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Analisi Cose Utili e Poco Note, Giovanni Timbs, Appunti di Letteratura

Vengono affrontate le tematiche principali all'interno del romanzo, e analizzati determinati capitoli. Vengono fornite informazioni su Giovanni Timbs e il traduttore Gustavo Strafforello.

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 30/01/2021

Cristiana_Golino
Cristiana_Golino 🇮🇹

4.3

(3)

16 documenti

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Scarica Analisi Cose Utili e Poco Note, Giovanni Timbs e più Appunti in PDF di Letteratura solo su Docsity! 1 Quando si va dall’800 indietro tra la letteratura per infanzia e quella non per l’infanzia non veniva fatta alcuna distinzione come invece c’è oggi, i libri per ragazzi e per il popolo erano gli stessi. Per popolo si intendeva popolazione appena alfabetizzata ma anche non alfabetizzata. Oggi da un secolo l’alfabetizzazione di massa ha avuto successo, il popolo oggi come intendevano i nostri autori non esiste più in Italia. Non c’è più idea di popolo, idea che andava guidato da classi dirigenti perché in stato di infanzia, idea paternalistica. Non si riteneva popolo in grado di formulare cultura, questi autori guardano popolo paternalistica, come una fascia della popolazione in stato di infanzia da guidare verso sapere che non possedeva. Questa produzione di testi veniva fatta per ragazzi e lettori adulti che si affacciano al sapere. Diventa difficile distinguere quali testi erano per pubblico giovanile e popolare, spesso sono stessa cosa. Oltre testi educativi questo fascino della scienza andava di pari passo con letteratura, leggiamo anche Viaggio al centro della terra. Nel corso del 900 a mano a mano che si è diffusa alfabetizzazione popolare e più cittadini alfabetizzati allora si distinguono libri per bambini e lettori autonomi non specialisti, si è sviluppata quella che oggi chiamiamo divulgazione. Oggi differenza fra divulgazione per bambini e adulti. Oggi in Europa quasi tutti cittadini sono in grado di leggere e scrivere a vari livelli, non ce più bisogno di avere libri di taglio didattico da elementari, ma la visione che c’era nell’800 e prima c’era idea che un adulto di classe non dirigente che voleva conoscere doveva essere accompagnato come un bambino, e l’idea di infanzia era diversa rispetto ad oggi quindi i bambini dovevano essere in grado di leggere testi, non solo vedere illustrazioni. Ci si attendeva di più dal bambino, oggi però le capacitò di lettura di decifrazione di testo di bambino di 10 anni sono più basse di quelle di bambino di un secolo fa, è diverso il sistema di aspettative, chi studiava un secolo e mezzo fa era ancora una minoranza e si attendeva molto da loro. Sistema scolastico educativo era più esigente. Alte prospettive per bambini, basse per adulti. Il bimbo e l’adulto venivano considerati un lettore unico. Qualità di lingua elevata per idea che si aveva di infanzia, non ci si preoccupava di annoiare bambini, punizioni corporali a volte si usavano, idea di infanzia diversa quindi non era priorità che tutto fosse divertito, non cera idea di bambino come cliente da sedurre che è moderna. Non si aveva problemi a usare tono paternalistico anche per lettore adulto per motivo per cui letteratura popolare visto come in stato di infanzia. Vari toni, come quello di Altavilla autore di testi scolastici ben noto, ha molto questo tono paternalistico. Ci sono anche toni ironici, spigliati. Naturalmente non troveremo in testi didattici quello che troviamo in Viaggio al centro della terra. La scolarizzazione può avere due facce, oggi in termini di emancipazione, uscire da stato di marginalità e fragilità, capacità di raggiungere tutti, essere gratuita e 2 inclusiva, ma non è mai solo questo. La scuola è anche controllo delle coscienze, si fa scuola inducendo qualcosa nelle tese di ragazzi, condizionamento