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Agenda 2030: lo sviluppo sostenibile racchiuso in 17 obiettivi, Schemi e mappe concettuali di Architettura e Città Sostenibili

Spiegazione Agenda 2030, approfondimento di ciascun obiettivo, programma d'azione Agenda 2030 in Europa e in Italia

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 23/02/2023

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Scarica Agenda 2030: lo sviluppo sostenibile racchiuso in 17 obiettivi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Architettura e Città Sostenibili solo su Docsity! AGENDA 2030 L'Agenda 2030 è un programma d'azione costituito da 17 Obiettivi (Goal) per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall'assemblea generale dell'ONU. Tali Obiettivi sintetizzano un programma d'azione più vasto, costituito da 169 traguardi da raggiungere, in vista di un miglioramento della qualità di vita delle persone e del pianeta, da raggiungere in ambito ambientale, economico e sociale entro il 2030. Gli Obiettivi sono universali, perché rimandano alla presenza di problemi che accomunano tutte le nazioni. Per questo motivo, tutti i Paesi sono chiamati a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile e il processo di attuazione di quest'ultimi viene monitorato attraverso i Goal, i Target e oltre 240 indicatori: rispetto a tali parametri, ciascun Paese viene valutato periodicamente in sede Onu, attraverso l'High-level Political Forum (HLPF) che valuta i progressi, i risultati e le sfide di ogni Paese, affiancato dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali. Ogni quattro anni si svolge, inoltre, un dibattito sull’attuazione dell’Agenda 2030 in sede di Assemblea Generale dell’ONU, alla presenza di Capi di Stato e di Governo: la prima verifica di questo tipo è stata realizzata nel settembre 2019. Di seguito una panoramica più approfondita dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile: 1. Porre fine alla povertà in tutte le sue forme Ad oggi sono ancora molte le persone che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno; un fenomeno ingiusto per la dignità di qualsiasi essere umano che può giungere al termine con la cooperazione tra Paesi e l’implementazione di sistemi e misure sociali di protezione per tutti. 2. Azzerare la fame, realizzare la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere l’agricoltura sostenibile Ognuno di noi ha diritto ad avere cibo sufficiente per tutto l’anno: un concetto elementare ma ancora trascurato. Tuttavia, lo si può affermare, ad esempio, con sistemi di coltivazione e produzione di cibo sostenibili e mantenendo intatto l’ecosistema e la diversità di semi e di piante da coltivare. 3. Garantire le condizioni di salute e il benessere per tutti a tutte le età Monito basilare è la riduzione del tasso mondiale di mortalità materna e impedire la morte di neonati e di bambini sotto i 5 anni per cause prevenibili. In che modo? Ad esempio, assicurando l’assistenza sanitaria per tutti e supportando la ricerca e sviluppo di vaccini e medicine per malattie trasmissibili o meno. 4. Offrire un’educazione di qualità, inclusiva e paritaria e promuovere le opportunità di apprendimento durante la vita per tutti L’istruzione può davvero garantire ai giovani un futuro migliore. Un passo in avanti è fare in modo che tutti, uomini e donne, possano leggere e scrivere, eliminando ogni forma di discriminazione di genere e promuovendo un accesso paritario a tutti i livelli di educazione accompagnato da un’elevata qualità degli insegnanti. 5. Realizzare l’uguaglianza di genere e migliorare le condizioni di vita delle donne Ancora oggi vengono perseguite discriminazioni verso il genere femminile: sradicare ogni forma di violenza contro le donne nella sfera privata e pubblica, così come il loro sfruttamento sessuale è fondamentale. 6. Garantire la disponibilità e la gestione sostenibile di acqua e condizioni igieniche per tutti L’acqua è fonte di vita ed è necessario che questa sia accessibile a chiunque. Un’affermazione che sprona a garantire entro il 2030 l’accesso universale all'acqua pulita e potabile, e a garantire adeguate condizioni igieniche con particolare attenzione alle persone più vulnerabili. 7. Assicurare l’accesso all'energia pulita, a buon mercato e sostenibile per tutti Ad oggi, i sistemi energetici sono elemento fondamentale per la vita quotidiana di tutti noi: per questo una tappa importante è quella di renderli accessibili a tutti. 8. Promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, la piena e produttiva occupazione e un lavoro decoroso per tutti Il lavoro ci dà la possibilità di vivere la nostra vita dignitosamente: sostenere la crescita economica e raggiungere alti livelli di produttività possono aiutare la nostra sopravvivenza. 9. Costruire infrastrutture resistenti, promuovere l’industrializzazione sostenibile e inclusiva e favorire l’innovazione Sia le infrastrutture che l’industria sono importanti per supportare l’intero sviluppo economico e il nostro benessere divenendo sostenibili ed affidabili con lo sviluppo tecnologico e la ricerca. 