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Alzhaimer: studio psicologia, Guide, Progetti e Ricerche di Psicologia Generale

Studio alzhaimer e letteratura

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2018/2019

Caricato il 21/10/2019

Giovannipat
Giovannipat 🇮🇹

5

(1)

4 documenti

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Scarica Alzhaimer: studio psicologia e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Psicologia Generale solo su Docsity! INTRODUZIONE -Cosa provate entrando in questa stanza? L’OPERA Queste sono le sensazioni che prova un malato d’Alzheimer. Disponendo così in modo caotico gli elementi dell’aula abbiamo voluto ricreare, seppur in scala ridotta ,uno tra i vari sintomi che prova chi soffre di Alzheimer. É proprio l’Alzheimer, infatti, la tematica principale del libro che vi presentiamo oggi, “ Com’è piccolo il mondo”,di Martin Suter. Suter è uno scrittore svizzero contemporaneo,che ha avviato la sua carriera come giornalista; scrive opere caratterizzate da una storia criminale che fa da sfondo alle vicende dei protagonisti e, generalmente, la finalità delle sue opere è la denuncia di sistemi sanitari e/o industriali. Il libro che noi vi presentiamo non sfugge a questi caratteri e narra le vicende di un uomo tedesco, Konrad Lang, che ha alle spalle una storia difficile, che inizialmente al lettore non è dato conoscere ma che si svelerà poi scioccante e non propriamente legale. L’ALZHEIMER: Come abbiamo già accennato la tematica principale del libro è l’Alzheimer,una malattia descritta per la prima volta agli inizi del 1900 dal neuropsichiatra Aloysius Alzheimer. Essa è una tra le malattie più terribili a causa delle ricadute che ha oltre che su chi ne soffre anche su coloro che lo circondano,poiché causa in lui una serie di sintomi più o meno gravi che lo portano ad un processo di completa spersonalizzazione. Ha un inizio che molti definiscono subdolo: le persone infatti cominciano con piccole dimenticanze e sintomi lievi di tipo depressivo e ansioso, per avviare poi un processo di inesorabile declino che li porta addirittura a non riconoscere i propri familiari. E’ proprio ciò che accade al nostro protagonista Konrad; il libro infatti si apre ,in una maniera piuttosto statica che sfiora quasi la monotonia, con Konrad che compie una serie di azioni piuttosto insolite che in un primo momento spiazzano il lettore che,erroneamente potrebbe considerare il nostro protagonista preda della vecchiaia. Una volta che la malattia inizia il suo decorso l’individuo vive una fase di progressivo declino;con il passare del tempo compaiono nuovi sintomi tra i quali,per esempio,la perdita ,totale o quasi,della memoria autobiografica,ovvero relativa alle proprie esperienze di vita. -LA PERDITA DI MEMORIA <<Ma in quanto al non-dimenticare di Konrad, non era una cosa tanto semplice. [...] Così Konrad Lang elaborò delle tecniche per occultare il suo problema. Si fece una pianta del palazzo e dei negozi in cui di solito faceva la spesa. Stese una lista dei nomi che usava con frequenza e che avrebbero dovuto essergli famigliari. >> Anche questo è uno tra i sintomi che colpisce il nostro protagonista ed ha particolare rilievo nell’opera a causa del misterioso passato di Konrad, che si svela con chiarezza solo alla fine del libro,mentre durante il racconto ci è dato solo conoscere brandelli di ricordi confusionale e apparentemente incomprensibili narrati dal protagonista stesso. LA SCHIZOFASIA: << Konrad additò il ciuffo di Koni che spuntava dal parafango sinistro e disse "Tomikoni". Poi additò Tomi nella fessura tra il fanale sinistro sul parafango anteriore e il radiatore, e sogghignò. "Konitomi". Simone improvvisò. Additò il bambino nascosto, che Konrad aveva sempre indicato come Koni, e domandò "Koni?" Konrad scosse divertito la testa e ribadì "Tomi". La schizofasia é un disturbo del linguaggio, determinato da disturbi di ordine psichico. Nella sua forma più tipica il linguaggio risulta costituito di un miscuglio di vocaboli noti e di neologismi, espressi di solito molto rapidamente, così da risultare del tutto incomprensibili. Come Konrad anche personaggi famosi del mondo di oggi hanno sofferto di questo disturbo, correlato con il morbo di Alzheimer. Una di loro è la giallista inglese Agatha Christie (1890-1976), che scrisse i suoi ultimi romanzi affetta dal morbo; questa sconcertante scoperta è stata fatta dal duo di ricercatori dell’università di Toronto Ian Lancashire e Graeme Hirst. La schizofasia, dovuta all’Alzheimer, è stata maggiormente incisiva ne “Gli elefanti hanno buona memoria” nel quale, attraverso un innovativo programma informatico, i due ricercatori hanno potuto notare la ricorrenza degli stessi vocaboli, la ripetizione degli stessi nomi a breve distanza e la sequenza delle stesse fasi, arrivando in alcuni passaggi a utilizzare frasi indeterminative (cosa, quali, qualcosa) in continuazione. Lo stesso titolo del libro fa pensare che la scrittrice fosse cosciente del morbo di cui soffriva tanto che nell’omonimo giallo la protagonista affetta da anemia non riesce a risolvere il caso. Nei due esempi riportati si può notare come muti il suo lessico. “ La conobbi in Egitto,verso la fine della guerra. Sophia Leonides era stata trasferita al Cairo dove occupava un posto importante alle dipendenze del Foreign Office. Dapprima l’apprezzai per le sue capacità d’impiegata,poi,molto presto,mi resi conto che aveva un’intelligenza brillantissima che le aveva procurato un posto del genere ad appena ventidue anni,e apprezzai molto anche il suo delizioso senso dell’umorismo. Diventammo amici. Era piacevolissimo passeggiare insieme,uscire qualche volta per una cenetta,di tanto in tanto fare due salti in un locale notturno, Credevo che quello che provavo per lei non andasse più in là del piacere di stare in sua compagnia,ma quando alla fine della guerra in Europa,venni comandato in Oriente,m’accorsi che si trattava di ben altro : amavo Sophia e desideravo sposarla.” “E’ un problema”,1949 “La signora Oliver si guardò allo specchio,poi lanciò un’occhiata all’orologio che stava sulla mensola del caminetto. Aveva l’impressione che fosse indietro da una ventina di minuti . Riprese a studiarsi la pettinatura .Il suo guaio era,e lei lo
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