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3 barthes riassunto , Sintesi del corso di Semiotica

riassunto del semitico Barthes

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 18/08/2016

Tommaso95cab
Tommaso95cab 🇮🇹

4.3

(9)

8 documenti

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Scarica 3 barthes riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Semiotica solo su Docsity! ROLAND BARTHES: LA SEMIOLOGIA COME CRITICA SOCIALE Nasce a Cherbourg in Normandia nel 1915. Nel 1924 a Parigi intraprende gli studi liceali. Colpito dalla tubercolosi, nel 1934 è costretto a trascorrere un periodo di cure a Bayonne. 1947 incarico presso l'Istituto francese di Bucarest. 1949 lettore di francese all'Università di Alessandria d'Egitto. Qui conosce Greimas, che lo introduce agli studi di linguistica. Tornato a Parigi, si dedica all'attività di saggista e critico teatrale. Nel 1957 pubblica Mythologies, che ha un notevole successo nonostante l'ostracismo degli ambienti accademici. Negli anni '60 aderisce all'attività strutturalista insieme a Foucault, Lacan, Althusser, Lévi-Strauss. Nel 1977 viene chiamato al Collège de France per insegnare semiologia letteraria. Muore il 20 marzo 1980 dopo alcune settimane di agonia per essere stato investito da un camioncino. Intellettuale eclettico, complesso. Ci concentriamo qui sulla fase semiologica del suo pensiero. Tra gli scritti: Miti d'oggi (1957), Elementi di semiologia (1964), Retorica dell'immagine (1964), Introduzione all'analisi strutturale dei racconti (1966), Sistema della moda (1967). Miti d'oggi: critica delle connotazioni ideologiche Mythologies (1957) è una raccolta di interventi pubblicati nella 2° metà degli anni '50, che analizzano aspetti della società di massa e sono collegati da un saggio finale (Il mito oggi) che rilegge i vari materiali da un punto di vista semiologico. Barthes analizza articoli di giornale, foto, film, mostre, le mitologie della società piccolo-borghese, di cui occorre smascherare il carattere ideologizzato. Fa degli esempi: I matrimoni aristocratici e borghesi, che mettono in scena con la festa nuziale, è l'unione di due famiglie e ricchezze. L'unione di Miss Europa '53 con l'amico d'infanzia ora elettricista, sviluppa l'immagine, invece, della capanna felice, scegliendo un futuro modesto dopo la gloria. Dalle rappresentazioni della stampa il matrimonio appare mitologicamente finalità naturale dell'accoppiamento. I giocattoli: nota che i giocattoli più diffusi sono riproduzioni in formato ridotto di oggetti umani, come se il bambino fosse un uomo in miniatura a cui dare oggetti della sua misura; i giocattoli sono socializzati, intrisi di tecniche della vita adulta. E' imitazione, forma bambini utenti e non creatori. L'inondazione del gennaio 1955: le foto di questo evento catastrofico pubblicate dalla stampa danno disorientamento ma non sono minacciose e terrorizzanti, si mette in moto solidarietà ed euforia. Giorno per giorno la piena diventa drammaturgicamente un evento raggruppatore di uomini. Le fotografie choc: le foto della galleria d'Orsay non fanno alcun effetto perché il fotografo ha 'supercostruito' l'orrore e ci depreda della nostra facoltà di giudizio: l'orrore di una foto nasce dal fatto che la guardiamo dall'interno della nostra libertà. La grande famiglia degli uomini: le omonime foto della mostra di Parigi hanno lo scopo di mostrare l'universalità di certe fasi umane (nascita, morte, giochi, lavoro), ma se a questi fatti naturali si toglie il contesto storico culturale, non interessano. Es. la morte interessa per come è rappresentata e collocata culturalmente in una società. Da tutti questi esempi risulta un tratto comune: la storicità di certi fenomeni viene fatta passare come naturale, la società borghese fa passare come naturale ciò che è essenzialmente culturale. Questo meccanismo di mascheramento è ciò che Barthes chiama mito. Il mito è un sistema di comunicazione, un sistema semiologico secondo, che Barthes spiega con Saussure: un segno, l'unione di significante e significato, diventa a un secondo livello il significante che veicola un altro significato. Il secondo livello è quello che rappresenta il mito. Barthes definisce questo schema metalinguaggio (Hjelmslev avrebbe parlato di sistema connotativo). qQuesto secondo segno che si va a connotare, viene definito da Barthes come „significazione“. Esso è mitico, nel senso che svuota il primo segno e ne impone una seconda lettura aggiunta. sistema denotativo e si rende linguisticamente significante un vestito, si prefigura un metalinguaggio; il terzo livello è connotativo, esprime un significato di ordine ideologico. Es.: ama gli studi, Pascal, Mozart e il jazz freddo; porta tacchi bassi, fa collezione di piccoli foulard, adora i maglioni decisi del fratello grande e le gonne sbuffanti e