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L'Illuminismo nel XVIII secolo, Appunti di Storia

L'Illuminismo nel XVIII secolo, un movimento culturale che si sviluppa in Europa e coinvolge diversi settori. Viene descritto l'incremento demografico, l'urbanizzazione, la nascita dei Café, l'enciclopedia, il desiderio di diffondere le conoscenze, di cambiare la società e la critica verso la tradizione. Viene anche descritto il desiderio di educare alla libertà, alla tolleranza e alla fiducia nella scienza. tre caratteri uguali in tutti gli Stati: desiderio di diffondere le conoscenze, desiderio di cambiare la società e la critica verso la tradizione.

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 23/01/2024

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angelita-romeo 🇮🇹

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Scarica L'Illuminismo nel XVIII secolo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! 700 Il XVIII secolo è caratterizzato da una serie di cambiamenti: ● Incremento demografico: la popolazione europea ma anche delle colonie dell'America aumenta e da questo momento ci sarà sempre un progressivo aumento dovuto a una serie di fattori (minore presenza di epidemie dovuta a una migliore condizione igienico-sanitarie perché le città di inizieranno a dotare di fognature; maggiore quantità di prodotti alimentari perché verranno messe a coltura più zone e inizieranno ad avere una certa diffusione alcuni prodotti arrivate dall'America e questi erano considerati beni di lusso o ornamentali es. pomodoro, mais, patata; diminuzione della mortalità sia infantile sia per l'allungamento della vita media delle persone; nonostante il secolo di guerre precedente le guerre saranno molto meno cruenti e devastanti, verso la seconda metà del 700 saranno quasi assenti). Aspetto più società che riguarderà la fascia media è l'utilizzo di nuovi prodotti provenienti dalle Nuove Colonie e diventeranno beni di lusso che daranno il via alla nascita dei Café (luoghi dove consumare ma anche luoghi di incontro e dove scambiarsi le idee = l'Illuminismo si diffonde anche grazie a questi luoghi). Fenomeno dell'urbanizzazione cioè le persone si spostano nelle città dove con la Rivoluzione industriale verranno costruite le fabbriche ● Dal punto di vista culturale: Illuminismo è un movimento culturale che si sviluppa in quasi tutta Europa e che va a coinvolgere diversi settori (scientifico, artistico, letterario, filosofico); movimento che presenta caratteristiche specifiche nei diversi Stati, si sviluppa principalmente in quei Paesi europei dove c'è una necessità di reagire all'assolutismo o in Paesi che hanno visto maggiori cambiamenti politici ed economici. Si è sviluppato soprattutto in Inghilterra (nasce come il frutto del cambiamento politico avvenuto la Gloriosa Rivoluzione) e in Francia (nasce come reazione all'assolutismo e assume le forme più radicali), in Italia l'Illuminismo fu anche importante perché nasce come reazione alla Controriforma e avrà centri importanti di diffusione come Milano, Napoli. L'inizio dell'Illuminismo si identifica con la Gloriosa Rivoluzione e la fine con il Terrore giacobino (negli anni tra il 1793-1794 circa), dal punto di vista filosofico e culturale l'inizio si fa coincidere con la pubblicazione dell'opera di Newton e con la pubblicazione dell'opera di Kant perché l'empirismo di Locke è il metodo scientifico di Newton diventeranno anche un modo di pensare che esce dall'ambito filosofico, il termine invece con la pubblicazione dell'opera "Della critica del giudizio" di Kant che afferma che l'Illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità (possiamo incapacità di usare la ragione da parte dell'uomo) che deve imputare a sé stesso; l'invito che fa Kant è di servirsi del proprio intelletto e questo diventerà il motto dell'Illuminismo. Nonostante si diffonde con caratteristiche specifiche nei diversi Stati ci sono però tre caratteri uguali in tutti gli Stati: - desiderio