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Curva di domanda e offerta: caratteristiche e effetti - Prof. Iannaccone, Prove d'esame di Economia Politica

Una panoramica della curva di domanda e offerta, spiegando le caratteristiche fondamentali di queste curve, come l'effetto di reddito e l'effetto di sostituzione, e come queste curve possono essere influenzate da vari fattori come il prezzo, la popolazione, il reddito, i prezzi di beni complementari e alternativi. Vengono inoltre esaminate le conseguenze di uno spostamento della curva di domanda e offerta, e come queste curve possono essere rappresentate graficamente.

Tipologia: Prove d'esame

2023/2024

In vendita dal 11/05/2024

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Scarica Curva di domanda e offerta: caratteristiche e effetti - Prof. Iannaccone e più Prove d'esame in PDF di Economia Politica solo su Docsity! Set Domande ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido lOMoARcPSD|9106640 PANIERI VERIFICATI ECAMPUS MARCO SPEZIALE 2024 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 4/76 Lezione 002 01. La microeconomia è la parte della scienza economica che si occupa: delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa e dei fattori aggregati delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa. nessuna delle precedenti risposte di fattori aggregati come lo Stato e i settori economici. 02. Quando si parla di risorse si intende: nessuna delle risposte terra, lavoro, capitale immobili terra, lavoro, capitale, capacità imprenditoriale terra , lavoro, capitale, beni strumentali 03. Il modello economico è utile per: nessuna delle risposte individuare le possibili soluzioni ad un problema semplificare e astrarre le condizioni reali considerare solo alcune delle variabili che interessano un fenomeno 04. La macroeconomia prende in esame: l'economia nel suo insieme, con riferimento a fattori aggregati come lo Stato e i settori economici. le singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa. nessuna delle precedenti risposte delle singole unità decisionali, come ad esempio l'individuo o la singola impresa e dei fattori aggregati 05. La ripartizione micro e macro economia dipende: da fattori ambientali nessuna delle precedenti risposte dal livello di dettaglio a cui vogliamo giungere nell'analisi. dalle unità che vengono analizzate 06. Si parla di economia positiva quando: si intende riferirsi a come funziona l'economia quando ci si occupa di ciò che dovrebbe essere. nessuna delle precedenti risposte si analizzano i fattori aggregati come lo Stato e i settori economici. 07. I modelli microeconomici prendono in considerazione: le singole famiglie, le singole imprese e i singoli organismi pubblici. il settore delle famiglie, il settore delle imprese ed il settore pubblico. solo lo Stato sia le singole famiglie che il settore delle famiglie 08. Quali sono le principali differenze tra microeconomia e macroeconomia? 09. Il candidato dopo aver esposte le differenze tra micro e macro economia definisca le principali differenze tra economia positive ed economia normativa e inoltre descriva il ruolo dei modelli economici. Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 7/76 Lezione 004 01. Il costo esplicito: è un altro modo per denominare il costo effettivo non è quantificabile dal punto di vista monetario è il valore di ciò che si sacrifica senza effettuare pagamenti in denaro. è il denaro a cui si rinuncia effettuando un pagamento quando si compie una scelta 02. Il costo implicito è: nessuna delle risposte il denaro a cui si rinuncia nel momento in cui si paga un bene il valore di ciò che si sacrifica il denaro a cui si rinuncia quando si compie una scelta 03. il costo implicito: è il denaro a cui si rinuncia effettuando un pagamento quando si compie una scelta non è quantificabile dal punto di vista monetario è il valore di ciò che si sacrifica senza effettuare pagamenti in denaro. è un altro modo per denominare il costo effettivo 04. Il costo opportunità: tutte false rappresenta tutto ciò a cui si rinuncia per effettuare una scelta deriva da una scelta tutte vere 05. Il costo opportunità: comprende solo costi implichi comprende solo costi espliciti i costi compresi in caso di costo opportunità non possono essere impliciti o espliciti comprende sia costi espliciti che costi impliciti 06. Il costo effettivo di ogni scelta: è la somma del costo esplicito e costo implicito entrambe le rispose comprende tutto ciò che sacrifichiamo per una determinata scelta. nessuna delle precedenti risposte 07. Definire il concetto di costo implicito. 08. Il candidato definisca il concetto di costo opportunità e ne riporti un esempio. 09. Definire il concetto di costo opportunità. Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 8/76 Lezione 005 01. Ogni punto sulla PPF: rappresenta la combinazione minima tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente i soli dipendenti rappresenta la combinazione minima tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente tutte le risorse nessuna delle precedenti risposte rappresenta una combinazione limite tra due prodotti, che si può ottenere se si occupano in maniera efficiente tutte le risorse 02. La Frontiera delle Possibilità di Produzione indica: le diverse combinazioni di beni che si possono produrre avendo a disposizione un determinato livello di reddito<br /> le diverse combinazioni di beni che si possono produrre avendo a disposizione un quantitativo definito di risorse e tecnologia. <br /> i diversi livelli di reddito del consumatore i diversi panieri accessibili al consumatore dato il suo livello di reddito 03. Secondo il principio del costo opportunità: tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso hanno un costo, in quanto quando si effettua una scelta si rinuncia ad altri beni o servizi. tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso non hanno un costo, in quanto quando si effettua una scelta si rinuncia ad altri beni o servizi. nessuna delle precedenti risposte tutte le decisioni prese da un individuo o dalla società nel suo complesso hanno un costo, anche se non si effettua una scelta in termini di rinuncia ad altri beni o servizi. 04. I punti all'interno della PPF: sono combinazioni senza la piena occupazione dei fattori sono combinazioni non ottenibili sono combinazioni con la piena occupazione dei fattori sono ottenibili, ma non gradite 05. L'introduzione di una nuova tecnologia: non ha effetto sulla PPF sposta la PPF verso destra nessuna delle risposte sposta la PPF verso sinistra 06. I punti che si collocano al di fuori della PPF: sono combinazioni ottenibili nessuna delle precedenti risposte non sono combinazioni ottenibili possono essere ottenuti solo se sussistono determinati requisiti 07. I punti che si collocano all'interno della PPF: possono essere ottenuti solo se sussistono determinati requisiti sono sempre ottenibili.<br /> sono ottenibili ma sono situazioni di non piena occupazione dei fattori produttivi.<br /> non sono combinazioni ottenibili 08. Rappresentare graficamente la frontiera delle possibilità produttive e spiegarne l'andamento. Cosa succede alla PPF nel caso dell'introduzione di una tecnologia? Argomentare 09. Perché la PPF è concava? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 9/76 10. Quale è l'effetto prodotto da un'innovazione tecnologica nella PPF? 11. Cosa si desume in ordine all'andamento del costo opportunità osservando la PPF? 12. Definire la PPF (Frontiera delle Possibilità di Produzione) e spiegarne l'andamento Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 12/76 08. La quantità domandata di un bene da parte del consumatore non dipende: dal reddito nazionale nessuna delle risposte dai suoi gusti dai prezzi dei beni 09. Le determinanti della domanda sono: nessuna delle risposte i fattori che influiscono sulla pendenza della curva i fattori che influiscono sull'andamento della curva i fattori che influiscono sulla quantità domandata 10. Un aumento della ricchezza provoca: uno spostamento a destra della curva di domanda uno spostamento a sinistra della curva di domanda nessun effetto uno spostamento lungo la curva di domanda 11. Un aumento del prezzo della benzina quali effetti comporta sulla domanda di automobili? nessuna delle risposte un aumento della domanda una diminuzione della domanda nessun effetto 12. La domanda è una funzione che mostra: tutte le alternative sono esatte la disponibilità dei consumatori ad acquistare diverse quantità di un bene per ognuno dei molteplici prezzi le diverse quantità di un bene le diverse quantità di un bene che i consumatori sono disposti ad acquistare 13. La quantità domandata in un mercato è la quantità: di un bene dato che viene consegnata all'acquirente a prescindere dalle sue preferenze che deriva dalla somma di due beni complementari che l'acquirente desidera acquistare ma fuori dal suo vincolo di bilancio di un bene che tutti gli acquirenti scelgono di acquistare in un dato periodo in corrispondenza di un determinato prezzo e considerando i vincoli alla quale è sottoposta PPF 14. Che relazione esiste tra prezzo e quantità domandata? 15. Perché la curva di domanda è decrescente? 16. Quando si determina uno spostamento lungo la curva di domanda? 17. Definire la curva di offerta e determinare quali sono i fattori che ne determinano una riduzione 18. Definire la curva di domanda e determinare i fattori che ne determinano un aumento 19. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un incremento nei costi di produzione? 20. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un'innovazione tecnologica? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 13/76 21. Cosa si intende per quantità domandata?<br /> Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 14/76 Lezione 008 01. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: una diminuzione dei prezzi attesi l'aumento del prezzo di un bene complementare un aumento del reddito una diminuzione della popolazione 02. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: l'aumento della popolazione l'aumento del prezzo di un bene complementare una diminuzione dei prezzi attesi una diminuzione della popolazione 03. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: una diminuzione della popolazione una diminuzione dei prezzi attesi l'aumento dei prezzi attesi l'aumento del prezzo di un bene complementare 04. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: la diminuzione del prezzo di un bene complementare una diminuzione dei prezzi attesi una diminuzione della popolazione l'aumento del prezzo di un bene complementare 05. Provoca uno spostamento a destra della curva di domanda: un aumento del reddito una diminuzione dei prezzi attesi la diminuzione del prezzo di un bene complementare una diminuzione dei costi 06. Quale effetto ha un cambiamento delle preferenze in senso favorevole, sulla domanda di un bene? 07. Che differenza esiste , in termini di domanda, tra beni normali e beni inferiori? Fate un esempio di bene normale e uno di bene inferiore. 08. Che differenza esiste tra bene complementare e bene sostituto? 09. Che differenza esiste tra variazione della domanda e variazione della quantità domandata? 10. Quali sono le determinanti della domanda? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 17/76 08. Si ha uno spostamento della curva di offerta a destra a fronte: dell'aumento del prezzo di un bene alternativo della diminuzione del numero delle imprese di un aumento dei sussidi di una diminuzione dei sussidi 09. Si ha uno spostamento della curva di offerta a destra a fronte: di una diminuzione dei sussidi della diminuzione del prezzo atteso della diminuzione del numero delle imprese dell'aumento del prezzo di un bene alternativo 10. Quali sono le determinanti dell'offerta? 11. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un incremento nei costi di produzione? 12. Quale effetto ha sull'offerta di un bene un'innovazione tecnologica? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 18/76 Lezione 011 01. Se il prezzo di un prodotto è inferiore a quello di equilibrio ci troviamo in presenza di: eccesso di offerta eccesso di domanda equilibrio del produttore equilibrio del consumatore 02. Il prezzo di equilibrio è il punto in cui: non esiste eccesso di domanda, ma solo eccesso di offerta esiste solo eccesso di offerta esiste solo eccesso di domanda quantità domandata e quantità offerta sono uguali 03. La capacità della domanda e dell'offerta di stabilire il prezzo a cui le decisioni di acquisto e vendita risultano compatibili tra loro è anche indicata come: funzione di razionamento della quantità funzione di reazione delle quantità funzione di razionamento dei prezzi in relazione alla quantità funzione di razionamento dei prezzi 04. Nel caso in cui il prezzo di un prodotto è superiore a quello di equilibrio ci troviamo in presenza di: equilibrio del produttore eccesso di domanda equilibrio del consumatore eccesso di offerta 05. Il prezzo di equilibrio è quel prezzo: in corrispondenza del quale si uguagliano le intenzioni dei soli acquirenti in corrispondenza del quale le intenzioni degli acquirenti e dei veditori non sono uguali tra loro in corrispondenza del quale le intenzioni degli acquirenti e dei veditori sono uguali tra loro in corrispondenza del quale si uguagliano le intenzioni dei soli venditori 06. Il prezzo di equilibrio: indica agli attori di mercato le azioni più opportune da intraprendere elimina qualunque eccesso di domanda tutte esatte elimina qualunque eccesso i offerta 07. Se si ha un aumento dell'offerta e una riduzione della domanda: si ha una riduzione della quantità di equilibrio non si conosce a priori l'effetto sulla quantità di equilibrio non si ha sicuramente nessuna variazione della quantità di equilibrio si ha un aumento della quantità di equilibrio 08. Disegnare il grafico che rappresenta l'equilibrio tra domanda e offerta 09. Cosa si intende per prezzo di equilibrio? E per quantità di equilibrio? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 19/76 10. Cosa succede se p < p*(prezzo di equilibrio)? Argomentare con l'ausilio del grafico. 11. Cosa succede se p > p*? Argomentare con l'ausilio del grafico 12. Cosa si intende per funzione di razionamento dei prezzi? 13. Cosa succede se p < p*(prezzo di equilibrio)? Argomentare con l'ausilio del grafico. 14. Cosa succede se p > p*? Argomentare con l'ausilio del grafico Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 22/76 Lezione 014 01. Ed= Δp Δq Δp/Δq d %q/Δp 02. I beni di prima necessità normalmente hanno domanda: rigida nessuna delle risposte elastica perfettamente elastica 03. In genere se un bene ha pochi sostituti: l'elasticità è molto alta l'elasticità è molto bassa l'elasticità è > 1 l'elasticità è uguale a 1 04. Nel caso di beni a domanda elastica: Ed<1 Ed=1 Ed>1 nessuna delle risposte 05. Nel caso di domanda inelastica se il prezzo aumenta: la spesa aumenta non si ha nessun effetto sulla spesa la spesa si riduce nessuna delle risposte 06. Che cos'è Ed e perché è sempre negativa ? 