Scarica A060 TECNOLOGIA CONCORSO SCUOLA ESEMPIO UDA PROVA ORALE TITOLO "LA CAMERA OSCURA" e più Prove d'esame in PDF di Tecnologia Dei Materiali solo su Docsity! CONCORSO DOCENTI DDG N. 201 DEL 20 APRILE 2020 DDN N. 499 DEL 2020, INTEGRATO E MODIFICATO DAL DDN N. 23 DEL 5 GENNAIO 2022 CLASSE DI CONCORSO: A-60 CANDIDATA: ANTONIETTA MANGIAPIA 27 SETTEMBRE 2022 PROVA ORALE N. 257 Il candidato simuli una lezione su «LA CAMERA OSCURA», indicandone l’UDA in cui è inserita, utilizzando gli opportuni contenuti e le opportune metodologie didattiche, le cui scelte dovranno essere illustrate. Il candidato si avvalga delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. TRACCIA ESTRATTA 1 CONTESTO CLASSE/SCUOLA 1 ALUNNO CON DSA CERTIFICATO (legge 107/2020) CLASSE COMPOSTA DA 19 ALUNNI Il consiglio di classe ha redatto un apposito PDP Stessi obiettivi della classe perseguibili mediante: MISURE DISPENSATIVE STRUMENTI COMPENSATIVI Il gruppo classe è eterogeneo sia per competenze e abilità, sia per situazione socio-ambientale. Essendo in terza si è raggiunto un buon spirito di gruppo e l’ambiente è collaborativo Il territorio di riferimento è caratterizzato da un tessuto misto ovvero da due aree socio-culturali: ceti di piccola e media borghesia, positivamente impegnati nelle attività di recupero e miglioramento socio-economico e culturale della zona; ceti popolari. ANALIZZATI NEL PTOF DOTAZIONE SCOLASTICA Aula informatica LIM Lavagna bianca Account istituzionale 1 Analisi del contesto 2 Obiettivi 3 Percorso didattico 4 Verifica e valutazione STRATEGIE DIDATTICHE PER L’ALUNNO CON DSA IN OTTEMPERANZA ALLA DIR. MIN. DEL 27/12/2012 , ALLA CIRC. MIN. N.8/2013 NONCHÉ ALLA L. 170/2010 STRUMENTI COMPENSATIVI • Sintetizzatore vocalico/registratore; • Mappe concettuali e schemi; • Computer; • Software didattici specifici; • Fotocopie con testi facilmente leggibili; • Dizionario multimediale. • Schede corredate da immagini; • Materiali audiovisivi. MISURE DISPENSATIVE L’alunno sarà dispensato dalla lettura ad alta voce e dalla scrittura sotto dettatura; Avrà a disposizione tempi di esecuzione delle verifiche allungati e distesi; Il carico dei compiti a casa sarà inferiore a quello dei compagni. Il PDP è un documento di programmazione nonché strumento privilegiato che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare le strategie d’intervento più idonee e criteri di valutazione degli apprendimenti dell’alunno con esigenze speciali. Il testo della verifica deve essere letto dall’insegnante. Programmare le interrogazioni, e preferire la prova orale a quella scritta. 1 CONTESTO CLASSE/SCUOLA 2 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E TRAGUARDI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO • IMMAGINARE MODIFICHE DI OGGETTI E PRODOTTI DI USO QUOTIDIANO IN RELAZIONE A NUOVI BISOGNI O NECESSITÀ. • PIANIFICARE LE DIVERSE FASI PER LA REALIZZAZIONE DI UN OGGETTO IMPIEGANDO MATERIALI DI USO QUOTIDIANO. • COSTRUIRE OGGETTI CON MATERIALI FACILMENTE REPERIBILI A PARTIRE DA ESIGENZE E BISOGNI CONCRETI. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE • UTILIZZA ADEGUATE RISORSE MATERIALI, INFORMATIVE E ORGANIZZATIVE PER LA PROGETTAZIONE E LA REALIZZAZIONE DI SEMPLICI PRODOTTI, ANCHE DI TIPO DIGITALE. • CONOSCE LE PROPRIETÀ E LE CARATTERISTICHE DEI DIVERSI MEZZI DI COMUNICAZIONE ED È IN GRADO DI FARNE UN USO EFFICACE E RESPONSABILE RISPETTO ALLE PROPRIE NECESSITÀ DI STUDIO E SOCIALIZZAZIONE. Normative e documenti di riferimento: Raccomandazione EUROPEA 22/5/2018 Indicazioni nazionali per il curriculo 2012 INDICAZIONI NAZIONALI E NUOVI SCENARI- 2018 1 Analisi del contesto 2 Obiettivi 3 Percorso didattico 4 Verifica e valutazione METODOLOGIE • La mediazione didattica è tutto ciò che intenzionalmente l'insegnante mette in atto per favorire l'apprendimento degli alunni. • L’insegnante, attraverso il dialogo, diviene egli stesso mediatore, facilitando la comprensione e sollecitando gli alunni ad elaborare personalmente ed attivamente il sapere. In Aula Brainstorming Lezione interattiva Cooperative learning In Laboratorio Peer to peer 10 BRAINSTORMING ALLA LIM A PARTIRE DALLA VISIONE DI IMMAGINI ALLA LIM PROPONIAMO AGLI STUDENTI DI RISPONDERE ORALMENTE AD ALCUNE DOMANDE PER GENERARE LE PRIME IDEE E CONOSCENZE CIRCA L’ARGOMENTO. PARTIAMO DALLA STORIA DELLA FOTOGRAFIA. • Ti sei mai chiesto come è nata una