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Origini del Consolato e Repubblica Romana: dalla Prima Età Repubblicana al Consolato Final, Appunti di Storia del Diritto Romano

Storia AnticaStoria politica romanaStoria romana antica

Una panoramica della storia politica della repubblica romana, dalla sua nascita nel 509 a.c. Fino alla costituzione finale nel 367 a.c. Viene descritta la lotta per la parificazione dei due ordini (patrizio e plebeo), le progressive conquiste dei plebei dei diritti politici e costituzionali, la crisi della repubblica e la nascita dell'impero. Il testo include anche informazioni sui magistrati, la nomina dei magistrati, il patriziato e le secessioni plebeiane.

Cosa imparerai

  • Come si arrivò alla parificazione dei due ordini (patrizio e plebeo) nella Repubblica Romana?
  • Quali furono le conseguenze della crisi della repubblica romana?
  • Che ruoli avevano i magistrati nella Repubblica Romana?
  • Quando fu fondata la Repubblica Romana?
  • Come si sviluppò la lotta per la parificazione dei due ordini (patrizio e plebeo) nella Repubblica Romana?
  • Quali eventi segnarono la nascita della Repubblica Romana?

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 20/10/2021

mattia7856
mattia7856 🇮🇹

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Scarica Origini del Consolato e Repubblica Romana: dalla Prima Età Repubblicana al Consolato Final e più Appunti in PDF di Storia del Diritto Romano solo su Docsity! 4 LEZIONE REPUBBLICA—> anno 509 a.c. Prima età repubblicana Stato patrizio plebeo Crisi della repubblica Lotta per la parificazione dei 2 ordini (patrizi e plebei) Indice: Tra 509 e 367 a.c.—> progressive conquiste dei plebei dei diritti nella vita politica e nelle strutture costituzionali; Nel 367 a.c.—> parificazione dei due ordini; Tra 367 e 133 a.c.—> costituzione repubblicana matura; Tra 133 e 27 a.c.—> la costituzione perde efficacia, questo porta al collasso della città stato e alla nascita dell'impero. Nel 509 a.c.—> le gentes sconfiggono gli etruschi (cacciata di Tarquinio il superbo), queste però non riescono a tornare alla costituzione regia, facendo di fatto nascere la repubblica romana, con la nomina annuale di supremi magistrati, la tradizione ci dice che i primi 2 consoli furono Lucio Giulio Bruto e Valerio Publicola, questi dati non avevano nessuna conferma scatta fino a quando a Satrico fu trovata una incisione datata V secolo a.c. su cui vi era scritto “ poplioso valoroso suodales mamartei”. Secondo Pomponio (Il secolo d.c.)—> vi erano 2 consoli chiamati praetores (significava essere a capo dell’esercito), la dottrina dubita su questa affermazione perché rifacendosi agli scritti di Tito Livio viene descritta la figura di un praetor maximus coadiuvato da 2 praetores minores (quindi almeno 3) oppure sempre 2 ma non di pari grado, quindi un praetor maior e un praetor minor, altri studiosi sostengono la presenza di1 praetor maximus e di 10 tribuni militum (capi delle regioni), l’ultima proposta invece è quella formata dalla presenza di un magister populi e di un magister equitum, proprio per tutta questa confusione si può affermare che l’origine del consolato sia nella nebbia più totale. Nomina dei magistrati—> su questa vi erano invece dei dati certi, venivano nominati dal senato, su indicazione dei predecessori (ricordiamo che in senato vi erano i patrizi e quei nobili etruschi che si erano alleati con i patrizi e che erano diventati ormai gentiles), col tempo questa competenza passa in mano ai comizi centuriati; Gli ex magistrati entrano a far parte del senato, andando a formare una oligarchia dei patrizi, anche nei comizi tributi i patrizi avevano la maggioranza visto che il loro voto aveva un peso maggiore. SERRATA DEL PATRIZIATO —> il patriziato chiude ogni accesso alle strutture costituzionali ai plebei, vietando anche il matrimonio fra nobili e non nobili, i plebei avevano il diritto di residenza sul colle Aventino, mentre i patrizi potevano insediarsi su tutti gli altri, ricordiamo che i plebei erano comunque riusciti ad entrare nell'esercito e questo rendeva loro indispensabili per i patrizi, i plebei rendendosene conto attuano il primo sciopero della storia nei confronti del servizio militare, portando avanti una vera e propria secessione, creando addirittura una città sul colle e una propria religione composta dalle divinità della terra come Bacco e Cereres etc.