Alfieri (pensiero + Saul), Schemi e mappe concettuali di Letteratura Italiana

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ALFIERI Borghesia vs Popolo - Avversione per ogni tipo di dispotismo - Il continuo alternarsi di vittimismo e titanismo La continua malinconia, derivante dalla costrizione di vivere in un mondo non adatto a lui [ che lo frustrava e deludeva continuamente ] Pur appartenendo alla nobiltà piemontese, Alfieri si mostrò sempre sprezzante nei confronti dei nobili della sua nazione Nelle Satire attacca i costumi e i comportamenti dell’aristocrazia piemontese - La borghesia = considerata una classe corrotta e materialista, priva di qualsiasi ideale - Il popolo = giudicato una “plebe informe” Partendo da questa sua concezione del mondo non gli restava alternativa al rinchiudersi in una solitudine tragica, orgogliosa e dolorosa, idoleggiando al massimo grado sé stesso e disprezzando il mondo nel quale viveva Alfieri afferma più volte che avrebbe voluto vivere al tempo degli antichi Romani e degli antichi Greci: era convinto che sarebbe stato in grado di compiere azioni molto più eroiche e sarebbe stato oggetto di grande ammirazione da parte degli uomini di quel periodo storico Avrebbe desiderato vivere nel mondo classico Vittimismo e titanismo Il tiranno Vittimismo e titanismo, conflitto tra ideale e reale, ricerca della solitudine [ si sentiva in continuo contrasto con i suoi contemporanei ] Si sentiva simile a molti personaggi delle tragedie greche: nelle tragedie di Alfieri i protagonisti devono fare i conti con giganteschi conflitti interiori, quasi sempre senza via di uscita La maggior parte delle tragedie sono ambientate nell’antica Grecia, altre sono ambientate nel mondo romano [ anche se il Saul è tratto dalla Bibbia ] Conflitto tra tirannide e libertà La figura del tiranno > È sospettoso e crudele, vile e violento, corrotto e corruttore Chi non vuole diventare complice del tiranno, partecipando alla vita servile e corrotta della sua corte, per salvaguardare e difendere la propria libertà morale può adottare solo due soluzioni estreme: il tirannicidio o il suicidio Dal momento che secondo Alfieri il tirannicidio può essere realizzato solo in poche e particolari condizioni, l’uomo che vuole salvare la propria libertà morale sotto i regimi tirannici molto spesso deve ricorrere esclusivamente al suicidio: rappresenta l’unico modo per sconfiggere il tiranno e sfuggire al suo spregevole dominio Suicidio Descrizione delle due figure del tiranno e del tirannicida Suicidio inteso non come una sconfitta o una forma di debolezza = un atto di ribellione estrema contro il tiranno e contro la società corrotta, l’unico modo per salvare la propria libertà morale dalla prepotenza del tiranno Concezione eroica del suicidio [ caratteristica tipicamente preromantica e romantica ] Anche in molti scrittori romantici il suicidio è considerato non sconfitta ma come l’ultima e più grande vittoria che un uomo che non si voglia piegare alla realtà avversa e corrotta possa ottenere evitando di scendere