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Analisi critica del discorso- tesina, Tesine universitarie di Antropologia

Analisi di un articolo di giornale secondo le strategie forniteci dalla CDA (Critical Discourse Analysis) richiesta come prova d'esame per il corso di Antropologia, genere e processi comunicativi presso il DIT di Forlì.

Tipologia: Tesine universitarie

2020/2021

Caricato il 09/08/2022

alessia.tordi
alessia.tordi 🇮🇹

4.7

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Scarica Analisi critica del discorso- tesina e più Tesine universitarie in PDF di Antropologia solo su Docsity! TRANSFOBIA E FEMMINISMO RADICALE IN UK: ANALISI CRITICA DEL DISCORSO DELL’ARTICOLO The trans treaty is another way for Labour to put women in their place. L’articolo scelto come oggetto di una CDA per questo paper è un articolo pubblicato su The Daily Telegraph il 15 febbraio 2020, scritto dalla giornalista inglese Suzanne Moore, ex scrittrice per la testata giornalistica inglese Guardian per cui ha lavorato per venticinque anni come icona del femminismo militante. Moore ha sempre voluto parlare però di “esperienze femminili di persone con un corpo femminile” 1, mostrando una posizione abbastanza radicale, volta a considerare “donna-in-quanto-donna” solo chi è naturalmente nata con una vagina o un utero. Sarà cura nel corso delle prossime pagine di approfondire la question Terf in generale ma soprattutto in Inghilterra, per poi illustrare il contesto politico nel quale si immerge l’articolo. Infine, seguirà l’analisi critica del discorso del testo preso in esame. Ho deciso di scegliere questo articolo perché mi interessava molto approfondire la tematica della transfobia al di fuori dell’Italia e vedere se effettivamente anche in seno a paesi anglofoni, dove sono nati gli studi di genere e dove c’è più cultura, ricerca e forse informazione riguardo alle tematiche di genere, ci fosse una sensibilità diversa sul tema transgender o meno. Volevo, inoltre, spingermi un po’ fuori dalla mia “comfort zone” e scegliere un articolo in lingua inglese piuttosto che in italiano. L’ARTICOLO IN BREVE L’articolo proposto come oggetto d’analisi mostra un chiaro punto di vista transfobico. Il tema è la critica alla causa abbracciata dal partito laborista inglese che, invece di concentrarsi su antisemitismo e sulla riconquista della fiducia degli elettori, si concentra su una “strana/bizzarra serie di promesse per quanto riguarda i diritti trans”. Due membri del partito hanno deciso di firmare questa proposta, che propone l’espulsione di soggetti transfobici e condanna a gruppi d’odio organizzazioni come Woman’s Place2 e LGB Alliance3, che si preoccupano di mantenere spazi “same sex” per le donne. La giornalista londinese percepisce la mossa del partito laborista come un attacco a organizzazioni autonome femministe, dicendo che “è sempre stato il loro obiettivo”. Secondo Moore, essere dalla parte “giusta”, ovvero quella dei diritti trans, è stato usato come segnale di purezza, che non fa nessun favore alla “minuscola percentuale di popolazione trans stimata tra lo 0,01 e lo 0,02 per cento”, e la parola transfobia sarebbe usata sempre e comunque, volente o nolente. Non si tratterebbe delle persone trans, ma della negazione di uno spazio 1 https://unherd.com/2020/11/why-i-had-to-leave-the-guardian/ 2 Founded in 1976, A Woman's Place (AWP) is the only domestic violence community benefit organization in Bucks County, Pennsylvania: https://awomansplace.org/who_we_are_landingpage.html#:~:text=Founded%20in %201976%2C%20A%20Woman's,24%2Dhour%20hotline 3 The LGB Alliance is a British advocacy group founded in 2019 in opposition to the policies of LGBT rights charity Stonewall on transgender issues. Its founders were Bev Jackson, Kate Harris, Allison Bailey, Malcolm Clark and Ann Sinnott. It opposes gender-identity education in schools, medical transition for children reporting gender dysphoria, and gender recognition reform: https://en.wikipedia.org/wiki/LGB_Alliance 1 sicuro per le donne