Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

600.000 e altre azioni teatrali, Sintesi del corso di Storia del Teatro e dello Spettacolo

riassunto del libro di Giuliano Scabia

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 23/10/2018

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

4.4

(23)

4 documenti

1 / 16

Toggle sidebar
Discount

In offerta

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica 600.000 e altre azioni teatrali e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Teatro e dello Spettacolo solo su Docsity! 600.000 E ALTRE AZIONI TEATRALI PER G. SCABIA (S. Casi) FOCUS DEL TESTO: azioni di decentramento svolte a Torino (1969-70) sotto la guida di Scabia, destinate a quattro quartieri periferici (cresciuti in fretta per aver accolto migliaia di immigrati meridionali, quartieri abbandonati) F 0E 0 approccio teatrale molto diverso, diversa la partecipazione dei cittadini. CRISI DEL TEATRO F 0E 0 NUOVO TEATRO (partecipazione cittadini): siamo nel ’69, lotta operaia si unisce a quella studentesca dell’anno prima, rivendicazioni degli abitanti di questi quartieri, sono essi che danno forma al teatro, è il territorio e il contesto storico a plasmare questi spettacoli. Teatro Stabile promuove questo progetto: contraddizione tra istituzione (società borghese) e quartiere (masse proletarie sofferenti). La ricerca di un equilibrio tra forza vitale dell’innovazione e della sperimentazione e presenza dell’istituzione F 0E 0 fulcro del lavoro di Scabia Lo Stabile dopo aver promosso e poi boicottato questo progetto, ne liquida gli aspetti più innovativi perché esso viene presentato come un fatto rivoluzionario (Fadini), mentre era stato più un fatto riformistico (Morteo). Limite del progetto F 0E 0 natura utopistica, ma è grazie anche a quella che il teatro si smuove e si promuove innovazione. Questo progetto fu così importante perché: • Consente di riflettere sugli elementi essenziali del teatro e sulle motivazioni • Apre stagione di innovazioni (animazione teatrale, teatro-inchiesta, teatro-dibattito, teatro vagante) CAP. 1 NUOVO TEATRO (’60-’69): messa in crisi dell’idea di centro, rapporto con esso. Critica a un sistema centrico F 0E 0 revisione radicale dell’idea di teatro stessa: • Alla centralità dell’edificio teatrale (cantine, spazi anticonvenzionali, strade); • Alla centralità del testo, priorità di tutti elementi che compongono lo spettacolo (inteso non più come messa in scena di un testo ma come scrittura scenica); • Alla centralità dell’attore, importanza ad altri soggetti (es. oggetti di scena/pubblico); • A centralità dello spettacolo come qualcuno rappresenta qualcosa davanti a un pubblico, qualcuno fa qualcosa a prescindere dal pubblico Critiche che portano a: • Esperienze concentriche che si muovono come satelliti rispetto al centro, criticandolo duramente ma aspirando ad essere inglobati in esso (motore delle rivolte del ’68 secondo Pasolini); • Esperienze eccentriche, nuovi linguaggi, ricerca totale, sperimentazione; • Esperienze acentriche, prive di centro (esperimento di Quartucci “Cartoteca”: attore fra pubblico F 0E 0 dibattito) F 0 E 0Critica al teatro rimanendo dentro la sua struttura (rivoluzione-riforma) FORMAZIONE DI SCABIA: • A 20 anni: Padova, esplora nuove tendenza dell’arte e della musica. Si trasferisce a Venezia e rimane colpito da uno spettacolo teatrale (Intolleranza, 1960); • Collabora con Nono al progetto Diario italiano (teatro musicale impegnato politicamente e socialmente) che non viene portato a termine dal Teatro alla Scala a causa del suo contenuto F 0E 0 viene portata a compimento una delle sezioni del progetto quando la Rai commissiona a Scabia un brano per Premio Italia. Realizza un testo poetico di 30 versi registrando voci di • Rivendicazioni abitanti: si fondono lotte degli abitanti (case scomode, senza servizi, né trasporti, affitti cari) che sono gli stessi operai delle fabbriche (sottopagati, turni massacranti) e nascono anche proteste studentesche • Gennaio ‘68 nasce il primo Comitato Tecnico Amministrativo in corso Taranto in rappresentanza degli abitanti F 0E 0 esempio x altri quartieri • Nasce luogo assemblea La politica si rende conto della situazione