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ADOLESCENZA PSICOLOGIA CICLO DI VITA, Appunti di Psicologia Generale

Cosa vuol dire Essere Adolescenti Oggi

Tipologia: Appunti

2022/2023

Caricato il 02/07/2024

F27
F27 🇮🇹

2 documenti

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Scarica ADOLESCENZA PSICOLOGIA CICLO DI VITA e più Appunti in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! Essere adolescente oggi: l’indagine di S.O.S. Il Telefono Azzurro Onlus. introduzione L’aumento delle richieste di aiuto Gli adolescenti preferiscono la chat Perchè ci contattano? i comportamenti a rischio Vita offl ine Vita online Gli atti autolesivi Gli abusi Fisici Sessuali Psicologici Le diffi coltà relazionali Con i genitori Con i coetanei Le diffi coltà emotive/psicologiche APPRoFondimEnTi Le richieste di aiuto per età I preadolescenti (11-14 anni) Gli adolescenti (15-18 anni) Le richieste di aiuto per genere Le ragazze I ragazzi Gli adolescenti stranieri 4 6 7 10 14 14 15 17 18 19 19 19 21 21 21 22 23 23 23 23 23 23 25 25 Indice 8 9 La diversificazione dei canali di contatto e l’introduzione della chat. ha portato negli anni, ad un aumento del numero totale dei bambini aiutati da Telefono Azzurro, anche attraverso le linee telefoniche. Gli adolescenti che hanno contattato Telefono Azzurro (Periodo 2008-2013) 2008 2009 2010 2011 2012 2013 Fonte: Telefono Azzurro 2014 0-10 anni 11-14 anni 15-18 anni Linea 1.96.96 Servizio 114 Linea 1.96.96 e Servizio 114 44 ,2 36 ,2 19 ,6 39 ,9 38 ,4 21 ,7 35 ,1 42 ,2 22 ,7 37 ,3 37 ,7 25 ,0 39 ,2 33 ,0 27 ,8 24 ,0 39 ,0 37 ,0 62 ,4 20 ,3 15 ,7 64 ,7 22 ,8 15 ,6 64 ,6 21 ,9 15 ,6 66 ,5 19 ,3 14 ,1 64 ,6 20 ,3 15 ,1 59 ,9 22 ,1 18 ,0 50 ,9 48 ,9 46 ,1 47 ,4 49 ,2 44 ,6 30 ,9 31 ,6 33 ,9 31 ,3 28 ,0 29 ,3 18 ,2 19 ,5 20 ,0 21 ,3 22 ,8 26 ,1 Valori percentuali. 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2008 2009 2010 2011 2012 2013 10 11 1 Abuso fisico L’adolescente è stato vittima di maltrattamenti da parte di un adulto. Sono incluse le situazioni in cui è stato minacciato con violenza. 270 564 9 843 12,9 2 Problemi relazionali con i genitori Difficoltà nella comunicazione e nella relazione con i propri genitori; sensazione di non essere compresi o accettati. 241 531 1 773 11,8 3 Disagio emotivo- psicologico Presenza di ansia, preoccupazione, disagio che l’adolescente non riesce a superare; chiusura relazionale e senso di solitudine. 229 329 3 561 8,6 4 Difficoltà relazionali con i coetanei Difficoltà nel mantenere le amicizie, nel sentirsi accettato dai coetanei; sensazione di essere escluso ed emarginato nel gruppo dei pari. 160 294 1 455 7,0 Perchè ci contattano? Una visione di insieme Di seguito riportiamo le 10 motivazioni più frequenti per cui gli adolescenti contattano le linee telefoniche e le chat di Telefono Azzurro, affiancando ad esse una definizione sintetica per ciascun fenomeno. L’utilizzo di definizioni condivise, frutto di approfondimenti teorici e ricerche scientifiche nazionali e internazionali, permette di operare delle rilevazioni attendibili e realmente confrontabili con quanto diffuso dalle altre istituzioni e organizzazioni - nazionali, europee, mondiali - attraverso indagini e osservazioni sugli stessi temi/argomenti. La maggior parte delle richieste di supporto psicologico riguarda la presenza di problemi relazionali con i genitori o con i coetanei, il disagio emotivo-psicologico, il bisogno di parlare, le paure e i problemi sentimentali. Le richieste di aiuto in emergenza sono invece relative principalmente a situazioni di abuso - fisico, sessuale e psicologico - comportamenti a rischio e atti autolesivi. Le problematiche che gli adolescenti riportano alle nostre linee sono quindi molto vaste e meritano una riflessione approfondita, anche alla luce dell’aumento di alcuni fenomeni nel corso degli ultimi anni. 5 Bisogno di parlare Generico bisogno di raccontare/ confrontarsi riguardo episodi della propria vita e i propri pensieri. 