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Amleto Atto Quarto scene dalla, Appunti di Letteratura Inglese

Hamlet Act 4 Scene 1,2,3,4,5,6,7

Tipologia: Appunti

2018/2019
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Caricato il 03/01/2019

onguyot
onguyot 🇮🇹

4.5

(17)

25 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Amleto Atto Quarto scene dalla e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Quarto Atto Prima scena Enter KING CLAUDIUS, QUEEN GERTRUDE, ROSENCRANTZ, and GUILDENSTER A room in the castle. La prima scena è a tutti gli effetti la continuazione di 3.4 dal momento che la Regina rimane sempre in scena dopo l'accaduto nel closet in cui Amleto va dalla madre e quasi la strozza; lei per quanto autenticamente scossa, sembra recitare una sorta di iperbolica pantomimia a beneficio di Claudio che adotta il plurale maiestatis. Rimane fedele alla parola data ad Amleto, descrivendolo come più folle che mai: "E' pazzo come il mare e il vento che insieme contendono per stabilire chi sia il più forte!" idioma proverbiale. La regina quindi camuffa un po' la storia riferendo che Amleto credeva davvero di aver sentito un topo ma con la finale morte brutale di Polonio. Il Re deve valutare cosa fare e si rende conto che questo gli pone un conseguente problema politico per il regno a causa del "marcio" che è in Amleto nonostante gli affetti. "Ma il nostro amore era tanto grande che non volemmo intender rgioni e convenir che cosa si potesse far di meglio per lui. E ci comportammo come chi sia affetto da un morbo schifoso, che, per non mostrarlo agli occhi degli altri, si lascia rodere fino al midollo." Il Re chiede alla regina dov'è il cadavere per poter effettuare almeno i funerali e la regina risponde che Amleto è a disfarsi del cadavere così chiama R&G per cercare Amleto. Il Re vuole mandare Amleto in Inghilterra per liberarsi di lui. La decisione di tipo politico del Re che gioca di astuzia, è attuata perché sa che questo gli porterà problemi e si preoccupa di chiamare intorno a se dei nobili e di informarli in tempo per non essere condannato al confino> tutto è sempre un riflesso. Quarto Atto Seconda scena Enter HAMLET Another room in the castle. Nella seconda scena che procede senza soluzione di continuità, vediamo Amleto occuparsi del cadavere di Polonio fuori dal castello per nulla pentito o addolorato poiché l'ha ucciso senza pensarci perché convinto fosse lo zio Claudio era spinto da un buon motivo. L'insensibilità non è casuale; Shakespeare ci presenta un eroe non idealizzato caratterizzato anche da fragilità e debolezza. Amleto durante tutto il play ha spesso questo lato introverso e pensoso in cui si osserva allo specchio e riflette, dicendo di sé tutto il male possibile. Da Amleto sopraggiungoo R&G che ormai sono in inimicizia col Re perché lo hanno ''tradito'' per stare dalla parte del Principe suggerendogli di portare a corte il cadavere con tono diretto e perentorio, dimenticando il rispetto che deve al Principe il quale evasivo, risponde a tono: "L'ho mescolato alla polvere, della quale esso è parente". Non gli piace essere interrogato da ''una spugna''; il paragone fa riferimento al Re che li usa come una spugna imbevuta e strizzata che poi diventa secca. Amleto sfodera la sua immagine di full ma lascia trapelare la messa in guardia per gli amici della loro condizione di colpa poiché il Re "li tiene in bocca come si tene una mela prima di addentarla". Quarto Atto Terza scena Enter KING Another room in the castle. L'azione si sposta di nuovo sul piano dello spazio nella scena terza nel quale si crea l'effetto della contemporaneità di eventi che si svolgono in luoghi alternati. Il Re a corte espone pubblicamente dei "pensieri ad alta voce" che sembra un discorso pubblico simile ad un soliloquio, preoccupato per il pericolo personale e politico che sta riscontrando. Claudio parla coi cortigiani ma sa bene che è un uomo amato dal popolo e che quindi prima di prendere una decisione definitiva per Amleto deve andare cauto, senza metterlo sotto accusa immediatamente; la decisione per la partenza di Amleto deve risultare maturata lentamente così da erigere la saggezza del Re. Poi compare Amleto dinnanzi a Claudio con il quale ha uno scambio diretto e gli chiede dov'è Polonio (il cadavere); Amleto adopera la sua antic disposition per attaccare Claudio e inizia col suo irriverente appiattimento della gerarchia sociale e dell'ordine simbolico attorno al tema della deperibilità del corpo: L'innocente Ofelia è nel pienio di un'esplicita parabola crescente arrivando a toccare l'estremo della follia in cui le sue parole fanno riferimenti sessuali alla verginità e al pudore da sconvolgere gli ascoltatori che provano quasi pietà. Ofelia esce e un messaggero interrompe la scena riportando al Re che Laerte sta arrivando. La regina afferma che il vero colpevole è