a compromessi umilianti Rapporto tra principe e letterato > Secondo Alfieri il monarca e l’intellettuale non possono essere altro che nemici sempre e comunque Il monarca si propone sempre di condizionare la libertà morale di tutti i sudditi, compresi gli intellettuali e i poeti > Tutti i monarchi sono tiranni Il mecenatismo Illuminismo Alfieri esprime un giudizio molto severo sul fenomeno del mecenatismo: condanna non solo i monarchi e gli imperatori che in tutte le epoche storiche lo avevano praticato, ma anche tutti quei poeti e scrittori che ne avevano beneficiato Di conseguenza Alfieri condanna duramente anche autori come Virgilio, Orazio e Ariosto, che a suo dire non avevano difeso la loro libertà morale ed avevano adulato in maniera indegna i detentori del potere Per Alfieri il popolo non era altro che plebe La borghesia = una classe interessata solamente al denaro Per questo non condivise le idee illuministiche che si proponevano di migliorare il comportamento sia dei sovrani sia dei sudditi Alfieri rifiutò l’Illuminismo in tutti i suoi aspetti La sua esaltazione del periodo classico e il suo amore per il mondo antico erano incompatibili con l’idea illuministica che Il presente fosse molto migliore del passato Non si mostrò minimamente interessato al progresso tecnologico e scientifico, allo sviluppo delle industrie e dei commerci che caratterizzarono il periodo dell’Illuminismo Cosmopolitismo Tirannide Gli oppressi Il concetto di cosmopolitismo sostenuto dagli illuministi appariva assurdo ad Alfieri, che durante i suoi viaggi al di fuori del Piemonte si era sempre sentito uno straniero Alfieri si sentiva in totale antagonismo non solo con la società piemontese del suo tempo, ma con tutte le società che incontrò nei vari Paesi che visitò durante i suoi viaggi Trattato della tirannide > Alfieri afferma che “base e molla” della tirannia è la paura La tirannide non coincide con una forma particolare di governo [ anche se il riferimento alla sua epoca è evidente ] - la nobiltà [ ambiziosa e amante del lusso ] - l’esercito [ garante dell’ordine pubblico ] - la religione [ che educa all’obbedienza ] Nobiltà, esercito e religione sono, oltre alla paura, le armi del tiranno Il tiranno è schiavo della paura non meno del suddito = per restare sul trono ha bisogno di esercitarla quotidianamente, temendo sempre d’essere rovesciato Giudizio pessimista sugli oppressi = chi è abituato alla sottomissione difficilmente riesce a liberarsene Gli oppressi arrivano ad acquisire sentimenti di servilismo e di fatalismo C’è solo una speranza = che l’autoritarismo sia così duro e insopportabile da indurre il popolo a ribellarsi Nascita nobiliare L’intellettuale deve avere il coraggio di criticare il tiranno mediante le sue opere letterarie; ma perché lo possa fare deve essere libero da problemi economici, perché altrimenti sarà costretto a compromettersi Gli illuministi sono disposti a collaborare con i sovrani [ Alfieri non crede in questa collaborazione ] Alfieri = famiglia nobile; scrittore che, grazie alle cospicue