Manzoni e la Letteratura Classica: Periodo Classico e Opere Caratteristiche, Appunti di Italiano

Scarica Manzoni e la Letteratura Classica: Periodo Classico e Opere Caratteristiche e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LE OPERE DI MANZONI: PERIODO CLASSICISTA: comprende opere realizzate in giovinezza su modello di Vincenzo monti, pervaso di idee rivoluzionarie. Caratteristiche principali: 1 2 3 RIGORE ETICO: la poesia deve essere correttiva rispetto alla corruzione del suo tempo SCELTA LETTERARIA: si dedica tutta la vita SCELTA POLITICA: tema della libertà Le opere del periodo classicista sono: POESIA= il trionfo della libertà ( sulla tirannia e superstizione) L'ode a Carlo Imbonati = s'immagina un colloquio con l’Imbonati, incarna l’immagine del padre che non riuscì mai ad avere. Il poemetto Urania = poema mitologico in cui si dice che l’arte è lo strumento principale per all'incivilimento dell'Uomo. 1820 SEGNA UNA CONVERSIONE RELIGIOSA, POLITICA E LETTERARIA e questo produce tre conseguenze: 1) 2) 3) L'arte deve educare il popolo ( ARTE MORALIZZATRICE) L'arte deve essere popolare, educare ai valori cristiani Riflessione sul ruolo della provvidenza nella storia. Convinzione che Dio provveda a fornire all'uomo i mezzi per superare il male. Questa riflessione emerge nell'opera: LETTERA SUL ROMANTICISMO AL MARCHESE CESARE D’AZEGLIO (Suocero di Manzoni). Questa lettera venne scritta nel 1823 e venne pubblicata nel 1846 contro la volontà dell'autore che la ripubblicherà nel 1870 rielaborandola. Questa lettera è una sintesi dei fondamenti del Romanticismo e delinea la concezione dell’arte e della storia che è sottesa alla produzione di Manzoni. Il 1820 segna la volta per il passaggio dal classicismo al romanticismo. PAGINA 336 - LETTERA SUL ROMANTICISMO - MANZONI: Manzoni in questa lettera approda agli aspetti propositivi del Romanticismo, sintetizzandoli efficacemente nella celebre formula: L'UTILE PER ISCOPO, IL VERO PER OGGETTO E L’INTERESSANTE PER MEZZO. UTILE PER ISCOPO: funzione educativa VERO PER SOGGETTO: solo il vero può allietare la mente e il corpo. Bisogna imitare la realtà. Scegliere la verità contro argomenti fantastici che producono un piacere incompleto e superficiale. L’INTERESSANTE PER MEZZO: Mezzo attraverso cui l’autore educa. Contro la noia si deve cercare il consenso dei contemporanei per forma e contenuto. L'autore deve scegliere quegli argomenti che interessano alla massa per poi arrivare ad una cultura più raffinata. Non bisogna badare solo alla classe istruita che si interessa la classicismo poiché ha ricevuto solo quel tipo di istruzione. Il mito può far piacere ma è un principio temporaneo. Il falso è una sorgente di piacere discontinua (temporanea). Il piacere mentale è il prodotto del consenso a un'idea, l'interesse nasce nella speranza di trovare altri punti di riposo e assenso. Nel momento in cui scopro la falsità la mia mente non si adegua più. In questa lettera possiamo vedere la contrapposizione del mito al vero storico e morale. Nel mito la mente trova solo la delusione mentre il vero storico e morale sono la stessa cosa e generano un piacere stabile nella mente. Il piacere non è più il fine ma il mezzo. CONSEGUENZE DELLA CONVERSIONE DI MANZONI - MANZONI LIRICO: Il primo prodotto della conversione di Manzoni è la lirica sacra. OPERE: 1 12 INNI SACRI: è una raccolta. Manzoni cerca di realizzare una poesia moralizzatrice per il popolo attraverso questa raccolta. Sono 12 poesie, una per ogni festività fondamentali della liturgia cattolica riprendendo il modello della poesia cristiana, antica e medievale. Si salta la classicità. Di questi 12 Manzoni ne scrive solo 5: ® RISURREZIONE+ IL NOME DI MARIA + NATALE + PASSIONE = Pubblicati nel 1815 ® PENTECOSTE = pubblicato nel 1822 A questi 5 gli editori sono soliti associare l'inno NATALE 33 che celebra la morte della moglie appena morta ( Enrichetta Blondelle) TEMA DEGLI INNI SACRI: sono rievocazioni della storia sacra celebrata in quella festa. Viene espresso il significato della festa, i riti del giorno e queste poesie diventano vere e proprie preghiere collettive. La fede da Manzoni viene vista come fatto collettivo che è un elemento prettamente romantico. FORMA DEGLI INNI SACRI: Manzoni opera lo sliricamento = semplificazione della sintassi, delle forme retoriche e il metro che permette di raggiungere anche i meno dotti. Si scelgono dei metri musicali e brevi(settenari, ottonari, endecasillabo) che erano utilizzati raramente nella poesia precedente. ODICIVILI: trattano tematiche civili come ad esempio l’unità della nazione. Negli stessi anni in cui Manzoni compone