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ABORTO SPONTANEO, ABORTO SPONTANEO PRECOCE E 4 SETTIMANA DI GRAVIDANZA GINECOLOGIA, Appunti di Ginecologia

-ABORTO SPONTANEO -ABORTO SPONTANEO PRECOCE -4 SETTIMANA DI GRAVIDANZA

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 04/08/2021

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OSS_20 🇮🇹

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Scarica ABORTO SPONTANEO, ABORTO SPONTANEO PRECOCE E 4 SETTIMANA DI GRAVIDANZA GINECOLOGIA e più Appunti in PDF di Ginecologia solo su Docsity! ABORTO SPONTANEO Sintomi dell’aborto spontaneo Sanguinamento vaginale e crampi sono i sintomi più comuni dell'aborto spontaneo nelle prime settimane di gravidanza. Tuttavia non sempre è facile riuscire a distinguere un'interruzione della gravidanza: proprio all'inizio, tra i più comuni sintomi gravidici, è piuttosto frequente notare piccole perdite (che possono essere le cosiddette perdite da impianto, sono cioè causate dall'annidamento dell'embrione nelle pareti uterine), e avere piccoli crampi al basso addome. Possiamo sospettare che tutto stia procedendo bene anche se persistono per qualche settimana i classici sintomi della gravidanza come: dolore e tensione al seno; nausea del primo mattino; minzione frequente; stanchezza e sonnolenza; Molte donne non si accorgono di nulla perché la gravidanza si interrompe ai suoi esordi, quando non è stato nemmeno fatto il test di gravidanza, e le perdite vengono scambiare per le normali mestruazioni. Di certo il modo per sapere se una gravidanza si è interrotta è con un'ecografia: la prima ecografia, che in genere si esegue intorno alla decima, undicesima settimana, potrà rivelarci che tutto sta procedendo bene, se c'è attività cardiaca e se l'embrione si è impiantato in modo corretto. durante il primo trimestre Alcuni di questi aborti spontanei sono talmente precoci che a volte le future mamme non sanno nemmeno di essere incinte. Cause: Le cause spesso sono da ricercare in anomalie cromosomiche nel feto, problema dello sperma o dell'ovaio . Più rari i casi di interruzione più tardivi ovaio policistico sarebbero più soggette ad aborti spontanei nei primi mesi di gravidanza. Ma quali sono i sintomi di un aborto spontaneo? Non tutte le donne presentano sintomi che indicano che un'interruzione di gravidanza è in corso. Ci possono essere dei casi in cui il feto è morto, ma non viene espulso. Il medico potrebbe prescrivere un farmaco che spingerà l'utero a contrarsi per facilitare l'espulsione sintomi più frequenti di un aborto spontaneo, - Mal di schiena di intensità da lieve a più grave - Dimagrimento - Muco di colore bianco rosato - Contrazioni molto dolorose - Perdite marroni o di colore rosso vivo, che possono essere accompagnate da crampi Interventi Se non si mostrano segni di infezione, un'opzione (tra la 5-7 settimana) è aspettare che l'utero espella in maniera autonoma tutto il materiale abortivo cioè sia la placenta che l'embrione. In questo caso non servirà nessun trattamento chirurgico. È possibile che venga consigliato di non usare assorbenti interni e non avere rapporti sessuali per 1-2 settimane dopo una aborto spontaneo, per aiutare a prevenire l'infezione. Un aborto spontaneo nel primo trimestre di solito è un evento occasionale. La maggior parte delle donne riesce poi ad avere una gravidanza e a portarla avanti con successo. Aborto spontaneo precoce Possono essere diversi i motivi per cui si verifica: consiste nell’assorbimento o eliminazione dell'embrione in epoca precoce, già alla quarta settimana di gravidanza L’aborto si può manifestare con mestruazioni ritardate e abbondanti o anche senza nessun sintomo. In questi casi la BhCG risulterà debolmente positiva, in regressione, fino ad azzerarsi dopo alcuni giorni in caso di assenza di residui ovulari in utero. L’ecografia potrà rilevare, se eseguita tempestivamente, un utero di tipo gravidico con dimensioni lievemente aumentate (tale segno è ovviamente utilizzabile solo nel caso in cui sia stata effettuata una eco di base prima della gravidanza), aumento della vascolarizzazione e reazione deciduale dell’endometrio. È fondamentale escludere ecograficamente residui ovulari. L'assenza di materiale ovulare intrauterino, la negativizzazione della BhCG, la mancanza di perdite persistenti o purulente e l'assenza di sintomatologia generale correlabile (ad esempio febbre), rendono il più delle volte non necessario la revisione strumentale della cavità uterina. 