e inizia a considerare nuovi quartieri non solo come depositari. Teatro fine anni ’60-’70: si fa avanti idea di decentramento diversa • Inizia nuovo progetto con Fadini che verrà poi affiancato da Romano (che verrà sostituito da Notario) e Morteo scelti dall’istituzione per equilibrare forze politiche (e soprattutto limitare le azioni di innovazione) ma senza sapere che tutti e tre sono della stessa idea. Vorrebbero creare delle Case della cultura (Francia, per costruire spazi fisici per la cultura nei quartieri operai) ma l’obiettivo dello Stabile è puramente un’operazione di marketing (vendita di prodotti). • Per il trio decentramento non è solo distribuzione di spettacoli che hanno origine in centro, ma creare nuovi centri creativi. • Ma l’azione di decentramento si limita a “far scegliere” spettacoli da vedere in periferia agli abitanti. Luglio momenti di grande scontro: abitanti molto diffidenti durante gli incontri preparati dal trio. Al termine degli incontri in ogni quartiere = gruppo di iniziativa AUTUNNO CALDO (Settembre ’68) F 0E 0Trio: ipotesi per coinvolgimento creativo degli abitanti affidata a Scabia, Perissinotto e Barbieri (“Gruppo di ricerca”). • Attivare un esperimento di animazione teatrale (analisi, recupero materiali nei 4 quartieri e preparazione dello spettacolo Assemblee per capire chi parteciperà al lavoro di creazione F 0E 0 Si creano i 4 Attivi Teatrali • Problemi: • Spazi, condizioni tecniche • Economici CAP. 4 Scabia nel suo nuovo progetto (5 mesi) passa da: • Idea di coinvolgimento fisico delle persone a idea di partecipazione collettiva al processo di elaborazione F 0E 0 Teatro organico = rapporto che teatro politico di ricerca instaura col suo pubblico; • Lavoro di ricerca espressiva, necessità del meccanismo teatrale (combinazione di struttura e linguaggio) = grado zero del teatro; • Progettazione = elaborazione strutture aperte che sostengono l’improvvisazione, la stimolano e sono in grado di recepirne i risultati F 0E 0 progettazione è già spettacolo; • Verso il teatro vagante F 0E 0 scopo non è portare il teatro al popolo ma facendo partecipare la gente alla scrittura. TEATRO POPOLARE DI RICERCA (anni ’80): sostenuto dallo sguardo estraneo di Scabia (teatro autorale), esperienza di incontro fra ricerca personale e comunità • Teatro: consapevolezza della tradizione del teatro e necessità dei suoi elementi essenziali (fabulazione e rappresentazione) • Popolare: partecipazione della comunità • Ricerca: forzare i primi due termini e adattarli al presente e alle sue contraddizioni F 0 E 0 Progetto in condizioni non semplici: assenza di riferimenti precedenti, clima sociale caldo, correre tutto il giorno da un quartiere all’altro per dibattiti, spesso espressi con modalità molto lontane dal teatro più vicine alla rivolta F 0 E 0 Lavoro Scabia: • Elaborazione poetica della conflittualità sociale • Accogliere richiesta della comunità di rappresentare realtà cosi com’è • Mediazione tecnico-estetica F 0E 0 Scabia drammaturgo, poeta del teatro si fa regista 1. MIRAFIORI , 600.000 (n° degli scioperanti) Si estende oltre l’omonimo insediamento industriale inaugurato dalla Fiat nel ’39. Nel ’66 il Comune realizza 3 unità immobiliari in Via Artom per gli immigrati dal sud di età inferiore a 24 anni ma pianificate come un dormitorio per operai. Scabia opera in Via Plava: • Prime assemblee: scelta del tema, racconto degli scontri tra manifestanti e polizia il 3 luglio in Corso Traiano; • Raccolta materiali: nell’Attivo si creano 3 gruppi da due persone x registrare testimonianze, raccogliere giornali e foto, tutto su quel giorno; Perissinotto e Barbieri ricerche in biblioteca, Tribunale; • Momento di dubbio nelle riunioni successive: chi ha paura che siano temi troppo scottanti, chi dice che la gente è stufa di sentire le stesse cose (presenza di molti moderati); • Scabia fa il primo schema dello spettacolo: parte da Brecht, dal suo teatro politico ma poi non regge, necessità di un teatro che nasce da una politicità immediata e dal basso, fulcro nella controinformazione militante. Teatro di testimonianza e denuncia F 0E 0 teatro per la comunità, nel senso che attraversa la comunità, rapporto di incontro-scontro. • 18 