹

35 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica 2 guerra mondiale riassunto e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA SECONDA GUERRA MONDIALE – SCHEMA RIASSUNTIVO VERSO LA GUERRA GLI ANNI DI PREPARAZIONE 1933 Già dal 1932, la Germania partecipava ad una CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL DISARMO. A questa conferenza, Hitler propose di attuare un completo disarmo della Germania se gli altri Stati avessero fatto lo stesso. La Francia rifiutò e Hitler ne approfittò per lasciare la conferenza e giustificare il riarmo della Germania. Successivamente si ritirò anche dalla Società delle Nazioni. 1934 Dopo la morte di Hindenburg, Hitler diventa anche Presidente e firma di un TRATTATO DI NON AGGRESSIONE CON LA POLONIA, cosa che sorprese tutti coloro che conoscevano Hitler e le sue intenzioni. I nazisti austriaci uccisero il cancelliere austriaco DOLLFUSS. Temendo che la Germania volesse, con questa mossa, annettersi l’Austria, l’Italia e le altre nazioni si opposero, anche militarmente. 1935 Hitler inizia il riarmo della Germania: non come atto di aggressione, ma come difesa dello Stato. Viene firmato l’ACCORDO NAVALE ANGLO TEDESCO, firmato dalla Gran Bretagna senza consultare nessuno degli alleati. Con questo accordo, l’Inghilterra riconosceva il diritto della Germania di creare una flotta di superficie che non superasse il 35% di quella inglese e una flotta di sottomarini che non superasse il 60% della corrispettiva forza britannica. Per la Francia fu evidente che l’Inghilterra aveva completamente rinunciato a imporre il trattato di Versailles. In conseguenza del patto tra Germania e Polonia, Stalin avviò dei contatti con Francia e Inghilterra in funzione antitedesca e stabilì un PATTO DI MUTUA DIFESA CON LA CECOSLOVACCHIA (che già aveva un patto di mutua difesa con la Francia). Inoltre allentò la sua politica antisocialista e incentivò alleanze politiche tra tutti i partiti antifascisti; tali alleanze dettero vita negli Stati occidentali ai cosiddetti FRONTI POPOLARI. 1936 Hitler, nonostante l’opposizione dei suoi stessi generali che temevano la reazione francese, mandò truppe in RENANIA, riarmando la regione. I francesi protestarono, ma non venne messa in atto nessuna contromisura concreta. In quell’anno ci furono anche i GIOCHI OLIMPICI DI BERLINO, che per la Germania costituirono un vero e proprio ritorno sul palcoscenico delle grandi potenze mondiali. Nel 1936, la Germania nazista firmò due patti di alleanza: Germania e Italia entrarono nella GUERRA CIVILE SPAGNOLA al fianco della Falange Nazionalista del generale Franco. La guerra finirà nel 1939 con la vittoria della Falange. 1 ASSE ROMA - BERLINO PATTO ANTICOMINTERN con il GIAPPONE Nel 1937 vi entrò anche l’Italia 1937 Hitler iniziò a scardinare l’assetto politico previsto nel 1919 dal Trattato di Versailles. Il suo fine ultimo era espandersi a Est conquistando la Russia. Hitler avrebbe voluto riuscirci senza suscitare l’opposizione dell’Inghilterra. L’Inghilterra, in effetti, era disponibile a rivedere i confini tedeschi: una Germania più forte avrebbe reso più equilibrati i rapporti di forza in Europa. Il Primo Ministro inglese Chamberlain seguì perciò la politica dell’APPEASEMENT: l’Inghilterra avrebbe accettato le annessioni territoriali richieste dalla Germania purché l’equilibrio europeo non venisse esageratamente alterato1. La Francia, eterna nemica della Germania, avrebbe voluto opporsi, ma da sola non ne aveva la forza. 1938 Nel mese di marzo la Germania riuscì ad annettersi senza colpo ferire: 1. AUSTRIA: l’Anschluss (= annessione) fu pacifico e ben accolto dalla maggioranza degli austriaci. Anche l’Italia accettò tranquillamente il nuovo “vicino”. 2. REGIONE DEI SUDETI: subito dopo Hitler sollevò la questione dei Sudeti: 3 milioni di tedeschi che vivevano in Cecoslovacchia. Con la mediazione di Mussolini, venne indetta una conferenza (CONFERENZA DI MONACO) nella quale Italia, Inghilterra e Francia – senza interpellare la Cecoslovacchia – accettarono l’annessione della regione alla Germania. 