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Amori molesti. Natura e cultura nella violenza di coppia, Appunti di Psicologia dello Sviluppo

Riassunto schematico del libro "Amori molesti. Natura e cultura nella violenza di coppia" di Silvia Bonino. Capitoli 1-2-3-4-5

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 22/04/2022

Sara.Bellini
Sara.Bellini 🇮🇹

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Scarica Amori molesti. Natura e cultura nella violenza di coppia e più Appunti in PDF di Psicologia dello Sviluppo solo su Docsity! AMORI MOLESTI Parte prima (scritta in modalità narrativa) 1) Collegamento tra l’argomento scelto e almeno tre contenuti del corso (a scelta relativi a modelli teorici, sviluppo cognitivo, sviluppo emotivo e sociale). 2) Individuazione di 2 o 3 sfide per lo sviluppo legate all’argomento scelto. 3) Individuazione di risorse e vincoli personali e contestuali relativi alle sfide individuate. Parte seconda 1) Trasformazione della prima parte in una mappa/schema CAP.1: - Né bruti né angeli - CERVELLO UNO E TRINO Umani: aspetti uguali e diversi a molti altri animali condividiamo gran parte del patrimonio genetico Aspetti uguali funzioni fisiologiche di base (respirazione, nutrizione) + stati emotivi (rabbia, paura) condivisione con gli scimpanzè del 98% del patrimonio genetico Particolarità animali culturali, capaci di pensiero, ragionamento, trasmissione dell’apprendimento, altruismo, cooperazione Spiegabili attraverso studio del cervello umano: costituito da tre livelli, corrispondenti a tre piani di progressione filogenetica (semplificazione didattica, non rende ragione né all'articolazione anatomica né a quella funzionale del cervello) Convivono nel nostro sistema nervoso centrale + sono strettamente collegati e comunicanti: per questo il cervello è stato definito allo stesso tempo uno e trino. Essi comunicano sia nella duplice direzione dal basso verso l'alto" e "dall'alto verso il basso", sia al loro interno, in orizzontale interazione continua di reciproca influenza 1) Cervello rettiliano più antico regolazione delle funzioni vegetative (respirazione, temperatura), delle azioni più primitive legate alla sopravvivenza dell'individuo e alla riproduzione della specie strutture anatomiche: tronco dell'encefalo e ipotalamo regola attività che riguardano la conservazione di sé e della specie (alimentazione, ciclo veglia-sonno, esplorazione, attacco, fuga ed eccitazione sessuale) e attua piani innati d'azione. 2) Cervello emotivo o limbico strutture anatomiche: amigdala, ippocampo, (dei mammiferi primitivi) talamo modula gli schemi d'azione del cervello rettiliano presiede alle emozioni fondamentali (paura, rabbia, gioia, tristezza); comportano specifici vissuti soggettivi e impulsi a reagire agli eventi coinvolto nelle emozioni che riguardano relazioni sociali più evolute e complesse (cure materne e la stessa sessualità, i legami individualizzati, il gioco) 3) Neocorteccia presiede agli apprendimenti e al controllo dell'azione (dei neo-mammiferi) modulando le emozioni e le risposte adattive con maggiore flessibilità in relazione agli eventi ambientali. parti paralimbiche (collegate con strutture limbiche) governano le emozioni complesse (vergogna, colpa, orgoglio) legate alla vita sociale funzioni cognitive superiori: pensiero, linguaggio, narrazione, costruzione di valori, pianificazione e perseguimento di mete complesse, autocoscienza, autodeterminazione fortemente immaturo alla nascita, si sviluppa gradualmente fino all'adolescenza: neonato dipende per molti anni dai genitori prima di raggiungere la maturità sessuale e la capacità di riprodursi, così come di ragionare da adulto e saper provvedere a se stesso in modo autonomo Le capacità che emergono dalla neocorteccia - in particolare il pensiero, il ragionamento e la riflessione su di sé - consentono a ogni essere umano di intervenire con maggiore flessibilità sul proprio comportamento, sottraendolo in parte agli automatismi biologici provenienti dal cervello rettiliano e da quello emotivo. Differenze morfologiche e di funzionamento tra maschi e femmine Cervello maschile più voluminoso: alcune strutture del cervello sono maggiormente sviluppate prevale una va lutazione basata su capacità analogiche e