dato da rapporto asimmetrico tra adulto che conosce e studente che non lo conosce. Può prevalere un aspetto, oggi il primo, in passato ad esempio nei regimi totalitari il secondo. I primi decenni dell’unità si può dire che siamo ad un 50 e 50 da un lato gli intellettuali ci tenevano a liberare popolo da ignoranza, la scuola cattolica si oppone a scolarizzazione di massa. Un popolo che studia e che conosce può ribellarsi, non accetta condizioni, l’educazione viene vista come un modo sia per emanciparsi sia per controllare. Allora distinzione forte tra letteratura di evasione e didattica, testi didattici si avvalgono anche di espedienti, si creano due tipologie di letteratura: una di evasione, basata sull’intrattenimento, l’esotismo; e un'altra di tipo didattica, che si avvale di espedienti per far conoscere. Ad esempio “L’aritmetica del nonno” si avvale della narrativa, vengono create delle situazioni per facilitarne l’istruzione. Autori considerati classici per ragazzi ai loro tempi molto discussi, ha senso fare questi libri con fantasia? C’era un dibattito, e dividere rigidamente mondo di evasione da quello della didattica. I libri scolastici oggi sono un business, in passato erano posseduti solo dagli insegnanti, gli editori pubblicavano i libri in dispense come Verne, in modo tale che gli studenti potessero acquistarne una parte per volta. Letteratura di evasione non aveva come scopo principale il trasmettere conoscenze ma aveva scopo dare momento di evasione fantasia o esotismo. Gli editori si danno da fare per pubblicare libri con esotismo, con avventura, con fantascienza regalano momenti di fuga al lettore giovane o adulto e anche di conseguenza pongono problemi più profondi, la letteratura di evasione non è solo di evasione, dentro ci sono quesiti su uomo che ci interessano ancora. Oggi stiamo rivivendo una sorta di “Positivismo”, anche in questo periodo l’uomo prova fiducia nei confronti della scienza, nella speranza di una soluzione che possa migliore la sua vita, proprio come si verificava nel corso dell’Ottocento. Momento in cui la scienza ha trovato un ruolo centrale nella nostra vita. Come oggi ci sono notizie false, allora con altri canali come dicerie popolari, antiche tradizioni, voci diffuse per controllare popolo, giravano conoscenze non veritiere. Con la fondazione dell’Italia nel 1861 c’è stato un grande sforzo di scolarizzazione delle masse iniziato subito sulla base della legge casati di due anni prima dell’unità, ma i risultati ci hanno messo molto ad arrivare, per molte condizioni, l’evoluzione dell’alfabetizzazione e cultura scientifica in Italia è stata molto lenta. In questo periodo corrente di scrittura che si proporne di educare popolo e ragazzi alle scienze. Identificano la scienza soprattutto in termini di scienze naturali, conoscenza del mondo e della terra. 5 All’inizio degli anni 60 il sentimento di ottimismo è veramente diffuso e vivace, questi libretti sono economici, facili da trovare e da leggere e in questo modo la gente è più propensa ad ottenerli. Il libro può suscitare una doppia curiosità: l’utilità è una sotto parola chiave del Positivismo Italiano, le cose da sapere sono più importanti se utili, fa particolarmente caso al popolo, a coloro che lavorano, quindi non è rivolto agli intellettuali. È una utilità che permette il guadagno per sopravvivere. Inoltre sono poco note, dunque poco conosciute, o conosciute male dai lettori, con errori (ad esempio la teoria del moto dei pianeti). Queste cose “poco note” ispirano curiosità. Questa è la prima traduzione dall’inglese all’italiano, è presente una prefazione scritta dal traduttore italiano, Gustavo Strafforello, che ci rimanda ai concetti chiave del Positivismo. Strafforello rappresenta, come personaggio, quel momento storico di grande innovazione, che sono stati gli anni 50 e 60 dell’800. Anche come estrazione rappresenta un uomo