rendite, puó dedicarsi alla letteratura La nascita nobiliare gli garantiva l’indipendenza economica [ = gli consentiva di non essere subordinato a nessuno ] Nei suoi viaggi quasi nulla di ció che vede gli piace; prova insofferenza, sdegno, repulsione [ a Parigi, Vienna, Berlino, Pietroburgo ] Reazione piú positiva suscitano in lui i Paesi dove sussistono maggiori libertà civili [ = Inghilterra, Olanda ] Abner Abner = figlio di Ner, generale dell’esercito d’Israele, braccio destro di Saul [ è figlio del cugino ] Nutre un profondo odio per la casta sacerdotale e per David, che ritiene essere lo strumento dei sacerdoti per guidare il potere politico Data la sua posizione difficilmente può agire di persona, ma cerca di assecondare tutte le manie di persecuzione di Re Saul Il suo obiettivo è quello di eliminare dalla scena David e i sacerdoti [ anche fisicamente se necessario ] È il consigliere di Saul; pare voglia aiutare il re, invece intende soltanto agire sulla sua volontà, per poterlo manipolare secondo i suoi scopi e le sue intenzioni, cioè giungere al potere e cacciare l’odiato David Abner riesce a realizzare i suoi obiettivi per mezzo di atti di falsità e menzogna Il volere di Dio La guerra Il Saul è l’unica tragedia che si ispira alla Bibbia Saul, abbandonato da Dio e tormentato da uno spirito maligno, non è più il re vittorioso Saul è il re scelto da Dio per salvare Israele, per mano del profeta Samuele; presto, però, si ribella al volere di Dio, compiendo diversi atti empi, peccando di superbia Alfieri si concentra su come Saul viva l’ineluttabilità che viene dall’alto, dal volere di Dio, che non si manifesta mai in maniera oggettiva, ma viene sempre visto attraverso la fede dei sacerdoti; questa incertezza porta Saul a credere che sia in atto una congiura contro di lui Il nuovo campione di Israele scelto da Dio è David, un giovane pastore [ cosa che suscita la gelosia di Saul ] I sentimenti del re verso il giovane sono ambigui = da una parte invidia e gelosia, dall’altra ammirazione David stringe amicizia con il figlio del sovrano [ Gionata ] e diventa sposo della figlia, Micol Lo sfondo della tragedia è la guerra tra Israele e i Filistei [ presso i quali David è costretto a rifugiarsi ] David durante la guerra torna in Israele per aiutare il suo popolo, nonostante il rischio di essere ucciso da Saul; il sovrano, infatti, desidera uccidere il giovane, ma dopo un colloquio con lui si convince ad affidargli il comando dell’esercito La comparsa di un sacerdote che annuncia l’incoronazione di David e la condanna di Saul da parte di Dio porta il sovrano al delirio: il sacerdote viene fatto uccidere e David è costretto a fuggire nuovamente Saul in un incubo terribile prevede la sua morte e la sconfitta del suo esercito Il figlio Gionata viene ucciso nella battaglia; i Filistei vincono Infine Saul, ritrovata la lucidità, rimpiangendo di aver cacciato David e comprendendo la realtà dei fatti, decide di uccidersi SCENA 1 DAVID: QUI FRENO AL CORSO, A CUI TUA MAN MI HA SPINTO, ONNIPOSSENTE IDDIO, TU VUOI