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800 - 900 (1864-1914), Appunti di Storia

Ultimi anni dell’Ottocento tra prima associazione internazionale, crisi fine secolo, seconda rivoluzione industriale, società di massa, estensione suffragio, partiti di massa, seconda internazionale, nazionalismo, patriottismo, consiglio della comune,, situazione Germania Russia Inghilterra e Italia, la chiesa, positivismo e nuove scienze sociali, triplice intesa, Belle Époque, caso Dreyfus e nascita dei soviet.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 04/10/2021

Giuliacornelli999
Giuliacornelli999 🇮🇹

3 documenti

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Scarica 800 - 900 (1864-1914) e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Nel 1864 venne fondata a Londra la Prima associazione internazionale dei lavoratori, la cui storia fu caratterizzata dai contrasti tra le nuove correnti (marxisti e anarchici) che avrebbero presto condotto alla sua dissoluzione. Il maggior teorico dell'anarchismo fu Bakuin, le cui teorie si distinguevano per alcuni aspetti sostanziali da quelle di Marx. Egli, tra l'altro, riteneva che, una volta abbattuto il potere statale, il comunismo si sarebbe instaurato spontaneamente, senza dunque la fase di “dittatura del proletariato” prevista da Marx. Egli considerava, inoltre, le masse diseredate il soggetto della rivoluzione. Per quest'ultimo motivo il bakuninismo si diffuse soprattutto nei paesi più arretrati e declino progressivamente coll’avanzare del l'industrializzazione e la crescita della classe operaia. Gli ultimi 25 anni dell'Ottocento sono gli anni dell'imperialismo e della società di massa, ma sono anche gli anni della seconda rivoluzione industriale -> più sconvolgente della prima perchè le innovazione tecnologiche e i mutamenti politici marchieranno in maniera indelebile il corso della storia. La nuova fase dell'economia ebbe inizio con una sovrapproduzione. La caduta dei prezzi favorì la riduzione progressiva dei costi di produzione -> scambi commerciali ovunque. L'unico settore che subì maggiormente la caduta dei prezzi fu quello agricolo: poiché era diminuito il prezzo dei prodotti importati, l'agricoltura italiana non veniva cacata. L'abbassamento infatti avvantaggiò i consumatori delle città, ma provoco la rovina di molte aziende agricole (agricoltori Europa centro-settentrionale si difesero meglio). A causa di ciò ci furono molte emigrazioni verso i paesi dell’oltre oceano, in particolare nell'America del Nord. Così gli stati decisero di attuare un governo di protezionismo (dazi su prodotti importati) per salvare l'industria in particolare sui cereali e un sostegno diretto. Un aiuto fu garantito anche dalle finanze -> tra banche e imprese si venne a creare uno stretto rapporto di compenetrazione: le imprese dipendevano sempre più dalle banche per il loro sviluppo e le banche legavano in misura crescente le loro fortune a quelle delle imprese. La seconda rivoluzione industriale ha molti simboli e sfocia in tutto. L'acciaio fu fondamentale con i suoi costi relativamente modesti e trovava applicazione in vari campi. Fu introdotto il cemento armato. La chimica per la dinamite, fibre tessili, alimenti in scatola. Motori a scoppio con le prime automobili e il petrolio. L'elettricità diventa qualcosa di comune, il telefono. Dagli ultimi anni dell'Ottocento alla prima guerra mondiale ci fu una grande espansione. Grazie a tutte le invenzioni che ci furono abbiamo uno sviluppo generalizzato della produzione che interessò quasi tutti i settori -> crescita redditi < ampliamento del mercato -> produzione in serie = produzione ordinata e continua, venduti attraverso una rete commerciale sempre più estesa e ramificata dove ogni operaio non doveva più lavorare alla produzione dell'intero prodotto, ma compiere solo una piccola parte del lavoro necessario a tale fine, in modo ripetitivo e spersonalizzato. Tale sistema assicurava una migliore resa del lavoro degli operai, ma rendeva la loro attività lavorativa meno gratificante e più meccanica. | prodotti erano accessibili anche ai ceti medi. Sempre nella stessa direzione di razionalizzazione del lavoro venne poi elaborato il metodo di Taylor o taylorismo, che disciplinava rigorosamente i tempi del lavoro degli operai, in modo da evitare sprechi di tempo, come pause ingiustificate. La società di massa nacque grazie alla seconda rivoluzione industriale. In essa i cittadini vivono in grandi e medi agglomerati urbani, dunque gli uomini sono più a stretto contatto tra di loro, ma questi rapporti hanno spesso un carattere anonimo e impersonale perchè il sistema di relazioni sociali non passa più attraverso le comunità