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25 DEFINIZIONI SOCIOLOGIA GENERALE, Appunti di Sociologia

25 DEFINIZIONI DI SOCIOLOGIA GENERALE

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 13/05/2021

Giorgia_Tomasoni
Giorgia_Tomasoni 🇮🇹

4.6

(31)

11 documenti

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Scarica 25 DEFINIZIONI SOCIOLOGIA GENERALE e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! DEFINIZIONE SOCIOLOGIA PER ESAME 1. FATTI SOCIALI: Durkheim ha definito che le parti sociali come interazioni, regole morali, credenze pratiche, leggi e rituali sono fenomeni esterni all'individuo determinati dalla società come per esempio il suicidio. 2. COSCIENZA COLLETTIVA: secondo Durkheim e l'insieme di norme, valori e idee appartenenti alla collettività e dunque è la totalità dei sentimenti e delle credenze comuni ai membri della società. L'insieme di norme, valori, idee e sentimenti collettivi è definita coscienza collettiva, la quale ha la funzione sociale precisa di tenere unite le persone nelle società primitive. 3. IL RUOLO: Parsons dice che ogni imposizione sociale e corrispondente ad un ruolo, il ruolo è l'insieme di aspettative cioè i modelli d'azione considerati appropriati che l'ordine sociale ha creato dal fatto che le persone interagiscono sulla base di ruoli. 4. SCHEMA AGIL: (Parsons) ogni sistema può essere uno stato, una famiglia o una società. Ogni sistema per esistere e mantenersi deve soddisfare quattro bisogni fondamentali chiamati imperativi funzionali che sono racchiusi nell’acronimo AGIL: Adattamento all'ambiente esterno, goal, integrazione e latenza. Un sistema per vivere e sopravvivere deve soddisfare questi bisogni. 5. CRITICHE CHE MERTON MUOVE NEI CONFRONTI DI PARSONS: ogni istituzione può essere anche disfunzionale, esistono alternative strutturali ovvero vi sono più modi per soddisfare i bisogni, le conseguenze oltre che latenti possono essere anche manifeste, ad ogni status non corrisponde un ruolo ma un insieme di ruoli, la concezione di Merton è diversa da quella di Parsons e la diversità della teoria di medio raggio con quella onnicomprensiva di Parsons. 6. L’ALIENAZIONE: Karl Marx dice che l'alienazione è la rottura di naturali interconnessioni tra le persone che producono (operaio che non parla con altri operai) e tra queste e tra i beni che producono inclusa la natura. L'alienazione è anche l'alienazione del potenziale creativo e della capacità espressiva. 7. TIPI DI AZIONE SECONDO WEBER: i tipi di azioni secondo Weber sono quattro: A. Il tipo di azione razionale rispetto allo scopo: devo comprare un paio di scarpe e le compro sul sito dove costano di meno; B. il tipo di azione razionale rispetto al valore: partecipo ad una marcia per il disarmo in quanto credo nel valore della libertà e della pace e quindi la mia azione ha un senso; C. il tipo di azione affettiva quindi che riguarda i sentimenti: è un'azione che ha senso di per sé, che può avere delle conseguenze come per esempio: baciare qualcuno in pubblico che non dovrei baciare; D. il tipo di azione tradizionale: un'azione che da tempo radicata come per esempio fare il segno della Croce quando entro in chiesa o portare il regalo ad una festa di compleanno. 8. LA FORMA SECONDO SIMMEL: Simmel dice che la forma è un tipo di interazione, lo scambio è un’interazione sociale che ha degli effetti su chi ne prende parte perché per Simmel la realtà è una rete di relazioni di influenza reciproca tra elementi come persone, gruppi o società. Le forme cristallizzano la reciprocità tra le persone e la forma cristallizza la vita. La reciprocità non può essere cristallizzata dalle forme di vita ma la relazione potrebbe essere rinchiusa nella relazione. La forma per Simmel è un tipo di relazione come per esempio: la famiglia e lo straniero e la vita ha assunto più forme nel corso del tempo e quindi c'è un'evoluzione delle forme. 9. PROCESSO INTERPRETATIVO SECONDO L’INTERAZIONISMO SIMBOLICO: (Blumer) si chiama interazionismo perché studia le interazioni, l'interazione sociale e lo scambio tra due o più persone e simbolico perché secondo gli Interazionisti simbolici gli uomini agiscono e interagiscono tra di loro e anche con le cose che per loro hanno un significato. Gli Interazionisti mettono tra lo stimolo e la risposta l'interpretazione che lo stimolo ha per loro in base al significato che gli danno. Il processo interpretativo non è altro che l'interpretazione che do allo stimolo e da cui ne deriva una risposta. (amica che mi da una spinta per scherzo). 10. SCENA E RETROSCENA PER GOFFMAN: Goffman dice che la vita sociale è come un teatro dove gli attori recitano una scena per produrre delle impressioni nel pubblico. Anche quando siamo con gli altri è come se fossimo sul palcoscenico perché Goffman dice che noi siamo degli affaticati fabbricanti di impressioni. Goffman dice che sono presenti anche oggetti scenici e cerca di evidenziare la differenza tra SCENA e RETROSCENA. Nella SCENA l’attore recita seguendo un copione e producendo reazioni nel pubblico mentre RETROSCENA l’attore si prepara a recitare d’accordo con il regista e gli altri attori, ma è anche il luogo da cui può prenderne le distanze e uscire dal copione. (es. cameriere che torna in cucina e si sfoga). Goffman dice che la vita quotidiana è come una scena con persone che assumono un ruolo e ne prendono anche distanza. Aderire ad un ruolo vuol dire avere una realtà stabile e un’interazione ordinata mentre trasgredire il ruolo vuol dire avere un’interazione aperta. L’interazione sociale è come un quadro sorretto da una cornice che è il FRAME, ovvero una cornice condivisa e che sorregge le situazioni. Goffman rifiuta la teoria del sé perché dice che ha un effetto drammaturgico sull’interazione. 11.IL SE’ PER MEAD: Mead considera l’individuo il Sé, lo chiama il Sé. Considera la capacità di vedersi dal di fuori e quindi di dialogare con me stesso per interpretare la situazione. Il Sé di Mead è composto dal ME e dall’IO. Il ME è ciò che ho appreso durante la socializzazione, sono i significati culturali di simboli, le interpretazioni correnti che mi aiutano a definire la situazione. L’IO è la parte originale e imprevedibile che può portare al cambiamento sociale. Il Sé è la capacità che il soggetto ha di interagire con se stesso e di vedersi come se fosse dall’esterno, riesco a vedermi come mi vedono gli altri ovvero le aspettative degli altri. 12.L’ALTRO GENERALIZZATO: (Mead) Secondo Mead il Sé emerge durante le prime fasi del gioco infantile. Mead dice che se il soggetto anticipa le reazioni di più persone contemporaneamente ha generalizzato l’altro cioè ha compreso le aspettative che il gruppo ha su di lui. L’altro generalizzato è l’insieme delle reazioni delle persone coinvolte nell’interazione, come io riesco a prefigurarmele nella mia testa. Il fanciullo interiorizza l’altro quando riesce nella sua testa a considerare l’insieme delle reazioni delle persone coinvolte nell’interazione. Il me è nel se 1. MOBILITA’ SOCIALE VERTICALE ASCENDENTE: passo da una posizione più alta nella stratificazione sociale per esempio da infermiere a medico 2. MOBILITA’ SOCIALE VERTICALE DISCENDENTE: per esempio perdi il lavoro oppure passo da una posizione più bassa rispetto a quella di prima 3. MOBILITA’ ORIZZONTALE: non cambio il mio status pur cambiando posizione per esempio commessa da negozio di abbigliamento a profumeria 4. MOBILITA’ INDIVIDUALE O INTRAGENERAZIONALE: riguarda me, riguarda una sola generazione ma se considero la posizione sociale dei miei genitori rispetto a me allora parlo di INTERGENERAZIONALE (di solito si valuta la posizione dei genitori quando avevano figli adolescenti, vedo se i figli occupano posizioni più alte o basse dei genitori nella stratificazione sociale e devo confrontarli in due periodi di vita analoghi) 20.DISCRIMINAZIONE: e il trattamento ineguale di alcuni membri della società e dunque ingiusto. ( per esempio la discriminazione maschile nella stratificazione di genere ovvero la discriminazione della donna). Questo trattamento diverso spesso è causato da pregiudizi: giudizio che si basa su uno stereotipo negativo ( per esempio l' extracomunitario è un delinquente). Che cos'è lo stereotipo? È un insieme di caratteristiche attribuita priori ad una categoria senza conoscerne la vera natura. 21.RAZZISMO: il razzismo è classificare altri gruppi come inferiori biologicamente e creare le condizioni che mantengono quei gruppi in svantaggio rispetto al resto della popolazione che di solito è la maggioranza della popolazione. Quando in razzismo parliamo di inferiorità biologica parliamo del DNA. La razza è una costruzione sociale; un gruppo a cui vengono socialmente attribuite alcune caratteristiche fisiche e biologiche che possono essere reali o presunte. Il gruppo etnico invece è un gruppo i cui membri appartengono ad una cultura comune per esempio: la religione e la lingua. L’etnocentrismo è la discriminazione legata ad una cultura comune mentre il razzismo è biologicamente superiore come per esempio la razza Ariana. 