nuovo, contemporaneo che guarda alla modernizzazione, all’estero. Proveniva da una famiglia di commercianti e si appassionò alle lingue e letterature straniere perché venne mandato a lavorare all’estero. Si trasferisce dalla Liguria, prima a Milano poi a Torino ed entra in contatto con intellettuali di allora: poeti, scrittori, economisti e giornalisti. Questa letteratura è fatta anche dal giornalista, quindi gente che scrive di attualità, di contemporaneità. Lui stesso sente come veri i contenuti e i valori presenti nell’opera. Egli ritiene di fare del bene con questa opera, è una attività utile anche in senso filantropico. Tutte le edizioni hanno una prefazione diversa scritta da persone diverse (introduzione dell’autore, dell’editore..). Nel giro di 15 anni è stato pubblicato 10-11 volte, con prefazioni diverse ma non dell’autore. Il traduttore andrà a modificare l’originale di Timbs per inserire notizie recenti che gli italiani potessero riconoscere come più vicine. Le notizie date da Timbs riguardo gli inglesi non potevano essere comprese dagli italiani, non si era aggiornati come ad oggi, dunque la prefazione doveva essere scritta da qualcuno che potesse parlare al suo pubblico. La scienza è una metafora della macchina e viceversa, la scienza va veloce e porta sempre qualcosa di nuovo. Giovanni Timbs era un personaggio particolare, famoso in Inghilterra e Europa, scriveva curiosità su vizi e abitudini del popolo inglese ma anche di letteratura educativa per ragazzi, adulti e classe operaia. Faceva parte della borghesia, era un giornalista. Il libro viene scelto per aprire la collana, i comitati credevano molto in questo libro per sceglierlo per aprire la collana, e in effetti ebbe molto successo. Nei testi con scopo didattico la ripetizione viene usata spesso. Nella prefazione è 6 presente un riferimento alla cultura cattolica, che favoriva le superstizioni, la quale proveniva da una religiosità in opposizione alla riforma protestante. Nei paesi cattolici la cultura delle classi popolari era ufficialmente limitata, (diversamente da quanto avveniva nei paesi che seguivano la riforma protestante) si vietava di leggere testi sacri in una lingua che non fosse il latino. Successivamente questa ideologia verrà arginata con l’istruzione. Non si parlava abbastanza della scienza, la superstizione era difficile da allontanare anche quando arrivò il treno, le innovazioni, non solo nelle classi basse ma anche in quelle superiori. Nella prefazione abbiamo subito un richiamo all’Inghilterra, questi hanno accettato bene l’opera perché ne hanno capito l’utilità (la traduzione come sappiamo non è letterale, ogni tanto il traduttore infila dei contenuti per rendere più vicina l’opera agli italiani. L’autore infatti aveva inserito degli aneddoti di cultura inglese che potevano risultare difficili da comprendere). Questo è un libro utilizzato anche per la consultazione, non bisogna necessariamente leggerlo in modo logico-cronologico. Non è un manuale, ma una selezione di argomenti diversi che anche un pubblico non specialista riesce a conoscere. Racchiude informazioni utili non solo per l’applicazione pratica, ad esempio si parla di astronomia, dal punto di vista dell’utilità concreta l’uomo comune se ne fa poco, ma può usare queste nozioni per vanità, per sfoggiare cultura, conoscenza, o anche uno strumento di comunicazione e può diventare comune anche per la gente normale. • LA TERRA: Divide per argomenti scientifici, pone il problema di quale approccio avere alla conoscenza del mondo. Ci si domanda come nascono il cielo e la terra, che sono oggetto di narrazione religiosa (ognuna ha una sua proposta) o anche non necessariamente religiosa. Ogni epoca ha cercato di capire, dal punto di vista anche scientifico secondo conoscenze di ogni epoca, come sono fatti il cielo e la terra. Noi ne abbiamo una percezione sensoriale molto parziale. Si