218 225 5 448 6,8 6 Problemi sentimentali Difficoltà relative al rapporto di coppia o alle relazioni intime. 118 294 1 413 6,3 7 Comportamenti a rischio L’adolescente mette alla prova le proprie abilità, competenze e l’autonomia acquisita attraverso comportamenti dannosi per sé e per gli altri. Vi rientrano: assunzione di sostanze stupefacenti, alcoliche, furto, detenzione di armi, vandalismo e comportamenti sessuali a rischio, bullismo e cyberbullismo. 157 152 1 310 4,7 8 Abuso psicologico Il genitore o l’adulto comunica all’ adolescente di essere sbagliato, senza valore, non amato, non voluto. Tra i comportamenti più ricorrenti: rifiutare, terrorizzare, negare risposte emozionali, isolare. 84 175 7 266 4,1 9 Conflittualità all’interno della famiglia Presenza di forte contrasto, litigio, ostilità, aggressività, tensione che a volte possono sfociare in agiti violenti tra la coppia genitoriale, tra genitori e figli o tra altri membri della famiglia. 84 173 1 258 3,9 10 Abuso sessuale L’adolescente è stato persuaso/a o forzato/a da un adulto a prendere parte ad attività sessuali, o incoraggiato a comportarsi in modo sessualmente inadeguato per la sua età. Comprende l’abuso sessuale online, così come l’esposizione ad immagini sessualmente esplicite, l’adescamento, la pedopornografia. 56 179 6 241 3,7 Motivazione % sul totale delle consulenze/ emergenze TotaleGenere sconosciuto FemmineDefinizione Maschi Motivazione % sul totale delle consulenze/ emergenze TotaleGenere sconosciuto FemmineDefinizione Maschi 13 Linea 1.96.96: le richieste degli adolescenti Valori percentuali (gennaio 2011 - dicembre 2013) MOTIVAZIONI DI CONTATTO % linee % chat Problemi relazionali con i genitori 12,2 23,3 Bisogno di conversare 11,0 4,0 Disagio emotivo/psicologico 10,0 9,6 Difficoltà relazionali con coetanei 9,9 8,1 Problemi sentimentali 8,6 9,4 Abuso fisico 7,8 10,9 Paure 4,4 3,7 Conflittualità tra componenti del nucleo familiare 4,0 3,9 Problemi per separazione dei genitori 4,0 1,8 Comportamenti a rischio 3,9 5,0 Problemi legati alla sessualità 2,5 5,5 Abuso psicologico 2,5 0,7 Abuso sessuale 2,3 2,4 Senso di solitudine 2,2 0,4 Difficoltà scolastica 1,8 2,3 Inadeguatezza genitoriale 1,7 0,8 Difficoltà relazionali con insegnanti/educatori 1,4 - Scomparse 1,1 - Problemi educativi 1,0 - Problemi economici dei genitori 0,6 - Problemi conseguenti ad adozione/affido 0,5 - Disturbo psichiatrico/fisico dei genitori 0,5 0,4 Disturbo fisico 0,5 0,2 Atti autolesivi 0,4 2,0 Difficoltà relazionali con estranei 0,3 - Patologia della cura 0,3 - Altri traumi 0,3 - Disturbi alimentari 0,3 0,4 Problemi legati a percorso migratorio 0,3 0,8 Uso di alcoolici/sostanze stupefacenti dei genitori 0,3 0,5 Sfruttamento minore 0,2 - Difficoltà di apprendimento 0,2 - Comportamenti sessualizzati 0,1 - Prostituzione dei genitori 0,0 - Segnalazione siti web (solo chat) - 0,8 Informazioni su telefono azzurro (solo chat) - 0,9 Altro 2,9 2,1 12 Servizio 114 emergenza infanzia: le emergenze degli adolescenti Valori percentuali (gennaio 2011 - dicembre 2013) TIPOLOGIE DI EMERGENZA % linee % chat Abuso fisico 25,7 15,0 Abuso psicologico 9,4 8,8 Abuso sessuale 7,7 1,3 Problemi relazionali con i genitori 6,4 11,3 Comportamenti a rischio 6,1 6,3 Disagio emotivo/psicologico 5,5 2,5 Patologia della cura 5,1 - Scomparse 4,7 2,5 Conflittualità tra componenti del nucleo familiare 4,2 - Inadeguatezza genitoriale 3,8 1,3 Problemi per separazione dei genitori 3,1 - Atti autolesivi 1,9 23,8 Sfruttamento minore 1,5 - Problemi economici dei genitori 1,3 - Difficoltà relazionali con insegnanti/educatori 1,2 - Uso di alcoolici/sostanze stupefacenti dei genitori 1,2 - Paure 1,1 - Disturbo psichiatrico/fisico dei genitori 0,7 - Problemi conseguenti ad adozione/affido 0,5 - Difficoltà relazionali con coetanei 0,4 - Difficoltà scolastica 0,4 - Problemi legati a percorso migratorio 0,4 - Difficoltà relazionali con estranei 0,2 - Prostituzione dei genitori 0,2 - Comportamenti sessualizzati 0,1 - Altri traumi 0,1 - Attività illegali dei genitori 0,1 - Clandestinità/irregolarità dei genitori 0,1 - Disturbo fisico 0,1 - Nazionalità ignota 0,1 - Senso di solitudine 0,1 6,3 Segnalazioni sito web (solo chat) - 1,3 Richiesta di informazioni sul 114 (solo chat) - 13,8 Altro 6,9 - Fonte: Telefono Azzurro 2014 Fonte: Telefono Azzurro 2014 18 19 Gli abusi Il fenomeno della violenza contro bambini e adolescenti è trasversale: è presente in tutti i Paesi, in tutti i livelli socio-economici e culturali. Nel mondo Abuso, violenza e trascuratezza rappresentano complessivamente una delle ragioni più frequenti (pari al 17%) per cui i bambini e gli adolescenti contattano le linee di ascolto. In particolare, nel periodo dal 2003 al 2013, bambini e adolescenti in tutto il mondo si sono rivolti alle helplines per situazioni di maltrattamento fisico (32%), abuso sessuale (19%), abuso psicologico (11%) e trascuratezza (10%).18 Negli USA, dal 2008 al 2012 il tasso di vittimizzazione complessiva di bambini e adolescenti, seppure in diminuzione del 3,3%, resta elevatissimo: nel 2012 ci sono state 678.810 vittime.19 Negli USA, nel 2012 la forma di abuso più frequente è stata la trascuratezza (pari al 78,3%); percentuali inferiori, ma comunque degne di nota, sono relative alla violenza fisica (18,3%), sessuale (9,3%) e psicologica (8,5%).20 In Europa La prevalenza di queste forme di violenza in Europa è elevata. Si stima che in tutta Europa 18 milioni di bambini e adolescenti siano vittime di violenze sessuali, 44 milioni siano vittime di violenze fisiche e 55 milioni siano vittime di violenze psicologiche.21 Secondo un’analisi combinata, il 13,4% delle femmine e il 5,7% dei maschi è vittima di violenze sessuali, il 22,9% di ambosessi è vittima di violenze fisiche, il 29,1% di violenza psicologica.22 Benchè il numero di studi sulla trascuratezza sia scarso, si stima che il 16,3% dei bambini ne sia vittima dal punto di vista fisico e che il 18,4% sia vittima di trascuratezza dal punto di vista emozionale.23 In Italia In assenza di un monitoraggio ufficiale del fenomeno degli abusi sui bambini e sugli adolescenti da parte delle istituzioni, l’attività di consulenza telefonica e via chat offerta da Telefono Azzurro può rappresentare un utile strumento di rilevazione e analisi per leggere ed interpretare in maniera più approfondita l’abuso all’infanzia nel panorama italiano. Infatti, tra le diverse richieste che pervengono a Telefono Azzurro, continua ad avere una percentuale rilevante il tema degli abusi. Tra il 2011 ed il 2013, sono molti gli adolescenti che hanno contattato i servizi di Telefono Azzurro per abusi fisici, sessuali o psicologici. Protetti dall’anonimato che garantiscono telefono e chat, i ragazzi sentono di poter parlare di quanto hanno personalmente vissuto o di quanto accaduto a loro coetanei. Gli abusi fisici I casi arrivati ai servizi di Telefono Azzurro tra 2011 e 2013 e che coinvolgono adolescenti per abuso fisico sono 843 e rappresentano il 12,9% dei casi gestiti. Di questi, 564 coinvolgono ragazze. La percentuale di adolescenti che contattano la chat di Telefono Azzurro per problematiche di abuso fisico rappresenta il 10,8% di coloro che contattano questo servizio. Sulla linea telefonica la percentuale è leggermente più bassa, e rappresenta il 7,8% delle consulenze. La percentuale di adolescenti che contattano Telefono Azzurro per emergenze legate a maltrattamenti fisici (dunque la linea 114) è invece molto più alta, ed è un trend in crescita: le segnalazioni sono passate dal 19,9% nel 2011 al 29,6% nel 2013, rappresentando il 25,7% (1 caso su 4) sulla linea telefonica e il 15% (1 su 6) sulla chat. Gli abusi sessuali I casi arrivati ai servizi di Telefono Azzurro tra 2011 e 2013 e che coinvolgono adolescenti per abuso sessuale sono 241 e rappresentano il 3,7% dei casi gestiti. Di questi, 179 coinvolgono ragazze. La