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Cassirer: Filosofo Tedesco e la Produzione di Simboli in Scienze Umane e Arte, Schemi e mappe concettuali di Estetica

Una panoramica della vita e delle idee filosofiche di ernst cassirer, nato a breslavia nel 1874 e morto a new york nel 1945. Cassirer è noto per i suoi studi sulla relazione tra scienze umane e scienze 'dure', la teoria della conoscenza e la produzione di simboli. Della sua opera 'filosofia delle forme simboliche' e i suoi interessi in lingua, mito e cultura. Cassirer fu influenzato da autori come goethe, hegel e warburg, e il suo pensiero è descritto come una filosofia della cultura e della storicità.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 03/02/2022

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Scarica Cassirer: Filosofo Tedesco e la Produzione di Simboli in Scienze Umane e Arte e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Estetica solo su Docsity! 07-04-2021 Cassirer, filosofo tedesco nato in Breslavia nel 1874, morto a New York nel 1945. Proveniva da una famiglia ebraica; nell’800 le comunità ebraiche si erano sempre più affermate in Germania e parte di esse avevano manifestato un alto numero di intellettuali. Non con difficoltà perché c’erano già affermazioni di antisemitismo. Non è in termini propri un filosofo di estetica, ma un punto di incontro. Cassirer è legato alle discussioni storiche artistiche del periodo e sarà la premessa di Susann Langher. Ha studiato all’Università di Marburg e all’università di Berlino. Marburg era il centro della filosofia neokantiana. Periodo in cui c’era un rapporto molto stretto tra scienze umane e scienze cosiddette dure e una riflessione sullo statuto di queste scienze: quali sono le differenze e gli ambiti di intersezione tra scienze naturali e scienze umane. Questi studi filosofi sono in primis segnati dal neokantismo. I neokantiani sono una scuola che reinterpretano i principi della filosofia neokantiana. Kantiano significaQuali siano i fondamenti trascendentali (le strutture trascendentali precedono l’elaborazione della conoscenza e la rendono possibile). Cassirer è anche un grande studioso della storia della filosofia. 1999 dottorato con una dissertazione su Cartesio che era un matematico e riflette anche lui sulla struttura della ragione (cogito ergo sum). Successivamente a Berlino scrive un’abilitazione (per poter accedere all’insegnamento dopo il dottorato, prima si usava così), sulla filosofia del Rinascimento che era un capo per l’epoca molto innovativo. Giordano Bruno, filosofo. Caratteristica della filosofia Rinascimentale è di essere da un lato speculazione teorica, dall’altro avere contatti molti stretti con ambiti della conoscenza che per noi sono esoterici come la magia (intesa come approccio alla natura che mirava a scoprire i segreti della natura, quello che in natura non erano evidenti). Autori come Giordano Bruno che si occupano di magia naturale, di astrologia che adesso è soltanto la pratica degli oroscopi nel ‘500 precede lo sviluppo dell’astronomia (nell’astrologia c’è una fortissima componente simbolica cosa che invece nell’astronomia sparisce). Questo ambito della storia della filosofia è quindi importante e innovativo. Studiosi successivi poi si sono occupati di filosofia del rinascimento. Per Cassirer questo suo interesse mostra anche poi l’incipit dei suoi interessi verso il simbolismo. Ottiene la cattedra prima a Francoforte e poi ad Amburgo. Cassirer non entra nel novero dei filosofi che si sono occupati prettamente di estetica perchè il suo interesse è rivolto verso la teoria della conoscenza; ha scritto una grande opera in 3 volumi “Filosofia delle forme simboliche”, uscite nel 1923-25-29 (Hitler sale al potere nel 1933, punto di discrimine generale per la filosofia europea). Nel 1935 Cassirer era scappato in Svezia che era neutrale, ma poi fu costretto a scappare a New York dove insegnò a Yale e alla Columbia University. Teorie della conoscenza come teoria della conoscenza scientifica. I suoi lavori dopo l’abilitazione sono concentrati verso lo statuto metodologico verso la fisica ad es. A lui si deve oltre alla filosofia del Rinascimento, altri testi sulla filosofia di Kant e sull’illuminismo. Ad Amburgo c’era Aby Warburg, intellettuale storico dell’arte che aveva raccolto un enorme archivio-biblioteca con moltissimi materiali storiografici, filosofi. Quindi Cassirer trova un terreno molto fertile nella Biblioteca Warburg. Studi iconologici che cominciano ad essere predominanti al centro del dibattito storico-artistico. F. Saxl, E. Panofsky “Prospettiva sulla forma simbolica” che ha influenzato moltissimo tutti gli studi successivi. Questi autori si sono occupati ad es. dello studio della melanconia (ricorda incisione di Durer). Spirito, non in termini religiosi, ma come la produzione della cultura umana; termine che ricorre spesso. L’elaborazione dello spirito che passa non solo attraverso l’analisi scientifica, ma anche ad es. attraverso l’elaborazione del pensiero mitico. Scienze dello spirito, termine che risale ad un altro autore: le scienze umane producono dei contenuti attraverso la creazione di segni che esprimono dei contenuti e tra questi segni il primo livello della produzione di segni per esprimere i contenuti è il LINGUAGGIO , che per Cassirer è una FORMA