tradizionali, ma fa capo alle grandi istituzioni nazionali (apparati statali, partiti) che avevano un peso nelle decisioni pubbliche => i comportamenti si uniformano secondo modelli generali, ma nonostante ciò è considerato periodo ottimista, ma rendevano più complessa la stratificazione sociale: * Ceti medi -> lavoratori qualificati che avevano più vantaggi dello sviluppo industriale. Essi rifiutavano ogni identificazione con le classi lavoratrici. * Impiegati -> colletti bianchi e statali che costituivano una massa omogenea. Diventeranno con il tempo un ruolo di primo piano. => c'era molta distinzione tra piccola borghesia e proletariato. A partire dagli anni ‘70 dell'800, tutti i governi d'Europa via via si impegnarono per rendere l'istruzione elementare obbligatoria e gratuita, e per sviluppare quella media e superiore, portando al contempo l'insegnamento sotto il controllo pubblico. Si trattò quindi di un processo di laicizzazione e di statalizzazione della scuola, con tempi, modi e esiti diversi a seconda dei paesi. Fu meno spinto in Gran Bretagna, più rapida in Francia e Germania, dove esisteva già da tempo un'alfabetizzazione diffusa, più lenta nei paesi mediterranei e nell'Europa orientale, dove le condizioni di partenza erano più arretrate. | giornali e l'opinione pubblica > Strettamente connesso a questi progressi dell'istruzione fu la crescente diffusione della stampa, quotidiana e periodica. All'inizio del ‘900, nei paesi più progrediti si moltiplicarono lettori, favorita anche dai progressi tecnologici: telefono, che consentì di aumentare quantità e rapidità nella circolazione delle informazioni. Con la crescita della diffusione della carta stampata prende sempre più forma l'opinione pubblica: per un numero crescente di cittadini, infatti, diventò più facile accedere alle informazioni di interesse generale. Un contributo notevole “nazionalizzazione delle masse” venne anche dalle riforme degli ordinamenti militari che furono realizzate in tutta Europa (eccezione della Gran Bretagna) a partire dagli anni ‘70 dell'800. Il principio che si affermò fu quello del servizio militare obbligatorio per la popolazione maschile. C'erano delle resistenze a creare eserciti di massa, cioè di cittadini, soprattutto dovute alla preoccupazione che armare le masse avrebbe potuto rivelarsi pericoloso, in caso di tensioni sociali. Inoltre vi era la considerazione che se si chiedeva a tutti i cittadini di rischiare (in guerra) la propria vita, non si poteva poi negar loro il diritto di voto. Tuttavia altri motivi spingevano per la trasformazione degli eserciti: ® Uno era di carattere politico-militare: la disponibilità di grandi masse consentiva ora un esercito in grado di assolvere quella funzione deterrente che ne faceva uno strumento indispensabile anche in tempo di pace. * L'altro era dato dal fatto che la tecnologia e l'industria consentivano la produzione in serie di armi. La coscrizione obbligatoria contribuiva a porre il problema della estensione del suffragio. Era una dinamica già iata con le rivoluzioni inglese, americana e francese. Erano ormai maturi i tempi per l'affermazione del principio di sovranità popolare. E in effetti in Europa, tra la fine dell'800 e l’inizio del ‘900, si attuò una tendenza costante verso l'estensione del diritto di voto. Nel 1890 il suffragio universale maschile era adottato solo in Francia, in Germania e in Svizzera. Nei venticinque anni successivi in quasi tutti i paesi dell'Europa occidentale (Spagna nel 1890, in Belgio nel 1893, in Norvegia nel 1898, in Austria e nel Granducato di Finlandia, allora parte dell'Impero russo, nel 1907 (Norvegia e Finlandia furono i primi paesi a concedere il voto anche alle donne), in Italia nel 1912). Gran Bretagna e Olanda furono le ultime, dopo la prima guerra mondiale. Con l'allargamento del diritto di voto si sviluppano i partiti di massa: hanno degli iscritti, delle sezioni, dei segretari e dei periodici momenti consultazioni: i congressi. In un congresso, eletto dagli iscritti, si elabora la linea politica per gli anni successivi e si eleggono gli organi centrali che la faranno attuare, il segretario, vero "capo" del partito e il comitato centrale. All'inizio l'area politica liberal-conservatrice fu restia, poi anche i più conservatori furono costretti per conquistare e mantenere il consenso popolare. > il nuovo modello del partito di massa fu realizzato per la prima volta dalla SPD tedesca. Già alla vigilia della prima guerra mondiale appariva chiaro come in nessun paese dell'Europa occidentale la vita pubblica potesse più essere considerata un terreno riservato a ristretti gruppi di notabili che traevano la loro forza dalla loro posizione