percentuale di adolescenti che contattano in la linea telefonica di Telefono Azzurro per problematiche di abuso sessuale rappresenta il 7,7%. Più basso il numero di richieste di aiuto per violenze sessuali pervenuto in chat (1,3%). Come nel caso dei maltrattamenti fisici sono aumentate le richieste di aiuto in emergenza, aumentate dal 6,6% del 2011 al 9,5% nel 2013. Gli abusi psicologici I casi arrivati ai servizi di Telefono Azzurro tra 2011 e 2013 e che coinvolgono adolescenti per abuso psicologico sono 266 e rappresentano il 4,1% dei casi gestiti. Di questi, 175 coinvolgono ragazze. Il 9,4% degli adolescenti ha chiesto aiuto alla linea 1.96.96, l’8,8% attraverso la chat e il 2,5% ha chiesto un intervento tempestivo in emergenza. Le conseguenze degli abusi Nell’analizzare le possibili conseguenze degli abusi è importante ricordare che non esiste una “sindrome del bambino abusato” per nessuna delle tipologie di violenza riportate. Gli esiti psicopatologici conseguenti ad un evento traumatico, quale può essere una violenza in età infantile, sono infatti aspecifici e non riconducibili in maniera inevitabile ad una forma particolare di abuso. Ad esempio, a differenza di quanto comunemente si pensi, i bambini che assistono ad episodi di violenza domestica mostrano sintomi e disturbi molto simili a quelli di bambini direttamente maltrattati o abusati. Le conseguenze psicopatologiche derivanti da una violenza non sono predeterminate, ma dipendono dalla 18. Child Helpline International (2013) The voices of children and young people. Disponibile su: www.childhelplineinternational.org/media/76642/chi_global_web.pdf Consultato il 04/03/2014. 19. U.S. Department of Health & Human Services, Children’s Bureau (2013). Child Maltreatment 2012. Disponibile su www.acf.hhs.gov/sites/default/files/cb/cm2012.pdf Consultato il 27/02/2014. 20. ibidem 21. World Health Organization (2013). European report on preventing child maltreatment. Disponibile su www.cph.org.uk/wp-content/uploads/2013/09/European-report-on-preventing-child-maltreatment.pdf Consultato il 27/02/2014. 22. ibidem 23. ibidem. 20 21 durata e dall’invasività della violenza subita, dall’eventuale compresenza di più forme di maltrattamento, dall’età del minore, dalla presenza di eventuali fattori protettivi (es. supporto familiare), dal temperamento del bambino. L’esperienza di una violenza in età infantile può comunque rappresentare una condizione di rischio per un’ampia gamma di disturbi e difficoltà di adattamento e può avere conseguenze psicopatologiche anche molto gravi. Occorre tuttavia ricordare che ogni caso è a sé e che non tutti i bambini vittime di abusi svilupperanno le stesse conseguenze. Nei casi più gravi, l’esposizione alla violenza può avere effetti dannosi su un bambino, interrompendo percorsi di sviluppo armonici, causando il ritardo o il fallimento nell’acquisizione di determinate competenze a livello cognitivo, linguistico, emotivo e relazionale e influenzando la risoluzione di determinati compiti evolutivi, con conseguenze che possono protrarsi fino all’età adulta. Tutti i tipi di abusi lasciano cicatrici durevoli. Alcune possono essere fisiche, ma sono le cicatrici emotive ad avere gli effetti più a lungo termine, influenzando il senso di identità del bambino, provandolo della possibilità di avere relazioni positive, di comportarsi in modo adeguato e funzionale a casa, a lavoro, a scuola. Alcune conseguenze dell’aver subito abusi durante l’infanzia o l’adolescenza possono essere: • Perdita di fiducia negli altri e difficoltà relazionali. Se non ci si può fidare degli adulti che ci circondano, allora di chi ci si può fidare? Subire violenze da parte del caregiver primario danneggia la relazione con il genitore, fondamentale per il bambino, ed impedisce - o rende difficoltoso - lo sperimentare in modo sicuro e affidabile il soddisfacimento dei propri bisogni fisici ed affettivi da parte della persona responsabile delle