inni sacri, compone le odi civili che sono 4: 2 Incomplete: ® APRILE 1814: (scritta dopo il linciaggio del Ministro Prina, ministro delle finanze del regno d’Italia sotto Napoleone). È una condanna la dispotismo di Napoleone. * PROCLAMADIRIMINI (1814): era un messaggio inviato da GIOACHINO MURAT agli Italiani per richiedere uno stato unitario. L'opera è un'adesione alla credenza di Murat dell’Italia come uno stato unitario, però il progetto fallisce e non conclude l’opera 2 complete: ® 5 MAGGIO: è una poesia che viene scritta alla morte di Napoleone. La censura austriaca blocca la pubblicazione. La poesia viene diffusa e consacra Manzoni a livello internazionale perché viene tradotta da GOETE. Il tema della poesia è il rapporto tra la gloria terrena e la vita eterna, infatti un verso famoso fu : FU VERA GLORIA. La poesia è un inno alla fede che è una risposta alla visione pessimista della Storia. Il ruolo di Napoleone viene interpretato alla luce di una storia vista come luogo di azione della provvidenza. È la morte che rivela il valore della vita di Napoleone. Abbiamo due temi principali nella poesia : - La grandezza di Napoleone che è solo un pallido della vera grandezza di Dio ed è a Dio che devono essere ricondotte le vicende umane. - Sconfitta e sofferenza sono per il cristiano un'occasione di riscatto Desiderio di risparmiare la vita ad Adelchi, che credeva ancora una minaccia). Adelchi muore dopo aver perdonato Carlo e confortato dalla fede religiosa. EMERGE UNA VISIONE PESSIMISTICA DELLA STORIA E DELLA POLITICA: può essere sintetizzata in due punti: 1- I Franchi chiamati in aiuto dal papa non liberano gli Italiani ma continuano la sottomissione. Si spartiscono i territori con i Longobardi. Visione negativa della politica poiché chi governa compie sempre ingiustizia. Due sono le alternative di vita: o si compie ingiustizia o la si subisce. 2- TEMA DELLA PROVVIDA SVENTURA: La morte giunge serena per Ermengarda ed è considerata innocente. Nella visione negativa della politica Ermengarda trova risposte. | buoni non possono far altro che subire. Ci sono due personaggi che incarnano questa visione: Ermengarda e Adelchi. La morte permette loro di entrare a far parte degli umili. TESTO PAGINA 375: LA MORTE DI ADELCHI: Nella scena si fronteggiano il padre, Desiderio, umiliato dal nuovo trionfatore Carlo che lo ha fatto prigioniero, e Adelchi, il figlio morente. Il discorso dell'eroe moribondo è caratterizzato da toni solenni e da idee radicali. Egli non critica più la politica aggressiva del padre, ma la violenza assoluta del potere, che è l’unica legge esistente. L'eroe mostrandosi romantico, sconta e denuncia la distanza incolmabile tra i valori ideali e i fatti reali in una società che si mostra impermeabile al messaggio cristiano. Adelchi nella realtà dei fatti non morì per ferite riportate in battaglia, ma qualche anno dopo a Bisanzio, dove si era rifugiato. Questo permette a Manzoni di trasmettere il messaggio cristiano della morte salvifica. LEGGI BENE LE FOTOCOPIE RIASSUNTIVE DEL PROF LA QUESTIONE DELLA LINGUA: Manzoni non parlava Italiano bensì francese e il dialetto milanese. Per fare un'opera popolare deve utilizzare la lingua parlata dal popolo e si crea un miscuglio tra le varie lingue / dialetti. QUESTO PER SCRIVERE IL FERMO E LUCIA. L'interesse di Manzoni era quello di trovare una lingua nazionale. RIFLESSIONE DI MANZONI SULLA SCELTA DELL'OPERA E LINGUA: Manzoni, dopo i promessi sposi, esaurisce la sua ispirazione poetica ma continua la sua riflessione teorica sulla storia, sulla lingua e letteratura italiana. C'è un'importante riflessione sul rapporto tra storia, verità e poesia e scrive due opere in cui Manzoni ripensa l’idea di romanzo come luogo della verosimiglianza. 1-. DEL ROMANZO STORICO ( 1850): Manzoni confuta la possibilità di realizzare un romanzo verosimile poiché la ricerca della verità porta alla condanna di ogni invenzione. 2-. DELL’INVENZIONE ( 1850): influenzato dall'incontro con il filosofo cattolico e idealista ROSMINI. In quest'opera nega il concetto di invenzione poiché l’uomo non inventa nulla ma tutto quello che conosce ha un'origine divina. Ciò giace nella mente di Dio incarnato nella storia Sulla questione della lingua, Manzoni scrive varie opere: 1- SENTIR MESSA: la questione viene risolta da Manzoni proponendo il fiorentino colto come modello 2- TRATTATO DELLA LINGUA ITALIANA 3- RELAZIONE AL MINISTRO BROGLIO INTITOLATA “DELL'’UNITA' DELLA LINGUA E DEI MEZZI PER DIFFONDERLA” 1686. Il ministro chiede a Manzoni di fare proposte. Manzoni propone di adottare i maestri toscani in tutta Italia. Tale proposta viene respinta.