di diffondere le conoscenze ossia una vocazione pedagogica: scopo è quello di educare alla libertà, alla tolleranza alla fiducia nella scienza; L'Illuminismo educherà anche a considerare le persone uguale perché tutti gli uomini sono dotati di ragione e quindi non ci sono differenze etniche, sociali; ripreso e riproposto ideale del cosmopolitismo = a tutto ciò si può educare diffondendo la "luce" della conoscenza (luce data dal conoscere), il sapere non è più solo per pochi ma per tutti. Ci sarà così la nascita dei primi giornali (es Tains in Inghilterra che nasce con lo scopo di diffondere conoscenze), apertura di accademie scientifiche, nascita circoli degli intellettuali e 1 invenzione dell'enciclopedia (il vero nome è Dizionario ragionato delle arti e dei mestieri) fondata da Diderot e D'Alembert ma in realtà all'invenzione dell'enciclopedia parteciperanno i maggiori letterati dell'epoca ad esempio Rousseau, Locke e Pellico= progetto che ha come scopo quello di trasmettere tutte le conoscenze non solo teoriche ma anche pratiche che hanno lo scopo di liberare l'uomo dall'ignoranza ma anche diffondere dei nuovi ideali; stesura di Quest'opera fu problematica infatti l'inizio della stesura è intorno al 1750 ma pochi anni dopo il Parlamento di Parigi e le autorità religiose condanneranno l'enciclopedia e fu posto il divieto di pubblicazione perché conteneva alcune critiche nei confronti di Stato e Chiesa, stesura ripresa pochi anni dopo con la pubblicazione definitiva nel 1772 e fu un successo editoriale perché ottenne numerose traduzioni in varie lingue - desiderio di cambiare la società: movimento sostiene riforme di carattere politico, economico e culturale perché per gli illuministi l'umanità progredisce grazie alla ragione intesa come spirito critico cioè come lo strumento di cui gli uomini sono dotati e che consente alle persone di dominare la natura e risolvere i problemi; la ragione ha anche il compiti di liberare uomini dai pregiudizi di tipo sociale (es divisione classi sociali) e politico (es assolutismo); ragione che rifiuta tutte le conoscenze che non sono scientificamente dimostrate, dietro questo rifiuto c'è il desiderio di eliminare la fede in campo conoscitivo perciò viene considerato vero solo ciò che è dimostrabile. Come dice Voltaire "che oggi tutto vada bene è un illusione, che domani tutto vada meglio è una speranza" (voler riformare per un futuro che sia migliore grazie alla ragione - la critica verso la tradizione: una critica nei confronti dello Stato Assoluto (non accettano idea che sovrano in questo caso sia Dio sulla Terra, non accettano alleanza trono-altare cioè che Chiesa e Stato siano in un rapporto stretto secondo gli Illuministi dovevano essere separati, non accettano divisione in classi sociali e cioè che le leggi non siano uguali per tutti ma gli illuministi sostengono l'uguaglianza. Contro lo Stao questi propongono un dispotismo illuminato o assolutissimamente illuminato ossia una forma di governo dove il sovrano è un servitore dello Stato, sovrano che deve tutelare libertà individuali e ha poteri limitati da una costituzione = sovrani avverano una serie di riforme concesse al popolo con lo scopo di garantire la felicità e il benessere della popolazione) sia nei confronti della Chiesa (la Chiesa vista come causa dell'ignoranza della popolazione perché si pone come obiettivo quello di dominare il popolo e essa deteneva il monopolio dell'istruzione in particolare i gesuiti; viene attaccata per l'indice dei libri proibiti e perché vita come causa di guerre religiose e persecuzioni nei confronti di chi professava credo diverso. Gli illuministi nei confronti della Chiesa alcuni avranno atteggiamenti diversi cioè sfoceranno nello scetticismo, altri avranno atteggiamento ateo e altri saranno deisti questi sostengono che Dio esista che sia creatore ma che non si occupa dell'uomo e non si rivela neanche all'uomo, ci saranno anche illuministi cristiani) ● Dal punto di vista politico: passaggio