d'insieme sessualità: produzione ormoni (testosterone) attraverso meccanismo ciclico continuo Cervello femminile maggiore interconnessione tra gli emisferi (=coordinati in Organismi femminili si impegnano di più nella selezione del compagno e nella cura prima e dopo il parto disposizione aggressiva minore. Animali primitivi sessualità agonale: basata su attacco e fuga = aggressione del maschio e sottomissione della femmina durante periodo di estro (=periodo in cui la femmina si sottomette al maschio permettendo la fecondazione). ES: iguane delle Galapagos Nell’uomo cervello rettiliano implica sessualità maschile di dominanza e sessualità femminile di sottomissione Piano ormonale: maschi maggiore produzione di arginina- vasopressina legata al testosterone, coinvolta tanto nella sessualità quanto nell'aggressione. NON è più adattiva non consente cura adatta della prole + non risponde alle MA nostre evolute esigenze affettive continua a esistere come possibilità nella parte più antica del nostro cervello e può essere messa in atto se non è superata dalle nuove capacità affettive, di legame e di socialità positiva, che per potersi esprimere devono trovare sostegno nell'educazione e la cultura. La maggior violenza maschile è legata alle specifiche e primitive strategie maschili rettiliane di accoppiamento, che comportano forme differenti di dominanza sociale sia verso gli altri maschi sia verso la femmina + comportamento sottomesso è maggiormente frequente nelle donne rispetto agli uomini, la cui violenza viene sovente accettata, sopportata e persino giustificata al di là di ogni ragionevolezza. Sesso senza amore eredità filogenetica presente tuttora come potenzialità MA queste antiche disposizioni tipiche dei rettili NON configurano in alcun modo, negli esseri umani, delle determinazioni al comportamento. sono state superate grazie a sviluppo delle altre capacità più specificamente umane e sono del tutto disadattive Le disposizioni arcaiche NON possono in alcun modo essere chiamate in causa per giustificare la prevaricazione e la violenza. (NON siamo obbligati a comportarci da rettili) LA COMPARSA DEGLI AFFETTI Comparsa cervello dei mammiferi socialità affiliativa, di tipo positivo caratterizzata da relazioni individualizzate e personali, legami stabili e duraturi, attaccamento, cura e conforto reciproco, ricerca della vicinanza e sofferenza quando questa viene a mancare, altruismo, aiuto e cooperazione 1° rapporto personale e di reciproco riconoscimento: relazione di attaccamento tra madre e cuccioli Poi rapporti personali estesi ai pari cure parentali hanno aperto la strada a un'amplissima gamma di interazioni sociali individualizzate e a legami di attaccamento personalizzati Compaiono affetti con cui la sessualità si intreccia profondamente si apparenta sempre di più a relazioni personalizzate e a legami individualizzati e duraturi, creati e rafforzati da interazioni amichevoli. L'evoluzione della sessualità e degli affetti è legata alla crescente complessità degli organismi animali, che nascevano sempre più inetti e necessitavano di un'infanzia più lunga per raggiungere la maturità ed essere a loro volta in grado di riprodursi necessaria una socialità più evoluta, perché era indispensabile un lungo periodo di allevamento dei piccoli da parte della madre o di entrambi i genitori. DALLA CURA DEI PICCOLI È NATA LA SOCIALITÀ POSITIVA E SONO NATI I LEGAMI AFFETTIVI, COMPRESI QUELLI AMOROSI TRA I DUE SESSI Socialità positiva ampliata da sviluppo della neocorteccia, e in particolare delle nostre specifiche capacità cognitive la condivisione diventa vera e propria empatia evoluta. origine nei neuroni specchio (presenti nella neocorteccia dei primati) che si attivano in modo sintonico quando osserviamo un'altra persona compiere uno specifico atto motorio, con la conseguenza di provare ciò che l'altro prova + permette di mettersi nei panni di un'altra persona rende impossibile il comportamento aggressivo + ostacola la violenza e qualunque atto che si possa tradurre in un dolore per gli altri con il prevalere invece di sentimenti di partecipazione, sostegno e aiuto. INTRECCIO TRA SESSO ED EFFETTI Sessualità affiliativa capacità di stabilire relazioni positive e legami duraturi ha allontanato la sessualità