CH’IO PONGA? IO QUI STARÒ. - DI GELBOÈ SON QUESTI I MONTI, OR CAMPO AD ISRAEL, CHE A FRONTE STA DELL’EMPIA FILISTE. AH! POTESSI OGGI 5 FRENO AL CORSO = SOSTA ALLA CORSA ONNIPOSSENTE = ONNIPOTENTE GELBOÈ = GELBON, MONTE DELLA PALESTINA CAMPO = ACCAMPAMENTO MILITARE ISRAEL = ISRAELE, QUI S’INTENDONO GLI ISRAELITI A FRONTE STA = È SCHIERATO DI FRONTE DELL’EMPIA FILISTE = I FILISTEI [ RITENUTI DAGLI EBREI “EMPI” IN QUANTO POLITEISTI ] NON APPENA GIUNTO IN TERRA D’ISRAELE, DAVID SI RIVOLGE A DIO, CON UNA LUNGA INVOCAZIONE CHE HA I TONI DELLA PREGHIERA A LUI CHIEDE SE DEBBA FERMARSI O PROSEGUIRE IL SUO VIAGGIO: IL SUO RITORNO È VOLUTO DALL’ONNIPOTENTE, CHE FARÀ DI DAVID UNO STRUMENTO DELLA SUA VOLONTÀ FIN DALL’INIZIO ALFIERI PRESENTA DAVID COME UN UOMO CHE VIVE UNO STRETTO RAPPORTO CON DIO, TANTO DA POTER PARLARE DIRETTAMENTE A LUI MORTE AVER QUI DALL’INIMICO BRANDO! MA, DA SAÚL DEGGIO ASPETTARLA. AHI CRUDO, SCONOSCENTE SAÚL! CHE IL CAMPION TUO VAI PERSEGUENDO PER CAVERNE E BALZE, SENZA MAI DARGLI TREGUA. E DAVID PURE 10 INIMICO BRANDO = NEMICA SPADA DEGGIO = DEBBO CRUDO, SCONOSCENTE = CRUDELE, INGRATO IL CAMPION TUO = IL TUO DIFENSORE [ DAVID SI RIFERISCE A SE STESSO, IN QUANTO, OLTRE AD ESSERE GENERO DI SAUL, È ANCHE IL GUERRIERO PIÚ VALOROSO E FEDELE ] VAI PERSEGUENDO = STAI INSEGUENDO POTESSI OGGI TROVARE LA MORTE A CAUSA DI UN NEMICO DEVO INVECE ATTENDERMELA DA SAUL [ LO SCONFORTO DI DAVID È DOVUTO PROPRIO AL FATTO CHE NON POTRÀ MORIRE SUL CAMPO DI BATTAGLIA COME UN EROE O UN VALOROSO SOLDATO; SARÀ PROBABILMENTE UCCISO DA SAUL, IL SUO RE E SUOCERO, CHE LO CONSIDERA UN TRADITORE E UN AVVERSARIO POLITICO ] ERA GIÀ UN DÌ IL TUO SCUDO; IN ME RIPOSTO OGNI FIDANZA AVEVI; AD ONOR SOMMO TU M’INNALZAVI; ALLA TUA FIGLIA SCELTO IO DA TE SPOSO … MA, BEN CENTO E CENTO NEMICHE TESTE, PER MALIGNA DOTE, 15 IL TUO SCUDO = LA TUA DIFESA, PROTEZIONE FIDANZA = FIDUCIA PER MALIGNA DOTE = SI TRATTA DELLA PROVA CHE SAUL PRETESE IN DOTE DA DAVID PER DARGLI IN SPOSA LA FIGLIA MICOL, L’UCCISIONE DI CENTO NEMICI [ LA DOTE È DETTA MALIGNA, PERCHÉ MIRAVA ALLA MORTE DI DAVID ] MI AVEVI NOBILITATO CON I TUOI ONORI ED ERO STATO SCELTO DA TE COME SPOSO PER TUA FIGLIA MICOL TU MI CHIEDEVI: E DOPPIA MESSE APPUNTO IO TEN RECAVA … MA SAÚL, BEN VEGGIO, NON È IN SE STESSO, OR DA GRAN TEMPO: IN PREDA IDDIO LO LASCIA A UN EMPIO SPIRTO: OH CIELO! MISERI NOI! CHE SIAM, SE IDDIO CI LASCIA? - 20 DOPPIA MESSE = DOPPIO BOTTINO [ IN QUANTO DAVID UCCISE 200 NEMICI ] VEGGIO = VEDO SAUL, MALIGNAMENTE, AVEVA CHIESTO IN DOTE A DAVID, PER CONCEDERGLI LA FIGLIA IN SPOSA, LE TESTE DI 200 NEMICI, SPERANDO CHE IL GIOVANE, NELL’INTENTO DI PORTARE A TERMINE LA MISSIONE, MORISSE IN BATTAGLIA O FOSSE STATO PRIGIONIERO DAI FILISTEI [ DAVID PUÓ CONSTATARE CHE SAUL È FUORI DI SÉ DA LUNGO TEMPO, PREDA DI INFLUENZE MALIGNE ] NOTTE, SU, TOSTO, ALL’ALMO SOLE IL CAMPO CEDI; CH’EI SORGER TESTIMON DEBB’OGGI DI GENEROSA IMPRESA. ANDRAI FAMOSO TU, GELBOÈ, FRA LE PIÙ TARDE ETADI, CHE DIRAN: DAVID QUI SE STESSO DAVA 25 ALL’ALMO … CEDI = LASCIA IL POSTO AL SOLE CHE DÀ LA VITA EI = IL SOLE FRA LE PIÚ TARDE ETADI = SINO ALLE FUTURE ETÀ IL SOLE OGGI DEVE ESSERE TESTIMONE DI UN’IMPRESA GLORIOSA AL FIER SAULLE. - ESCI, ISRAÉL, DAI QUETI TUOI PADIGLIONI; ESCINE, O RE: V’INVITO OGGI A VEDER, S’IO DI CAMPAL GIORNATA SO L’ARTE ANCORA. ESCI, FILISTE INIQUA; ESCI, E VEDRAI, SE ANCOR MIO BRANDO UCCIDA. 