al dispotismo illuminato MONTESQUIEU L'opera di riferimento è "lo spirito delle leggi" e afferma che alla base dello Stato e delle leggi ci deve essere il bisogno dell'uomo di far fronte alle sue esigenze primarie ovvero 2 2. Settore improduttivo: industria e commercio, l'industria si limita a trasformare i beni e il commercio li sposta perciò non producono nuovo valore. Questa teoria sosterrà l'assoluzione e avrà però meno successo soprattutto in seguito alla Rivoluzione Francese e Industriale Dispotismo illuminato: è una forma di governo, nasce in alcuni paesi europei su iniziativa di alcuni sovrani che risentono dell'influenza della filosofia illuminista. Questi sovrani avviamo una serie di riforme di carattere economico e sociale che saranno esito di una lunga contrattazione tra ceti sociali privilegiati tra nobiltà e clero (difficilmente accettano queste riforme perché vedono perdere alcuni privilegi, questo spiega come in Spagna e Francia il peso della nobiltà e del clero sarà forte che non si affermare il dispotismo illuminato; altri paesi invece come l'Austria avviano questa serie di riforme). Sono riforme che andranno a garantire i diritti civili e non politici ai cittadini ossia non verrà esteso il diritto di voto a tutti; motivazioni che spingeranno i sovrani a concedere queste riforme : - In ambito finanziario: strutture degli Stati sempre più organizzate, casse dello Stato necessitano sempre più quantità di denaro per far fronte alle spese e quindi bisogna riorganizzare le finanze per consentire un prelievo delle tasse uniforme e per tutti i cittadini, tutti devono pagare le tasse e viene introdotto il catasto (registrazione delle proprietà dei beni immobili) con l'obiettivo di mappare le proprietà terriere e far pagare le tasse in base ai beni posseduti. - In ambito giuridico: obiettivo è rendere uniforme lo Stato ovvero che le leggi siano uguali per tutti e tutti siano sottoposti al Tribunale Civile e questo comporta l'eliminazione dei tribunali speciali e la scomparsa delle leggi che davano privilegi ai nobili e al clero. - In ambito religioso per laicizzazione dello Stato: rivedere i rapporti tra Stato e Chiesa, i sovrani cercarono di togliere i privilegi agli ecclesiastici sia sulla base dei beni posseduti e sia sul diritto di asilo = questa condizione di abolire i privilegi si chiama giurisdizionalismo; da parte dei sovrani diritto di togliere l'istruzione, la scuola diventa laica perciò vengono aperte scuole laiche in modo che venisse garantito diritto alla scuola a tutti, ordine maggiormente colpito sarà quello dei gesuiti in quanto possedevano le scuole, fu fatta su questo così tanta pressione che il pontefice arrivò ad abolire nel 1773 l'ordine dei gesuiti e poi successivamente ripristinato. Maria Teresa e Giuseppe II: impero austroungarico. L'avvio di queste riforme avviene con Maria Teresa (prima donna a essere sovrana e imperatrice, ottiene il titolo dopo una guerra e si impone per ottenerlo anche a livello militare sui sovrani europei). Impero austro-ungarico comprendeva Austria, territori della Baviera, centro-nord Italia e zona dell'Ungheria,mentre indirettamente controllava anche territori tedeschi perché presente confederazione degli Stati Europei. - Avvia una riforma di carattere fiscale che prevedeva l'introduzione di una tassazione progressiva sul reddito cioè in base al reddito si pagavano le tasse, questa riforma colpisce tutta la popolazione, per la riscossione delle tasse fu creato un corpo di funzionari statali che verrà istruito in una scuola laica dove ricevevano una formazione di carattere giuridico ed economica e inviati nelle diverse province dell'impero a riscuotere le tasse (ricevono lo stipendio dallo Stato). I risultati di questa riforma furono ottimi perché le tasse dello Stato videro aumentare i guadagni, i rapporti tra Stato e territorio diventano più regolari e oggettivi e perché tutti pagano le tasse. - Introduzione del catasto portata poi avanti dal figlio: va