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Analisi critica del testo L'età ibrida, Sintesi del corso di Storia del Design

Analisi critica del testo L'età ibrida

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 03/11/2022

Utente sconosciuto
Utente sconosciuto 🇮🇹

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Scarica Analisi critica del testo L'età ibrida e più Sintesi del corso in PDF di Storia del Design solo su Docsity! Università Iuav di Venezia Corso di Laurea Magistrale in Design del Prodotto Critica del Desing Contemporaneo aa 2022/2023 Silvia Locaputo, 299825 Khanna, Ayesha; Khanna, Parag. L’età ibrida. Il potere della tecnologia nella competizione globale, Codice Edizioni, Torino, 2013 L’età ibrida il potere della tecnologia nella competizione globale, del 2013, è un testo scritto dal geopolitico Parag Khanna, consulente di politica estera di Obama, considerato uno dei massimi esperti di relazioni internazionali, insieme a sua moglie Ayesha Khanna, analizzano l’età ibrida, l’ultima frontiera dell’età informatica, nella quale l’uomo si evolverà in simbiosi con la tecnologia, ottenendo progressi senza precedenti negli ambiti più svariati. Il testo si compone di tre capitoli nominati capitolo 1, 2 e 3, senza anticipare al lettore di cosa tratteranno gli stessi. I coniugi forniscono più definizioni di età ibrida, principalmente nelle pagine di apertura del libro. È una nuova epoca socio tecnologica che emerge mano a mano che le tecnologie si fondono tra di loro e gli esseri umani con queste (p.6); non si tratta di era bio, né di era nano o di era neuro, bensì dell’ibridazione contemporanea di tutte loro (p.7); l’età ibrida è il periodo di transizione fra l’età dell’informazione e il momento della singolarità […]L’età ibrida è una fase liminare che ci introduce a una nuova modalità organizzativa della società globale (p.9); L’età ibrida è l’epoca in cui cambieremo il nostro modo di pensare alla tecnologia con la T maiuscola, che non comprenderà più soltanto gadget come l’iPhone o strumenti come il web e la sua miriade di applicazioni (per esempio Facebook), bensì tutti i campi scientifici e le rispettive invenzioni tecnologiche (p.13). Gli autori del libro affermano, all’inizio del testo, che noi uomini in futuro non solo co-abiteremo con la tecnologia ma ci co-evolveremo con essa questo perché le tecnologie si fonderanno tra di loro e con gli esseri umani ottenendo la fusione di tecnologie diverse che produrranno innovazioni non solo piccole e leggere ma anche integrate ed invisibili. Inoltre non solo usiamo la tecnologia: la assorbiamo. Nell’età ibrida, quindi, la natura umana cessa di essere una verità distinta e immutabile (p.8). L’avvento di una nuova era implica un cambiamento importante secondo gli autori, ovvero un nuovo lessico. Per immaginare questa nuova era è sufficiente osservare i bambini, appartenenti alla generazione Z, che usano la tecnologia con disinvoltura e naturalezza (p.12). I Khanna affermano nell’età ibrida andrebbe introdotto il concetto di geo teconologia e abbandonato quello di geopolitica e con le teorie fondamentali ad essa collegati come quella di ordine di grandezza, affermano infatti che non sarà più necessariamente vero che più grande è meglio è […] la dimensione può essere un punto di forza ma anche un punto debole; e quella di autorità, la centralizzazione perde terreno a favore della diffusione. Affermano che oggi la tecnologia è una fonte di potere. Tutte le varie forme di tecnologia guidano l’equilibrio globale del potere e il ruolo dello stato sarà definito dal livello di innovazione tecnologica. Coloro che gestiscono bene tecnologia, capitale e identità diventano un polo di potere. Un concetto chiave introdotto nel primo capitolo è quello della Technick (parola tedesca) che sta ad indicare l’intreccio tra uomo e tecnologia. Affermano che la Technik rappresenta il Quoziente Tecnologico della civiltà. Viviamo e moriamo in base alla nostra Technik, cioè alla capacità di convogliare le nuove tecnologie per migliorare le nostre condizioni di vita (p.26). Insomma, città e comunità si differenzieranno in base a questo. Le società che si evolveranno