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AMMIRAZIONE DEI POPOLI PER LA REGINA, Sintesi del corso di Storia dell'Europa

SAGGIO DI MAIONE DA IO MARIA CAROLINA

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 09/01/2020

giusy5678
giusy5678 🇮🇹

4.3

(50)

46 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica AMMIRAZIONE DEI POPOLI PER LA REGINA e più Sintesi del corso in PDF di Storia dell'Europa solo su Docsity! Il saggio preso in esame ha come finalità la ricostruzione di uno dei momenti più suggestivi per vita di una sovrana: le nozze; e nello specifico Paologiovanni Maione punta l'attenzione sul viaggio nuziale che porterà Maria Carolina nel 1768 a lasciare Vienna per arrivare a Napoli, congiungendosi così con il suo neo-marito Ferdinando di Borbone. Quello che emerge da un'analisi complessiva del testo è l'eccezionale entusiasmo che accompagna il particolare evento, una euforia generale che si manifesta non solo tra i ranghi più alti della società, ma anche, e soprattutto, tra i sudditi devoti. È chiaro che la regina gode di una ammirazione eccezionale, al limite del divino. E infatti Maione, quasi come premessa all'intero testo , accenna all'educazione data alle fanciulle dei reali che ha come obiettivo ultimo la costruzione di un' immagine sublime. Un'immagine di un sovrano che dovrà poi essere considerato agli occhi del popolo un vero e proprio eroe terreno. Per determinare una simile parvenza fin da fanciulle le principesse vengono istruite alle più varie attività come suonare, ballare, scrivere, all'insegna di una completezza del proprio essere necessaria per una futura regnante. All'interno di un tale contesto è il cerimoniale a dettare quelle regole necessarie per soddisfare le attese degli spettatori. Paologiovanni utilizza il termine “spettatori” perché in realtà è possibile considerare “teatralizzata” la vita dei sovrani . Uno dei momenti più rilevanti di questa teatralizzazione è proprio l'episodio nuziale. Il matrimonio risulta essere il più importante palcoscenico per la regina, anche se ha ovviamente anche altre finalità: stabilisce patti e alleanze, è insomma fondamentale soprattutto per le questioni di politica internazionale. Parlando di quello che è la vera questione del saggio, ossia gli itinerari del viaggio nuziale di Maria Carolina, questi sono progettati tenendo conto di due elementi fondamentali: il riposo della neo regina e la risonanza politica della quale parleranno i vari giornali e gazzette del tempo. In quest'ultimo senso risulta esserci un' ossessione per la ricerca delle informazioni dell'evento. Dal saggio emerge una vera e propria enfasi generale che si concretizza in articoli di giornali, lettere, componimenti poetici che mettono in luce soprattutto l'attività e l'operosità di coloro che agiscono da dietro le quinte. Il matrimonio di Maria Carolina e Ferdinando di Borbone fu celebrato il 7 aprile 1768. I preparativi nuziali furono fatti in maniera relativamente frettolosa se teniamo conto che il 18 Ottobre morì Maria Giuseppa, sorella della regina, a causa del vaiolo forse contratto durante la visita con la madre Maria Teresa sulla tomba della zia. Anche i preparativi, risultati poi vani, per la venuta di Maria Giuseppa a Napoli per le nozze con Ferdinando ci offrono un'idea della meticolosa organizzazione studiata mesi precedenti. Ad esempio mentre a Vienna si organizza una rappresentazione drammatica per le feste sposalizie a Napoli si organizza il calendario dei festeggiamenti e soprattutto si va alla ricerca dei più rilevanti artisti. La stessa cosa si fa a Firenze, altra tappa importante del tour matrimoniale. Ma come detto prima Maria Giuseppa morirà a Ottobre e tutto verrà annullato. L'industria maritale si riattiverà dunque ben presto, subito dopo la notizia del nuovo matrimonio. Riprenderà ancora una volta con lo scopo di accaparrarsi le maestranze più in vista del tempo. Le scelte sono ben studiate per rientrare nei gusti della sposa che ha particolari competenze in ambito artistico e ancor di più musicale. Si raccomandano gli addobbi per le strade, festoni degni dell'evento. A Napoli già il 12 aprile abbiamo il regolamento delle feste. Un regolamento che impone precise regole di abbigliamento per i vari balli in maschere: in alcune circostanze si proibiscono le maschere di carattere, in altre il dominò. In queste città abbiamo programmi su cosa fare giorno per giorno tenendo conto ovviamente anche del riposo della regina. Il matrimonio di Maria Carolina venne