sociale e nuovi centri di potere si affiancavano a quelli tradizionali presenti nei sistemi politici liberali. Chiesa: si avvicinò alla società di massa con le parrocchie, associazioni creative e movimenti di azione cattolica. Leone XIII avvicino la chiesa e le classi dirigenti nei paesi dove cerano più tensioni -> la chiesa ha un ruolo sociale. Rerum Novarum: 1891 riguarda i problemi della condizione operaia => bandiva il socialismo e riaffermava l'ideale della concordia fra le classi sociali. Giusto compromesso fra lavoratori e imprenditori. Positivismo e nuove scienze sociali: il positivismo era un modo di ricerca e conoscenza della realtà: nuove correnti vitalistiche e psicoanalisi. C'era un inclinazione a fare come dei caproni che seguono il branco (max Weber). Le varie analisi avevano in comune un pessimismo nella democrazia a causa dei complessi meccanismi e questo scateno nell'opinione pubblica una critica generale verso la democrazia stessa. In seguito alla crisi del sistema bismarkiano e attraverso l'alleanza tra Francia e Russia, l'intesa cordiale franco- inglese e l'accordo anglo-russo sulle questioni asiatiche, si venne a costituire in Europa uno schieramento, poi detto triplice intesa, contrapposto alla triplice |" eleganza> C Gran Bretagna Er Francia, Russia (NB creato anche a seguito dell'elezione del successore di Bismarck Gug felmo Il con il suo governo più dinamico). Il decennio precedente la prima guerra mondiale registrò un'accentuazione dei contrasti internazionali dovuti al risveglio degli imperi d'occidente. Dalle due (1905 e 1911) la Germania uscì sconfitta, mentre la Francia ottenne un protettorato sul Marocco. L'annessione della (1908) da parte dell'Austria, la (1911-12), le due (1912-13) segnarono un profondo rivolgimento degli equilibri nell'area della Turchia, dove nel 1908 era cominciata la rivoluzione dei (intellettuali che volevano la monarchia costituzionale), che veniva definitivamente estromessa dall'Europa, mentre si faceva sempre più acuto il Il periodo a cavallo tra i due secoli fu chiamato Belle Époque dagli europei dopo la prima guerra mondiale, dato lo slancio economico e il progressivo arricchimento della società, oltre al progresso scientifico. Oltre a questo ottimismo non bisogna dimenticare le spinte conservatrici, il crescente nazionalismo e l'imperialismo. -> si comincia sempre di più ad avvertire il pericolo giallo in seguito alla crescita demografica ed industriale dell'Asia, soprattutto da parte di Giappone e Cina. In Francia le critiche alla repubblica continuavano e si trasformano in nazionalismo, reazioni coleriche e antisemitismo. Questa alleanza si coagulò intorno al caso Dreyfus (ufficiale ebreo ingiustamente condannato per spionaggio) che creò una vera e propria spaccatura. Le forze progressi e ebbero la meglio sul piano elettorale e diedero inizio a un periodo di governi a direzione radicale che si unirono con socialisti e crearono delle riforme sociali > quelle che non si sono realizzate hanno creato la rottura dell'alleanza. In Gran Bretagna la vita politica fu dominata dalla coalizione tra conservatoti e unionisti che cercarono di inire all'espansione imperialistica una politica di riforme sociali. Il successo dei liberali (1906) segno un mutamento in senso progressista che trovò il suo momento più importante nella battaglia per la riduzione dei poteri della Camera dei Lords. Dopo Bismarck c'è una svolta nella politica interna tedesca. Nonostante Guglielmo Il avesse parlato di un “nuovo corso” non ci furono dei particolari cambiamenti > le speranze di un'evoluzione liberale cedettero. Politica estera della Germania rafforzava la tradizionale alleanza tra grande industria, aristocrazia terriera e vertiti militari e finiva con l’ottenere l'appoggio di tutte le forze politiche, socialdemocratici esclusi (assoluto isolamento). Solo dopo cederà a dei patti con le ideologie nazional-imperialistiche. La Russia è l'unico stato esclusivamente autocratico di Europa, poiché non c'erano mediazione istituzionali contro lo strapotere dello zar. In questo contesto si sviluppano tra la popolazione il partito socialdemocratico e partito socialista rivoluzionario molto attivi nella propaganda anarchica e popolare. 