07. Definire il concetto di elasticità della domanda rispetto al prezzo.<br /> 08. Cosa si intende per elasticità dell'offerta? 09. Che relazione esiste tra elasticità e presenza di beni sostituti? 10. Che effetto ha l'elasticità sulla spesa totale? Argomentare 11. Perché Ed è sempre negativa? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 23/76 Lezione 015 01. Se il reddito del consumatore si modifica, la pendenza della retta di bilancio: aumenta diminuisce non subisce variazioni nessuna delle risposte 02. una diminuzione del reddito del consumatore provoca: uno spostamento verso sinistra del vincolo di bilancio tutte le risposte sono corrette uno spostamento verso destra del vincolo di bilancio un spostamento solo lungo il vincolo di bilancio 03. se il reddito del consumatore aumento: nessuna delle precedenti risposte avremo uno spostamento del vincolo di bilancio verso destra avremo uno spostamento del vincolo di bilancio verso sinistra ci muoviamo solo lungo il vincolo di bilancio 04. La pendenza della retta di bilancio: il valore del prezzo relativo TUTTE VERE TUTTE FALSE indica il costo opportunità che il soggetto deve pagare per un'unità aggiuntiva del bene A in termini di B 05. La retta del vincolo di bilancio rappresenta: la parte di reddito monetario che il consumatore può spendere per l'acquisto di beni le diverse combinazioni dei due beni acquistabili con un determinato reddito monetario e prezzi dei due beni nessuna delle risposte l'andamento dei prezzi di mercato dei beni che un consumatore può acquistare, spendendo una parte del suo reddito 06. Il vincolo di bilancio è: il reddito massimo che il soggetto desidera avere a sua disposizione l'insieme delle combinazioni di beni che il soggetto desidera l'insieme delle combinazioni di beni di cui il soggetto può disporre nessuna delle risposte 07. Il vincolo di bilancio è rappresentato da: una linea retta decrescente una linea retta parallela all'asse delle ordinate una linea retta crescente una linea retta parallela all'asse dell'ascisse 08. Cosa si intende per vincolo di bilancio? Argomentare e derivare graficamente. 09. Cosa accade se aumenta il reddito a disposizione dell'individuo? Argomentare e derivare graficamente. Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 24/76 10. Che significato ha la pendenza della retta di bilancio? Argomentare e derivare graficamente. Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 27/76 08. Con l'effetto reddito: un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni sostituti e ridurrà quella di beni complementari. un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni complementari e ridurrà quella di beni sostituti. un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni inferiori e ridurrà quella di beni normali. un aumento del reddito incrementerà la domanda di beni normali e ridurrà quella di beni inferiori. 09. Se il prezzo di uno dei due beni, A e B, scende, aumenta il potere di acquisto del consumatore: graficamente la retta di bilancio si sposta verso destra. graficamente la retta di bilancio si sposta verso sinistra. graficamente la retta di bilancio ruota verso destra. graficamente la retta di bilancio ruota verso sinistra. 10. Si definisce effetto di reddito: l'impatto di una variazione nel prezzo di un prodotto sul reddito nominale di un consumatore e, quindi, sulla quantità domandata di quel bene. l'impatto di una variazione nel prezzo di un prodotto sul reddito reale di un consumatore e, quindi, sul livello di prezzo nessuna delle precedenti risposte l'impatto di una variazione nel prezzo di un prodotto sul reddito reale di un consumatore e, quindi, sulla quantità domandata di quel bene. 11. Definire il concetto di effetto di reddito portando degli esempi 12. Definire il concetto di effetto di sostituzione portando degli esempi 13. Il candidato dopo aver esposto l'effetto sostituzione spieghi come questo agisce sui l'effetto di sostituzione sui beni normali? Argomentare 14. Il candidato dopo aver esposto l'effetto reddito spieghi come questo agisce sui beni inferiori? Argomentare Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 28/76 Lezione 018 01. La pendenza della curva d'indifferenza: tutte false tutte vere indica la quantità massima del bene B che il consumatore sarebbe disposto a scambiare per avere un'unità aggiuntiva del bene A è detta tasso marginale di sostituzione 02. La mappa d'indifferenza: è una curva che descrive le preferenza di un individuo è un insieme di curve che descrivono le preferenza di un individuo è data dalla somma di due curve d'indifferenza nessuna delle precedenti risposte 03. Graficamente la curva d'indifferenza: è concava diventa sempre più piana scendendo verso destra lungo la stessa è una parabola concava che incontra l'origine degli assi ha andamento crescente 04. La curva d'indifferenza è l'insieme: dei panieri di due beni uno preferito e l'altro no al consumatore nessuna delle risposte dei panieri di due beni che danno al consumatore la stessa soddisfazione delle coppie dei prezzi dei beni che il consumatore intende acquistare 05. Un curva d'indifferenza rappresenta: tutte le combinazioni di due prezzi che soddisfano due soggetti nella stessa misura tutte le combinazioni di due beni che soddisfano un soggetto nella stessa misura tutte le combinazioni di due prezzi che soddisfano un soggetto nella stessa misura tutte le combinazioni di due beni che soddisfano due soggetti nella stessa misura 06. L'interpretazione della soddisfazione di un individuo mediante l'uso delle curve d'indifferenza è stata proposta da: Edgeworth Smith Pareto Bentham 07. Le curve d'indifferenza possono essere: una molte massimo due in funzione dei beni scelti dal consumatore nessuna delle risposte 08. Rappresentare l'equilibrio del consumatore con l'ausilio delle mappe di indifferenza. 09. Rappresentare una mappa delle curve di indifferenza e argomentare. Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 29/76 10. Cosa si intende per mappa di indifferenza? 11. Come si definisce l'MRS? 12. In cosa differisce l'approccio delle curve di indifferenza da quello dell'utilità marginale? 13. Come si definisce una curva di indifferenza? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 32/76 08. La funzione di produzione: per ogni combinazione di input, definisce la quantità massima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo per ogni combinazione di input, definisce la quantità minima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo per ogni combinazione di output, definisce la quantità minima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo per ogni combinazione di output, definisce la quantità massima che l'impresa può realizzare in un determinato arco di tempo 09. Il modo in cui sono combinati gli imput per ottenere gli output: tutte false tutte esatte rappresenta la tecnologia rappresenta la tecnologia che è sempre data 10. Il profitto al netto delle imposte: ci dice a quanto ammonta il ritorno sulla gestione operativa nessuna delle precedenti risposte è la remunerazione dei proprietari che hanno fornito il capitali per iniziare l'attività è la remunerazione dei creditori che hanno fornito il capitali per iniziare l'attività 11. Tracciare la funzione di produzione e argomentare sul suo andamento. Spiegare attraverso questa la legge dei rendimenti marginali decrescenti<br /> 12. Perché la produttività marginale è decrescente? 