30 PADIGLIONI = TENDE MILITARI S’IO … ANCORA = SE IO CONOSCO ANCORA L’ARTE GUERRESCA CHE SI MANIFESTA IN BATTAGLIA [ = L’ARTE MILITARE NECESSARIA AD UNA BATTAGLIA CAMPALE ] INIQUA = INGIUSTA FATTI AVANTI, O FILISTE MALVAGIA, E VEDRAI SE LA MIA SPADA SA ANCORA UCCIDERE I SUOI NEMICI SCENA 2 GIONATA, DAVID GIONATA: OH! QUAL VOCE MI SUONA? ODO UNA VOCE, CUI DEL MIO COR NOTA È LA VIA. DAVID: CHI VIENE? ... DEH, RAGGIORNASSE! IO NON VORRÍA MOSTRARMI QUAL FUGGITIVO… GIONATA: OLÀ. CHI SEI? CHE FAI DINTORNO AL REGIO PADIGLION? FAVELLA. 35 RAGGIORNASSE! = FACESSE GIORNO! REGIO PADIGLION = LA TENDA DEL RE FAVELLA = PARLA DAVID: GIONATA PARMI... ARDIR. - FIGLIO DI GUERRA, VIVA ISRAÉL, SON’IO. ME BEN CONOSCE IL FILISTEO. GIONATA: CHE ASCOLTO! AH! DAVID SOLO COSÌ RISPONDER PUÒ. DAVID: GIONATA... GIONATA: OH CIELO! DAVID... FRATELLO... 40 ARDIR = OCCORRE AVERE CORAGGIO FIGLIO DI GUERRA = GUERRIERO GIONATA ERA IL COGNATO DI DAVID [ FIGLIO DI SAUL, FRATELLO DI MICOL ] MA ERA ANCHE SUO AMICO FRATERNO DAVID: OH GIOIA! ... A TE ... GIONATA: FIA VERO? TU IN GELBOÈ? DEL PADRE MIO NON TEMI? IO PER TE TREMO; OIMÈ! ... DAVID: CHE VUOI? LA MORTE IN BATTAGLIA, DA PRESSO, MILLE VOLTE VIDI, E AFFRONTAI: DAVANTI ALL’IRA INGIUSTA DEL TUO PADRE GRAN TEMPO FUGGII POSCIA: 45 FIA VERO? = SARÀ VERO? DA PRESSO = DA VICINO POSCIA = DOPO, IN SEGUITO MA IL TEMER SOLO È MORTE VERA AL PRODE. OR, PIÙ NON TEMO IO, NO: STA IN GRAN PERIGLIO COL SUO POPOLO IL RE: FIA DAVID QUEGLI, CHE IN SECURTADE STIA FRATTANTO IN SELVE? CH’IO PRENDA CURA DEL MIO VIVER, MENTRE 50 MA SOLO TEMERE [ PER LA PROPRIA VITA ] È LA VERA MORTE PER IL GUERRIERO / PER IL GUERRIERO LA VERA MORTE NON È QUELLA CHE SI TROVA IN BATTAGLIA, MA LA PAURA DAVID NON PUÓ STARE NASCOSTO AL SICURO NEI BOSCHI MENTRE IL RE SAUL E IL SUO POPOLO SI TROVANO A VIVERE UN GRANDE PERICOLO, OSSIA LA GUERRA INCOMBENTE CONTRO I FILISTEI. DAVID, DIFENSORE DEL SUO POPOLO, ACCETTA DI ESSERE PRESENTE NEL MOMENTO DELLA DIFFICOLTÀ NONOSTANTE IL RISCHIO DI VENIRE CATTURATO DALL’INGRATO SAUL SOPRA VOI STA DEGLI INFEDELI IL BRANDO? A MORIR VENGO; MA FRA L’ARMI, IN CAMPO, PER LA PATRIA, DA FORTE; E PER L’INGRATO STESSO SAÚL, CHE LA MIA MORTE OR GRIDA. GIONATA: OH DI DAVID VIRTÙ! D’IDDIO LO ELETTO 55 CHE DESIDERA LA MIA MORTE GRIDA = RICHIEDE D’IDDIO LO ELETTO = IL PREDILETTO, QUELLO SCELTO DA DIO TU CERTO SEI. DIO, CHE T’INSPIRA AL CORE SÌ SOVRUMANI SENSI, AL VENIR SCORTA DIETTI UN ANGIOL DEL CIELO. - EPPUR, DEH! COME OR PRESENTARTI AL RE? FRA LE NEMICHE SQUADRE EI TI CREDE, O IL FINGE; EI TI DÀ TACCIA 60 SOVRUMANI SENSI = STRAORDINARIE VIRTÚ AL VENIR … CIELO = PER FARE IN MODO CHE TU VENISSI FIN QUI, DIO TI DIEDE UNA SCORTA DAL CIELO DÀ TACCIA = TI ACCUSA DI, INSINUA CHE TU SIA DI TRADITOR