Vita e Opere di Alessandro Manzoni: La Transizione dalla Classicalità alla Cristianesimo, Sintesi del corso di Italiano

Scarica Vita e Opere di Alessandro Manzoni: La Transizione dalla Classicalità alla Cristianesimo e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! ALESSANDRO MANZONI Vita: . Nasce a Milano nel 1785 dal conte Pietro e da Giulia Beccaria . i genitori si separano \ studia presso collegi religiosi . a 16 anni esce dal collegio , si inserì nell'ambiente culturale Milanese del periodo napoleonico e frequentò poeti già famosi come Monti e Foscolo . . 1805 raggiunge madre a Parigi, si conosevano poco ma naque un rapporto profondo . Frequenta ideologi e giansenisti ; Sposa Enrichetta Blondel . si converte al Cristianesimo e nel 1810 ritorna a Milano \ è vicino al movimento romantico Milanese (Inni Sacri e Conte di Carmagnola) . segue con interesse i moti costituzionali ma non vi partecipa (marzo 1821 e il 5 maggio) . 1827 abbandona la letteratura d'invenzione (pubblicazione dei Promesssi Sposi) . amicizia con Antonio Rosmini, morte di Enrichetta Blondel . segue con entusiasmo gli avvenimenti politici, senza parteciparvi . 1860 nominati senatore . 1872 accetta cittadinanza onoraria di Roma . muore a Milano nel 1873 Prima della conversione : Opere Classicistiche Tra il 1801 -1810 Manzoni compone opere che rispecchiano il gusto classicistico dominante --> 1801: scrive il TRIONFO DELLA LIBERTA, un poemetto nel quale inneggia alla Rivoluzione --> seguono l'ADDA , poemetto idilliaco, indirizzato a Monti , e 4 SERMONI , in cui il poeta polemizza contro aspetti del costume contemporaneo. --> 1805 : compone il CARME IN MORTE DI CARLO IMBONATI. Riprendendo un modulo classico noto immagina che Imbonati, che egli ammirava come un padre, gli appaia in sogno dandogli nobili insegnamenti di vita e poesia. Dopo la conversione Concezione della letteratura: la nuova ottica cristiana influenza la concezione manzoniana della letteratura. E' centrale per Manzoni il problema del MALE radicato nella storia, della miseria dell’uomo incline al peccato.. Nasce il bisogno di una letteratura che guardi al “ VERO”, che scaturisca da esigenze sentite, che affronti contenuti vivi nella coscienza e si prefigga come fine non il diletto, ma l'UTILE nel campo morale come in quello civile. In una lettera a Cesare d’Azeglio (1823) sintetizza i principi che devono orientare la letteratura: “L'UTILE PER ISCOPO, IL VERO PER SOGGETTO E L'INTERESSANTE PER MEZZO” GLI INNI SACRI: La prima opera scritta dopo la conversione (1812 -1815) Manzoni aveva progettato dodici inni, che cantassero le principali festività dell'anno liturgico, ma ne scrisse solo cinque: LA RESURREZIONE , IL NATALE, LA PASSIONE, IL NOME DI MARIA, LA PENTECOSTE (scritta nel 1822). Manzoni rifiuta quel modello fondato sul culto del mondo antico e sull'adozione della mitologia classica, sentendo la materia mitologica e classica come repertorio ormai morto di temi , come qualcosa di falso. Decide di antare temi che siano vivi nella coscienza contemporanea , aderenti cioè al vero. Non + per una cerchia di letterati ma rivolge a una larga massa di persone . Adotta un linguaggio dai toni sostenuti ma non aulici , e una metrica al ritmo popolare. LE ODI: mentre la tradizione aveva privilegiato gli argomenti tratti dl mito o dalla storia antica , manzoni pone al centro delle sue odi fatti contemporanei (i moti costituzionali) nel Marzo 1921, la figura di Napoleone nel Cinque Maggio) visti in prospettiva politica e religiosa. LE TRAGEDIE: anche la tragedia si colloca in posizione di rottura rispetto alla tradizione del genere . la novità si manifesta in 2 direzioni : la scelta della tragedia storica e il rifiuto delle unità aristoteliche. Nella tragedia clasichegiante i fatti si svolgevano nell'arco di una giornata , non si intrecciavano tra loro più azioni diverse. Manzoni invece vuol collocare i conlitti dei suoi personaggi, in un determinato contesto storico , ricostruito con fedeltà I principi che lo guidano sono esposti nella forma + chiara e sistematica in un ampio saggio, la lettera a M. Chauvet. Manzoni afferma di non voler inventare dei fatti per adattarvi dei sentimenti , ma vuole spiegare ciò che gli uomini hanno sentito e sofferto , mediante ciò che essi hanno fatto. Solo un teatro che si ispiri al vero può per lui avere influsi positivi sul pubblico. Il conte di carmagnola --> scritta tra 1816 e 1820, si incentra nella figura di un capitano di ventura del '400, Francesco Bussone: al servizio del duca di Milano ottiene molte vittorie e giunge a sposarne la figlia ; passa poi al servizio di Venezia assicurandole una clamorosa vittoria su Milano nella battaglia di Maclodio. La tragedia si regge sul confronto tra l'uomo d'animo elevato, generoso e puro, e la Ragion di Stato, con i bassi intrighi machiavellici a cui dà origine. l'Adelchi -> trama: Ermengarda, figlia di Desiderio Re dei Longobardi, è stata ripudiata dal marito Carlo Magno e torna dal padre. personaggi: pers. politi e ideali: Lcori--> una novità nel teatro tragico moderno. Nelle tragedie antiche il coro era la personificazione dei pensieri e dei sentimenti che | azione doveva ispirare. Il coro manzoniano è un momento lirico in cui lo scrittore possa esprimere la propria visione e le proprie reazioni soggettive di fronte ai fatti tragici . In tal modo il poeta era sottratto alle tentazioni di introdursi nell'azione e di prestare ai personaggi i propri