4? settimana di gravidanza Nella quarta settimana di gravidanza si alzano i livelli di Beta hCG e si possono avvertire i primi sintomi: stanchezza, sbalzi di umore, tensione al seno e crampi, che si possono confondere con i sintomi premestruali. L'impianto dell’embrione nell’endometrio può aver prodotto alcune perdite da impianto. Non sono da confondere con il ciclo, ma indicano che l'embrione ha terminato la fase più a rischio. Generalmente i primi mesi della gravidanza sono quelli più delicati, ma in modo particolare tutto il periodo precedente all'impianto è a rischio. Sono maggiori, infatti, le probabilità di un aborto spontaneo e con il completamento dell’impianto queste si riducono drasticamente. La quarta settimana di gravidanza è quindi il momento ufficiale con il quale la donna comprende di essere incinta. Non solo per l’assenza del ciclo mestruale, ma anche perché iniziano tutti quei cambiamenti, specie quelli ormonali, che accompagneranno tutta la gravidanza. In questi giorni la produzione dell’ormone beta hCG aumenta, tanto che è possibile eseguire analisi e test di gravidanza. Questo è il momento in cui si può fissare la prima visita ginecologica con la quale definire tutti gli appuntamenti successivi , cambiamenti più significativi della quarta settimana di gravidanza (e delle successive) troviamo la stanchezza, gli sbalzi d'umore, l’indolenzimento del seno, crampi addominali e, ancora, senso di nausea e vomito. Questa condizione è anche l’occasione per prendere consapevolezza di ciò che è accaduto e accadrà nelle settimane successive Durante la quarta settimana di gravidanza l'embrione (è ancora corretto definirlo in questo modo) ha una lunghezza di circa 2mm e, nonostante le dimensioni ridotte, c’è già un cuore che batte e un primo stadio di sviluppo del sistema nervoso. Anche il “codice genetico”, ovvero le caratteristiche del bambino In questa fase dello sviluppo embrionale l’embrione inizia a ricevere il nutrimento necessario alla sua crescita attraverso il sangue materno. Si inizia a sviluppare anche il cordone ombelicale, che permetterà all’embrione di essere collegato alla placenta, e i villi coriali. La placenta forma con le cellule della blastocisti che nel processo di divisione continuo che ha caratterizzato le settimane precedenti, una parte contribuiscono alla formazione del feto e altre proprio a quello della placenta. Con i primi giorni di ritardo del ciclo mestruale può arrivare il momento della verità: un test di gravidanza consentirà di sapere se la donna è incinta oppure no. In commercio esistono diversi tipi di test “fai da te” in grado di rilevare i livelli di ormone Beta hCG nelle urine, da quelli classici in cui in caso di esito positivo compare una linea verticale a quelli elettronici che indicano anche il momento presunto del concepimento. Per avere la conferma della presenza di una gravidanza è bene aspettare almeno uno o due giorni di ritardo del ciclo prima di effettuare il test, perché gli hCG ancora troppo bassi potrebbero dare un falso negativo. Per avere una maggiore concentrazione di Beta hCG nelle urine è bene effettuare il test la mattina appena sveglia oppure a distanza di qualche ora dall’ultima minzione. Se il test di gravidanza è positivo, è doveroso prenotare una prima visita ginecologica. Non tanto per l'ecografia (che al massimo permette di vedere la camera gestazionale) quanto per fissare le date delle varie visite e dei controlli da fare nei mesi successivi.
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