cure. Se una persona non prova durante l’infanzia questa esperienza di base, è molto difficile che impari ad avere fiducia negli altri, o a capire di chi può davvero avere fiducia. È possibile che nel corso della vita futura, fin dall’adolescenza, instauri delle relazioni negative e disfunzionali, proprio perché non ha fatto esperienza di che cosa significhi avere una “buona” relazione. • Sentimenti di inutilità e convinzioni di “essere sbagliato”. Se durante l’infanzia ci si è sentiti ripetere più e più volte che si è stupidi o cattivi, è difficile liberarsi di queste opinioni riguardo a se stressi, anche in adolescenza o in età adulta. Può succedere che le parole pronunciate dagli adulti nei propri confronti, quando si è bambini/ragazzi, vengano progressivamente viste come dei dati di fatto, reali. Come conseguenza, crescendo, la persona potrebbe avere poche ambizioni e desideri rispetto alla propria vita, ad esempio non proseguire nel percorso scolastico, o scegliere un lavoro non competitivo, perché ritiene di non potercela fare, quindi sarebbe inutile provarci. Inoltre, avere subito un abuso nell’infanzia spesso genera sentimenti di colpa e vergogna nel bambino/adolescente, che spesso deve lottare con la convinzione di essere sbagliato. • Difficoltà nella regolazione delle emozioni. I bambini/adolescenti vittime di violenza hanno imparato che non possono esprimere le proprie emozioni sentendosi protetti. Come conseguenza, apprendono a contenere e controllare le proprie reazioni emotive, che tuttavia emergono in modalità inaspettate. Spesso la persona vittima di violenza nell’infanzia, in adolescenza sperimenta sentimenti “immotivati” di ansia, depressione, rabbia. Questi a loro volta possono portare all’utilizzo sostanze (alcool, farmaci, droghe) per riuscire ad evitare i sentimenti negativi e liberarsi dalla sofferenza. Le difficoltà relazionali Un altro tema da prendere in considerazione è quello delle difficoltà relazionali che molti adolescenti dichiarano di avere sia con figure educative adulte (genitori, insegnanti, educatori) sia con i pari (compagni di scuola o amici). Anche se il tema è certamente meno pervasivo e allarmante di altre motivazioni di contatto (come ad esempio l’abuso), deve essere fatto oggetto di riflessione, al fine di evitare che problemi relazionali possano degenerare, in violenza o in atti di bullismo e prevaricazione. Con i genitori I problemi di relazione con i genitori sono un dato da tenere in considerazione perché meno gli adolescenti parlano, si confidano e si confrontano con i loro adulti di riferimento, più sarà facile che possano assumere comportamenti a rischio o mettersi in situazioni di pericolo senza poi sapere a chi rivolgersi nei casi di difficoltà. Il trend risulta in aumento per le difficoltà relazionali con i genitori. Se nel 2011 era 1 adolescente su 10 (10,5%) che contattava la linea per questo motivo, nel 2013 i ragazzi che hanno contattato il numero 1.96.96 con questa motivazione sono 1 ogni 6 (14,8% del totale). I casi gestiti nel periodo 2011-2013 sono 773 (11,8% del totale); 531 riguardano ragazze. Considerando il trend del dato negli anni 2011-2013, in più di 1 caso su 10 (12,2%), la motivazione di richiesta di aiuto alla linea telefonica di Telefono Azzurro riguarda problemi relazionali con i genitori. Il dato aumenta in modo significativo per i ragazzi che si rivolgono al servizio di consulenza online di Telefono Azzurro: in questo caso gli adolescenti che si rivolgono all’Associazione sono infatti quasi 1 ogni 4 (23,3% del totale). Diversi ragazzi contattano però per lo stesso motivo anche il servizio 114 Emergenza Infanzia. La linea 114 è contattata per difficoltà ad instaurare una relazione serena con i genitori dal 6,4% degli adolescenti. Come già rilevato per il servizio di consulenza online di Telefono Azzurro, anche nel caso del servizio di consulenza online del 114 il dato aumenta: in più di 1 caso su 10 infatti