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aborto enzootico ovino, Appunti di Veterinaria

viene trattato l'aborto enzootico ovino, in particolare l'epidemiologia, trasmissione, patogenesi, terapia, profilassi, diagnosi

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 02/06/2023

benedetta-bertini
benedetta-bertini 🇮🇹

5 documenti

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Scarica aborto enzootico ovino e più Appunti in PDF di Veterinaria solo su Docsity! ABORTO ENZOOTICO OVINO Sostenuta da una Clamidia, in particolare Chlamydophila abortus. Le caratteristiche sono quelle della Clamidia psittaci (Gram -, intracellulare obbligato,..). Colpisce i ruminanti, la pecora in particolar modo (da cui il nome) ma anche le capre e altri ruminanti. Non solo domestici ma anche selvatici. Non colpisce altre specie ed è zoonotica, non così grave come la C.psittaci. EPIDEMIOLOGIA: E’ legata all’introduzione di animali con infezione asintomatica e subclinica. La pecora nel momento dell aborto elimina una quantità enorme di clamidie, tramite la placenta e le secrezioni vaginali, ma anche con le lochizioni dei giorni successivi si ha una disseminazione importante di clamidie. La pecora una volta che ha abortito non è guarita, ma rimane portatrice a livello intestinale, per cui le pecore continuano ad eliminare clamidie non più con le secrezioni vaginali ma con le feci. Non hanno diarrea, né enteriti. TRASMISSIONE: Le pecore recettive si infettano per: ➢ via orale, tramite ad esempio acqua contaminata. ➢ via inalatoria , tramite ad esempio le polveri (come per la febbre Q, questa però è altamente patogena rispetto alla clamidia abortus) ➢ via venerea, non è dimostrata, perché nonostante la localizzazione all’apparato riproduttore di entrambi i sessi non c’è trasmissione venerea. Quindi non incide sull’epidemiologia. Se l’agnello nasce sano si infetta comunque al momento del parto con l’ingestione di colostro e latte infetto: la clamidia abortus va alla mammella e finisce nel latte. Si può avere la trasmissione interspecie: sono sensibili anche le capre, bovini, bufali e quindi ci può essere il passaggio da una specie all’altra. Attenzione ai ruminanti selvatici: le pecore che porto al pascolo si possono infettare perchè magari è passato un selvatico che ha contaminato l’ambiente, quindi trasmissione da selvatico a domestico. Interspecie comprende anche piccioni i quali possono fare da vettori meccanici. PATOGENESI: La clamidia entra per via orale, inalatoria o congiuntivale, va incontro ad una prima replicazione nelle sedi di ingresso, va in circolo e si ha una batteriemia (clamidemia) che può essere primaria e secondaria, portandosi nei vari distretti del corpo: interessati molto fegato e milza dove c’è un’intensa replicazione della clamidie. Il problema è quando arrivano all’apparato genitale femminile o maschile: se è quello maschile si ha una reazione infiammatoria che si traduce in epididimite orchite, questo comporta un’alterazione della qualità del seme.Quando va all’apparato femminile, se la femmina è gravida la clamidia determina lesioni ai cotiledoni e negli spazi inter cotiledonari, questo significa che si ha un danneggiamento della placenta che compromette la gravidanza. Passa poi la placenta e raggiunge il feto sul quale ha un’azione diretta tossica e letale, che comporta la morte del feto e di conseguenza l’aborto. Potrebbe partorire quindi agnelli nati morti, disvitali, oppure vitali che sembrano che stiamo bene ma che in realtà sono infetti, più pericolosi dal punto di vista epidemiologico in quanto portano la clamidia come infezione latente, la quale si risveglierà quando è il momento
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