10. Riduzione delle disuguaglianze tra i Paesi Ogni Paese dovrebbe avere pari opportunità e diritti a livello economico e globale: per questo è necessario che sia raggiunta e sostenuta la crescita del reddito interno. Per andare in questa Il Green Deal europeo accrescerà il benessere e migliorerà la salute dei cittadini e delle generazioni future offrendo: REPowerEU: https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/priorities-2019-2024/european- green-deal/repowereu-affordable-secure-and-sustainable-energy-europe_it Energia: https://commission.europa.eu/strategy-and-policy/priorities-2019-2024/european-green- deal/energy-and-green-deal_it 2) Un’Europa pronta per l’era digitale, aumentando le opportunità grazie a una nuova generazione di tecnologie che vada a beneficio dei cittadini e delle imprese, garantendo che: • L'80% della popolazione dell'UE avrà competenze digitali di base entro il 2030; 3) Un’economia al servizio delle persone, creando ambienti favorevoli agli investimenti e sostenendo la crescita di posti di lavoro di qualità, in particolare a favore delle piccole imprese e dei giovani. 4) Un’Europa più forte nel mondo promuovendo il multilateralismo e l’ordine mondiale basato su regole, con una voce europea unita e più forte nel mondo, che renda l'Europa un luogo attraente per imprese, garantendo nel contempo i più elevati standard di protezione del clima, dell'ambiente e del lavoro. 5) Promuovere lo stile di vita europeo, proteggendo i cittadini e i valori dell’UE. Le linee di sviluppo del programma italiano si basano su 5 macroaree che sono: • rigenerazione equo sostenibile dei territori; • mobilità e coesione territoriale; • transizione energetica; • qualità della vita; • economia circolare. Pongono al centro la persona e mirano alla promozione di stili di vita sani, alla definizione di tempi di vita equilibrati, alla progettazione di condizioni di vita eque, alla promozione di azioni finalizzate allo sviluppo umano e alla formazione continua. Nel 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, è stata creata in Italia un’organizzazione, Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS), che ha come scopo la diffusione, a livello sociale ed istituzionale, della conoscenza e della consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. L’ASviS redige annualmente un rapporto dove vengono presentate sia un’analisi dello stato di avanzamento dell’Italia rispetto all’Agenda 2030 e agli Obiettivi di Sviluppo sostenibile, sia proposte per l’elaborazione di strategie che possano assicurare lo sviluppo economico e sociale del paese. Dall’ultimo Rapporto ASVIS 2022 emergono dei miglioramenti registrati dall’Italia tra il 2010 e il 2021 riguardo 8 Goal: fame (2), salute (3), educazione (4), uguaglianza di genere (5), energia (7), innovazione e infrastrutture (9), consumo e produzione responsabili (12), clima (13). Tuttavia, sono stati riscontrati anche dei rallentamenti e peggioramenti riguardo 5 Goal: povertà (1), risorse idriche (6), ecosistema terrestre (15), pace e istituzioni solide (16) e cooperazione internazionale (17). Mentre rimane sostanzialmente invariata la situazione per quattro Goal: lavoro (8), disuguaglianze (10), città (11) e tutela degli ecosistemi marini (14). La crisi pandemica ha causato danni al processo di raggiungimento degli Obiettivi e il Paese non ha ancora superato gli effetti negativi. "Dieci idee per un'Italia sostenibile" Nel 2018 è stato redatto un decalogo di proposte, chiamato "Dieci idee per un'Italia sostenibile", da includere nei programmi elettorali delle elezioni del 2022, al fine di portare l'Italia su un percorso di sviluppo sostenibile in linea con l'Agenda 2030. Le 10 proposte sono le seguenti: 1) COERENZA DELLE POLITICHE PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE Garantire effettiva applicazione dei nuovi principi costituzionali legati allo sviluppo sostenibile e alle giovani e future generazioni e indirizzare gli investimenti pubblici coerentemente con il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile. 2) DISEGNARE IL FUTURO PARTENDO DAL PRESENTE Creare un Istituto pubblico di studi sul futuro, con il compito di analizzare gli scenari e individuare i rischi, come già avviene in altri Paesi, per evitare di arrivare impreparati, vulnerabili e fragili a futuri shock sistemici e per disegnare le politiche pubbliche in modo utile per le prossime generazioni. 3) GIUSTIZIA, TRASPARENZA E RESPONSABILITÀ Consolidare le riforme avviate per un sistema giudiziario equo, moderno ed efficiente. Promuovere una cultura della rendicontazione degli impatti sociali e ambientali per le pubbliche amministrazioni centrali e territoriali che, attraverso una valutazione ex ante ed ex post delle politiche, consenta di arrivare a un Bilancio di Sostenibilità del sistema Paese, declinato anche a livello regionale. Rendere obbligatoria la valutazione ambientale strategica (VAS) in tutti i provvedimenti legislativi. Accelerare l’adozione delle direttive europee sul reporting di sostenibilità, allargando la platea delle imprese interessate. 4) PARLAMENTO SOSTENIBILE Integrare lo sviluppo sostenibile nella ricomposizione delle Commissioni parlamentari e rinnovare la costituzione, in entrambi i rami del Parlamento, di un intergruppo per lo sviluppo sostenibile. 