macchina fotografica? • Le prime foto della storia sono uguali a quelle attuali? • Come si scattavano le fotografie in passato? • Conosci il principio di funzionamento delle prime macchine fotografiche? COS’È? COME FUNZIONA LA CAMERA OSCURA? La "camera obscura" si basa sul principio che i raggi luminosi provenienti da un oggetto fortemente illuminato, passando per un piccolo foro, detto stenopeico, si incrociano e, proiettandosi su uno schermo piano, formeranno un'immagine rovesciata e invertita dell'oggetto in questione. Per far sì che l'immagine sia sufficientemente visibile, è necessario porre lo schermo all'interno di una stanza in cui il livello di luminosità sia considerevolmente più basso di quello che circonda l'oggetto esterno; da qui il nome di "camera obscura". Più il foro è piccolo e più l'immagine risulta nitida e definita. DALLA MACCHINA FOTOGRAFICA ALLA FOTO Niepce utilizza una lamina di peltro ricoperta di asfalto, la mette a contatto con un dipinto ed espone tutto alla luce. Dopo del tempo osserva che le parti chiare del dipinto permettono alla luce di raggiungere l’asfalto e renderle più chiare di quelle ricoperte da pittura. Una volta lavata la lamina, il bitume non impressionato si scioglie, mentre quello reso più chiaro dalla luce resta impresso sulla lamina : NASCE IL PRIMO NEGATIVO 1800 1839 L’accademia di Francia rende nota la tecnica del dagherrotipo, derivante dal metodo di Daguerre. La tecnica consiste nell’inserire una lastra d’argento sottoposta a vapori di iodio in una camera oscura. La lastra viene esposta alla luce per 15 minuti nella camera oscura e poi sviluppata mediante procedimenti chimici. NASCE LA PRIMA FOTO 1841 Viene messa a punto la tecnica del calotipo che utilizza una carta, resa trasparente dalla paraffina e sensibilizzata con bagni di cloruro di sodio e nitrato di argento. Dopo l’esposizione e lo svliluppo, si ottiene un negativo dal quale è possibile ricavare UN NUMERO ILLIMITATO DI COPIE POSITIVE 1888 Nasce la KODAK, la più grande industria di pellicole fotografiche che realizza il primo rullino in celluloide. LA FOTOGRAFIA DIVENTA ACCESSIBILE A TUTTI COMPITO PER CASA: LA MAPPA CONCETTUALE ATTIVITÀ LABORATORIALE: COSTRUIAMO UNA CAMERA OSCURA USIAMO LE MANI! Dopo la visione del video, in cooperative learning, gli alunni potranno realizzare la camera oscura seguendo delle istruzioni date dall’insegnante. VERIFICA 20 Somministriamo agli alunni una verifica con google moduli per l’accertamento delle conoscenze apprese. Come è fatta una camera oscura? Per cosa veniva utilizzata in passato? Perché l’immagine proiettata risulta capovolta? A cosa serve il forellino al lato della camera oscura? Perché la camera oscura è chiamata così? VERIFICA
AVANZATO
INTERMEDIO
BASE
INIZIALE
Organizzazione
del lavoro
L'alunno si è organizzato in
modo operativo ed efficace.
Le fasi sono state
rispettate ed eseguite
correttamente.
L'alunno non si è
organizzato in modo
‘efficace in tutte le fasi del
lavoro, anche se ha
eseguito i compiti in
modo corretto.
L'alunno ha avuto
bisogno dell'insegnante
per organizzare ed
eseguire alcune fasi del
lavoro.
L'alunno non si è
organizzato e ha
incontrato seri problemi
nell'individuare una
corretta esecuzione delle
fasi.
Partecipazione e
L'alunno ha partecipato
attivamente al lavoro e ha
L'alunno ha partecipato
(con sufficiente interesse el
La partecipazione
L'alunno non si è attivato
per la realizzazione del
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A necessarie alla . o. difficoltà attivare un percorso di
Risorse A . . tutte le informazioni Rudio . .
realizzazione del compito, : nell'individuazione delle ricerca adeguato al
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inoltre ha anche scoperto informazioni compito
nuove risorse in modo
autonomo.
realizzazione del compito.
Prodotto finale
Il prodotto finale
corrisponde correttamente
al compito
Il prodotto finale non
corrisponde esattamente
al compito, anche se il
lavoro è abbastanza
buono
Il prodotto finale
corrisponde in modo
scarso al compito
assegnato
Il prodotto finale non
corrisponde al compito
assegnato
GRAZIE! BIBLIOGRAFIA • Da Re F. (2013), “La didattica per competenze”, Pearson • Da Re F. e Scapin C.(2014), “Didattica per competenze e inclusione”, Erickson • Tecnologia e Società Zanichelli • Tecnologia con metodo Minerva Scuola • www.istruzione.it • www.edscuola.it