dall'aggressione, per apparentarla invece alle relazioni individualizzate e agli affetti. piano endocrino: ormoni del benessere (ossitocina, endorfina, prolattina) coinvolti sia nella relazione di attaccamento sia nelle interazioni affettuose e sessuali piano comportamentale: gesti caratteristici della cura genitoriale usati anche nella relazione sociale tra adulti e in particolare alla relazione sessuale (ES: bacio deriva da alimentazione bocca a bocca tra madre e figlio, con bacio linguale la relazione sessuale diventa personale e coinvolgente) + l'uso del sesso non più a scopi unicamente di inseminazione e concepimento, ma per rafforzare i legami personali (scimmie bonobo) aumento del rapporto tra sessualità ed affetti amore sessuale permette il rafforzamento del rapporto genitoriale che a sua volta permette il successo riproduttivo della prole. Femmina umana non esiste un periodo specifico di estro, è sempre sessualmente ricettiva Il momento dell'ovulazione non è identificabile in base a segni esterni ben chiari e visibili ma esistono, come retaggio della evoluzione precedente, segnali subliminali percepiti a livello inconscio (ad esempio con l'olfatto) e influenzerebbero sia il comportamento maschile (favorendo il corteggiamento) sia quello femminile in di una maggiore disinibizione. rapporti sessuali non sono limitati al periodo in cui la donna e feconda, ma diventano frequenti e continuativi. il seno femminile si è trasformato da organo unicamente deputato all'allattamento in un mezzo permanente di attrazione sessuale. la donna è in grado di provare orgasmo. (favorisce in entrambi i sessi le sensazioni di calma e appagamento, e il desiderio di vicinanza reciproca) comporta un'alterazione dello stato di coscienza, con vissuti di fusione con l'altro che contribuiscono a un sentimento di unione. una relazione impersonale, anonima, tipica del sesso prima della comparsa degli affetti e presenta la donna come un essere ipersessuato, che ricerca unicamente il sesso e il godimento sessuale ed è di conseguenza disponibile a qualunque manipolazione o prevaricazione, fino allo stupro. L’EDUCAZIONE NELL’ERA DEL CONSUMISMO - Il consumismo ha ostacolato la ricerca, nel bambino e ancor più nell'adolescente, di mete personali capaci di dare un duraturo senso di realizzazione di sé. - L'educazione consumistica ha impedito l'esercizio di quelle capacità che rendono possibile perseguire una meta, fare un progetto, impegnarsi per realizzarlo - Favorita l’impulsività e contrastato lo sviluppo di pazienza e perseveranza - Ha coltivato l'illusione che tutto possa essere acquistato attraverso il denaro. Di conseguenza, si è diffusa la convinzione che anche le relazioni personali e gli affetti possano essere facilmente ottenuti con i soldi. - In campo sessuale, la tendenza al soddisfacimento immediato, ha portato a voler appagare subito ogni proprio desiderio + l'orientamento verso una sessualità più impulsiva, incapace di dilazionare nel tempo la propria soddisfazione, e priva delle competenze sociali necessarie per costruire una relazione sessualità scissa dagli affetti e potenzialmente più aggressiva. CAP.4: - Il sesso violento - IL SESSO IMPOSTO - Molestia imposizioni verbali, imposizioni fisiche lievi, manipolazioni sottili di tipo psicologico, fatte sfruttando insicurezze e fragilità, limitate da una certa capacità di tenere conto delle resistenze e della volontà della donna. - Violenza imposizione sessuale da parte dell'uomo, prevaricazioni più gravi, che non tengono conto della volontà della vittima, interpretando la passività e la stessa resistenza come accettazione. - Violenza carnale genitale specifica dei maschi umani (retaggio, ragioni anatomiche) - Rari casi di violenza sessuale femminile (ad esempio attraverso oggetti) - 10% in Europa, 21% in Italia: imposizione sessuale – 5%: violenza carnale - Violenze per lo più attuate da persone conosciute (famiglia, amici, colleghi) - Atteggiamenti psicologici di chi impone violenza: mascolinità ostile data da un orientamento astioso e distruttivo verso le donne. Radicata in idee e valori che teorizzano le donne come esseri inferiori da controllare e sopraffare. Il sessismo e il maschilismo sono il terreno di cultura per lo sviluppo di questi atteggiamenti, poiché consentono