5) RENDERE PIÙ SOSTENIBILI ED EQUI I TERRITORI Articolare un sistema multilivello di strategie e di agende territoriali per lo sviluppo sostenibile, assicurare la piena operatività del CIPU (Comitato Interministeriale per le Politiche Urbane) e l’approvazione della legge sulla rigenerazione urbana già predisposta dal Senato, basata sull’arresto del consumo di suolo. 6) IMPEGNARSI PER LA GIUSTA TRANSIZIONE ECOLOGICA Assumere la centralità del processo di giusta transizione ecologica, che tenga conto delle conseguenze negli ambiti economici e sociali, coerentemente con il quadro internazionale, impegnandosi a rispettare l’obiettivo europeo di ridurre almeno del 55% le emissioni di gas a effetto serra entro il 2030; aggiornare rapidamente il PNIEC (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima), considerando la necessità di eliminare i Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD); semplificare i processi autorizzativi per nuovi impianti di produzione di energie rinnovabili; approvare e attuare il PNACC (Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici) adottare a attuare un piano per il ripristino degli ecosistemi terrestri e marini e il contrasto al dissesto idrogeologico, tenendo conto della Relazione annuale sul Capitale Naturale; spostare il carico fiscale del lavoro allo spreco di risorse e all’inquinamento; promuovere l’adozione di modelli di produzione e consumo circolari, con misure che sostengano l’utilizzo di materie prime ed energie rinnovabili, la progettazione di beni già pensati per il riuso, la riparazione, il riutilizzo, il riciclo, minimizzando l’impiego di materie prime e impatti ambientali, e aumentando nei consumatori la consapevolezza dell’impatto delle loro scelte sotto il profilo ambientale e sociale. 7) RIDURRE TUTTE LE DISUGUAGLIANZE Attuare concretamente le priorità trasversali del PNRR e in particolare: 7a. garantire l’effettiva parità di genere nelle politiche e nell’allocazione delle risorse economiche e l’empowerment delle donne nei contesti d’impresa e nella pubblica amministrazione; 7b. valutare l’impatto generazionale delle politiche, introducendo uno strumento di verifica sull’esperienza dello Youth Check attivo in Austria e Germania; creare un piano di lavoro per i giovani, inquadrato in un patto per l’occupazione giovanile, e potenziare l’offerta formativa per adeguarla alle nuove richieste del mercato del lavoro, come green jobs e ICT; prevedere maggiori forme di partecipazione giovanile nelle politiche pubbliche; 7c. eliminare le disuguaglianze territoriali valorizzando il ruolo del Sud come cerniera tra Europa e Mediterraneo rafforzandone la dotazione infrastrutturale sostenibile. Considerare la transizione digitale come un fattore abilitante per accelerare la risposta alle sfide sociali e ambientali del nostro tempo garantendo l’accesso universale ai servizi, basandosi sui principi della Bussola europea per il digitale al 2030: competenze digitali, infrastrutture digitali sicure e sostenibili, trasformazione digitale delle imprese, digitalizzazione dei servizi. 8) NON LASCIARE NESSUNO INDIETRO Contrastare la crescente povertà dei redditi, migliorando la gestione del Reddito di Cittadinanza. Riformare complessivamente l’esistente sistema di welfare, semplificando le procedure e l’accesso ai servizi e garantendo la copertura alle fasce della popolazione attualmente escluse, in linea con gli obiettivi espressi nel Pilastro europeo dei diritti sociali. Migliorare la qualità dell’istruzione a tutti i livelli e aumnetarne l'inclusività. Definire i livelli minimi di offerta culturale a livello territoriale. 9) APPROCCIO INTEGRATO ALLA SALUTE Inserire l’approccio “One Health” in tutte le politiche, ispirato al principio di una salute eco-sistemica integrata, che considera tutti i fattori che hanno un impatto diretto o indiretto sulla salute e sul benessere umano, ambientale e animale. Favorire l’integrazione delle scienze ambientali ed ecologiche con la medicina umana e ambientale. Rafforzare la capacità di prevenzione e resilienza del Paese di fronte alle crisi sanitarie, nel rispetto del valore universale della sanità pubblica, promuovendo la coerenza tra le politiche sociali e sanitarie, la medicina di comunità e la sanità del territorio. Sostenere la cooperazione internazionale a livello globale e la corretta utilizzazione delle strumentazioni tecnologiche disponibili per il monitoraggio epidemiologico, la prevenzione e l'intervento tempestivo ed efficace nelle crisi. 10) GARANTIRE DIRITTI E PACE, RAFFORZARE COOPERAZIONE E DEMOCRAZIA Garantire la tutela dei diritti inalienabili e di cittadinanza con politiche di inclusione e integrazione sociale, sanzionando ogni tipo di discriminazione coerentemente con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Adottare politiche di lungo termine per affrontare la crescente denatalità e definire il ruolo dell’immigrazione nel futuro demografico italiano, in termini di criteri di ingresso, politiche di accoglienza e procedure per la concessione della cittadinanza, coerentemente con gli impegni europei. Impegnarsi per un effettivo multilateralismo come modalità di interlocuzione tra i
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