a colpire privilegi dei nobili e della Chiesa, questa introduzione trova opposizione nel territorio ungherese in 5 quanto in questa zona era presente il sistema feudale perciò i nobili si trovano svantaggiati e fanno resistenza; Giuseppe II sfrutta questa opposizione a suo favore perché colse occasione di inviare nei territori ungheresi molti più funzionari e abolisce la servitù della gleba attraverso un pagamento di una tassa. - Riforme in ambito religioso: politica religiosa nota anche come giuseppinismo, l'obiettivo è togliere privilegi alla Chiesa e rendere questa uno strumento dello Stato, gli ecclesiastici ridotti a servire dello Stato cioè devono obbedire alle autorità statali, la stessa formazione degli ecclesiastici verrà gestita dallo Stato infatti i seminari non saranno più religiosi ma statali; abolizione di ordini religiosi contemplativi (dediti alla preghiera) perché lo scopo era inglobare i beni, vendere questi beni e utilizzare il denaro per attività educative come aperture di scuole o assistenza ai malati. Questa scelta premio Giuseppe II i terreni furono comprati da borghesi e questo favorì sviluppo economico di questi territori - Riforme in ambito civile: Giuseppe II vuole ampliare i diritti civili infatti introduce la patente di tolleranza ossia garantisce la libertà di culto a qualsiasi confessione religiosa e questo riconosceva anche agli ebrei tutti i diritti civili. Introdotto il nuovo codice penale che prevede uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge e abolizione tortura nei processi per estorcere le confessioni. Introdotta una riforma scolastica che garantisce l'obbligatorietà dell'istruzione elementare (istruzione laica), questo porta all'aumento dell'alfabetizzazione all'interno dell'impero = Riforme portate in Italia e diventarono importanti nel Nord Italia perché i territori furono acquistati da borghesi che avevano come scopo mettere a frutto questi terreni perciò si verifica la trasformazione agricola della Pianura Padana. Apertura frontiera tra Lombardia e territori austriaci: prima erano territori chiusi che dovevano pagare dazi questo cambia perciò le merci circolavano verso l'impero e questo favorisce la produzione agricola. La presenza austriaca però sarà anche negativa perché gli austriaci controllano il territorio con funzionari austriaci, nessun rappresentante di questi territori nel Parlamento austraico. ETÀ DELLE RIVOLUZIONI: va dal 1770 al 1793 e si verificano: due rivoluzioni di carattere storico e politico ● Rivoluzione americana 1776: la prima colonia americana la Virginia, successivamente si costituiscono altre colonie e da qui nel corso di metà del 600 e 700 si erano costituiscono 13 colonie che si affacciano sull'Oceano Atlantici costruite o da gruppi di minoranza religiosa che erano oggetto di persecuzioni o da persone scarcerate che decidono di emigrare alla ricerca di una nuova vita o da nobili decaduti che avevano perso tutti i loro beni. Le 13 colonie sono divise in: Colonie del Nord e del Centro: costituite da mercanti, artigiani, professionisti e una minima parte di agricoltori, sono colonie dove c'era maggior benessere; dal punto di vista religioso sono più variegate (diverse religioni) Colonie del Sud: sono prevalentemente agricole basate su un sistema di latifondo e questo comporta pochi proprietari terrieri che possiedono grandi appezzamenti di terra (monoculture: cotone, tabacco, grano e canna da zucchero), coltivavano questi territori gli schiavi che arrivavano dal triangolo commerciale, dall'Africa e dai Caraibi (non solo schiavi neri ma anche bianchi che erano servi a contratto perché non disponevano denaro per pagarsi il viaggio dall'Europa verso l'America così per lavoravano nelle piantagioni per saldare il loro debito e tornavano ad essere liberi); dal punto di vista religioso erano anglicana o cattoliche 6 Da punto di vista politico tutte le colonie dipendevano dalla corona, nelle Colonie del Centro- Nord la monarchia nominava il