—> questo succede nel 494 a.c. secessione dell’aventino—> questi si danno propri magistrati chiamati tribuni della plebe (il loro numero passa da 2 a 10), si danno anche altri 2 magistrati ovvero gli edili della plebe che avevano il compito di costruire e conservare i templi. Vi fu un primo momento di rappacificazione avvenuto tramite 2 leggi approvate nei comizi—> i patrizi riconoscono con legge queste organizzazioni dei plebei—> entrano a far parte della costituzione romana. Nel 449 a.c. con le leggi Valerie Orazie—> dopo 50 anni i patrizi sono costretti ad accettare questa situazione, riconoscendo i tribuni e gli edili eletti nei concilio della plebe che si trovavano nelle edes (templi). Questi tribuni della plebe sono magistrati dei cittadini —> hanno il potere di andare in aiuto di qualunque plebeo che sia minacciato dai consoli patrizi, inoltre hanno anche un potere di veto contro ogni decisione dei consoli, questo potere viene chiamato INTERCESSIO dei tribuni, come se non bastasse i tribuni della plebe sono anche nominati tribuni sacrosancti, in modo tale che chiunque uccida un tribuno diventa uomo sacerm—> grazie a queste concessioni si crea un delicato equilibrio. Nel 451/450 a.c. i plebei ottennero la redazione in forma scritta di alcuni mores chiamati “XII TAVOLE” , queste crearono un problema di certezza del diritto (controversia quando vi è la forma orale)—> proprio per questo viene sospeso il consolato e vengono nominati per 1 anno i decemviri (10 uomini)—>questi hanno il compito di redigere in forma scritta i mores, nel primo anno ne scrivono 10 tavole di legno, nel secondo anno entrano a far parte dei decemviri anche 3 plebei, ma questo secondo gruppo venne rovesciato perché utilizzavano il potere in modo spropositato, fermando quindi il lavoro a solo 12 tavole, le tavole originali vennero successivamente bruciate durante l’invasione gallica; Nel 445 a.c.—> vi fu il plebiscito canuleio, con il quale veniva consentito il matrimonio fra patrizi e plebei (plebiscito—> decisione assunta dalla plebe nei consigli della plebe, questi non erano vincolanti ma lo diventavano se venivano ratificati dal senato) le proposte da ratificare erano avanzate dai tribuni, e Canuleio era il tribuno dell’epoca. Dal 449 al 367 a.c.—> abbiamo un periodo di crisi costituzionale, a capo dello stato si alternano 10 tribuni militum consulari potestate (tribuni militari con potere consolare) e il dictator con il magister equitum. | tribuni militum —> erano i capi delle legioni composte da 6000 uomini ciascuna e creavano un governo militare Dictatum —> dittatore, veniva nominato quando vi era un periodo di crisi e instabilità . Nel 400 a.c—> vi è l’entrata della plebe nel tribunato militare Alla fine si giunse nel 367 a.c.ovvero l’anno della concordia—> promulgazione di 2 leggi—> leggi licinie sestie (plebiscito ratificato dal senato), queste stabiliscono che a capo dello stato vi saranno 2 consoli di pari grado, si avrà quindi la formazione della costituzione repubblicana finale; Con questa legge inoltre ogni anno uno dei 2 consoli deve essere plebeo, contemporaneamente nasce un nuovo magistrato ovvero il pretore che si occupa della giurisdizione civile (natura patrizia). Nel 351 o nel 319 i plebei entrano nella censura, questi erano dei magistrati molto antichi nati un secolo prima, questi si occupavano di scegliere quali magistrati sarebbero entrati a far parte del senato visto che questo era a numero chiuso.
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