1939 Nel mese di marzo: 1. La Germania occupò BOEMIA e MORAVIA. 2. La Polonia rifiutò di allearsi con la Germania contro l’URSS e non accettò di entrare nel patto antiComintern. Perciò Hitler, che aveva bisogno della Polonia per invadere l’URSS, decise di occuparla. 3. Il Primo Ministro inglese pronunciò una solenne dichiarazione di garanzia dell’indipendenza polacca: se la Germania avesse invaso la Polonia, Inghilterra e Francia le avrebbero dichiarato guerra. Perciò Hitler torna ad appoggiarsi all’Italia. Nel mese di aprile l’Italia occupa l’ALBANIA. Nel mese di maggio: 1. Italia e Germania firmano il PATTO D’ACCIAIO: un’alleanza militare completa e incondizionata, non solo difensiva. 1 IMPORTANTE: studiare pag. 2-3 della dispensa “Verso la seconda guerra mondiale”: l’equivoco in cui caddero gli statisti britannici. 2 1941: LA GUERRA MONDIALE FRONTE AFRICANO E BALCANICO FRONTE ORIENTALE FRONTE DEL PACIFICO Primavera del 1941: intervento tedesco in sostegno dell’Italia: nel Nord Africa, le truppe naziste, guidate dal generale Rommel, giungono a pochi chilometri dal canale di Suez. Nei Balcani, conquistano la Jugoslavia, la Grecia e Creta; impongono alla Romania e alla Bulgaria alleanze forzate 22 giugno 1941: attacco tedesco contro l’URSS: anche in questo caso i tedeschi tentano di attuare una Blitzcrieg (guerra lampo), cioè un’offensiva massiccia e rapidissima con l’impiego di aerei e carri armati. All’impresa partecipa anche l’esercito italiano. L’avanzata tedesca è imponente, ma i russi applicano la tattica della “terra bruciata”, per impedire ai tedeschi di usare le loro risorse, e resistono fino all’arrivo dell’inverno. La guerra lampo si trasforma, anche in questo caso, in guerra di logoramento. Luglio 1941: il Giappone occupa il Vietnam: il Giappone, che voleva allargare la propria influenza in Asia a spese della Cina, occupò l’Indocina francese (Vietnam). Gli USA reagiscono imponendo un blocco delle importazioni verso il Giappone. Per una nazione povera di materie prime ma decisa a sostenere una politica di grande potenza, il blocco fu un provvedimento pesantissimo, perciò il Giappone decise di entrare in guerra. 7 dicembre 1941: attacco a Pearl Harbor: i Giapponesi attaccano la flotta americana a Perl Harbor, nelle isole Hawaii, senza una preventiva dichiarazione di guerra. L’attacco provoca gravi perdite agli Stati Uniti che l’8 dicembre dichiarano guerra al Giappone, fiancheggiati dall’Inghilterra. 11 dicembre 1941: Germania e Italia dichiarano guerra agli USA, in virtù del Patto Tripartito firmato con il Giappone nel 1940. La fine dell’isolamento degli Stati Uniti e la firma della Carta Atlantica Il presidente americano Roosevelt, eletto per la terza volta nel 1940, era un fermo avversario dell’isolazionismo e nel marzo del 1941 fece approvare dal Congresso la Legge affitti e prestiti attraverso la quale veniva fornito materiale bellico a condizioni vantaggiose ai paesi antifascisti, soprattutto alla Gran Bretagna. L’avvicinamento tra i due paesi continuò con la redazione della Carta Atlantica (agosto 1941). Il documento, firmato da Roosevelt e Churchill, fissava i principi secondo cui, a guerra finita, si sarebbe dovuto ricostruire l’ordine democratico: divieto di attuare mutamenti territoriali contro la libera volontà dei Paesi interessati; rispetto dei principi di sovranità popolare e autodeterminazione dei popoli; libertà di commercio e di accesso alle materie prime per tutti i Paesi; cooperazione internazionale; rinuncia all’uso della forza nei rapporti tra gli Stati nel quadro di un sistema di sicurezza generale. 