13. Definire il prodotto totale, marginale e medio 14. Definire il breve periodo e il lungo periodo. 15. Cosa si intende per tecnologia? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 33/76 Lezione 021 01. AFC= TFC/Q Q/TFC TVC/Q nessuna delle risposte 02. Gli interessi sono: costi variabili beni costi semivariabili costi fissi 03. Il costo medio variabile si ottiene: che si ottengono dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva che si modificano al variare del livello di prodotto che si ottengono dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata che non variano al variare della produzione 04. Un sunk cost: tutte false è rappresentato da costi che sono stati sostenuti in passato o che si sosteranno in futuro tutte vere è detto costo irrecuperabile 05. MC= TFC/Q VARIAIZONE DI TFC/VARIAZIONE DI TVC TVC/Q VARIAZIONE DI TC/VARIAZIONE DI Q 06. AVC= TFC/Q TVC/Q VARIAZIONE DI TC/VARIAZIONE DI Q TFC-TVC 07. Quando il prodotto marginale di un fattore cresce: il costo marginale diminuisce nessuna delle risposte il costo marginale rimane costante il costo marginale aumenta Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 34/76 08. Il costo medio fisso: si ottiene dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva si modifica al variare del livello di prodotto si ottiene dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata sono quei costi che non variano al variare della produzione 09. Sono costi variabili quei costi: che non variano al variare della produzione che si modificano al variare del livello di prodotto che si ottengono dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva che si ottengono dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata 10. Sono costi fissi quei costi: che si ottengono dividendo il costo fisso totale per la produzione realizzata che si modificano al variare del livello di prodotto che si ottengono dividendo il costo variabile totale per la produzione complessiva che non variano al variare della produzione 11. Il costo totale che un impresa di produzione deve sostenere equivale al: costo fisso costo implicito costo opportunità prezzo relativo 12. Definire il concetto di effetto reddito e effetto sostituzione 13. Cosa si intende per costi fissi e costi variabili? 14. Definire il costo marginale 15. Che relazione esiste tra MC, AVC, AFC? 16. Tracciare la curva del costo totale e spiegarne l'andamento? Perché la curva non parte dall'origine degli assi? 17. Che andamento hanno AVC e AFC? Tracciarli. 18. Individuare graficamente la relazione tra MC, AVC, AFC 19. Definire il prodotto totale, marginale e medio e descriverne l'andamento 20. Perché la produttività marginale è decrescente? 21. Definire il costo marginale e descriverne l'andamento 22. Definire il costo totale e spiegarne l'ndamento Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 37/76 Lezione 023 01. Per un impresa concorrenziale: il ricavo marginale è minore del prezzo il ricavo marginale è diverso dal prezzo il ricavo marginale è maggiore del prezzo il ricavo marginale e il prezzo sono uguali 02. In un mercato di concorrenza perfetta: i prodotti venduti sono standardizzati i prodotti venduti sono perfetti complementi i prodotti venduti sono differenziati non viene commercializzato un tipo specifico di prodotto 03. In un mercato di concorrenza perfetta: le imprese hanno come fine ultimo quello della convergenza del profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta le imprese hanno come fine ultimo quello della massimizzazione del profitto le imprese hanno come fine ultimo quello minimizzazione del profitto 04. In un mercato di concorrenza perfetta se nel breve periodo l'impresa soffre una perdita: non si ritira dal mercato ma aspetta di coprire la perdita con profitti futuri differenza il prodotto si ritira dal mercato minaccia i competitor 05. In un mercato di concorrenza perfetta la curva di domanda di una singola impresa: e anelastica rispetto al prezzo è perfettamente elastica rispetto al prezzo ha elasticità minore di zero presenta elasticità unitaria 06. In un mercato di concorrenza perfetta il ricavo marginale cresce all'infinito il ricavo marginale è pari ad un mezzo della curva di domanda il ricavo marginale è rappresentato come una retta orizzontale che coincide con la curva di domanda il ricavo margine non corrisponde alla curva di domanda 07. Secondo l'approccio marginalista il profitto totale è uguale a: ricavi totali - costi totali ricavi totali- costi variabili ricavi totali- costi fissi ricavi totali/ ricavi unitari 08. Che relazione esiste tra prezzo e MR in concorrenza perfetta? 09. Perché la curva di domanda dell'impresa in concorrenza perfetta è perfettamente elastica? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 38/76 Lezione 024 01. Nel mercato di concorrenza perfetta, al prezzo determinato dal mercato: non esiste eccesso di domanda ma esiste eccesso di offerta è impossibile raggiungere l'equilibrio tra domanda e offerta non esiste eccessi di offerta ma esiste eccesso di domanda non esiste eccesso di offerta e di domanda 02. AFC nessuna delle risposte si riduce al crescere della produzione cresce al crescere della produzione rimane costante al crescere della produzione 03. PU= P-AVC P-AC nessuna delle risposte P-ATC 04. Le imprese che operano in un mercato concorrenziale nel breve periodo possono: realizzare un profitto nessuna delle precedenti alternative è corretta realizzare un profitto o una perdita realizzare una perdita 05. L'impresa che opera in un mercato di concorrenza perfetta si confronta con: nessuna delle precedenti alternative è corretta una domanda analestica una domanda perfettamente elastica una domanda a tratti analestica 06. Il costo medio fisso, all'aumentare della quantità prodotta, assume un andamento: crescente prima decrescente poi costante costante decrescente 07. L'impresa realizza una perdita se: nessuna delle risposte P>ATC P=ATC P<ATC Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 39/76 08. Se il costo marginale è maggiore del ricavo marginale, l'impresa per aumentare il profitto dovrebbe: diminuire la produzione aumentare il prezzo lasciare invariata la produzione aumentare la produzione 09. In concorrenza perfetta se P>min AVC: per l'impresa è indifferente cessare l'attività o continuare a produrre nessuna delle risposte l'impresa cessa l'attività l'impresa continua a produrre 10. Il punto di minimo in cui l'impresa decide di cessare l'attività deve trovarsi: nel punto di minimo della curva ATC nel punto di minimo della curva AVC nel punto di minimo della curva MRT nel punto di minimo della curva MR 11. I sunk cost sono: costi irrecuperabili costi stimati nessuna delle risposte costi monetari 12. Rappresentare graficamente l'area di profitto dell'impresa concorrenziale. 13. Cosa accade se P< ATC in un mercato perfettamente concorrenziale? 14. Rappresentare la curva di offerta dell'impresa in regime di concorrenza 15. In un mercato perfettamente concorrenziale in che situazione l'impresa deciderà di cessare l'attività? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 42/76 Lezione 027 01. Il monopolista: nessuna delle precedenti alternative è corretta può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito entrambe le risposte è price maker 02. In un mercato di monopolio: esistono notevoli barriere all'entrata nessuna delle precedenti alternative è corretta le barriere all'entrata possono essere superate non sono presenti barriere all'entrata 03. Il monopolista ritiene profittevole: vendere una maggiore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza vendere una minore quantità ad un prezzo più alto rispetto alla concorrenza vendere maggiori quantità dei concorrenti vendere una minore quantità ad un prezzo più basso rispetto alla concorrenza 04. In un mercato di monopolio: la funzione di domanda dell'impresa non coincide con quella di mercato la funzione di domanda del mercato non coincide con quella dell'impresa la funzione di domanda dell'impresa e del mercato coincidono nessuna delle precedenti alternative è corretta 05. In un mercato di monopolio: sono presenti molti venditori e un unico compratore nessuna delle precedenti alternative è corretta sono presenti molti venditori e molti compratori è presente un unico venditore e molti compratori 06. Il monopolista: nessuna delle precedenti alternative è corretta solo in alcuni casi può decidere la quantità da produrre può decidere la quantità da produrre solo nel caso di beni complementari può decidere la quantità da produrre 07. Il monopolista: può decidere il prezzo al quale vendere il bene fornito tutte le alternative sono corrette piò realizzare un extraprofitto può decidere la quantità da produrre Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 43/76 08. In un mercato di monopolio: il bene fornito è unico e senza sostituti il bene fornito è complementare il bene fornito è omogeneo il bene fornito è sostituibile 09. L'extraprofitto del monopolista rappresenta: un profitto solo nel caso in cui il monopolista riesca a vendere una maggiore quantità rispetto ai competitor nessuna delle precedenti alternative è corretta non è un vero e proprio profitto un profitto superiore a quello normale proprio del mercato di concorrenza perfetta 10. Il monopolio: non è efficiente ne dal punto di vista produttivo ne dal punto di vista allocativo è efficiente sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista allocativo non è efficiente dal punto di vista allocativo ma lo è dal punto di vista produttivo non è efficiente dal punto di vista produttivo ma lo è dal punto di vista allocativo 11. Si ha equilibrio dell'impresa monopolistica quando: il ricavo marginale supera il costo marginale il costo marginale è uguale al ricavo marginale il prezzo è uguale al ricavo medio nessuna delle risposte 12. Il monopolista si collocherà nel punto in cui: MR<MC nessuna delle risposte MR=MC MR>MC 13. Il monopolista realizza una perdita ogni volta che : P>ATC P=ATC nessuna delle risposte P<ATC 14. In monopolio l'impresa realizza sempre profitti economici positivi nessuna delle risposte nel lungo periodo la curva del ricavo marginale si posiziona sempre al di sopra della curva del ricavo medio la curva di domanda dell'impresa coincide con la curva di domanda di mercato Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 44/76 15. In un mercato di monopolio: la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il consumatore rispetto al mercato di concorrenza perfetta nessuna delle precedenti alternative è corretta rappresenta il giusto compromesso tra prodotte e non produrre la perdita secca rappresenta la perdita di benessere per il produttore 16. Descrivere con l'ausilio degli strumenti grafici il monopolio naturale 17. Quali sono le caratteristiche del mercato di monopolio ? 18. Quali sono le condizioni essenziali per parlare di monopolio? 19. Definire il monopolio naturale. 20. Quali sono i caratteri dell'impresa monopolistica? 21. Cosa si intende per esternalità di rete? 22. Che differenza esiste tra brevetto e licenza? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 47/76 Lezione 030 01. La concorrenza monopolistica prevede: numero relativamente ampio di venditori, prodotti indifferenziati, barriere all'entrata numero ridotto di venditori, prodotti differenziati, esistenza di barriere all'entrata numero relativamente ampio di venditori, prodotti differenziati, inesistenza di barriere all'entrata numero ridotto di venditori senza barriere all'entrata 02. L'impresa in concorrenza monopolistica raggiunge il massimo profitto quando: MR=MC nessuna delle risposte MR<MC MR>MC 03. La concorrenza monopolistica implica: assenza di collusione intervento dello Stato barriere legali presenza di collusione 04. In un mercato di concorrenza monopolista: nel lungo periodo ogni impresa produce un output uguale a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output inferiore a quello registrato nel breve periodo nel lungo periodo ogni impresa produce un output maggiore o minore a quello registrato nel breve periodo 05. L'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo: realizza un extra profitto come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta e pratica un prezzo uguale al costo marginale realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo minore al costo marginale realizza un profitto normale come le imprese in concorrenza perfetta, anche se pratica un prezzo superiore al costo marginale 06. L'impresa che opera in concorrenza monopolistica nel lungo periodo: realizza un profitto normale realizza un profitto minimo realizza un extra profitto non realizza profitto 07. In un mercato di concorrenza monopolista: la funzione di domanda si presenta più elastica di quella del mercato di concorrenza perfetta la funzione di domanda si presenta più elastica di quella del monopolista la funzione di domanda si presenta meno elastica di quella del monopolista la funzione di domanda si presenta meno elastica di quella del monopolista Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 48/76 08. In un mercato di concorrenza monopolista: esistono barriere all'ingresso e all'uscita i beni offerti sono complementare nessuna delle alternative e corretta sono presenti molti venditori e un unico compratore 09. In un mercato di concorrenza monopolista: sono presenti molti venditori e molti compratori non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dal mercato tutte le alternative sono corrette i beni offerti sono differenziati 10. In un mercato di concorrenza monopolista: i beni offerti sono differenziati i beni offerti sono complementare i beni offerti sono omogenei i beni offerti sono caratterizzati da diversi gradi di omogeneità 11. In un mercato di concorrenza monopolista: non esistono barriere in uscita non esistono barriere all'ingresso nessuna delle precedenti alternative è corretta entrambe le risposte 12. In un mercato di concorrenza monopolista: non esistono barriere all'ingresso e all'uscita dal mercato le barriere in uscite sono alte le barriere all'entrata sono insormontabili le barriere all'entrata possono essere superate 13. Il mercato di concorrenza monopolistica: è un mercato in cui è presente un unico venditore e pochi compratori è un mercato in cui sono presenti molti compratori e venditori è un mercato in cui sono presenti pochi venditori e compratori è un mercato in cui sono presenti molti compratori e pochi venditori 14. Un'impresa in concorrenza monopolistica si confronta con una curva di domanda: anelastica molto elastica nessuna delle risposte rigida 15. Cosa si intende per differenziazione del prodotto? 