che devono essere protette da persone dotate di pene. I “notevoli attivisti laboristi” sarebbero “patetici, pietosi”. Moore parla di un’ideologia atta a negare la condizione attuale delle donne. IL PENSIERO TERF (TRANS EXCLUSIONARY RADICAL FEMINISM) Questa sua idea radicale e conservatrice è la manifestazione del pensiero TERF. “Per TERF (Trans Exclusionary Radical Feminism) si intende il pensiero che esclude le donne trans, transgender, transex e T dalle dinamiche politiche femministe”, perché non le si considera vere e proprie donne. È radicato infatti, il pensiero secondo cui “le donne trans non sarebbe altro che uomini che “scimmiottano” le donne cisgender e che siano uno strumento patriarcale per “eliminare” il genere donna dalla società”4. Il movimento Terf, quindi, rivendica l’importanza del sesso biologico per la definizione di donna, perché viene considerato un aspetto determinante che ha caratterizzato l’oppressione del genere femminile, è il motivo per cui la donna è considerata tale. Secondo le femministe Terf, ammettere che le donne trans siano donne-nate-donne significa permettere a una pedina del patriarcato di infiltrarsi nel movimento femminista e cambiarlo da dentro. Le persone trans MtF sarebbero uomini a tutti gli effetti e quindi una minaccia latente. Secondo Janice Raymond, le donne transessuali sono costruite in base a un’idea maschile di donna, quindi non sono altro che una materializzazione e manifestazione di tutti gli stereotipi e le idee maschili sul femminile. Esse vengono considerate agenti del potere patriarcale, un modo per annientare il genere femminile dall’interno, facendo sì che la fallocrazia venga ancora di più rivendicata. Il movimento Terf potrebbe quindi definirsi come l’antinomia per eccellenza del pensiero alla base del femminismo della prima ondata, ma in generale del pensiero femminista, non però di quello radicale. « On ne nait pas de femmes, on le devient »5 (Donne non si nasce, si diventa) « Être femme, ce n’est pas une donnée naturelle. C’est le résultat d’une histoire. Il n’y a pas destin biologique, psychologique qui définisse la femme en tant que telle. C’est une histoire qui l’a faite, d’abord l’histoire de la civilisation [...] ». 6 (Essere donna non è un dato naturale, ma il risultato di una storia. Non c'è un destino biologico e psicologico che definisce la donna in quanto tale. Tale destino è la conseguenza della storia della civiltà, e per ogni donna la storia della sua vita). Due frasi che riassumono perfettamente il concetto di genere e che emancipano la donna dal suo destino biologico. Un concetto rivoluzionario che ha permesso di capire che, a prescindere dai cromosomi, si è liber* di vivere la vita come si vuole trascendendo da ruoli di genere, che altro non sono se non artificiosi costrutti sociali. È sempre giusto e mai banale quindi riprendere la definizione di sesso, genere e ruolo di genere. Sono stati due studiosi maschi, lo psicologo neozelandese John Money e lo psicanalista americano 4 Tratto da “Terf e Swerf: la posizione di Arcigay Nazionale?” di Davide Bombini 5 De Beauvoire Simone, Le deuxième sexe. Parigi : Gallimard, 1949 6 De Beauvoire Simone, Le deuxième sexe. Parigi : Gallimard, 1949 2 sono sempre più persone transgender che rifiutano di essere definite in base a una dicotomia di genere. Questo spiega la frattura delle «femministe radicali» con le nuove generazioni”8. Anche in Italia la questione è stata oggetto di discussione negli articoli di giornale, che non hanno mancato di parlarne con quel pizzico di ironia e superficialità (questo ovviamente da parte di testate giornalistiche orientate a destra) che, alla maniera di Moore, hanno definito la questione futile e, nel caso del Giornale, di poco conto e “surreale”, basandosi sempre sull’assunto che il genere, non può che essere definito dal sesso e nient’altro (vedi titolo "Le donne non hanno il pene": il surreale dibattito dei Labour, fonte: https://www.ilgiornale.it/news/mondo/donne-non-hanno-pene-surreale-dibattito-dei-labour- 