5 1942: IL DOMINIO NAZISTA IN EUROPA La supremazia della Grande Germania Il nazismo intendeva costruire una nuova Europa seguendo una rigida gerarchia politica ed economica: al vertice gli ariani, i 100 milioni di abitanti della “Grande Germania” (Germania, Austria, Alsazia-Lorena, Boemia e Moravia), poi i paesi satelliti (Francia di Vichy, Italia, Spagna, ecc.), infine i territori conquistati militarmente sfruttati come vere e proprie colonie. Gli slavi dovevano fornire la manodopera e le risorse necessarie a sostenere l’economia del Reich; gli ebrei andavano sterminati. Come sappiamo, a gennaio del 1942 venne decisa la “soluzione finale” della questione ebraica: vennero creati più di 900 Lager, cioè campi di concentramento e di sterminio, situati in Polonia, Austria, Cecoslovacchia e Germania. Gli ebrei vennero discriminati, confinati nei ghetti e poi deportati nei campi di prigionia. Qui essi dovevano lavorare fino allo sfinimento e morivano di fame, di stenti e di malattie. Quelli che non erano in grado di lavorare venivano subito uccisi nelle camere a gas2. Nei Lager nazisti morirono 6 milioni di ebrei, per lo più russi, polacchi e tedeschi, oltre a mezzo milione di zingari. La ferocia del dominio nazista rendeva impossibile qualunque opposizione. Basti pensare al tremendo massacro con cui fu repressa la sollevazione nel ghetto di Varsavia (aprile 1943): su 450.000 persone, i sopravvissuti furono solo 50.000. 2 IMPORTANTE: studiare l’approfondimento sui “Campi della morte” a pag. 13-14 della dispensa “La seconda guerra mondiale”. 6 1942 – 1943: LA SVOLTA FRONTE AFRICANO FRONTE ORIENTALE FRONTE DEL PACIFICO Ottobre – Novembre 1942: battaglia di El Alamein: dopo aver spezzato il blocco dei sommergibili tedeschi nell’oceano Atlantico (battaglia dell’Atlantico) gli Alleati (= gli anglo-americani) volsero il loro impegno in Africa. Al generale Rommel essi opposero il generale Montgomery che guidò una controffensiva culminata nella famosa battaglia di El Alamein: 13 giorni di feroci combattimenti che videro la sconfitta dei nazifascisti. Rommel dovette ripiegare. Luglio 1943: sbarco alleato in Sicilia: dopo aver conquistato il predominio in Africa del Nord e nel Mediterraneo, gli Alleati sbarcarono in Sicilia, accolti dalla popolazione come liberatori. Giugno 1942: invasione del Cucaso: le regioni del Caucaso erano ricche di petrolio. Per questo i tedeschi inviarono una spedizione per conquistarle. All’impresa parteciparono anche 230.000 soldati italiani dell’ARMIR (Armata Italiana in Russia): era un contingente male equipaggiato e provo di armi adeguate, che andò incontro a una delle più grandi tragedie di questa guerra3. Luglio 1942 – Febbraio 1943: battaglia di Stalingrado: la città russa venne assediata per 7 mesi, nelle strade e nei quartieri si svolsero sanguinosi combattimenti. Hitler ordinò la resistenza a oltranza, ma nel febbraio 1943 i sovietici costrinsero i tedeschi alla resa. L’armata tedesca e quella italiana si ritirarono, lasciando nel ghiaccio o nei campi di prigionia russi centinaia di migliaia di uomini. Luglio 1943: controffensiva russa: inizia l’avanzata russa verso ovest. Gennaio – Agosto 1942: il Giappone occupa ampie zone del Pacifico: il Giappone ottenne inizialmente successi straordinari, giungendo ad occupare territori vastissimi. Agosto 1942 – Febbraio 1943: gli americani conquistano Guadalcanal: dopo la sconfitta di Guadalcanal, l’avanzata giapponese venne fermata e i nipponici dovettero limitarsi a difendere le posizioni conquistate all’inizio del conflitto. Novembre 1943: conferenza di Teheran: 3 IMPORTANTE: studiare l’approfondimento su “La tragedia dell’ARMIR” a pag. 19-20 della dispensa “La seconda guerra mondiale”. 7 coordinare le iniziative di lotta nelle diverse aree. All’inizio del 1944 il Cln centrale decise di conferire al Cln di Milano i poteri di governo straordinario del Nord. Nasceva così il Cln Alta Italia (Clnai), a cui era affidato il compito di dirigere la lotta nell’Italia occupata. I difficili rapporti tra il Cln e il governo Badoglio si risolsero nell’aprile del 1944 quando Palmiro Togliatti tornò in Italia dopo un lungo esilio in Unione Sovietica. Appena sbarcato a Napoli, Togliatti propose di unire tutte le forze disponibili nella lotta contro il fascismo. L’obiettivo primo doveva essere la liberazione dell’Italia; una volta raggiunto questo risultato e ricostituita l’unità della nazione, si sarebbe affrontato il problema politico-istituzionale della forma di Stato (monarchia o repubblica) e della guida politica del paese. La svolta togliattiana, passata alla storia con il nome di svolta di Salerno, portò alla creazione di un governo di unità nazionale, presieduto ancora da Badoglio e formato da esponenti dei partiti del Cln. Quanto al problema del futuro dell’Italia, si decise che, al termine della guerra, i cittadini italiani sarebbero stati chiamati direttamente a decidere sul mantenimento o meno della monarchia. 