aprile debutto: sala strapiena 2. LA FALCHERA, Un nome così grande TEATRINO: punto di riferimento per la nascente animazione teatrale con bambini e ragazzi (caratterizza maggiormente Nuovo Teatro degli anni ’70). • Esperienze di Asja Lacis col Teatro proletario di bambini sperimentato negli anni ’50 e W. Benjamin: interesse per dinamiche laboratoriali, lavoro creativo, improvvisazione non per solita recita infantile. Si incontrano con esperienze anni ’60: al limite tra gioco e azione teatrale (significati unificati nelle altre lingue: jouer, to play, Spielen). • Remo Rostagno, educatore, esperimento di scrittura drammatica collettiva: Un Paese… (Mostra fotografica + racconti) Importanza dei bambini, solitamente spettatori maltrattati e disprezzati a cui si offrivano scenografie vecchie e moraliste. Esperienze successive al teatrino: • 1971, Parma, laboratorio aperto, schema vuoto, prima realizzazione del carro contadino=simbolo del futuro teatro vagante; • 1972-1973, Marco Cavallo (progetto + imp nella storia dell’animazione) nell’ospedale psichiatrico di Trieste 4. VALLETTE, Sistema di reparto chiuso + L’alienante rapporto di potere rappresentato dall’autobus della linea n. 59 dell’ATM nei confronti del quartiere Le Vallette in Torino Quartiere creatosi dalla trasformazione di un antico borgo agricolo tra fine ’50 inizi ’60 (il più antico dei 4). • Tema che esce subito nelle prime assemblee di novembre F 0E 0 distanza dal centro, collegato con l’UNICA linea 59 alla città e alle fabbriche. Nasce l’idea, autobus (rappresentato con scatoloni) come teatro, giornata tipo sull’autobus. Si perde molto tempo perché le discussioni vanno sempre a finire su scioperi da pianificare; • Scabia trova la mediazione teatrale per raccontare l’autobus e il disagio F 0 E 0 personaggio del Demiurgo, il Superpupazzo incarnazione del potere che costruisce il quartiere; • Presenza all’interno dell’Attivo teatrale di un gruppo di giovani studenti con precedenti esperienze teatrali (Lucento, Racconigi) F 0E 0 Tema malattia mentale. Sono gli anni dell’antipsichiatria (Basaglia). Goffman introduce concetto di istituzione totale=fabbrica, Stato, impegnato in azioni di strada, teatro militante, politico ma non inteso come quello di Brecht, più azione; • Il gruppo propone a Scabia di lavorare su alcuni temi e lui suggerisce un lavoro su Brecht e manicomio. Così autonomi che Scabia dà l’ok per fare un loro lavoro all’interno dello spettacolo di tutto l’Attivo. • Rilevante per la nascita ufficiale del gruppo F 0E 0 Sistema di reparto chiuso: non-stop teatrale, 33 ore di azione per far rivivere l’istituzione repressiva dell’ospedale psichiatrico di Collegno. Il nome del gruppo Assemblea Teatro Le Vallette, nasce dal fatto che il discorso sul teatro è sempre passato attraverso assemblee. • Abitanti si lamentano perché il gruppo ha agito senza collegarsi con il quartiere, sembra che si voglia sostituire al Gruppo di ricerca, il contrasto raggiunge il culmine quando Scabia concede all’Attivo di lavorare in autonomia, intervenendo solo come supervisore. • Però Scabia non approva il lavoro confuso e metodologicamente improvvisato dell’Assemblea, la quale critica schemi tradizionali del teatro, puntando l’accento sull’assemblea F 0E 0 Teatro di strada è il superamento del teatro politico brechtiano (trasmissione di volontà politica dal palco al pubblico). • 11 aprile due performance • Mini-azione di strada svolta dall’Assemblea davanti alla Casa Don Orione “La casa del giovane operaio” per denunciare le condizioni di disagio che vivono gli operai che affittano gli alloggi gestiti dall’Istituto religioso. Ci sono alcuni elementi (Padrone e autobus) presi dallo spettacolo che verrà messo in scena la sera. Azione: - Processione fino alla Casa - Padrone chiede manodopera ma si accorge che mancano le case: prete (pupazzo a 8 teste) costruisce una casa tre piani (3 scatoloni) - Prete aggiunge di nascosto altri piani (fino ad arrivare a 10, n° dei piani della Casa di Don Orione) - Rivolta F 0E 0 presa di possesso della casa e calci a prete • Azione dell’Assemblea + Attivo: personaggi Padrone (potere Fiat, dà direttive per costruzione del quartiere), Testimone politico e Omino Comico