saranno quelle che sapranno rinnovare la propria Technik. Gli autori affermano che oggi ci sono diverse città con forte Technik come Singapore, città-stato con forte innovazione. Il capitolo 2 si apre con il concetto del generativismo. Come sempre viene descritto tramite una serie di esempi. In questa nuova era il generativismo cambierà i paradigmi nei sistemi sociali, come Università Iuav di Venezia Corso di Laurea Magistrale in Design del Prodotto Critica del Desing Contemporaneo aa 2022/2023 Silvia Locaputo, 299825 Khanna, Ayesha; Khanna, Parag. L’età ibrida. Il potere della tecnologia nella competizione globale, Codice Edizioni, Torino, 2013 ad esempio in quello scolastico dove le conoscenze non saranno fornite solo dagli insegnanti ma anche dagli alunni, dai genitori. Quindi i sistemi di istruzione si stanno evolvendo verso un generativismo peer-to-peer. Tutto grazie alla diffusione tecnologica che ha introdotto ad esempio la formazione a distanza che potrebbe permettere in un futuro prossimo di sconfiggere l’analfabetismo. Nel libro si afferma che il sistema capitalista fino ad ora utilizzato potrebbe cambiare e passare a un sistema in cui il valore è determinato dai cittadini. Un esempio sono i numerosi posti di lavoro nati grazie a internet. Al giorno d’oggi quasi tutte le professioni stanno integrando la tecnologia. Inoltre, con il passare del tempo e l’evolversi di internet, queste stanno diventando sempre meno costose un esempio proposto dai coniugi è quello delle stampanti 3D inoltre stanno facendo emergere una nuova classe di imprenditori e artigiani che vendono ad esempio su Etsy (p.51). Al tempo stesso, guardando l’altra faccia della medaglia, è possibile rendersi conto che le tecnologie stanno anche togliendo posti di lavoro, infatti più di duecentocinquantamila dipendenti dei servizi postali hanno perso il lavoro a causa dell’automazione delle procedure. La combinazione di intelligenza artificiale e automazione potrebbe di fatto spezzare il legame tra economia e umanità. La tecnologia ha creato nuove tipologie di creazione di valore, e ora le sta alimentando, causando quella che il futurologo Paul Saffo chiama disoccupazione cyber-strutturale. (p.52) Gli autori riprendono Denny Hillis che afferma: Amo il mio corpo, ma se posso arrivare a duecento anni con un corpo di silicio, allora lo accetto (p.66). Questa citazione viene tirata in ballo in merito alla recente nascita di settori ibridi come la bioingegneria e la biomeccatronica che permetterebbero di far evolvere l’uomo in un cyborg, che rigenerando alcune parti del corpo diventa immune all’invecchiamento. Inoltre, tali settori in futuro potrebbero portare alla progettazione di bambini e alla clonazione. Nel terzo ed ultimo capitolo gli autori affermano di concordare con Sherry Turkle che afferma che la tecnologia è un secondo Sé. Ovvero essa è in grado di creare rappresentazioni reali e virtuali, ma più tempo ci immergiamo in mondi virtuali più non riusciamo a distinguere il reale dal digitale. I robot stanno diventando sempre più intelligenti: assistono l’uomo, operano chirurgicamente e praticano sesso con gli umani. Questo può portare a sopraffare la nostra natura conferendo più potere alle macchine e plasmando, quindi, il nostro senso del Sé. Bisogna, insomma, diffondere più Technik che democrazia in modo da accedere nell’età ibrida ad una sorta di pax tecnologica; ovvero un nuovo sistema socio tecnologico che plasma ogni cosa al suo interno. Gli autori, con questo libro, tentano di mettere in guardia i lettori sul futuro della tecnologia parlando non più di coabitazione uomo-macchina ma di co-evoluzione. I coniugi sostengono che la tecnologia è il motore della storia e ce ne si può rendere conto guardando alla miriade di innovazioni avvenute negli ultimi quartana anni. Un esempio lampante è la generazione Y, a cui appartengo anche io, che è dipendente dalla tecnologia in quanto è presente in ogni cosa che facciamo, dalla comunicazione con gli amici alla prenotazione di visite ospedaliere. Non avere connessione a internet ci fa sentire fuori dal mondo. Ma sono del pensiero che questa
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