sono intrecciati, e continuano tutt’ora, mito, religione, storia e scienza. Lo scrittore per curiosità ci dice cosa pensavano molti scienziati su come è nato il mondo e com’era fatto. L’autore procede cercando di suscitare fascino e interesse per gli argomenti con differenti teorie, per poi darci i dati scientifici facendoti capire lo stato attuale della scienza, che secondo lui aveva ormai raggiunto una tappa matura. Lo scopo dei miti era simbolico. • MERAVIGLIE DEI CIELI: 7 Fra i lettori i contadini erano la minor parte. La gerarchia comportava differenti livelli di intelligenza: i personaggi faciloni, ignoranti erano contadini, serve, e ciò si verificava in ogni cultura. Coloro che non hanno cultura non possono capire le verità astronomiche, ma studiando con l’occhio della ragione (non solo più con quello dei sensi) allora si potevano comprendere. L’autore si chiede cosa si pensasse sull’universo prima di arrivare a questo sviluppo scientifico. Un intervento del traduttore fu sicuramente riguardo Galileo, che fu condannato al ritiro delle sue idee scientifiche dal tribunale del santo uffizio della Chiesa cattolica, poiché contro la teoria tolemaica (terra al centro) differente da quella copernicana di Galileo (sole al centro). Fu un personaggio noto, simbolo della lotta fra le due correnti di pensiero laica e cattolica. Era anche un punto d’orgoglio per l’Italia. Al tempo dell’autore non c’erano alcune risposte a determinate domande (il sole oggi sappiamo che non è abitabile), cerca di educare il lettore a opinioni scientifiche, prepara il lettore al fatto che si possano fare ipotesi basate sulle osservazioni. Non abbiamo mai una certezza fin ché non abbiamo una dimostrazione, ma possiamo fare ipotesi. Stimolo a interrogarsi. Comprendere intenti divulgativi, pedagogici etici e culturali degli autori. Che tipo di cultura si proponevano di promuovere e che modello di lettore popolare andavano a formare. Che tipo di curiosità, di abilità secondo questi autori dovevano essere promosse tramite queste letture di tipo educativo e divulgazione leggera. Quest’opera ha un tono leggero e quasi scherzoso, un umorismo dell’Ottocento. Scrittore e traduttore si pongono l’obiettivo di incuriosire un nuovo pubblico che stava nascendo e formare una certa mentalità ossia quella della fiducia nella scienza, nel progresso. • ALBERI E PIANTE: Piante, alberi, vegetazione erano nella vita di tutti, era un argomento di esperienza comune. Con occhio particolare all’esotismo, quindi passione per altri paesi, altri mondi e per i viaggi che comincia a diventare un qualcosa di non irraggiungibile per classe medio-alta. Viaggi di commercio, conoscenza, scoperta, (l’Ottocento è periodo delle potenze coloniali in particolare Inghilterra vittoriale, l’interesse per esotico deriva da rapporti stretti di tipo commerciale con india ed estremo oriente). Si vuole comunicare questa grande nuova passione ai lettori, con il sogno, immaginazione curiosità lo si vuole far viaggiare. Prodotti come tè, tabacco avevano un’aurea di mistero, con Timbs c’è il desiderio di far scoprire la loro storia, mondi lontani e stili di vita diversi che stanno dietro questi beni di consumo. Si cominciava 10 (cascate del Niagara). Le ultime spedizioni definitive risalgono al 1906/1910. Queste spedizioni erano molto recenti, in Italia si conoscevano anche a livello di cultura minima perché il tema delle spedizioni era un tema avvincente. Queste esplorazioni duravano anni, avevano diverse navi, coinvolgevano i finanziamenti dei re, degli stati e si imbarcavano degli scienziati. L’Australia fu l’ultima delle immense scoperte geografiche. La Cina e il Giappone non volevano contatti con l’occidente, non volevano far parte del loro mercato e sono riuscite a rimanere isolate fino meta 800. Gli occidentali per farsi aprire le porte dell’Oriente, scrive l’autore, l’hanno fatto a colpi