è stato contattato questo servizio proprio per segnalare difficoltà di relazione con i genitori da parte di adolescenti. Con i coetanei Iperconnessi ma soli? Questa è la domanda che ci si potrebbe porre vedendo i dati di Telefono Azzurro. I problemi di relazione con i coetanei sono infatti un dato significativo che emerge dai trend degli ultimi anni delle richieste di aiuto all’Associazione. I ragazzi sono costantemente connessi alla Rete e perennemente alla ricerca di approvazione, di “like” da parte degli amici virtuali. Nell’adolescenza, in particolare, il gruppo dei pari riveste un ruolo decisivo per la costruzione di un’identità integrata e di una buona autostima da parte dei ragazzi. Per questo motivo, una riflessione su questo trend è auspicabile e opportuna. I casi gestiti nel periodo 2011-2013 per questa problematica dai servizi di Telefono Azzurro sono 455 (7% del totale). Di questi, 294 casi riguardano ragazze. Per quanto riguarda la linea di Telefono Azzurro, se nel 2011 le richieste di aiuto o consigli per difficoltà relazionali con i coetanei rappresentavano il 7,5% del totale, ad oggi sono più di 1 ogni 10 i ragazzi che contattano la linea telefonica di Telefono Azzurro per questo motivo (13,1% nel 2013). Guardando il trend medio degli ultimi anni (2011-2013), è possibile evidenziare come la linea 1.96.96 sia stata contattata per questo motivo dagli adolescenti nel 9,9% dei casi. Il dato è leggermente inferiore per quanto riguarda le consulenze online, (8,1% dei casi) e per il servizio telefonico 114 (0,4%). 22 23 Le difficoltà emotive/psicologiche Diverse ricerche negli ultimi anni hanno mostrato come la maggior parte dei disturbi mentali dell’età adulta abbia un esordio nell’infanzia e dell’adolescenza. L’incidenza delle malattie mentali nei giovani è oggi ben documentata e mostra come questa fascia di età sia particolarmente vulnerabile: il 75% dei problemi di salute mentale, infatti, inizia prima dei 25 anni, e il 50% tra i 12 e i 25 anni, anche quando viene identificato in periodi successivi della vita. Problemi legati alla salute mentale sono inoltre legati ad altre difficoltà evolutive, ad esempio minori possibilità educative e problemi di apprendimento, abuso di sostanze, violenza, problemi legati alla sessualità e alla salute sessuale. In molti contesti legati alla salute pubblica, gli specialisti di settore hanno stabilito delle linee guida per attuare interventi sui disturbi mentali in adolescenza. Tuttavia, è necessario ed urgente raccogliere ulteriori proposte operative per ampliare la gamma dei possibili interventi praticabili in modo efficace e poco dispendioso. Il limite principale del sistema di cure per i giovani è infatti costituito dal bassissimo tasso di risposta alle richieste di presa in carico, anche nei paesi a più alto reddito. Le sfide principali in tema di salute mentale degli adolescenti includono la scarsità di professionisti adeguatamente formati, la mancanza di comunicazione tra i pediatri e i medici di base e i servizi di salute mentale e lo stigma associato alla malattia mentale. Intervenire adeguatamente per rispondere alle richieste dei giovani in tema di salute mentale è cruciale per consentire loro di esprimere pienamente le loro potenzialità e contribuire allo sviluppo dell’intera comunità.24 Preadolescenti ed adolescenti hanno contattato i servizi gestiti da Telefono Azzurro per disagio emotivo psicologico in 561 casi nel periodo 2011-2013. Questo dato, che rappresenta l’8,6% del totale, è caratterizzato da casi gestiti per richieste di ragazze in 329 casi. Malgrado gli allarmanti dati epidemiologici, i trattamenti sono spesso offerti con grande ritardo e il bisogno di cure non sempre soddisfatto. Dei giovani affetti da problemi di salute mentale solo uno su quattro riceve un aiuto professionale. Quanto agli adolescenti con disturbi mentali di maggiore gravità, solo la metà riceve delle cure; un numero ancora inferiore di