che denunciano ciò che manca nel quartiere. CAP. 5 Resoconto spettacoli: anche se nell’ottica di Scabia maggior valore dev’essere dato al processo di incontro ed elaborazione con la comunità, lo Stabile vuole a tutti i costi un prodotto (lo spettacolo). Evento di maggior risalto F 0E 0 Sistema di reparto chiuso Evento mai realizzato ma che ha lasciato più traccia nel tempo, anche come modello di partenza F 0E 0 Teatrino dei ragazzi Racconto di 3 spettacoli perché degli altri non si hanno tracce audiovisive/ fotografiche/scritte 1. SISTEMA DI REPARTO CHIUSO • Evento più avanzato delle azioni di decentramento; • Aspetto più rilevante, a livello di impatto sul pubblico: struttura temporale. Pubblico può entrare/uscire quando vuole tranne durante la notte, per questo lo spettacolo appare molteplice a livello ricettivo, e non comune ma individuale poiché ogni spettatore si organizza le “sue” parti di spettacolo facendo pause quando vuole; UN NOME COSI’ GRANDE • Temi centrali F 0E 0 scuola ma anche rapporto col lavoro in fabbrica (Fiat rappresentata dalla Grande Madre, mascherone di ferro da cui pendono tanti fili (per muovere operai come burattini); • Testo scritto da Scabia come montaggio di due libri (Lettere a una professoressa e I lavoratori studenti) F 0E 0 spettacolo cerca di essere vietato ai minori di 18 anni ma il divieto solo verbale non viene preso in considerazione dal Gruppo di Ricerca. • Uso spazio: frontalità dell’azione, opposizione tra attori, scena e pubblico, fisicamente divisi ma concettualmente inglobati. Frontalità favorisce rappresentazione, il pubblico non deve rivivere per consolidare le proprie convinzioni (come in 600.000) ma vedere per riconoscere e combattere. Spazio diviso, oppositivo F 0E 0 da una parte sistema della scuola e della fabbrica, dall’altra pubblico respinto. • Verticalità azione: pedana con teatrino dei burattini, sopra pedana con tavolo x consiglio dei prof, sopra tutto Gran Madre • Lo spettacolo inizia col consiglio, preside propone di leggere “Lettere…” anziché fare scrutini. Lettura inframezzata da commenti dei prof; • Primo teatrino che si illumina: burattini, forma grottesca dei prof, mettono in scena consiglio in cui si parla di un ragazzo difficile, Gianni, che dopo racconta di aver abbandonato scuola e essere andato in Fiat • Primo dibattito col pubblico • Se si continua: lettura libro. Secondo teatrino: 2 burattini operai controllati dall’Occhio del Guardione • Lunga scena dove vengono intervistati attori-operai • Ultimo teatrino: Fiaba finale: studenti invitato a omologarsi, ma burattini si ribellano e distruggono la maschera (più piccola) della Gran Madre • Emerge identità poetica di Scabia F 0E 0 ruolo fondamentale scrittura, teatro nasce dalla scrittura (azione performativa come strumento d’analisi linguistica) che nasce dalla ricerca linguistica dentro la comunità; • Ruolo scrittura fondamentale F 0E 0 drammaturgia assembleare, elaborazione drammaturgica, tentativo di trasferire sulla scena le caratteristiche di un dibattito che si affronterà poi in assemblea, previene e stimola al tempo stesso il dibattito (Boal la svilupperà alcuni anni dopo) • Partecipazione pubblico sia come spettatore partecipante sia come attore (assemblee). E’ come se fosse la comunità a intervistare operai ad auto- intervistarsi attraverso delega all’attore. Sei livelli tematici: • Primi tre F 0E 0 drammatizzazione libri • Due F 0E 0 teatrino, risponde al bisogno di teatro che nel progetto di decentramento viene un po’ scavalcato dal bisogno di espressione • 6° F 0E 0 spazio spettatori Scabia è uno scrittore. Molti suoi lavori terminano per davvero nello loro rielaborazione scritta, fatta magari anni dopo. Così facendo Scabia reinterpreta il passato e condiziona il presente (romanzo teatrale, memoria). Prima raccolta: Teatro nello spazio degli scontri, considerato testo di drammaturgia applicata, contiene meditazione sul senso del teatro F 0E 0 metamorfosi, relazione; Teatro dell’anche F 0E 0 esito post-spettacolare, memoria del decentramento torinese , teatro che ridefinisce, teatro può essere qualsiasi altra cosa fino ad arrivare alla sua smaterializzazione.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved