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ANALISI del libro "Assassinio sull'Orient Express" di Agatha Christie, Dispense di Italiano

Analisi dettagliata di autrice, trama, temi, personaggi, stile e commento finale del libro "Assassinio sull'Orient Express" di Agatha Christie

Tipologia: Dispense

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Scarica ANALISI del libro "Assassinio sull'Orient Express" di Agatha Christie e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS – AGATHA CHRISTIE Agatha Mary Clarissa Miller, nota col nome di Agatha Christie, nasce nel 1890 a Torquay, in Inghilterra da padre americano. Quando è ancora in tenera età, la famiglia si trasferisce a Parigi. Il padre, mai dedito alla famiglia, muore quando lei aveva solo 10 anni. Viene quindi allevata dalla nonna e dalla madre. Quest’ultima si incaricò anche della sua educazione scolastica, senza mai farle frequentare la scuola. Intraprese anche studi di canto, da cui non ottenne i risultati desiderati. Nel 1914 si sposa con Archie Christie che in seguito diventerà uno dei primi piloti del Royal Flying Corps durante la prima guerra mondiale. Tornata in Inghilterra inizia la sua attività di scrittrice con lo pseudonimo di Mary Westmacott con biografie romanzate che però non ebbero successo di critica e di pubblico.Il suo primo romanzo giallo, "Poirot a Styles Court", venne ispirato dai veleni con i quali venne a contatto lavorando in un'ospedale, come assistente nel dispensario. Il successo arrivò nel 1926, con il romanzo "Dalle nove alle dieci". Dopo la morte della madre e l'abbandono del marito (del quale conservò il cognome per ragioni unicamente commerciali), scompare a causa di un'amnesia. Viene ritrovata nell’Inghilterra settentrionale e per due o tre anni è afflitta da una forte depressione, che influenza negativamente anche le sue opere. La svolta arriva grazie ad un viaggio in treno per Baghdad che le ispira il romanzo "Assassinio sull'Orient Express". In questo periodo si innamora e sposa Max Mallowan. Nel 1947 il suo successo è ormai talmente radicato che la Regina d’Inghilterra le chiede in occasione del compimento dei suoi 80 anni la composizione di una commedia. La Christie realizza "Tre topolini ciechi", opera molto gradita dalla Regina. Il successo di pubblico è ormai conclamato e le sue opere vengono tradotte in 103 lingue. Nel 1971 le viene assegnata la massima onorificenza concessa dalla Gran Bretagna ad una donna: il D.B.E. (Dama dell'Impero Britannico).Nel Natale del 1975 nel romanzo "Sipario" la Christie decise di far morire l'ormai celeberrimo investigatore Hercule Poirot. All'età di 85 anni, muore nella sua villa di campagna a Wallingford. “Assassinio sull’Orient Express”, pubblicato per la prima volta nel 1934, è un romanzo giallo che si divide in tre parti: la prima, in cui vengono descritti i fatti, la seconda in cui vengono interrogati i sospettati dell’omicidio e l’ultima in cui viene scoperta la soluzione del caso. Le vicende narrate iniziano una mattina invernale ad Aleppo, in Siria, in un anno non specificato. Gran parte del romanzo è ambientata all’interno del Simplon Orient Express, luogo in cui avviene il delitto. Il treno, dotato di un vagone ristorante e di vagoni letto, è occupato da personaggi curiosi che vanno definendosi durante la lettura. Il romanzo inizia con Hercule Poirot, famoso investigatore belga che, dopo un breve viaggio sul Taurus Express ed una traversata del Bosforo in traghetto, giunge a Istanbul, nell’hotel Tokatlian, dove lo attendono tre lettere ed un telegramma. Poirot legge quest’ultimo, in cui gli viene richiesto di tornare subito in Inghilterra per occuparsi di un caso che si era sviluppato durante la sua assenza, e decide di partire la sera stessa, chiedendo urgentemente un posto in un vagone letto sull’Orient Express, che giungeva a