2041244.html). CRITICAL DISCOURSE ANALYSIS Questo paper si propone come obiettivo quello di analizzare l’articolo scelto utilizzando e strategie proposte dalla Critical Discourse Analysis, ossia un approccio interdisciplinare allo studio del discorso che vede il linguaggio come una forma di pratica sociale. Si concentra quindi sull’uso pragmatico del linguaggio e su come questo può influenzare i rapporti di potere. Attraverso l’analisi delle strategie discorsive usate è possibile analizzare ideologie e relazioni di potere coinvolte nel discorso. “Language connects with the social through being the primary domain of ideology, and through being both a site of, and a stake in, struggles for power9. L'analisi si svolge su macro e micro-livello: a livello macro-testuale, si propone di analizzare il tipo di testo, il pubblico a cui è indirizzato, da chi è stato scritto e situarlo nel contesto in cui è immerso e, infine, analizzarne i rapporti di intertextuality e interdiscursivity col testo in questione. A livello microtestuale, la CDA si propone di individuare le strategie discorsive utilizzate nel testo e individuarle attraverso delle heuristic questions, ovvero domande euristiche, che ci aiutano nell’analisi testuale. Le strategie discorsive sono la nomination, la predication, la perspectivation, l’argumentation e la intensification/mitigation. ANALISI MACRO-TESTUALE Il testo oggetto d’analisi è un articolo di giornale intitolato The trans treaty is another way for Labour to put women in their place ed è stato pubblicato il 15 febbraio 2020 sulla testata giornalistica inglese The Daily Telegraph, giornale fondato nel 1855 e, dal 1945, orientato verso il partito conservatore inglese e quindi a lettori che condividono le stesse idee e lo stesso orientamento politico. Il contesto è quello post-elezioni del 2019, che hanno visto la vittoria del partito conservatore dei Tory con a capo Boris Johnson, che continua a promettere ai suoi elettori di portare a termine la procedura per uscire dall’unione Europea, arrivando alla 8 https://27esimaora.corriere.it/21_maggio_05/chi-sono-terf-femministe-critiche-genere-che-si-oppongono-ddl-zan- d4d79a50-addc-11eb-a291-9e846c3a1f8f.shtml 9 Fairclough, Norman (1995). Critical Discourse Analysis: The Critical Study of Language. Longman. 5 cosiddetta Brexit il 31 gennaio 2020. Su 650 seggi del Parlamento, 365 sono stati ottenuti dai conservatori, mentre 203 seggi dai Laburisti, che si sono ritrovati a perdere molti voti. Una disfatta che non arrivava dal 1935, motivo per il quale l’allora leader Jeremy Corbyn diede le dimissioni a inizio 2020. Sempre lui fu al centro di una tempesta mediatica che lo vide protagonista “di discriminazione e vessazione” nei confronti di membri ebrei iscritti al partito e che sollevò l questione dell’antisemitismo nel partito, che sembrava essere parte della cultura laburista10. Infatti, la prima frase dell’articolo riassume in poche parole il contesto politico di quel periodo. L’articolo è stato scritto dalla giornalista inglese Susanne Moore, femminista militante e personaggio controverso per le affermazioni transfobiche da lei fatte. Nel 2020 infatti, in seguito a una petizione, fu espulsa dalla redazione del Guardian dicendo che "advocating for trans rights poses a threat to cisgender women". In Unherd, scrisse che lei voleva solo parlare di esperienze femminili di persone con corpi femminili, rivendicando la femminilità relegata solo al sesso e alla funzione riproduttiva della donna. Queste poche informazioni ci permettono già di classificare Moore come una femminista radicale, che ci aiuterà a comprendere il perché delle sue parole durante tutto l’articolo. Per quanto riguarda l’intertextuality, l’articolo cita dei tweet pubblicati sotto l’hashtag #expelme, che mostrerebbero solidarietà ai membri del partito laburista espulsi per idee transfobiche, non sostenendo la causa. Sul piano dell’interdiscursivity, i sub-topics che compaiono insieme al main topic, che è quello della transfobia, ritroviamo la critica all’ideologia