RIBELLE. DAVID: AH! CH’EI PUR TROPPO, A RICOVRAR DE’ SUOI NEMICI IN SENO EI MI SFORZAVA. MA, SE IMPUGNAN ESSI CONTRO LUI L’ARMI, ECCO PER LUI LE IMPUGNO, FINCHÉ SIAN VINTI. IL GUIDERDON MIO PRISCO 65 DAVID, PERSEGUITATO DA SAUL CHE GLI DAVA LA CACCIA, SI ERA RIFUGIATO PRESSO IL SACERDOTE ACHIMELECH E IN SEGUITO PRESSO IL FILISTEO ACHIS [ SAUL L’AVEVA COSÍ DICHIARATO TRADITORE ] “MI COSTRINGEVA A TROVARE RIFUGIO IN MEZZO AI SUOI NEMICI”: DAVID, SECONDO LA BIBBIA, SI RIFUGIÓ CON 600 DEI SUOI SEGUACI TRA I FILISTEI, PER SOTTRARSI ALLE PERSECUZIONI DI SAUL IL GUIDERDON MIO PRISCO = LA MIA PRIMA RICOMPENSA [ CIOÈ L’ODIO NUTRITO NEI SUOI CONFRONTI DA SAUL ] MEN RENDA EI POSCIA; ODIO NOVELLO, E MORTE. GIONATA: MISERO PADRE! HA CHI L’INGANNA. IL VILE PERFID’ABNER, GLI STA, MENTITO AMICO, INTORNO SEMPRE. IL RIO DEMON, CHE FERO GL’INVASA IL COR, BREVI DI TREGUA ISTANTI 70 ABNER = CUGINO DI SAUL, SUO MINISTRO E CAPO DELL’ESERCITO D’ISRAELE APPROFITTANDO DELL’ASSENZA DI DAVID E DELLA MANCANZA DI LUCIDITÀ DI SAUL, ABNER NON PERDE OCCASIONE PER INSTILLARE NELL’ANIMO DEL SOVRANO ODIO E SOSPETTI NEI CONFRONTI DI DAVID; APPROFITTANDO DELLO STATO D’IRA E DI FOLLIA DI SAUL, LO COSTRINGE AD AGIRE PER IL SUO INTERESSE IL SACRO VECCHIO MORIBONDO IN RAMA, VERO È, MI ACCOLSE; E PARLOMMI, QUAL PADRE: E SPIRÒ FRA MIE BRACCIA. EGLI GIÀ UN TEMPO SAULLE AMAVA, QUAL SUO PROPRIO FIGLIO: MA, QUAL NE AVEA MERCEDE? - IL VEGLIO SACRO, 150 IL SACRO … RAMA = È SAMUELE MORENDO, AL RE FEDE M’INGIUNSE E AMORE, NON MEN CHE CIECA OBBEDIENZA A DIO. SUOI DETTI ESTREMI, ENTRO IL MIO COR SCOLPITI FINO ALLA TOMBA IN SALDE NOTE IO PORTO. “AHI MISERO SAÙL! SE IN TE NON TORNI, 155 IL VEGLIO … DIO = IL VECCHIO SAMUELE, IN PUNTO DI MORTE, MI IMPOSE LA FEDELTÀ E L’AMORE PER IL RE, NON MENO CHE L’OBBEDIENZA ASSOLUTA A DIO PORTERÓ SCOLPITE NEL MIO CUORE, FINO ALLA MORTE, LE SUE ULTIME PAROLE SOVRA IL TUO CAPO ALTISSIMA IRA PENDE”. CIÒ SAMUÉL DICEAMI. - TE SALVO ALMEN VORREI, GIONATA MIO, TE SALVO DALLO SDEGNO CELESTE: E IL SARAI, SPERO: E IL SAREM TUTTI; E IN UN SAÙL, CHE ANCORA 160 PUÒ RAVVEDERSI. - AH! GUAI, SE IDDIO DALL’ETRA IL SUO ROVENTE FOLGORE SPRIGIONA! SPESSO, TU IL SAI, NELL'ALTA IRA TREMENDA RAVVOLTO EGLI HA COLL’INNOCENTE IL REO. IMPETUOSO, IRRESISTIBIL TURBO, 165 STERPA, TRABALZA AL SUOL, STRITOLA, ANNULLA DEL PAR LA MALA INFETTA PIANTA, E I FIORI, ED I POMI, E LE FOGLIE. GIONATA: - ASSAI PUÒ DAVID PRESSO DIO, PER SAÚL. TE NE’ MIEI SOGNI HO VISTO IO SPESSO, E IN TAL SUBLIME ASPETTO, 170 IL TURBINE IMPETUOSO E INARRESTABILE DI DIO SRADICA, FA ROTOLARE AL SUOLO, STRINGE E DISTRUGGE ALLO STESSO MODO LA PIANTA MALIGNA E INFESTANTE E I FIORI, I FRUTTI E LE FOGLIE CH’IO MI TI PROSTRO A’ PIEDI. - ALTRO NON DICO; NÉ PIÙ DEI DIRMI. INFIN CH'IO VIVO, IO GIURO CHE A FERIR TE NON SCENDERÀ MAI BRANDO DI SAÚL, MAI. MA, DALLE INSIDIE VILI … OH CIEL!... COME POSS’IO? ... QUI, FRA LE MENSE, 175 FRA LE DELIZIE, E L’ARMONÍA DEL CANTO, SI BEE TALOR NELL’ORO INFIDO MORTE. DEH! CHI TEN GUARDA? DAVID: D’ISRAÉLE IL DIO, SE SCAMPAR DEGGIO; E NON INTERA UN’OSTE, SE SOGGIACER. - MA