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5 variazione diacronica, Slide di Sociolinguistica

descrizione punti chiave variazione diacronica lingua italiana

Tipologia: Slide

2014/2015

Caricato il 08/10/2015

alex_marchi
alex_marchi 🇮🇹

5

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Scarica 5 variazione diacronica e più Slide in PDF di Sociolinguistica solo su Docsity! Teorie della variazione linguistica La variazione Fabiana Rosi A.A. 2013/2014 Diacronia e sincronia Variazione diastratica, diafasica, diamesica, diatopica = prospettiva sincronica (il mutamento della lingua in un momento specifico della sua storia) Variazione diacronica descrive il mutamento della lingua nel corso del tempo I cambiamenti diacronici si registrano in tutte le lingue e a tutti i livelli linguistici, possono essere accentuati dal contatto fra più lingue (espansione dell’allocutivo tu nell’italiano per influsso dell’inglese) Mutamento linguistico A. Hai visto il nuovo tipo di stivali della Camper? B. Sto cercando un libro antico, del tipo di quelli con le illustrazioni di Gustave Doré. C. Mi piacciono i libri gialli tipo detective story. D. P1: Ho dei problemi a partecipare. P2:Tipo? E. P1: Non riesco a capire che problemi ti fai per stasera P2:tipo… tipo… tipo che non so cosa mettermi Tipo (funzione referenziale: Indica un modello) A Tipo (funzione esplicativa) B-C Tipo (funzione interrogativa) D Sovraestensione funzionale e categoriale Tipo (funzione interazionale) E Mutamento linguistico E in un dizionario del futuro? tipo [tì-po] s.m. 1 Modello caratteristico di una serie di oggetti: un nuovo t. di automobile;una giacca ultimo t.; esemplare caratteristico di un certo genere di persone:è il t. classico dello sportivo, dello sbruffone 2 estens. Qualità, specie, genere: lavorazione di t. artigianale || sul, del t. di qlco., che ha le stesse caratteristiche di qlco. a cui è simile: una stoffa sul/del t. della seta; freq. anche in espressioni ellittiche: scarpa t. mocassino 3 (f. -pa) Persona sconosciuta o individuata genericamente SIN tizio, tale:è venuto un t. a cercarti; ho incontrato la t. del bar; persona con particolari caratteristiche: un t. strano, allegro || essere, non essere il t. di qlcu., essere o non essere la persona adatta 4 (f. -pa) Persona molto particolare, originale, stravagante SIN soggetto,sagoma: sei proprio un bel t.! || è un t., si dice di persona magari non particolarmente bella, ma dotata di un fascino o di una personalità molto particolari 5 Nel teatro e nella letteratura, personaggio con caratteri e comportamenti fissi, rispondente a uno stereotipo invariabile: i t. della commedia dell'arte 6 In numismatica, figura e segni incisi sul conio, che vengono stampati sulle monete 7 (al pl.) Caratteri tipografici mobili • In funzione di agg. inv., in statistica, di ciò che ha caratteristiche medie e quindi può funzionare da modello SIN standard, medio: famiglia t.; freq. anche nel l. com. SIN tipico: questi sono i tuoi discorsi t. • dim. Tipetto, tipino | pegg. Tipaccio [tì-po] cong. 1 Con valore esplicativo, ha funzione di parafrasi, commento o completamento rispetto a parole, frasi o sequenze di discorso precedenti; introduce un elenco che specifica un'indicazione complessiva: mi piacciono i libri gialli tipo detective story. [tì-po] avv. interr. 1 Con valore esplicativo per richiedere maggiori informazioni all’inetrlocutore: Ho dei problemi a partecipare//Tipo? [tì-po] …. Mutamento semantico Il mutamento semantico può seguire diverse direzioni - allargamento del significato di un lessema da un referente specifico di una categoria a un referente qualsiasi della categoria Lat. domina “signora, padrona di casa” > it. donna “ogni essere umano di sesso femminile” - restringimento del significato di un lessema da un referente non specificato di una categoria a un referente specifico della categoria Lat. dŏmus “casa” > it. duomo “casa del signore” generalizzazione semantica specializzazione semantica Rianalisi Processo di creazione di nuove forme tramite la ‘reinterpretazione’ di una parola o un costrutto complessi (può essere determinata da innovazioni arbitrarie, fattori analogici e da etimologie fantasiose). La formazione del passato prossimo nelle lingue romanze: Rianalisi del valore semantico e del comportamento sintattico del V. lat. Habĕre Habeo epistulam scriptam ( = possiedo una lettera che è stata scritta) Possiedo una lettera che è stata scritta Habeo = valore semantico pieno (possedere, avere in mano) scriptam = modificatore dell’oggetto, con cui è accordato (scriptam epistulam), non del V, (cfr. it. ho gli occhi aperti vs. ho aperto gli occhi) Ho scritto una lettera ho = perde il suo valore semantico pieno e viene rianalizzato come forma grammaticale, come parte del V Scritto = scompare l’accordo con l’oggetto (scritto – lettera) Le categorie del verbo La forma verbale esprime una serie di caratteristiche semantiche dell’evento a cui fa riferimento: Persona Diatesi Tempo Modo Aspetto Azionalità Codificate dalla morfologia Non codificata dalla morfologia La categoria del modo La categoria del modo esprime l’atteggiamento del parlante rispetto all’evento descritto dal verbo. Modo indicativo: Asserzione (mera constatazione di un evento) Paolo restituisce i libri oggi (non si discute). Modo congiuntivo: Desiderio; ipotesi (Se) Paolo restituisse i libri oggi! Penso che Paolo restituisca i libri oggi. Modo condizionale: Possibilità / irrealtà; desiderio; ipotesi Paolo restituirebbe i libri oggi (se la biblioteca fosse aperta). Paolo avrebbe restituito i libri oggi (se la biblioteca fosse stata aperta) Modo imperativo: Comando Paolo, restituisci i libri oggi! La categoria dell’azionalità Parlare – dire Ha parlato tanto e non ha detto nulla. Guardare - vedere Sto guardando a sinistra ma non ti vedo. Controllare – avere il controllo – prendere il controllo Lo stato controlla la situazione. Lo stato ha il controllo della situazione. Lo stato prende il controllo della situazione. La categoria dell’Azionalità Statività: assenza di cambiamento di stato dei partecipanti all’evento operato dall’evento = omogeneità delle fasi temporali dell’evento (stato) (dormire, avere il controllo) Duratività: presenza di una certa durata necessaria per la realizzazione dell’evento (scrivere un romanzo, controllare) Telicità: presenza di un culmine intrinseco all’evento, dal greco ant. télos “fine” (nascere, prendere il controllo) (Vendler 1957, Bertinetto 1986) La categoria dell’azionalità, o Aktionsart, descrive come si svolge un evento, rispetto a tre parametri: la statività, la duratività e la telicità, che veicolano le informazioni sulle fasi temporali dell’evento. Le classi azionali Stativi Continuativi Risultativi Trasformativi Statività + - - - Duratività + + + - Telicità - - + + essere camminare crescere frantumare I verbi trasformativi sono molto rari
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