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All'origine della pretesa cristiana, Sintesi del corso di Teologia II

Riassunto capitolo 8 del libro -All'origine della pretesa cristiana- per esame Teologia II con prof. Banna

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
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Caricato il 24/01/2022

ilarialeggio
ilarialeggio 🇮🇹

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Scarica All'origine della pretesa cristiana e più Sintesi del corso in PDF di Teologia II solo su Docsity! All’origine della pretesa cristiana – Luigi Giussani La concezione che Gesù ha della vita cap. 8 Pretesa cristiana → Gesù incarnazione di Dio, fatto uomo → fatto che per i giudei e i filosofi era uno scandalo. → Arianesimo: Gesù è una persona di natura umana e di natura divina. Eresie: chi pensava che Gesù fosse solo di natura divina è un docetista, chi invece pensava fosse più di natura umana viene definito un adozionista. La natura corretta da considerare è quella di mezzo, quindi un insieme di uomo e di divinità. Oggi come si fa a confermare la veridicità di 2020 anni fa? Bisogna trovare una strada adeguata: che ci faccia conoscere al meglio l’oggetto. → importante il metodo che si utilizza, adeguato, che tenga conto di tutti i fattori. 3 idee di metodi da utilizzare: ILLUMINAZIONE INTERIORE-TEOLOGICA - Crederci; - Me stesso; - Scelte soggettive; - Atto irrazionale; CATTOLICO-ORTODOSSO → quello più efficace perché ci permette di incontrare la Chiesa, la comunità. - Indagine; - Incontro → metodo che valorizza di più perché una persona che frequenta con lealtà la Chiesa non ha bisogno di coprire o timore di far chiarezza sui propri errori, sapendo che l’uomo li commette, è necessario capire però se poi questi rimandano a Dio; - Fidarsi di altri; STORICO - Ragione → cerco le prove come vangelo, Bibbia. 1. Premessa: una educazione alla moralità necessaria per comprendere Il valore di una persona non viene compreso direttamente, ma nella misura in cui si rivela. L’intimità personale si rivela attraverso i gesti, dei segni, che è importante cogliere: è necessaria una genialità umana. Con genialità umana si intende la capacità psicologica più o meno sviluppata, composta da tre fattori: - Sensibilità naturale; - Completezza dell’educazione; - Attenzione. Per verificare l’attendibilità della personalità morale o religiosa è necessario possedere una genialità morale e religiosa che permette di interpretare i gesti come segni significativi in un preciso senso. Questa capacità è definibile come apertura originale dell’animo, atteggiamento di disponibilità e di dipendenza, non di autosufficienza, volontà di affermazione dell’essere. La scelta della nostra libertà e la condizione di quella capacità di verifica, si colloca nelle profondità del nostro essere: è scelta tra irreligiosità e semplicità naturale che permetterà di prendere consapevolezza. Gesù nel Vangelo ha necessità di genialità morale, poiché l’abitudine, l’atteggiamento autosufficiente, non disponibile rende impossibile percepire il valore di ciò che compie. → importanti due miracoli narrati nel Vangelo di Giovanni in cui vengono scolpiti gli atteggiamenti della libertà: 1. La guarigione del cieco dalla nascita: gesto miracoloso nel giorno di sabato (di riposo) → capi religiosi squalificano il valore come non proveniente da Dio. 2. Resurrezione di Lazzaro: molti credetero a questo gesto miracoloso, mentre altri andarono a riferire ai farisei dell’accaduto → rinunciano a un libero confronto dei fatti con la loro umanità, sottomessi a chi è più influente di loro. La differenza è che nella prima viene fatta come un’indagine dei fatti mentre nella seconda viene direttamente ucciso Gesù. Per affrontare la concezione morale di Gesù, e per valutare la personalità che da essa traspare, occorre una umanità, una possibilità di corrispondenza umana con Lui. → importante che la nostra umanità sia costante e ordinata. 2. La statura umana Alla domanda - Chi è Gesù? – il gesto più illuminante, il segno più significativo è la concezione che una persona ha della vita. Solo il divino può salvare l’uomo, le sue dimensioni vere ed essenziali possono essere conservate, riconosciute, proclamate e difese. Solo il divino può definire la moralità di una persona. Il valore della persona: fattore fondamentale dello sguardo di Gesù è l’esistenza nell’uomo di una realtà superiore a qualsiasi realtà soggetta al tempo e allo spazio. Ogni uomo possiede un principio originale e irriducibile, sorgente di valori. La persona gode di un valore e di un diritto in sé, che nessuno può attribuire o togliere → il valore racchiude il motivo, lo scopo di un’azione, ciò per cui vale la pena agire o esistere. Gesù dimostra nella sua esistenza una passione per il singolo. Il problema dell’esistenza del mondo è la felicità del singolo uomo. Valori della persona: - Creata → gesto della preghiera; - Compito → la felicità, che non si raggiunge in questo mondo, ma capendo che ogni aspetto sia la strada verso Dio; - Libertà → l’uomo sbaglia a scegliere spesso a ciò che è facile da raggiungere e lo soddisfa (peccato originale) invece che andare verso Dio e ti rende libero . → uomo padrone di sé, che afferra le sue scelte. → Dio compagno di strada, accompagna l’uomo nelle sue scelte e non prende il suo posto. L’originale dipendenza: non è chiaro su cosa si fonda il valore. Pag. 106 Religiosità → senza questo rapporto il singolo uomo non ha possibilità di vivere un volto suo, non ha quindi possibilità d’essere persona. La religiosità cristiana sorge come unica condizione dell’umano. La scelta dell’uomo è concepirsi libero da tutto l’universo e dipendente solo da Dio oppure libero da Dio e allora diventa schiavo da ogni circostanza. L’etimologia greca da cui deriva la parola scandalo significa trappola, tranello → Gesù ci avverte di non farci ingannare su quel rapporto definitivo con Dio: la religiosità conviene per salvare la propria persona. 3. L’esistenza umana L’insistenza sulla religiosità è il primo dovere dell’educatore, di colui che ama e vuole aiutare l’umano nel cammino al suo destino. Per comprendere il cristianesimo si deve partire dall’origine di passione alla singola persona. La religiosità che tende a far vivere tutte le azioni come dipendenti da Dio si chiama moralità. La libertà è responsabilità, cioè risposta a un Altro → ciò salva la libertà.
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