1944: L’AVANZATA DEGLI ALLEATI FRONTE ITALIANO FRONTE ORIENTALE FRONTE DEL PACIFICO 4 giugno 1944: liberazione di Roma: dopo aver sfondato la linea Gustav, gli Alleati liberano Roma. I tedeschi sono costretti a ritirarsi verso nord, attestandosi lungo la linea gotica, che andava da Rimini a La Spezia. Qui l’avanzata degli alleati si arrestò per tutto l’inverno del 1944 e parte della primavera del 1945. 23-24 marzo 1944: la strage delle Fosse Ardeatine: a Roma, il 23 marzo, i partigiani compiono un attentato in cui uccidono 32 soldati tedeschi; per rappresaglia il giorno dopo i tedeschi fucilano 355 ostaggi presso la via Ardeatina. 10 agosto 1944: liberazione di Firenze: Firenze è liberata dai partigiani italiani. 30 settembre 1944: strage di Marzabotto: 1944: l’avanzata sovietica: dopo aver liberato tutto il territorio russo dalla presenza degli invasori nazisti, l’Armata Rossa si spinge verso l’Europa centrale e i Balcani, puntando verso la Germania 1944: l’avanzata americana: nell’area del Pacifico gli Stati Uniti costringono progressivamente i giapponesi ad abbandonare tutti i territori occupati. FRONTE FRANCESE Notte tra il 5 e il 6 giugno 1944: sbarco in Normandia: al comando del generale americano Eisenhower, un esercito forte di 3 milioni di uomini, con 1.200 navi da guerra, 6.500 anfibi, 13.000 aerei iniziò a invadere la Normandia. I tedeschi, che si aspettavano uno sbarco a Calais e avevano concentrato lì le loro forze, resistettero accanitamente. Ma dopo due mesi di aspri combattimenti gli Alleati riuscirono a sfondare le difese tedesche e dilagarono nel Nord della Francia. 25 agosto 1944: liberazione di Parigi Gli Alleati e il generale de Gaulle, capo della Resistenza francese, entrano trionfalmente a Parigi 10 nel bolognese più di 1800 civili vengono uccisi dai tedeschi 1945: LA VITTORIA DEGLI ALLEATI FRONTE ITALIANO FRONTE TEDESCO FRONTE DEL PACIFICO Primavera del 1945: gli Alleati sfondano la linea gotica 25 aprile 1945: liberazione di Genova e Milano: come Firenze, anche Genova e Milano si liberano con le loro forze. Il 25 aprile sarà poi scelto come data per commemorare la liberazione. 28 aprile 1945: morte di Mussolini: Mussolini viene catturato mentre tentava di fuggire in Svizzera ed è fucilato da una formazione partigiana insieme alla sua compagna Claretta Petacci. I loro cadaveri, impiccati per i piedi, sono esposti in piazzale Loreto, a Milano. 25 aprile 1945: incontro delle avanguardie americane e sovietiche: i due eserciti alleati si incontrano presso il fiume Elba, in Germania. 30 aprile 1945: suicidio di Hitler: Hitler si suicida mentre a Berlino, sottoposta da giorni al bombardamento dell’artiglieria russa, cominciano ad entrare i soldati sovietici. Primavera 1945: la resistenza giapponese: mentre la guerra in Europa era ormai finita, i giapponesi resistevano accanitamente affidandosi anche ai kamikaze (= “vento divino”), piloti suicidi che si lanciavano sulle navi nemiche con aerei carichi di esplosivo. Ma nemmeno il sacrificio dei kamikaze poteva ribaltare le sorti di un conflitto ormai perduto. La resa appariva inevitabile ma non imminente. 6 agosto 1945: bombardamento di Hiroshima: il nuovo presidente americano, Harry Truman, andato al potere dopo la morte di Roosevelt (12 aprile 1945), decise di piegare il Giappone usando la bomba atomica. Lo scopo era anche quello di dimostrare al mondo la superiorità militare raggiunta dagli Stati Uniti4. 9 agosto 1945: bombardamento di Nagasaki: una seconda bomba atomica venne sganciata su Nagasaki. 