DIMMI: OR, PRIA DEL PADRE, 180 SI BEE … MORTE = NELLE COPPE D’ORO SI BEVE SPESSO LA MORTE, OSSIA C’È DEL VELENO GIONATA SI FA PORTAVOCE DEL PENSIERO DI ALFIERI SULLA TIRANNIDE = IL PERICOLO PER L’UOMO PRODE NON VIENE DAI NEMICI, DAI QUALI SA DIFENDERSI, MA DALLE INSIDIE DELLA CORTE CHI TEN GUARDA? = CHI TI PROTEGGE? VEDER POSS’IO LA SPOSA? ENTRAR NON DEBBO LÀ, FIN CHE ALBEGGI... GIONATA: E FRA LE PIUME ASPETTA FORS’ELLA IL GIORNO? A PIANGER DI TE MECO VIENE ELLA SEMPRE INNANZI L’ALBA; E PREGHI PORGIAM QUI INSIEME A DIO, PER L’EGRO PADRE. 185 SE DEVO SOPRAVVIVERE MI PROTEGGERÀ IL DIO D’ISRAELE SE IL MIO DESTINO È SOCCOMBERE NON MI SALVERÀ UN ESERCITO INTERO / NON SAREBBE SUFFICIENTE UN INTERO ESERCITO SE DEVO MORIRE LÀ = NEL CAMPO DEGLI ISRAELITI FRA LE PIUME = TRA I CUSCINI, NEL LETTO ECCO; NON LUNGI UN NON SO CHE BIANCHEGGIA: FORSE, CH’ELLA È: SCOSTATI ALQUANTO; E L’ODI: MA, SE ALTRI FOSSE, NON MOSTRARTI, PREGO. DAVID: COSÌ FARÒ. 190 EGRO = MALATO UN NON … BIANCHEGGIA = SI INTRAVEDE QUALCOSA DI BIANCO, SONO LE VESTI DI MICOL SCENA 3 MICOL, GIONATA MICOL: NOTTE ABBORRITA, ETERNA, MAI NON SPARISCI?... MA, PER ME DI GIOIA RISORGE FORSE APPORTATORE IL SOLE? AHI LASSA ME! CHE IN TENEBRE INCESSANTI VIVO PUR SEMPRE! - OH! FRATEL MIO, PIÙ RATTO 195 PIÚ RATTO DI ME SORGESTI = TI SEI ALZATO PRIMA DI ME DI ME SORGESTI? EPPUR PIÙ TRAVAGLIATO, CERTO, FU IL FIANCO MIO, CHE MAI NON POSA. COME POSAR POSS’IO FRA MOLLI COLTRI, MENTRE IL MIO BEN SOVRA LA IGNUDA TERRA, FUGGITIVO, SBANDITO, INFRA COVILI 200 IL MIO BEN = IL MIO AMATO INFRA COVILI … FERE = IN MEZZO AI NASCONDIGLI, ALLE TANE DI ANIMALI SELVAGGI DI CRUDE FERE, INSIDIATO GIACE? AHI D’OGNI FERA PIÙ INUMANO PADRE! SAÚL SPIETATO! ALLA TUA FIGLIA TOGLI LO SPOSO, E NON LA VITA? - ODI, FRATELLO; QUI NON RIMANGO IO PIÙ: SE MECO VIENI, 205 AHI PADRE, PIÚ CRUDELE DI OGNI BELVA BELL’OPRA FAI; MA, SE NON VIENI, ANDRONNE A RINTRACCIARLO IO SOLA: IO DAVID VOGLIO INCONTRARE, O LA MORTE. GIONATA: INDUGIA ANCORA; E IL PIANTO ACQUETA: IL NOSTRO DAVID FORSE IN GELBOÈ VERRÀ.... 210 ANDRONNE = ANDRÓ INDUGIA = ATTENDI MICOL: CHE PARLI? IN LOCO, DOV’È SAÚL, DAVID VENIRNE? ... GIONATA: IN LOCO DOV’È GIONATA E MICOL, TRATTO A FORZA DAL SUO BEN NATO COR FIA DAVID SEMPRE. NOL CREDI TU, CHE IN LUI PIÙ ASSAI L’AMORE CHE IL TIMOR POSSA? E MARAVIGLIA AVRESTI, 215 CHE PARLI? … VENIRME? = COSA DICI? DAVID STAREBBE PER VENIRE NEL LUOGO DOVE SI TROVA SAUL? IN LOCO … ARDISSE? = NELLE PAROLE DI GIONATA IL RIBALTAMENTO DELLE PAURE DI MICOL DAVID SARÀ CONDOTTO DAL SUO CUORE DOVE SONO GIONATA E MICOL, PERCHÉ IN LUI PUÓ PIÚ L’AMORE CHE IL TIMORE DAVID SARÀ SEMPRE SPINTO DAL SUO NOBILE CUORE S’EI QUI VENIRNE ARDISSE? MICOL: OH CIEL! PER ESSO IO TREMEREI ... MA PURE, IL SOL VEDERLO FARIAMI ... GIONATA: E S’EI NULLA OR TEMESSE? ... E S’ANCO L’ARDIR SUO STRANO EI DI RAGION VESTISSE? - MEN TERRIBIL SAÚL NELL’ASPRA SORTE, 220 E SE EGLI RENDESSE RAGIONEVOLE, SENSATO IL SUO STRAORDINARIO CORAGGIO? / E SE EGLI SAPESSE VESTIRE DI BUONE RAGIONI IL SUO STRAORDINARIO CORAGGIO? CHE NELLA DESTRA, SBALDANZITO