22.CULTURA: è l'insieme di significati trasmesso storicamente e incarnato in forme simboliche attraverso cui gli uomini attribuiscono significati, comunicano, sviluppano e perpetuano i loro atteggiamenti verso la vita. la cultura è frutto di costruzioni collettive da parte di gruppi sociali ( per esempio la cultura alimentare ovvero cosa si mangia, come e quando in una cultura per esempio i musulmani non mangiano maiale). IL RELATIVISMO CULTURALE secondo Weber vuol dire io cerco di comprendere le manifestazioni culturali all'interno della costruzione collettiva. Se noi intendiamo come cultura, la cultura dominante all'interno di una sorta di città e se consideriamo cultura dominante tutti quegli elementi, simboli , valori, idee e significati condivisi all'interno di una società possiamo parlare di subcultura e controcultura. La SUBCULTURA è un gruppo portatore di valori, simboli, linguaggi, pratiche, norme che sono diversi dalla cultura dominante. La subcultura si distacca dalla cultura dominante ma non entra in conflitto ( per esempio le subculture giovanili diverse da quelle adulte). La CONTROCULTURA e una cultura che si oppone a quella dominante quindi una controcultura e un gruppo portatore di valori, simboli, linguaggi, pratiche e norme in conflitto con quelli della cultura dominante ( per esempio le gang giovanili che hanno un'idea di devianza). 23.DEVIANZA: (Merton) e qualsiasi comportamento o atteggiamento considerato dai membri di una società o di un gruppo sociale come non conforme; non conforme alle norme di riferimento per il quale sono previste forme di censura, sanzione e punizione. La nozione di devianza è relativa alle norme di riferimento; ciò che in una parte del mondo è considerato non conforme da un'altra parte lo e virgola quindi l'idea di devianza e relativa.( per esempio un uomo con quattro mogli e il matrimonio tra due persone oppure la famiglia omosessuale rispetto alla famiglia tradizionale). 24.MOBILITA’ SOCIALE: un movimento sociale è un tipo di comportamento collettivo in cui l'azione collettiva di un gruppo organizzato è volta a promuovere un cambiamento sociale oppure ad ostacolarlo. 1.Il comportamento collettivo è il contrario della routine, e un'azione al di fuori delle istituzioni. ( per esempio la folla che è diversa dalla massa infatti la folla sono le persone in compresenza come per esempio allo stadio mentre le masse non sono in compresenza per esempio spettatori che guardano la partita da casa). Come spiegano i sociologi il comportamento collettivo? TEORIA DEL CONTAGIO: Nella folla l'individuo agisce suggestionato da altre persone tanto da cadere nell’irresponsabilità TEORIA DELLA PROTESTA POLITICA: fa riferimento ha i movimenti sociali; un modo per partecipare in una democrazia. Parliamo di movimento sociale che porta avanti un tema politico TEORIA DELLA CONVERGENZA: Comportamento collettivo agito tra individui che sono predisposti a fattori scatenanti TEORIA DELLA NORMA EMERGENTE: alcuni danno origine ad una norma che può estendersi a molti TEORIA DELLA DEPRIVAZIONE RELATIVA: mi sento di privato quando percepisco come ingiusta una disparità nella distribuzione delle risorse TEORIA CULTURALE: motivi un'azione collettiva quando emerge una comprensione del mondo 2. cos'è un gruppo organizzato? Il gruppo che agisce presenta un certo grado di organizzazione che varia a seconda della fase in cui è il movimento TEORIA DELLA MOBILITAZIONE DELLE RISORSE: dice che il successo di un movimento dipende proprio dalla sua organizzazione 3.volta a promuovere un cambiamento sociale cosa vuol dire? Il movimento sociale volto non solo promuovere ma anche per esempio ad ostacolare e bloccare un cambiamento sociale come per esempio il family day 25.NUOVI MOVIMENTI SOCIALI: sono quei movimenti che nascono a fine degli anni 60 e non avanzano rivendicazioni principalmente materiali, cioè soldi, più soldi, il salario ma si centrano invece su valori immateriali o post materialisti quindi che avanzano principalmente rivendicazioni non materiali ma immateriali con valori post materialisti ( si battono per la libertà, il rispetto per l'ambiente, l'uguaglianza )
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