di giustificare la sessualità "rettiliana", che appare così del tutto coerente e normale. Favorita da un orientamento insicuro e difensivo, dovuto alla paura nei confronti delle donne che può provenire dalla storia personale e familiare dell'uomo, e dalle specifiche esperienze che questi ha avuto, in particolare in età evolutiva. sesso impersonale caratterizzato da un orientamento superficiale, promiscuo e privo di impegno verso le relazioni sessuali che sono esenti da coinvolgimento emotivo e sentimentale. È espressione della primitiva tendenza maschile a inseminare il maggior numero di femmine sessualmente ricettive. vengono a mancare condivisione emotiva ed empatia e diventa più facile fare del male senza inibizioni senza badare alle conseguenze (malattie, gravidanze). EGOCENTRISMO E IMPULSIVITÀ Altri tratti psicologici che favoriscono sessualità primitiva e violenta: orientamento egocentrico centratura su di sé e sui propri desideri, porta a ignorare le emozioni e i sentimenti della donna, che non vengono nemmeno colti oppure sono distorti a proprio vantaggio. Può andare fino all'indifferenza e all'incapacità vera e propria di decodificare in modo corretto la comunicazione. Conduce a una profonda incompetenza emotiva e relazionale. Il decentramento da sé deve essere sostenuto da un'adeguata educazione morale, che insegni l'attenzione per gli altri e per il loro punto di vista. Forma estrema: narcisismo innamoramento di sé, una compiaciuta ammirazione delle proprie qualità fisiche e intellettuali. Comporta un interesse preminente o esclusivo se stessi e un'irrealistica e grandiosa rappresentazione di sé, onnipotenza e di conseguenza anche di dominio e aggressività. Non viene considerata la possibilità che la donna non lo accetti. Molti molestatori abituali sono dei narcisisti. impulsività incapacità di controllare la propria eccitazione sessuale e di adeguare di conseguenza il proprio comportamento. Favorita dai modelli educativi consumistici permissivi. Per superarla è necessario saper leggere in modo corretto le emozioni altrui + saper regolare le proprie emozioni + saper dilazionare nel tempo la soddisfazione di un desiderio. Accentuata da alcol, cannabis, cocaina. IL SESSO COME ARMA - Volontà di supremazia che usa l’atto sessuale come arma di sopraffazione. - Moltissimi esempi di guerre in cui sono state usate violenze sessuali a scopo di dominio - 2008: le Nazioni Unite hanno dichiarato lo stupro e le altre forme di violenza sessuale durante un conflitto armato un crimine di guerra, reato contro l'umanità e strumento di genocidio. - L’ONU parla dello stupro come "arma di guerra", riconoscendo che la violenza sessuale è uno strumento per umiliare, dominare, terrorizzare e spesso costringere all'esilio intere comunità o gruppi etnici. - sesso come arma anche nella vita quotidiana alcuni esempi: imposizione del proprio potere criminale, volontà di degradare un'avversaria politica, desiderio individuale di umiliare una singola donna LA PROSTITUZIONE - Prospera nelle strade dove è ben evidente, ma anche in molti altri luoghi più nascosti e insospettabili. - Percentuale di uomini in Italia che frequentano prostitute è stimabile tra il 9% e il 31%. - Comporta l'accettazione di una relazione sessuale imposta grazie al denaro e svincolata da alcun rapporto personale, emotivo o affettivo. - Cliente atto sessuale dominante, reso possibile dal potere del denaro, che obbliga la prostituta ad accettare, dietro pagamento, le sue richieste, comprese quelle che potrebbero procurarle malattie o conseguente gravidanza - Prostituta la prestazione sessuale è un atto tecnico volto a dare piacere al cliente ma non a se stessa. - Diverso da sesso occasionale a causa della sopraffazione resa possibile dal denaro - Statisticamente le prostitute sono le maggiori vittime di aggressioni sessuali, stupro compreso, e di uccisioni. - La subordinazione della donna trae origine, nella stragrande maggioranza dei casi, da una condizione di bisogno economico e di vulnerabilità sociale, e talvolta anche psicologica, spesso legata alla minore età. - Valutazione morale negativa ricade solo sulla donna e non sul maschio che, con il suo denaro, rende possibile questo commercio.
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