governatore, nelle Colonie del Sud a scegliere il governatore erano i latifondisti; questa differenza era per un fattore economico perché quelle del Sud avevano un maggiore peso economico perché importavano i beni prodotti esclusivamente in Inghilterra. Ogni colonia aveva il diritto di eleggere un parlamento locale, nei parlamenti del Nord c'erano tutti i cittadini di tutti i ceti sociali, nei parlamenti del Sud c'erano solo i latifondisti. Questi parlamenti avevano pochissimo peso in quanto riuscivano a emanare qualche leggi mentre tutte le decisioni venivano prese a Londra, nessuno dei rappresentanti delle colonie era presente nel parlamento inglese. I rapporti tra colonie e madrepatria fino alla metà del 700 non erano stati problematici nonostante il controllo e i vincoli posti alle colonie sui commerci dalla corona; nella Guerra dei 7 anni le colonie avevano avuto un ruolo importante perché avevano consentito vittoria Inghilterra nei territori americani e anche in altri territori per aver fornito aiuti militari, le colonie perciò si aspettavano dalla madrepatria una ricompensa ossia che facesse entrare rappresentanti delle colonie nel Parlamento e che concedesse loro una maggiore autonomia, l'Inghilterra però aumento tasse verso le colonie e impose loro di contribuire all'esercito (fornendo soldati e armi), questo posto all'aumentare delle tensioni tra colonie e madrepatria. Queste tensioni portarono degli atteggiamenti di sabotaggio nei confronti della corona, l'avvio di questi atteggiamenti fu quando l'Inghilterra emanò due tasse: - Tasse sullo zucchero: zucchero era uno dei principali prodotti esportato ed era un bene molto costoso (bene di lusso) = tassa che colpisce esportazione - Tasse sulla marca da bollo: tassa che veniva applicata sulla stampa, nelle colonie c'era un alto tasso di alfabetizzazione e quindi una grande diffusione di giornali e di libri = questa tassa va a colpire maggiormente i giornali perché su questi si scambiavano idee andando a criticare la corona = iniziano le prime mobilitazioni con lo scopo di abolire le tasse e di far sì che la corona inizia a prendere in considerazione le colonie, non sono proteste violente ma tutte forma di sabotaggio; di fronte a queste situazioni la corona decide di abolire le tasse ma questo però non appiana i rapporti perché la corona invece di andare incontro aumenta la repressione, quindi dalle prime forme di boicottaggio si passa a una serie di violente manifestazioni che ebbero come centro la città di Boston (note come i massacri di Boston perché in questo scontro morirono delle persone). Per cercare di risolvere gli scontri la corona decide di abolire tutte le tasse sulle importazioni di beni in America con una sola eccezione il té. Questa non viene abolita perché il sovrano Giorgio III per salvare la Compagnia delle Indie che si trovava in bancarotta, i coloni così decidono di boicottare questa scelta e iniziano a comprare il tè dagli olandesi e viene organizzata una protesta chiamata Boston Tea Party; a questa manifestazione la monarchia inglese risponde aumentando le tasse. Nel 1774 i rappresentanti delle colonie si ritrovano a Philadelphia e qui viene aperto il primo Congresso continentale americano (riunione dei rappresentanti delle colonie) e il suo scopo non era quello di procedere con una guerra per ottenere l'indipendenza ma l'obiettivo era rimanere legati alla corona inglese avendo un proprio parlamento che legiferare autonomamente e che fosse il parlamento a decidere la tassazione, la risposta di Giorgio III fu il rifiuto di ogni concessione; questo rifiuto apre le tensioni tra corona e coloni, il Congresso si apre per la seconda volta per decidere organizzazione dell'esercito composto da volontari e guidato da George Washington e da qui si inizia la preparazione della guerra. La data di inizio è 4 luglio 1776 perché è il giorno in cui il congresso emanò la Dichiarazione d'Indipendenza elaborata 7
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