gender e alla rievocazione della femminilità in base al sesso. Si riprende di seguito la differenza tra “testo” e “discorso” di Ehrlich: As an analytical construct, a ‘discourse’ always depends on the discourse analyst’s perspective. As an object of investigation, a discourse is not a closed unit, but a dynamic semiotic entity that is open to reinterpretation and continuation. Furthermore, we distinguish between ‘discourse’ and ‘text’: ‘texts’ are parts of discourses. They make speech acts durable over time and thus bridge two dilated speech situations, i.e. the situation of speech production and the situation of speech. In other words, texts – be they visualized and written or oral – objectify linguistic actions11. ANALISI MICRO TESTUALE 1. NOMINATION How are persons, objects, phenomena/events, processes and actions named and referred to linguistically? Per nomination si intende la costruzione discorsiva di social actors, oggetti, fenomeni, eventi, processi e azioni. Vengono nominati diversi nomi propri: Boris Johnson, vincitore del duello alle elezioni col partito Laburista, Lisa Nandy e Rebecca Long-Bailey, due membri del partito che hanno firmato la proposta di 10 https://www.repubblica.it/esteri/2020/10/29/news/gb_antisemitismo_corbyn_sospeso_dal_labour-272276618/? __vfz=medium%3Dsharebar 11 Reisigl Martin and Wodak Ruth: The Discourse-Historical Approach (DHA), 2017, pp. 89-90 6 espellere dal partito membri transfobici, due organizzazioni femministe ovvero Women’s Place e LGB Alliance. Nomi collettivi che vengono usati sono women, trans people, trans folk, activists, members. Moore scrive anche in prima persona (I am well aware that Twitter is not the real world), ma nel corso del testo si identifica nella comunità femminile che sostiene a spada tratta, usato il pronome we o us, identificandosi anch’essa vittima come della discriminazione nel suo gruppo sociale (we no longer have the right to autonomous organisations, enough of us have had enough of being told […]). Il testo attacca principalmente il Labour Party e ai suoi dude bros (i maschi alpha del partito), che, sostenendo la causa dei diritti delle persone trans, ledono i diritti della comunità femminile, già di per sé debole e non assistita a dovere. Phenomena, events, actions: set of pledges on trans rights, Woman’s Place meeting 2. PREDICATION What characteristics, qualities and features are attributed to social actors, objects, phenomena/events and processes? Per predication si intende la qualificazione discorsiva dei social actors, oggetti, fenomeni, eventi, processi e azioni (più o meno positivi o negativi). Il primo esempio di predication può essere individuato subito a inizio del testo, quando si parla della “strana serie di promesse che sono state fatte riguardo ai diritti trans”, classificandole implicitamente come di importanza secondaria e inutili rispetto ai veri problemi di cui il partito dovrebbe occuparsi dopo la sconfitta alle elezioni. La politica dei notable activists del partito di centro-sinistra viene considerate patetica, penosa (pitiful). La maggior parte della popolazione trans, a detta di Moore, non sarebbe fatta da predators, ma implica allo stesso tempo che una parte lo sia, manifestando la sua transfobia, rivendicando il bisogno delle donne di safe spaces. Moore sottolinea come la “tiny proportion” of the “population who are trans” indicando le percentuali effettive, quasi come se volesse dire che il problema legato ai diritti trans è un problema di poco conto, che si ingigantisce nel momento in cui si parla delle donne transessuali come minacce per la sicurezza delle donne. Il Woman’s place meeting sarebbe stato palcoscenico di “threatening male behaviour”. 