essi accede a protocolli trattamentali di dimostrata efficacia. I giovani, inoltre, sembrano essere scarsamente informati sui temi della salute mentale, mostrando di avere una scarsa conoscenza della sintomatologia e delle possibilità di aiuto cui possono accedere. Sebbene siano stati fatti importanti passi avanti, i servizi di salute mentale sono ancora oggi difficilmente accessibili ad un giovane, anche quando ne ha più bisogno: lo stigma legato all’accesso ad un percorso clinico è tutt’oggi significativo; il ricorso ai servizi è quindi limitato, tardivo o di breve durata. In mancanza di appropriati trattamenti, molti adolescenti sviluppano sintomatologie acute, spesso gestite in urgenza nelle strutture ospedaliere. Queste difficoltà possono divenire croniche e disabilitanti. I disturbi mentali sono associati con alti tassi di disabilità tra i giovani: fallimento scolastico, scarso rendimento lavorativo e difficoltà familiari si associano spesso a questi quadri psicopatologici. È stato stimato a livello internazionale che queste conseguenze a lungo termine comportano alti costi per le società: ad esempio, secondo dati recentemente pubblicati, in Australia la sottovalutazione dei problemi di salute mentale nei giovani australiani costa allo stato in Australia 30 miliardi di dollari all’anno. APPROFONDIMENTI Le richieste di aiuto per età I preadolescenti (11-14 anni) Osservando le problematiche relative alle diverse fasce di età, emerge che gli 11-14enni chiamano spesso per difficoltà nella relazione con i coetanei (13,4%), problemi relativi alle separazioni dei genitori (5,4%), ma anche paure (5,3%) e bisogno di parlare (14,4%). Le emergenze degli 11-14enni riguardano i misura maggiore casi di trascuratezza (6,9%) e problemi familiari legati soprattutto a separazione dei genitori (4,3%) e genitori abusatori/dipendenti da alcol o sostanze (1,8%). Gli adolescenti (15-18 anni) Gli adolescenti, i ragazzi tra i 15 e i 18 anni, chiedono più spesso consulenza alla linea di Telefono Azzurro per situazioni di disagio emotivo-psicologico (6,7%), problemi legati alla sessualità (3,7%), problemi relazionali con i genitori (15,1%) e presenza di conflittualità all’interno delle famiglie (5,2%). Le emergenze segnalate al 114 riguardano invece spesso comportamenti a rischio (4,5%), problemi legati a percorso migratorio (1%) e fughe/scomparse (8,5%). 24. Patel V, Flisher AJ, Hetrick S, McGorry P., Mental health of young people: a global public-health challenge, The Lancet, Volume 369, Issue 9569, Pages 1302 - 1313. Le richieste di aiuto per genere Di solito sono sempre più le femmine, rispetto ai maschi, a contattare le helplines per chiedere aiuto. Questo è vero per la maggior parte delle helplines, compresa Telefono Azzurro in Italia, ma negli ultimi anni, seppur ancora in numero inferiore rispetto alle bambine e alle ragazze, sono in aumento i contatti da parte di bambini e ragazzi. I maschi sembrano essere in generale più riluttanti nel chiedere aiuto agli adulti di riferimento o a persone esperti in tematiche che li preoccupano. Parte di questo fenomeno è attribuibile ad aspetti culturali e sociali, per cui in generale l’espressione dei propri sentimenti ed emozioni viene percepita come prerogativa esclusivamente femminile e viene invece scoraggiata nei maschi.25 Le ragazze Sia sulle linee che sulle chat, le consulenze e le emergenze coinvolgono maggiormente le adolescenti femmine. Tale dato è molto comune anche a livello delle helplines internazionali.26 25. ChildLine (2009). Casenotes. Disponibile su www.nspcc.org.uk/Inform/publications/casenotes/clcasenotesboys_wdf67149.pdf Consultato il 4/6/2014. 26. ChildLine (2013). Can I tell you something? Review 2012-2013. Disponibile su www.nspcc.org.uk/news-and-views/media-centre/press- releases/2014/childline-report/childline-report_can-i-tell-you-something_wdf100354.pdf Consultato il 4/6/2014.
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