SIMBOLICA. E di questo linguaggio poi se ne serviranno anche le scienze dure. Produrre figure, segni, simboli che interpretano il mondo. In questo senso possono esserci dei livelli categoriali differenti. Il pensiero mitico ad es. assume forme diverse nelle diverse culture, ma nel pensiero mitico il segno non è mai semplicemente convenzionale, ma c’è sempre un legame tra quello che si esprime e il contenuto che è espresso, c’è un’originaria tendenza a trasformare il contenuto in un segno che poi è il segno comunicabile. Il pensiero mitico funziona attraverso una categoria fondamentale, quella della somiglianza: ciò che si esprime e ciò che viene espresso è visto in termine di somiglianza, quindi non è solo un fatto convenzionale. Altro es. pensiero sciamanico, che Cassirer condivide con Warburg. Relazione tra ciò che si vuole esprimere e ciò che si vuole comunicare. Come si esprime un contenuto attraverso i segni, come si passa attraverso ciò che sentiamo e pensiamo al modo in cui lo esprimiamo. Il modo in cui noi usiamo la lingua rivela il modo in cui noi percepiamo e comprendiamo gli oggetti di cui stiamo parlando. Usare diversi registri stilistici, a seconda di come ci esprimiamo, significa anche come noi ci poniamo, come noi vogliamo esprimere un contenuto (pensa ad es. le parolacce, esclamazioni per indicare determinate cose per esprimere ad es. disappunto che per esprimerla magari a lezione utilizzo un diverso linguaggio). Saggi pubblicati postumi, tra questi c’è una raccolta SIMBOLI, MITO E CULTURA, pubblicata poi da un suo allievo in cui Cassirer fa l’esempio sugli studi della afasia. In questo caso Cassirer fa riferimento a chi è effetto da afasia che non riesce ad usare le parole in modo ordinario (vede il fuoco ma non riesce a definirlo); da questi studi emerge che in un certo tipo di afasia, la persona affetta urla fuoco in una situazione di pericolo perché emerge l’emozione. La produzione di simboli è un dato naturale ed è per Cassirer la forma di base per la produzione della cultura. Da un lato abbiamo la cultura scientifica che analizza la realtà in termini matematici, dall’altro abbiamo la sfera umanistica che analizza la produzione culturale il cui strumento è il simbolo. Goethe, simbolo: interesse per il simbolo come forme espressiva. In Goethe c’è una riflessione sulla forma, morfologia: si è occupato di una serie di ambiti che non sono strettamente legati alla letteratura e che riguardano i fenomeni scientifici morfologia delle piante, teoria dei colori, morfologia delle nuvole. Concetto di forma che poi applica anche sulla letteratura. Idea che il linguaggio letterario riconfigura la forma della lingua (idea che ritroviamo anche in Cassirer). Altro autore importante per Cassirer è Hegel: forma simbolica (relazione tra contenuto che si deve esprimere e il segno), interesse per la storicità della conoscenza (trasformazione dei contenuti culturali, continua modificazione. La storicità è intrinseca negli esseri umani; questa trasformazione è data dalla variazione delle forme con cui noi pensiamo le cose); aspetti questi che Cassirer riprende da Hegel, in particolare la fenomenologia dello spirito, testo non estetico, in cui Hegel elabora un modello di pensiero che lui chiama fenomenologia cioè i modi di espressione di configurazione concreta dei processi spirituali che sono determinati. Hegel vede nell’Antigone la manifestazione del contrasto tra la legge dello Stato e la legge della famiglia con l’affermarsi poi della legge dello Stato in quanto quella della famiglia è più arcaica. La filosofia di Cassirer sarà influenzata da Hegel in termini della sua fenomenologia (elaborazione della visione del mondo da parte del mondo). La filosofia delle forme simboliche di Cassirer è una filosofia della cultura e quindi di evoluzione storica della cultura (analisi delle forme di comprensione dell’uomo e con cui si esprime). Ricerca di un principio costitutivo della cultura in cui si deve individuare la morfologia, le strutture formali. Per questo ragione Cassirer parte dal pensiero mitico e poi estende il suo discorso alle altre espressioni della cultura. Il concetto della forma simbolica, saggio del 1923 nella Biblioteca dell’Istituto Warburg. Cassirer acquisisce da questa cerchia warburghiana un interesse specifico per le forme esterne, le strutture simboliche più rilevanti in cui c’è ovviamente l’arte. In termini morfologici la questione è non tanto conoscere il significato specifico del simbolo o del mito, ma si tratta “comprendere fino a che punto il linguaggio come totalità, il mito come totalità, l’arte come totalità portano in sé i caratteri in forma simbolica”. “Per forme simbolica si deve intendere ogni energia dello spirito attraverso la quale etc”… da un lato c’è un’energia dello spirito; il simbolo è l’espressione di una energia spirituale che nasce dalla connessione tra un contenuto (che deve essere rilevante) e un segno. Le forme simboliche in generale sono il linguaggio, il mito e l’arte. Rapporto tra soggetto e forma è un rapporto di mediazione, di interazione tra la soggettività che comprende e la sua oggettivazione nella forma. Questo perché ciascuna di queste espressioni simboliche, concrete del contenuto, è legato alla forma della coscienza e del tempo, quindi, c’è
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