celebrato il 7 aprile del 68 nella chiesa di sant'Agostino, a Vienna, sede degli agostiniani scalzi. C'è una disposizione ben precisa e organizzata dei posti : un baldacchino con due sedie e inginocchiatoi per gli imperatori, poco vicino altre sedie per la famiglia , al centro le due sedie con i relativi inginocchiatoi uno per la posa e l'altro per l'arciduca Ferdinando incaricato per procura dal re borbone di sposare in suo nome Maria Carolina. Alle spalle l'inginocchiatoio per l'ambasciatore del monarca. Per la cerimonia ognuno ha un proprio ruolo, c'è un corteggio costituito da un preciso ordine di personaggi che fanno ala al percorso che va dalla galleria del palazzo reale sino all'ingresso della chiesa. L'amore è suggellato dal te Deum e dalla scarica di due cannoni. È nello stesso pomeriggio che ha inizio il viaggio nuziale verso Napoli accompagnato da più di 50 vetture tra carrozze calessi e brancardi. Se sul suolo austriaco riceverà una grande accoglienza al suo passaggio, sarà però su quello italico che il treno della sovrana troverà un entusiasmo senza pari. Durante le sue tappe i bagagli aumenteranno per i numerosi regali che la regina riceverà anche se a sua volta non mancherà nel dispensare i doni aprendo i suoi forzieri. Il tour matrimoniale sarà costituito da molte tappe ma in questo caso ci soffermeremo su 4 più importanti località dove Maria Carolina verrà accolta: Mantova, Bologna, Firenze, Roma. MANTOVA: 22 APRILE Maria Carolina giunse a Mantova. Dopo essere passata per Porta Molina, venne accolta dal Tenente maresciallo Conte Montoya da Cadorna che la accompagnò al Real palazzo ducale illuminato da tantissime torce. Lì venne a salutarla l'infante Duca di Parma e dopo la prassi del baciamano di tutte le dame fu condotta al Real ducal Teatro nuvo per assistere ad un componimento drammatico pastorale “ Il tributo Campestre” che risulterà essere molto apprezzato da un punto di vista scenografico, un po' meno da quello interpretativo. Per la pubblica festa da ballo si cambiò quattro abiti e venne elogiata per gli occhi vivaci, mani bellissime e gentilissima nel conversare. BOLOGNA: 26 APRILE in realtà non c'è molto da dire sul suo soggiorno a Bologna. Abbiamo un dramma musicale “l'isola disabitata” su testo di Metastasio, testo con aggiunte e soppressioni al fine di rendere più piacevole la rappresentazione. l'episodio più rilevante fu l'incontro con il Real fratello Gran Duca di Toscana che la accompagnò alla tappa più importante del tour nuziale, Firenze. FIRENZE: il soggiorno a Firenze è il più lungo del tour matrimoniale, con una durata di una inera settimana. Qui il giorno da tener presente è il 30 aprile perché troviamo varie manifestazioni artistiche a Villa la Petraia. É la” gazzetta di Toscana” la fonte più importante per il racconto di questo evento. Fuori la villa era stato organizzato una scenografia costituita da una macchina raffigurante la reggia di Nettuno al cui interno erano raffigurati Nettuno, Partenope in trionfo accompagnata da sirene, tritoni con dei giochi di luce. In realtà il tempo meteorologico non permise la visione di questo spettacolo e la serata fu trascorsa all'interno della villa. In una prima stanza furono rappresentati alcuni canti pastorali, in un'altra stanza abbellita con fronde di lauro e altri temi boscherecci altri canti composti per l'occasione. Al piano superiore abbiamo invece una festa di ballo conclusa a mezzanotte da fuochi d'artificio visibili dalle finestre. Al termine della serata un sontuoso e ricco banchetto che si concluse alle 3 di notte. Il giorno seguente, 1 maggio, ci fu invece una grande festa di ballo accompagnata da un'intera orchestra composta da 150 musicisti. Il tutto illuminato da 4000 fiaccole. ROMA: Ci sono varie tappe per la città e la visita alla basilica di San Pietro per appagare la propria devozione. L'11 maggio c'è finalmente l'arrivo a Terracina, il giorno seguente il re Ferdinando raggiunse Portella dove ci l'incontro. Fu allestita per l'occasione un padiglione. Le fonti ci dicono che Maria Carolina scesa dalla carrozza e le fu presentata dalla Granduchessa di Toscana suo marito. La prima tappa fu Caserta che alle 11 apparve tutta illuminata e gli sposi passarono la prima notte lì. Le giornate successive furono fatte di escursioni alle architetture e ai paesaggi naturalistici dei dintorni. Non mancarono ovviamente tutti i ricevimenti necessari per far conoscere alla regine tutta la nobiltà locale.
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