OR STASSI IN DIFFIDENZA DI SUE FORZE; IL SAI: OR, CHE DI DAVID L’INVINCIBIL BRACCIO LA VIA NON GLI APRE INFRA LE OSTILI SQUADRE, SAÚL DIFFIDA; MA, SUPERBO, IL TACE. 225 SAUL È MENO TERRIBILE NELLA SORTE AVVERSA CHE IN QUELLA FAVOREVOLE, E PRIVO DI BALDANZA ORA DUBITA DELLA SUA FORZA IN UNA CONDIZIONE SFAVOREVOLE SAUL INCUTE MINORE PAURA CHE IN QUELLA FORTUNATA ORA, SCORAGGIATO, NON HA FIDUCIA NELLE PROPRIE FORZE LE OSTILI SQUADRE = LE TRUPPE DEL NEMICO IL TACE = LO NASCONDE CIASCUN DI NOI NEL VOLTO SUO BEN LEGGE, CHE A LUI NON SIEDE LA VITTORIA IN CORE. FORSE IN PUNTO EI VERREBBE ORA IL TUO SPOSO. MICOL: SÌ, FORSE È VER: MA LUNGI EGLI È; ... DEH! DOVE? ... E IN QUALE STATO? ... OIMÈ! ... 230 CHE A LUI … CORE = CHE È BEN CONSAPEVOLE DI NON POTER VINCERE IN PUNTO = AL MOMENTO GIUSTO GIONATA: PIÙ CHE NOL PENSI, EI TI STA PRESSO. MICOL: OH CIELO! ... A CHE LUSINGHI? ... A CHE LUSINGHI? = PERCHÉ MI FAI SPERARE, MI ILLUDI? SCENA 4 DAVID, MICOL, GIONATA DAVID: TECO È IL TUO SPOSO. MICOL: OH VOCE! ... OH VISTA! OH GIOIA! ... PARLAR ... NON ... POSSO. - OH MARAVIGLIA! ... E FIA ... VER, CH’IO T'ABBRACCIO? ... DAVID: OH SPOSA! ... OH DURA ASSENZA! ... MORTE, S’IO DEBBO OGGI INCONTRARTI, ALMENO QUI STO TRA’ MIEI. MEGLIO È MORIR, CHE TRARRE 235 TECO = CON TE FIA = SARÀ OH LUNGA SEPARAZIONE [ CHE MI HA PRIVATO DI TE ] SELVAGGIA VITA IN SOLITUDIN, DOVE A NIUN SEI CARO, E DI NESSUN TI CALE. BRANDO ASSETATO DI SAÚL, TI ASPETTO; PERCUOTIMI: QUI ALMEN DALLA PIETOSA MOGLIE FIEN CHIUSI GLI OCCHI MIEI; COMPOSTE, 240 TI CALE = TI IMPORTA COPERTE L’OSSA; E DI LAGRIME VERE DA LEI BAGNATE. MICOL: OH DAVID MIO! ... TU CAPO, TERMINE TU D’OGNI MIA SPEME; AH! LIETO IL TUO VENIR MI SIA! DIO, CHE DA GRAVI PERIGLI TANTI SOTTRAEATI, INVANO 245 COMPOSTE … L’OSSA = RADUNATE E SEPOLTE LE MIE OSSA SPEME = SPERANZA OGGI TE QUI NON RICONDUCE ... OH QUALE, QUAL MI DÀ FORZA IL SOL TUO ASPETTO! IO TANTO PER TE LONTAN TREMAVA; OR PER TE QUASI NON TREMO ... MA, CHE VEGGO? IN QUAL SELVAGGIO ORRIDO AMMANTO A ME TI MOSTRA AVVOLTO 250 IL SOL TUO ASPETTO = IL SOLO VEDERTI ORRIDO AMMANTO = SQUALLIDE VESTI MICOL VEDE CHE DAVID, ANZICHÉ IL MANTELLO REGALE CHE LEI STESSA AVEVA INTESSUTO, È RICOPERTO DA UNA ROZZA PELLE L’ALBA NASCENTE? O PRODE MIO; TU IGNUDO D’OGNI TUO FREGIO VAI? TE PIÙ NON COPRE QUELLA, CH'IO GIÀ DI PROPRIA MAN TESSEA, PORPORA AURATA! IN TAL SQUALLOR, CHI MAI POTRIA DEL RE GENERO DIRTI? ALL’ARMI 255 IGNUDO … FREGIO = PRIVO DI OGNI ORNAMENTO REGALE DAVID, IN ESILIO, È ABBIGLIATO COME UN UOMO DEL DESERTO ED È PRIVO DI OGNI ORPELLO CHE ATTESTI LA SUA NOBILTÀ PORPORA AURATA = MANTELLO DI PORPORA RICAMATO CON FILI D’ORO CHI MAI POTREBBE DIRE CHE TU SIA IL GENERO DEL RE? VOLGAR GUERRIER SEMBRI, E NON ALTRO. DAVID: IN CAMPO … NOI STIAMO: IMBELLE REGGIA OR NON È QUESTA: QUI ROZZO SAIO, ED AFFILATO BRANDO, SON LA POMPA MIGLIORE. OGGI, NEL SANGUE DE’ FILISTEI, PORPORA NUOVA IO VOGLIO 260 VOLGAR GUERRIER = SOLDATO COMUNE SAIO = TUNICA MILITARE POMPA = ORNAMENTO SU UN CAMPO DI BATTAGLIA L’ORNAMENTO MIGLIORE SONO LA VESTE ROZZA E LA SPADA AFFILATA