fruscianti. - Significante vestimentario: tacchi bassi, foulard, maglioni, gonne - II livello, marche fraseologiche che funzionano come significante retorico di un significato ideologico: piccolo, del fratello grande, fruscianti - III livello, significato di mondanità che inquadra psicologicamente la donna: ama gli studi, Pascal, Mozart, il jazz freddo Retorica dell'immagine: i sèmi connotativi (teoria della connotazione) Anche le immagini funzionano come i miti: naturalizzano ideologie attraverso stereotipi, non coprono la realtà ma producono “effetti di realtà”. Barthes analizza un'immagine pubblicitaria della pasta Panzani: pacchi di pasta, scatola, sacchetto, pomodori, cipolle, peperoni in una borsa semiaperta, bianco e verde su sfondo rosso. Il testo verbale svolge una funzione di ancoraggio, vincola le libertà dei significati dell'immagine, aiuta a capire l'immagine. La borsa semiaperta che lascia scivolare prodotti dà un significato di freschezza, la tinta tricolore richiama l'italianità, la composizione rinvia a un significato estetico di natura morta. Tali sensi aggiunti sono significati simbolici (connotati) ed il messaggio letterale (denotato) funziona da supporto: siamo di fronte a un sistema connotativo, che si serve di altri segni per costruire il proprio significante. Barthes definisce i significati connotati (freschezza, italianità, natura morta) sèmi connotativi e specifica che essi hanno uno statuto metalinguistico particolare: l'italianità non coincide con l'Italia, ma è l'essenza condensata di tutto ciò che può essere italiano, dagli spaghetti alla pittura. Data l'immagine fotografica totale essi costituiscono tratti discontinui (o erratici) nel senso che non riempiono tutto il sistema denotativo. L'analisi del racconto Barthes prova ad applicare il metodo strutturale anche all'analisi letteraria, in Introduzione all'analisi strutturale dei racconti (1966), posto in apertura di un volume che comprendeva i contributi di un gruppo di studiosi, tra cui Eco e Greimas. Sulla scorta dell'esperienza di Propp, l'intento è individuare costanti narrative, modelli universali da cui i racconti derivano. Barthes identifica come: • i racconti: parole • un modello narrativo universale: langue Barthes distingue 3 livelli di senso: - funzioni - azioni - narrazione La funzione narrativa è una sorta di “germe” che feconda il racconto e maturerà in seguito. Le funzioni cardinali o nuclei, costituiscono vere cerniere del racconto, che aprono alternative, inaugurano o concludono situazioni incerte. Le catalisi colmano lo spazio narrativo che separa le funzioni cardinali, sono descrizioni accessorie che dilatano il racconto. Gli indizi servono a delineare la psicologia di un personaggio o a descrivere atmosfere. Gli informanti sono dati puri immediatamente significanti (es. età di un personaggio) e servono a identificare meglio il referente. La fase semiologica: connotazioni e ideologie La fase semiologica di Barthes va dall'elaborazione di Miti d'oggi (1957) al saggio sull'analisi strutturale dei racconti (1966). A quel punto decide di percorrere altre strade, concentrandosi soprattutto su tematiche letterarie. Nella fase semiologica Barthes non elabora un sistema compiuto. Tuttavia traspaiono delle costanti sulle quali è utile soffermarsi. Nel caso dei miti, il suo scopo era demistificare le pratiche borghesi che fanno passare per naturale ciò che è costruito culturalmente e storicamente: tali pratiche ideologiche devono essere svelate dal semiologo. Nel caso della moda, le significazioni del linguaggio scritto diventano forme retoriche attraverso le quali le riviste danno significati ideologici, visioni del mondo, caratteri psicologici dei consumatori. Nel caso delle foto le ideologie emergono attraverso strategie percettive. Per spiegare tutte le procedure di mascheramento, Barthes ricorre al concetto di connotazione. Riepilogo della semiologia secondo Barthes - Miti d'oggi (1957): Barthes analizza le mitologie della società borghese di massa, dove si presentano come naturali fenomeni culturali e ideologici. I miti sono sistemi secondi che si sviluppano a partire da sistemi di primo livello - Elementi di semiologia (1964): ribaltamento di Saussure per cui la semiologia è parte della linguistica, ruolo predominante del linguaggio verbale - Sistema della moda (1967): il vestito come oggetto reale (I livello di significazione) viene preso in analisi da una lingua (II livello) che tramite una certa fraseologia dà luogo a una retorica che veicola significati ideologici (III livello) - Anche le foto mascherano e tentano di rendere naturale ciò che è costruito strategicamente - La pratica semiologica di Barthes investe anche il campo letterario: egli ricerca costanti narratologiche rielaborazione dello scritto di Giada Pierallini
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