3. ARGUMENTATION What arguments are employed in the discourse in question? Per argumentation si intende la giustificazione e la messa in dubbio delle claims of truth e claims of normative rightness (ovvero rivendicazioni di verità) e della correttezza normativa. Ecco le claims of truth 7 TESTO INTEGRALE ARTICOLO: I am well aware that Twitter is not the real world. But then, nor is the Labour Party. Out of all the issues that might be bothering the leadership contenders - anti-Semitism, a reconnection with lost voters, a plausible response to Boris Johnson - instead, a bizarre set of pledges has been issued on trans rights. Lisa Nandy and Rebecca Long-Bailey have signed it. It suggests the expulsion of "transphobic" members from the party and says that organisations such as Woman's Place and the LGB Alliance, which are concerned to keep same sex spaces for women, are hate groups that have to be fought. Unsurprisingly, there have since been more than 12,000 tweets under the hashtag #expelme. I suppose that to tell women we no longer have the right to autonomous organisation has always been the aim of the dude bros who run Labour. Now Labour's women seem to have been co-opted, too. Being on the "right" side of the trans debate - where the word "transphobia" is now applied willy nilly - has been used in this instance as a signal of purity. This does no favours to the tiny proportion of the population who are trans (estimated at between 0.01 and 0.02 per cent), most of whom simply need access to treatment and freedom from discrimination. But this is not actually about trans people at all. It is about a denial that women need safe spaces, whether that is in prison or refuges. Of course most trans folk are not predators, but if women don't want to be near a penis in certain places then that is our prerogative. Some trans activists don't accept that biological sex exists, even though science is predicated on differences in gametes. The next step will be to remove sex and sex-based protections as a category in law in favour of gender, which becomes a movable feast: "I am whatever gender I say I am." The policing around this issue by notable Labour activists is pitiful. To raise concerns about puberty blockers, women's sports, the erasure of lesbians and gay history is to give in to an essentialist ideology that denies women's actual experience. To query this and be told that this is a rerun of the arguments about Section 28 is an insult to those of us who fought tooth and nail against those things. Feminism and gay rights didn't happen via Momentum. Some of us are aware that competing sets of rights may clash and we need to talk. I merely note that this discussion is always about trans women and not trans men. Why is that? And who is the enemy of trans people? Who rapes and kills them? Feminists? Or men? The last time I saw threatening male behaviour was outside the Woman's Place meeting at Labour conference. Enough of us have had enough of being told what a woman's place in the Labour Party is. We will go elsewhere. We already have. 10 BIBLIOGRAFIA Baccolini R. (2005), Le prospettive di genere, discipline soglie confini. Casa editrice Bonomia University Press SITOGRAFIA https://www.ilfoglio.it/cultura/2020/11/19/news/suzanne-moore-e-il-valore-della-ribellione-1448295/ https://www.arcigay.it/wp-content/uploads/2017/12/allegato-K-Proposta-TERF-e-SWERF.pdf https://27esimaora.corriere.it/21_maggio_05/chi-sono-terf-femministe-critiche-genere-che-si-oppongono- ddl-zan-d4d79a50-addc-11eb-a291-9e846c3a1f8f.shtml https://www.gaypost.it/terf-non-e-insulto-judith-butler-vocabolario#:~:text=Questa%20sigla%20sintetizza %20la%20formula,ovvero%20femministe%20radicali%20trans%2Descludenti. https://www.nytimes.com/2019/02/07/opinion/terf-trans-women-britain.html https://www.huckmag.com/perspectives/opinion-perspectives/mumsnet-transphobia-online/ https://www.repubblica.it/esteri/2019/12/12/news/elezioni_regno_unito_risultati_gran_bratagna_brexit- 243317516/ https://virtuale.unibo.it/pluginfile.php/1127311/mod_resource/content/2/vandijk_Principles%20of %20critical%20discourse%20analysis_notes.pdf https://www.repubblica.it/esteri/2020/10/29/news/gb_antisemitismo_corbyn_sospeso_dal_labour- 272276618/ https://unherd.com/2020/11/why-i-had-to-leave-the-guardian/ 11
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