2 settembre 1945: resa incondizionata del Giappone: questa data segna la fine della seconda guerra mondiale. Il bilancio conclusivo del conflitto fu di circa 50 milioni di morti, oltre a un numero imprecisato di feriti e dispersi5. Febbraio 1945: conferenza di Jalta: Roosevelt, Churchill e Stalin si incontrarono nuovamente a Jalta, in Crimea. In quest’occasione si presero le seguenti decisioni:  divisione della Germania in quattro zone di occupazione ; 4 IMPORTANTE: studiare l’approfondimento su “La bomba atomica ” a pag. 25-26 della dispensa “La seconda guerra mondiale”. 5 IMPORTANTE: studiare paragrafo “La guerra totale” a pag. 27 della dispensa “La seconda guerra mondiale” 11  perseguimento giudiziario dei criminali nazisti ;  diritto per i paesi liberati di autodeterminare il proprio futuro ordinamento politico . Quest’ultimo principio, già presente nella Carta Atlantica del 1941, venne smentito da opposti accordi segreti. Nell’immaginario collettivo la conferenza di Jalta è diventata il simbolo della spartizione dell’Europa in due aree di influenza: quella occidentale sotto il controllo americano e quella orientale sotto il controllo sovietico. In realtà, questa decisione non fu presa né a Jalta né in altre conferenze: la divisione dell’Europa in due aree fu determinata dagli eserciti e dalla loro avanzata, e dai russi che rifiutarono di lasciare le posizioni acquisite. Aprile – Giugno 1945: conferenza di San Francisco Venne avviata una revisione delle norme del diritto internazionale che prevedeva un settore penale volto a colpire in maniera adeguata i criminali di guerra. Su questa base vennero istituiti i processi di Norimberga (1945-’46) e di Tokyo (1946-’48), rispettivamente contro i maggiori esponenti del nazismo e contro i dirigenti politici giapponesi. Inoltre, per evitare altri conflitti mondiali, venne fondata l’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite), un organismo garante della pace e dell’ordine internazionale, erede della Società delle Nazioni. Lo statuto dell’Onu è ispirato a diversi principi:  l’Assemblea Generale, dove sono rappresentati tutti i paesi membri e che può adottare delle risoluzioni non vincolanti , è espressione dei principi utopistici di Wilson (1918): libertà dei popoli e uguaglianza fra le nazioni;  il Consiglio di Sicurezza (l’organismo direttivo dell’ONU) nasce dalla visione realistica di Roosevelt, secondo il quale le potenze vincitrici dovevano governare il mondo. Esso è costituito da cinque membri permanenti (USA, URSS - dal 1992 Russia - Gran Bretagna, Francia e Cina) più 10 eletti a turno. Adotta risoluzioni vincolanti per gli Stati e può decidere l’intervento armato dei Caschi blu;  alcune agenzie dell’Onu, come la FAO (alimentazione e l’agricoltura, con sede a Roma) e l’Unesco (istruzione e cultura, con sede a Parigi) sono frutto del principio di solidarietà. Stalin, temendo che l’ONU diventasse uno strumento dell’Occidente in funzione antisovietica, chiese e ottenne che all’interno del Consiglio di Sicurezza ciascuno dei membri permanenti (USA, URSS, Inghilterra, Francia, Cina) godesse del diritto di veto. Roosevelt cedette alla richiesta e questa decisione paralizzò l’attività dell’ONU fino agli anni Novanta perché le varie potenze furono in grado di bloccare ogni decisione che mettesse in questione i loro interessi nelle varie aree del pianeta, con il risultato che l’ONU, nella seconda metà del XX secolo, non riuscì mai a trasformarsi in un'istituzione capace davvero di difendere la pace nel mondo, come del resto non aveva saputo esserlo, negli anni Trenta, la sfortunata Società delle Nazioni. Luglio-Agosto 1945: conferenza di Potsdam: Churchill e Stalin si incontrarono con il nuovo presidente americano Truman a Potsdam, vicino a Berlino. In quest’occasione si deliberò di porre i giapponesi di fronte all’alternativa tra la resa senza condizioni o la distruzione totale. Già il primo giorno dell’incontro, Truman ricevette un telegramma che diceva “Bimbi nati in modo soddisfacente”. Si trattava di un messaggio cifrato che annunciava la riuscita dell’esperimento con la nuova arma atomica. Truman ne informò Churchill, ma non Stalin: la solidarietà tra USA e URSS, sancita dal comune impegno contro il nemico nazista, si stava rapidamente incrinando. Era l’inizio di quella rivalità 12
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