16. Illustrare i caratteri della concorrenza monopolistica 17. Come si presenta l'elasticità della domanda in concorrenza monopolistica Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 49/76 Lezione 031 01. L'oligopolio si caratterizzata: per il comportamento strategico per l'interdipendenza reciproca sia per il comportamento strategico che per l'interdipendenza reciproca solo per il comportamento strategico 02. Un oligopolio può essere: omogeneo, in quanto le imprese producono beni o servizi standardizzati differenziato, in quanto le imprese producono beni differenti tra di loro anche se solo formalmente tutte vere tutte false 03. Le imprese in oligopolio: sono price taker come in concorrenza perfetta sono price maker come il monopolista sono price taker o price maker in funzione della categoria di prodotto sono price maker, ma a differenza del monopolista, devono considerare le reazioni dei concorrenti 04. In oligopolio le barriere all'entrata: tutte esatte nessuna risposta è esatta possono derivare da economie di scala possono derivare da ingenti investimenti in capitale iniziale 05. Il modello di Cournot parte dal presupposta che in un mercato oligopolistico: è difficile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono molti produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante è facile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono molti produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante è difficile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono pochi produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante è facile individuare domanda e offerta di equilibrio, in quanto ci sono pochi produttori che pesano nel mercato in maniera rilevante 06. Nel modello di Cournot per descrivere la formazione del prezzo: sii utilizzano le curve di costo marginale si utilizzano le curve di offerta si utilizzano la curve di reazione si utilizzano le curve d'indifferenza 07. L'oligopolio è un mercato caratterizzato da: omogeneità o diversità pochi e grandi produttori tutte vere un bene omogeneo 08. Definire l'oligopolio 09. Cosa si intende per comportamento strategico e per interdipendenza strategica? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 52/76 08. Se nel mercato sono presenti tre imprese, A, B, C, che producono un bene omogeneo , con identiche curve di costo, di domanda e ricavo marginale: le imprese hanno interesse a colludere le imprese hanno interesse a colludere ma non è necessario che la curva di costo di identica per tutte e tre le imprese colludono solo se la curva di domanda non è la stessa per tutte e tre le imprese le imprese non hanno interesse a colludere ma 09. Cosa si intende per cartello? 10. Spiegare graficamente la convenienza a stipulare accordi collusivi 11. Quali elementi possono ostacolare gli accordi collusivi? 12. L'oligopolio è efficiente? 13. Cosa si intende per leadership di prezzo? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 53/76 Lezione 033 01. Quali sono gli obiettivi della macroeconomia: stabilità dei prezzi, crescita economica e pieno impiego crescita economica pieno impiego stabilità dei prezzi 02. La crescita economica è un fenomeno di: lungo periodo breve medio periodo breve periodo si configura in maniera differente in funzione della realtà considerata 03. Un ciclo economico rappresenta: una fluttuazione di lungo periodo non dovute alle stagionalità una fluttuazione di breve periodo non dovute alle stagionalità una fluttuazione di lungo periodo non dovute alle stagionalità una fluttuazione di breve periodo dovute alle stagionalità 04. Per studiare la crescita economica gli economisti si rifanno allo studio del: PIL NOMINALE SIA DEL PIL REALE CHE DEL PIL NOMINALE PIL REALE nessuna delle risposte 05. Per crescita si intende: lo stato di salute di un determinato sistema economico. tutte false la variazione temporale della produzione aggregata di beni e servizi tutte vere 06. L'occupazione: non è strettamente legata alla crescita economica nessuna delle precedenti alternative è corretta solo in alcuni stati è legata alla crescita economica è strettamente legata alla crescite economica 07. Come si calcola il PIL 08. Perché si studia la disoccupazione e l'inflazione 09. Quali possono essere i problemi sociali legati all'inflazione 10. Quali possono essere i problemi sociali legati alla disoccupazione 11. Come mai l'occupazione e la crescita economica sono elementi collegati tra di loro 12. Che differenza intercorre tra i movimenti di breve periodo e di lungo periodo quando si parla di sistema economico. Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 54/76 13. Come mai il PIL non è un ottimo indicatore di ricchezza di una nazione. 14. La differenza tra PIL e PNL e tra PIL e PIN 15. Come si calcola il tasso di crescita del PIL e quali sono le sue problematiche 16. Quali sono le componenti del PIL 17. Cosa si intende per crescita economica 18. Cosa si intende per ciclo economico e trend 19. Quali sono gli obiettivi della macroeconomia Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 57/76 Lezione 035 01. Cosa si intende per disoccupati: militari e pensionati persone che potrebbero lavorare e che pur cercando l'impiego non lo trovano persone che non lavorano chi non può lavorare 02. Si può affermare che un aumento della domanda di beni possa creare una riduzione della disoccupazione e un conseguente aumento dei salari e dei prezzi: nessuna delle risposte si forse no 03. Cosa si intende per forza lavoro: coloro che si trovano nella fascia di età lavorativa occupati tutti i soggetti di una nazione occupati più disoccupati 04. Cosa si intende per disoccupati volontari o lavoratori scoraggiati: nessuna delle risposte coloro che vogliono cambiare lavoro coloro che cercano lavoro e non lo trovano coloro che non sono impiegati ma che non cercano lavoro 05. Se esiste un tasso di disoccupazione elevato i salari saranno: costanti più alti non sono correlati più bassi 06. La disoccupazione rappresenta un problema: economico e sociale solo economico solo sociale psicologico 07. Come si calcola il tasso di disoccupazione: disoccupati su occupati non occupati su forza lavoro nessuna delle risposte disoccupati su forza lavoro Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 58/76 08. In una situazione di piena occupazione: il tasso di disoccupazione può essere maggiore di zero il tasso di disoccupazione sicuramente è pari a zero il tasso di disoccupazione stagionale è pari a zero nessuna delle risposte 09. Che differenza c'è tra disoccupati e i lavoratori scoraggiati? 10. Cosa sono il deflatore e il CPI? Quali sono le loro problematiche? 11. Il candidato dopo aver definito la disoccupazione, ne indichi il calcolo. In un secondo momento spieghi perché è difficile calcolare questo? 12. Cosa rappresenta e come si calcola il deflatore implicito del PIL? 13. cosa indica l'inflazione e come si calcola il tasso di inflazione? argomentare. 14. come si calcolano il tasso di disoccupazione e il tasso di partecipazione? Cosa indicano? 15. Che cosa si intende per disoccupati ? 16. da cosa è composta la forza lavoro? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 59/76 Lezione 036 01. La disoccupazione frizionale: è zero in piena occupazione nessuna delle risposte è un fenomeno di breve periodo è un fenomeno sismico 02. Cosa si intende per inflazione: diminuzione dei prezzi aumento dei prezzi dei generi di prima necessità aumento generalizzato dei prezzi aumento dei salari nominali 03. L'offerta di lavoro: proviene dalle imprese che cercano lavoratori è inclinata positivamente ed è funzione del salario dipende dal prezzo dei beni è inclinata negativamente 04. La domanda di lavoro: proviene dagli individui in cerca di occupazione è inclinata positivamente proviene dalle imprese che cercano lavoratori dipende dal prezzo dei beni 05. Come si calcola il deflatore del PIL: PIL nominale diviso PIL reale nessuna delle risposte PIL reale fratto PIL nominale è un dato esogeno 06. Cosa si intende per forza lavoro e popolazione civile? Come si calcola il tasso di partecipazione ? 07. Perché si affianca il tasso di disoccupazione ai flussi di entrata e di uscita dal mercato del lavoro ? 08. Quali fattori incidono sulla domanda di lavoro ? 09. Definire domanda e offerta di lavoro Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 62/76 08. Se uno stato finanzia la variazione della spesa pubblica interamente con una variazione delle tasse, cosa succede al reddito di equilibrio: varia meno che proporzionalmente della variazione della spesa pubblica varia nella proporzione della variazione della spesa pubblica varia più che proporzionalmente della variazione della spesa pubblica resta costante 09. Cosa si intende per moltiplicatore del reddito? è il reddito è la componente autonoma è il rapporto che intercorre tra il reddito e la componente autonoma nessuna delle risposte 10. Determinare il valore del moltiplicatore di spesa in presenza di una propensione al risparmio di 0,25 ? 0.25 -1 4 1 11. Da cosa è data la pendenza della curva del risparmio non è possibile stabilirlo Co nessuna delle risposte PMS 12. Da cosa dipende il consumo: autonoma solo dal reddito disponibile da una parte autonoma e dall'altra positivamente dal reddito disponibile nessuna delle risposte 13. Da quali variabili dipende l'investimento: positivamente dal tasso di interesse negativamente dal reddito, dalle aspettative e dal tasso di interesse positivamente dal reddito, dalle aspettative e negativamente dal tasso di interesse positivamente dal reddito, dalle aspettative e dal tasso di interesse 14. Q quando il consumo incontra la bisettrice il risparmio è: nessuna delle risposte nullo negativo positivo Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 63/76 15. Cosa si intende per PMC: come varia il consumo al variare dl prezzo come varia il consumo al variare del reddito il livello di risparmio nessuna delle risposte 16. Da dove parte la curva del consumo graficamente: dall'asse delle ascisse dall'asse delle ordinate avente intercetta pari al consumo autonomo dall'origine degli assi nessuna delle risposte 17. Il candidato definisca la funzione del consumo e ne fornisca una rappresentazione grafica. 18. Cos'è un equazione comportamentale ? 19. Cos'è il consumo autonomo? Come lo si evince graficamente? E cosa rappresenta la propensione marginale al consumo? 20. Cosa rappresenta la propensione marginale al consumo? 21. Che rapporto intercorre tra consumo e risparmio? 22. Qual è l'importanza teorica del consumo autonomo ? 23. Quali sono le semplificazioni da fare in materia di propensione marginale al consumo? Come la si evince dal punto di vista grafico? 24. Argomentare e rappresentazione graficamente l'equazione del consumo e quella del risparmio. Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 64/76 Lezione 039 01. Considerando un modello con le seguenti semplificazioni: tasse fisse; investimenti esogeni; spesa pubblica esogena; economia chiusa, l'equilibrio nel mercato reale: è determinato da tutte quelle variabili che non dipendono dal reddito ed in quanto tali si chiamano autonome e da m il moltiplicatore dal solo moltiplicatore del reddito dalle sole variabili autonome nessuna delle precedenti alternative è corretta 02. L'equilibrio nel mercato reale è dato dall'uguaglianza tra: domanda nazionale e produzione tutte esatte nessuna risposta è esatta domanda nazionale e PIL 03. Nel mercato reale: la curva di domanda è una variabile residuale la curva di domanda sarà decrescente con pendenza pari alla propensione marginale al consumo la curva di domanda sarà inferire alla pendenza della propensione marginale al consumo la curva di domanda sarà crescente con pendenza pari alla propensione marginale al consumo 04. Il moltiplicatore delle imposte è uguale al: moltiplicatore della spesa-la PMS moltiplicatore della spesa moltiplicatore della spesa-1 moltiplicatore della spesa-la PMC 05. Z= G PMCxTxI+G 1/1-PMC Y 06. Che cos'è la propensione marginale al risparmio 07. cosa rappresenta la componente autonoma del reddito 08. cosa rappresenta e come si calcola il moltiplicatore del reddito 09. Che cos'è la propensione marginale al consumo Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 67/76 Lezione 041 01. Se la banca centrale acquista titoli cosa succede al mercato monetario? non c'è correlazione tra l'acquisto di titoli e la variazione dell'offerta di moneta aumenta l'offerta di moneta diminuisce l'offerta di moneta nessuna delle risposte 02. Il prezzo di un titolo è uguale a: valore di rimborso/(1+i)^n valore di rimborso +(1+i) valore di rimborso/(i-1)^n valore di rimborso/(1)^n 03. Se, a parità di altre condizioni, aumenta il tasso di interesse del mercato monetario: aumenta la domanda di moneta diminuisce la domanda di moneta nessuna risposta è corretta la curva di domanda di moneta si sposta verso destra 04. Se il dollaro si è deprezzato in misura rilevante verso l'euro, significa che: il tasso di cambio reale è aumentato il tasso di cambio nominale è aumentato il tasso di cambio reale è diminuito il tasso di cambio nominale è diminuito 05. Se aumenta il prezzo dell'obbligazione? aumenta il tasso di interesse nel mercato monetario aumenta la domanda di obbligazioni diminuisce l'offerta di obbligazioni diminuisce il tasso di interesse nel mercato monetario 06. cosa si intende per politica monetaria restrittiva 07. definire l'uguaglianza tra la domanda di moneta emessa dalla banca centrale e l'offerta 08. da cosa dipende la domanda di moneta per scopi transati, precauzionali speculativi ? 09. cosa si intende per politica monetaria espansiva Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 68/76 Lezione 042 01. L'indice del grado di apertura di un mercato è dato da: movimento dei beni nessuna risposta è corretta importazioni e/o esportazioni rispetto al PIL beni commerciabili rispetto al PIL 02. Quando si parla di economia aperta si deve considerare: il mercato dei beni il mercato dei beni, quello finanziario e quello dei fattori produttivi mercato dei fattori produttivi il mercato dei beni e quello finanziario 03. Quando si parla di economia aperta, il concetto di apertura ha: 4 dimensioni 2 dimensioni 1 sola dimensione 3 dimensioni 04. Il concetto di apertura considera: apertura nel mercato dei beni e in quello dei fattori apertura nel mercato dei beni, nel mercato finanziario e in quello dei fattori apertura nel mercato dei beni, e nel mercato finanziario apertura nel mercato finanziario e in quello dei fattori 05. Il concetto di apertura considera: tutte esatte apertura dei mercati dei fattori apertura nel mercato dei beni apertura nei mercati finanziari 06. Cosa succede alla curva di domanda di moneta se il reddito nominale aumenta? E se il tasso d'interesse aumenta? Argomentare e derivarne il grafico. 