1904 il Giappone, senza dichiarazione di guerra, stringe in assedio la città di Port Arthur -> guerra per la conquista della Manciuria, ovvero territorio di confine tra Russia e Cina e Corea. Gennaio 1905 protesta di centocinquanta mila persone a San Pietroburgo per chiedere allo zar Nicola Il di concedere nuove libertà politiche e e agevolare i ceti medi -> l'esercito spara sulla folla e uccide cento persone. Scoppia la rivolta in ogni luogo, da parte del popolo e di alcuni soldati, e mentre a marzo il Giappone vince la battaglia di Munder, in Russia si costituiscono i soviet, ovvero consigli eletti sui luoghi di lavoro, che assumono la guida del movimento rivoluzionario. Maggio sconfitta di Tsushima -> è la prima volta che un popolo europeo viene sconfitto da uno orientale. Settembre trattato di Portsmouth, in cui il Giappone ottiene la Manciuria, l‘isola di Saschalin e il protettorato della Corea. Inverno repressione durissima della rivolta popolare, i cui capi vengono arrestati o fucilati. 1907 il governo approva una legge elettorale classica, per cui il voto di un grande proprietario vale cinquecento volte quello di un contadino. Italia Questo lungo periodo (1870-1914) possiamo suddividerlo in delle età: * Età della sinistra storica: inizia nel 1878-1887 ed è caratterizzata di governi della sinistra storica (democratica), dopo anni della destra liberale. Cadrà sotto impresa coloniale. * Età di Crispi: 1887-1901 appartiene al mondo della sinistra storica, ma quanto prende il potere ha carattere autoritario. Subirà anche delle crisi di corruzioni. Essa cadrà sotto l'impresa coloniale. * Età giolittiana: 1901-1914. Era un uomo carismatico che da vivere nel potere, che sa fare alleanze e che sa muoversi nella politica > uomo di centro liberale. Egli tornerà dopo la prima guerra mondiale che guiderà altro governo. ETÀ DELLA SINISTRA STORICA: siano nella meta degli anni 70 e l’Italia unita è profondamente divisa -> Italia del nord ha agricoltura più avanzata, nel centro c'è la mezzadria (mezzadro stimolato a produrre), nel sud c'è ancora il latifondo. Dunque i governi della destra storica avevano dimenticato l’Italia del sud. Essa unifica dei comuni, ma il consiglio comunale erano eletti da un suffragio stretto (retrogradiamo), che dovevano salvaguardare la gente del territorio. \Accade che l'Italia povera si trova attraversata da una crisi economica -> crisi di sovrapproduzione > crollo dei prezzi del grano e del macinato, dunque il sud va il rovina > emigrazioni negli Stati Uniti, Australia, Belgio. Nel 1886 c'è una rivoluzione parlamentare perchè giunge al potere un ceto dirigente, che non aveva mai occupato ruoli di governo = sinistra storica liberale-democratica (diversa da quella socialista, comunista e anarchica) animata da progressismo. Vincerà le elezioni con delle riforme per rendere più moderna l’Italia con al potere Depretis (tesse le tele di alleanza), iniziatore del trasformismo= capacita di passare da uno schieramento a un altro vincente. Ne fanno parte figure alta-media borghesia provenienti da tutta Italia, uomini diplomati. La prima delle riforme sarà la riforma elettorale -> vogliono allargare il suffragio, triplicando la percentuale degli elettori, ma dovevi aver superato l'esame elementare ed avere 21 anni. Tutto ciò porterà nel 1882 a elezione di Andrea Costa. Altra riforma nel 1877 è la legge Coppino= obbligatorietà delle elementari e ci sono sanzioni per i genitori inadempienti > stato forte che tutela anche la vita dei cittadini. la sinistra storica va al potere nel momento in cui il capitalismo europeo è in crisi. Una delle risposte alla crisi è stato colonialismo prendendo materie prime. Oltre a questo fanno protezionismo, dazi doganali, favorire consumo prodotti interni, toglie tassa sul macinato, ma non basta perche ci sono emigrazioni. Dal punto di vista estero compie una rivoluzione copernicana -> l'Italia, dopo più di venti anni di accordi con la Francia, vengono abbandonati per andare in alleanza con i nemici, gli austriaci, affidandosi a Bismarck -> firma la triplice alleanza nel maggio del 1882 e la motivazione è che voleva uscire da una situazione di isolamento diplomatico e per espandersi in Africa doveva associarsi a coloro che non avevano colonie e avrebbero fatto guerra (Germania e Austria). Questa politica coloniale sarà una croce perchè nel 1887 vicino a Dogali, le truppe italiane vengono attaccati dall'esercito del negus (Etiopia unica parte con potenza e non accetta invasione Italia). Il governo di Depretis crolla. Il potere viene preso da Crispi. ETÀ DI CRISPI: In italia stava crescendo il governo socialista e quello cattolico -> la classe operaia sta crescendo perchè l’Italia si sta industrializzando. La classi operaie e contadine si stavano raggruppando in cooperative perchè singolarmente erano deboli e quindi cercavano di aiutarsi > a capo c'era Turati. Andrea Costa crea il partito socialista rivoluzionario di Romagna -> 1892. Nascono le camere al lavoro per fare fronte comune a condizioni precarie dei lavoratori. C'erano anche anarchici che volevano fare insurrezioni.
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