fuggito, riferendosi al figlio, che lascia immaginare che stia "recitando" la parte di leale alleata col Re. Laerte è molto arrabbiato e raduna intorno a sé i suoi alleati per mettere in pericolo il trono del Re; vengono assalite le guardie e sfondati i cancelli finché finalmente Laerte si trova davanti al Re che invita tutti gli altri ad uscire per lasciarli da soli. Laerte è indignato e desideroso di non porre indugio e quindi vuole subito il responsabile di quanto è accaduto ritenendo comunque responsabile il Re dell'omicidio poiché non ha celebrarato il funerale. Interrompe il dibattito Ofelia che entra di nuovo saltellando e cantando, dove incontra il fratello dopo tempo che la ascolta ma anche lui con un sottile sentimento di pietà collegando la disperazione al dolore della perdita del padre. Qui emerge il dettaglio della femminilità di Ofelia dove torna il tema dei fiori i quali costituirebbero per essa un rimedio ai mali della vita consigliando soprattutto queilli per i pensieri e per il ricordo. Laerte ritiene eloquente questo "parlare a vuoto" di Ofelia che però all'interno racchiude tutto il caos di sentimenti della fanciulla straziata. Quarto Atto Sesta scena Enter HORATIO and a SERVANT Another room in the castle. Questa breve scena è dedicata alla lettera di Amleto, che narra della sua fuga dalla nave diretta in Inghilterra a seguito di un attacco dei pirati e che accenna a eventi troppo nefasti da essere esrpressi verbalmente. Orazio in questa scena svolge il suo ruolo di testimone degli eventi, anche a distanza; le confidenza di Amleto nei suoi confronti permettono al pubblico di conoscere gli sviluppi dell'intreccio prima di Claudio. Con il permesso il Marinaio entra e consegna la lettera da parte di Amleto in cui racconta all'amico Orazio delle sue disavventure che però ironicamente, contribuisce a salvare Amleto dal destino pianificato da Claudio. L'attacco dei pirati infatti può sembrare tutta una combutta, un accordo con Amleto poiché sostituisce i giovani Rosencrantz e Guildenstern come vittime predestinate all'assassinio, ma è improbabile. Quarto Atto Settima scena Enter KING and LAERTES Another room in the castle. In questa movimentata scena Claudio apprende del ritorno di Amleto e mostrando tutta la sua astuzia escogita subito un nuovo stratagemma per eliminarlo tramite Laerte, mentre per contrasto speculare, Gertrude narra dell'annegamento fuori scena di Ofelia. Importante è il tema della ''coscienza'' in tutta la tragedia, in particolare in questa scena emerge come Claudio si occupi della coscienza di Laerte ma non della propria; situazione speculare alla decisione di Polonio nei confronti della figlia Ofelia di interrompere la relazione con l'amato, e quella di Claudio di far partire Amleto. "Fra poco sentirai dell'altro" > l'affermazione di Claudio a Laerte è altamente e inconsaepevolmente ironica perché, senza sapere ciò che è accaduto nella scena precedente, stanno arrivando notizie di Amleto del suo ritorno. Re Claudio riconosce la calligrafia e la scelta lessicale di Amleto e nella reazione di Laerte si percepisce già il senso di minaccia di morte. Laerte trova conforto e si butta nella mani nel Re il quale congegna un duello mettendo in risalto le virtù schermistiche di Laerte con la funzione primaria di preparare il pubblico per la scena, in cui Amleto parte chiaramente svantaggiato ma per l'intervento del caso le cose prendono un'altra piega. I due sembrano non interessarsi alle conseguenze che comporterebbe l'assassinio. Il Re gioca d'astuzia stuzzicando il dolore e la rabbia di Laerte per la morte del padre, perfezionando il suo piano per far uccidere Amleto senza sporcarsi le mani; la scherma ha un valore per un gentiluomo ma pur di sfruttare le abilità del giovane Laerte, la considera una dote superficiale e "Appena un ornamento della giovinezza". Situazione speculare di ingenuità, candore e generosità del principe all'opportunismo e alla vanità di Laerte. Il piano consiste nell'intingere la spada in un unguento così da trafiggere il principe e assicurarsi la sua morte; ritroviamo questo tema del veleno all'inizio del play. Arriva la regina che ci racconta della morte di Ofelia, il momento più alto della Regina nella tragedia come voce narrante del phatos femminile anche se ha tutte le responsabilità nell'aver provocato il rifiuto da parte di Amleto nonostante non abbia mai visto male la fanciulla e il suo rapporto con Amleto. Questo è il primo cadavere della tragedia che rappresenta un evento molto importante perché da qui in poi molte cose non saranno mai più come prima. La regina utilizza lo stesso simbolismo botanico come nelle canzoni di Ofelia stessa: il salice, albero tradizionale associato al lutto e all'amore abbandonato, ricorre spesso nelle opere di Shakespeare, emblema del dolore femminile.
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