di cannone. Tra 1830 e 1850 la Cina poteva essere un grande mercato per l’Inghilterra ma non lo riteneva necessario, non era interessata ai prodotti occidentali tranne che ad uno: l’oppio, di cui l’Inghilterra controllava piantagioni in india, si gioca quindi su questa necessità. L’Inghilterra concede l’oppio alla Cina a certe condizioni, si combattono guerre e la Cina è costretta a cedere. Anche il Giappone dovrà aprire ai rapporti commerciali con occidente. Per Timbs la prospettiva è positiva, perché il cannone ha aperto al commercio, alla scienza ma anche alla civiltà. Livingstone, medico che scoprì il lago vittoria e le relative cascate, costituisce la gloria inglese. Chi esercitava la professione del medico aveva la possibilità di partecipare ai viaggi perché aveva una istruzione, era normale che persone istruite, anche non specialisti, si appassionassero al concetto di viaggio e cultura. La ricerca sul Nilo e sulle sue sorgenti era qualcosa che aveva una portata metaforica e di significato molto ampia: il Nilo era il fiume che aveva dato vita alla civiltà egizia, andava aldilà della mera conoscenza. Si calcava la dimensione di avventura. La notizia della scoperta delle sorgenti del Nilo da parte degli inglesi fu data subito e gli inglesi la confermarono. Miani che era un musicista ed esploratore che aveva lo stesso obiettivo, negò questa scoperta, e lo dimostra anche con delle sue informazioni. (Sono molti i casi di personaggi che hanno un mestiere ma che si appassionano di archeologia o di viaggi). Miani organizzerà altre spedizioni (nel 1864) che vanno avanti per altri dieci anni, morirà in Africa, e le sorgenti non le scoprirà mai perché di fatto erano già state scoperte, ma non ammetterà mai nemmeno il suo errore. La notizia della partenza di Miani nel 1864 era una notizia molto contemporanea, le scoperte erano ancora in atto, e anche gli italiani sono coinvolti. L’interesse per esotico, per il mondo remoto si unisce ad un approccio più scientifico, alla geografia e demografia dell’Italia. Era un tema nuovo, uno stato che era appena nato, che muove i primi passi e desidera darsi una struttura con cui presentarsi al mondo. È presente un paragrafo dedicato al censimento del 1861 in Italia che e costituiva una assoluta novità. Questa sezione dedicata all’Italia era stata 11 aggiunta dal traduttore, che ci presenta il Regno d’Italia come un paese nuovo che si dà una struttura, come un regno competitore degli altri paesi. Chiude quindi con questo capitolo aggiunto, dopo aver presentato il mondo esotico Timbs aveva delle bozze simili a quest’opera, risalenti anche a 10-15 anni prima della pubblicazione. Era un giornalista che riusciva a reperire informazioni. Era anche normale poter riusare scritti di altri autori, rielaborando i concetti e verificando le fonti. • VISTA E UDITO: L’uso della lanterna magica risaliva al 600, ma nell’800 viene vista come forma di intrattenimento popolare piuttosto diffuso. Era considerata magia perché per una civiltà che non conosceva immagini luminose, in movimento, era molto affascinante e suggestiva questa esperienza della lanterna. Fa parte degli aspetti della tecnica che non viene vista solo come nuove conoscenze ma anche come nuove esperienze che non si avevano prima. L’intento è quello di creare un punto di vista disincantato, l’autore ci dice che tante cose che ci sembrano magiche in realtà sono prodigi della tecnica. Le vedute dissolventi era la tecnica con cui la lanterna magica proiettava immagini. Tecnologia come forma di intrattenimento o ampliamento delle esperienze personali. Timbs utilizza l’umorismo, allora considerato irrinunciabile nella letteratura inglese (mentre in Italia non era molto frequente per la letteratura per i ragazzi). Sia Strafforello sia Timbs ritengono che la superstizione sia un male da debellare.
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