07. Rappresentare graficamente e argomentare la curva di domanda di moneta 08. Cosa succede alla curva di domanda di moneta se il reddito nominale aumenta? E se il tasso d'interesse aumenta? Argomentare e derivarne il grafico. 09. Rappresentare l'equilibrio nel mercato monetario? 10. Cosa succede al grafico dell'equilibrio monetario se vi è un aumento del reddito nominale? 11. Rappresentare graficamente e argomentare la curva di domanda di moneta 12. Cosa succede al grafico dell'equilibrio monetario se vi è un aumento del reddito nominale? 13. Rappresentare l'equilibrio nel mercato monetario? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 69/76 Lezione 043 01. Cosa si intende per tasso di cambio reale? nessuna risposta è corretta il prodotto tra prezzo dei beni nazionali e beni esteri i prezzi relativi, cioè il prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri il prodotto tra i prezzi nazionali e prezzi esteri 02. Quando si parla di apprezzamento del tasso di cambio nominale, questo si può anche definire come: aumento del tasso nessuna risposta è corretta non si può dedurre dalle variazioni del tasso riduzione del tasso 03. I prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri rappresenta: nessuna delle risposte il tasso di cambio reale tutte vere il prezzo relativo 04. Il prezzo relativo è? il prezzo dei beni esteri in termini di beni nazionali il prezzo dei beni nazionali in termini di beni esteri il prezzo dei beni esteri il prezzo dei beni nazionali 05. Cosa si intende per tasso di cambio nominale? moneta estera rispetto al tasso di interesse moneta nazionale rispetto ai consumi moneta estera rispetto a quella nazionale nessuna risposta è corretta 06. Come si chiamano le variazioni del tasso di cambio nominale in caso di cambi flessibili e in caso di cambi fissi? 07. Quali sono i metodi valutati del tasso di cambio nominale? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 72/76 Lezione 046 01. L'andamento della curva AS: è crescente in quanto un aumento della produzione comporta un aumento dei costi è decrescente in quanto un aumento della produzione comporta un aumento dei costi è crescente in quanto una diminuzione della produzione comporta un aumento dei costi nessuna delle precedenti alternative è corretta 02. Il Mark-up percentuale medio di un sistema economico: non dipende dalle condizioni concorrenziali può dipendere dipende dalle condizioni concorrenziali nessuna delle risposte dipende dalle condizioni concorrenziali 03. Il motivo per cui un aumento del prodotto genera un aumento dei prezzi sono: 2 nessuno 1 3 04. La curva AS indica: il livello dei prezzi corrispondente ai costi medi della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo. il livello dei prezzi corrispondente ai costi unitari della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo. il livello dei prezzi corrispondente ai costi medi della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel lungo periodo. il livello dei prezzi corrispondente ai costi marginali della imprese e al loro Mark-up percentuale per ogni dato livello di prodotto nel breve periodo. 05. Il motivo per cui un aumento del prodotto genera un aumento dei prezzi sono che all'aumentare la produzione vuol dire aumentare la domanda di fattori produttivi. all'aumentare la produzione vuol dire anche aumentare la domanda di lavoro creando così una riduzione dei disoccupati tutti e tre all'aumentare della produzione possono risultare necessari un numero medio di input maggiore 06. Rapporto tra produttività e costi? 07. Definire in un primo momento la curva AS in un secondo momento spiegare cosa succede quando ci si muove lungo la AS e quando invece si crea uno traslazione di questa anche con l'ausilio di un grafico. 08. Quali sono i motivi per cui un aumento di prodotto comporta un aumento dei prezzi? 09. Definire come la disoccupazione possa andare a modificare i salari? 10. Definire il mercato del lavoro e le sue dinamiche? Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 73/76 Lezione 047 01. Sono shock positivi della domanda: un aumento del PIL un aumento del debito pubblico tutti e tre politica fiscale espansiva 02. Sono shock positivi della domanda: politica fiscale restrittiva diminuzione del debito pubblico nessuno dei tre diminuzione del PIL 03. A fronte di una politica monetaria espansiva si avrà: tutte vere tutte false una diminuzione degli investimenti una diminuzione degli interessi 04. L'incrocio tra la curva AS e la AD definisce: il livello dei prezzi e del corrispondente PIL solo il PIL nessuna delle precedenti alternative è corretta il solo livello dei prezzi 05. Un aumento dei prezzi fa: tutte e tre le risposte sono esatte comporta un aumento delle importazioni comporta una riduzione delle esportazioni diventare i prezzi beni nazionali più costosi Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640 Set Domande: ECONOMIA POLITICA GIURISPRUDENZA (D.M. 270/04) Docente: Iannaccone Guido © 2016 - 2019 Università Telematica eCampus - Data Stampa 04/07/2019 11:43:26 - 74/76 Lezione 048 01. Cosa succede al modello generale, nel lungo periodo, dopo uno shock negativo permanente dell'offerta: nessuna delle risposte il livello dei Prezzi rimane più elevato ma il PIL torna al suo livello di pieno impiego il livello dei Prezzi e del PIL rimangono più elevati il livello dei Prezzi e del PIL tornano al livello di pieno impiego 02. Cosa succede al modello generale, nel lungo periodo, dopo uno shock positivo della domanda: il livello dei Prezzi e del PIL rimangono più elevati nessuna delle risposte il livello dei Prezzi rimane più elevato ma il PIL torna al suo livello di pieno impiego il livello dei Prezzi e del PIL tornano al livello di pieno impiego 03. La variazione dei prezzi nel breve periodo dipende: positivamente dalla variazione dei costi di produzione, non dovuti alle variazioni salariali positivamente dalla variazione dei salari nessuna delle risposte negativamente dalla variazione dei costi di produzione, non dovuti alle variazioni salariali 04. La variazione dovuta ad uno shock della domanda crea la stessa variazione del PIL reale: no, perché una variazione dei prezzi innesca nuove dinamiche di forza concorde sicuramente no, perché una variazione dei prezzi innesca nuove dinamiche di forza contraria in caso di prezzi costanti o di prezzi variabili 05. Uno shock negativo della domanda aggregata comporta nell'equilibrio generale di breve periodo: un aumento dei prezzi un aumento della produzione e dei prezzi una riduzione della produzione e un aumento dei prezzi una riduzione della produzione e dei prezzi 06. Uno shock positivo della domanda aggregata comporta nell'equilibrio generale di breve periodo: nessuna delle risposte un aumento della produzione e dei prezzi un aumento della produzione e una riduzione dei prezzi una riduzione della produzione e dei prezzi 07. Cosa succede alla curva AS se varia il PIL o se variano le altre variabili direttamente connesse ai costi ma non al livello della produzione: qualsiasi variazione fa traslare la curva AS se variano le altre variabili legate ai costi e non al livello di produzione la curva AS trasla mentre le variazioni di PIL fanno muovere lungo la curva nessuna delle risposte se varia il PIL la curva AS trasla mentre le altre variabili fanno muovere lungo la curva Scaricato da Marco Speziale (spezialemarco0@gmail.com) lOMoARcPSD|9106640
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