Calais. A procurarglielo è un vecchio amico, Monsieur Bouc, direttore della Compagnia Internazionale dei Vagoni Letto, che il protagonista trova per caso nel ristorante dell’albergo. Con la sorpresa di tutti, il treno è al completo, ma Bouc riesce lo stesso a trovare una collocazione a Poirot dal momento che uno dei passeggeri non si era presentato alla partenza del Simplon. La mattina seguente, l’investigatore inizia ad esaminare alcuni dei suoi compagni di viaggio che si trovano nel vagone ristorante: la principessa Dragomiroff e la sua cameriera, Mery Debehnam, il colonnello Arbuthnot, Conte e Contessa Andrenyi e diversi altri. A colpire la sua attenzione è però un uomo anziano, di nome Ratchett, che lo invita a sedersi al suo tavolo. Dopo una breve conversazione tra i due Ratchett chiede a Poirot di assumere un incarico in cambio di una grande somma di denaro. L’uomo aveva ricevuto infatti numerose lettere minatorie ed era disposto a pagare ventimila dollari se Poirot avesse scoperto da chi provenivano. L’investigatore però declina l’offerta e alla domanda “Cosa c’è che non va nella mia proposta?” risponde “Voglia perdonare l’insolenza, ma la sua faccia non mi piace, Monsieur Ratchett”. La sera stessa l’Orient Express arriva a Belgrado, ma una volta ripartito, iniziano a succedere cose strane sul treno. Mentre Hercule Poirot cerca di addormentarsi, suonano più volte i campanelli, si sentono dei passi, e dei suoni inaspettati, poi diverse voci e infine un forte rumore. Il treno si ferma a causa della neve. La mattina successiva Monsieur Bouc chiama disperatamente Poirot che in fretta giunge nel vagone letto per scoprire che nella cuccetta accanto alla sua era morto quella notte stessa Ratchett, pugnalato 12 volte. Iniziano allora le indagini dell’investigatore che si incarica del caso. Per consultare un esperto chiamano anche Constantine, un medico greco che contribuisce fornendo dettagli sul corpo e sull’orario di morte. Seguono poi le deposizioni di tutti i passeggeri in quel vagone letto, ma Poirot non sembra soddisfatto di ciò che scopre e decide allora di controllare e perquisire i bagagli di ogni viaggiatore in cerca di nuovi indizi. Dopo aver a lungo pensato e richiamato alcune persone per ascoltare nuovamente le testimonianze, comprendere che l’assassino deve essere per forza uno dei passeggeri, in quanto il treno era bloccato nella neve e tutte le porte erano state chiuse da controllore. L’investigatore sa che alcune persone potrebbero avere un movente per uccidere Ratchett ma altri passeggeri testimoniano di aver passato la notte con loro, o comunque aver passato del tempo insieme fino al presunto orario del decesso. Poirot trova nella stanza della vittima un foglio bruciato e con uno strano metodo riesce a scoprire cosa c’è scritto: qualcosa legato ad un vecchio caso accaduto in America, chiamato caso Armstrong, in cui una bambina era stata rapita e uccisa. Dopo una lunga riflessione Poirot scopre che ogni persona presente su quel treno è in realtà legata in qualche modo alla famiglia Armstrong e che dunque ognuno ha un movente per uccidere l’uomo. L’assassinio era premeditato e perfettamente organizzato ma il famoso investigatore era riuscito ad identificare il colpevole, o meglio i colpevoli. Decide però di fornire alla polizia un’altra soluzione, che implicava un assassino che era poi riuscito a scappare dal finestrino del treno. Poirot abbandona così il caso. Il protagonista del romanzo è l’investigatore belga Poirot, ex poliziotto descritto come un uomo distinto, dai baffi neri. Durante il romanzo colpisce sicuramente la sua acutezza e la sua attenzione nell’osservare i dettagli. È un uomo preciso e nella risoluzione dei casi cerca di non escludere alcuna possibilità, anche se apparentemente improbabile. La sua figura si presenta interessante e particolarmente misteriosa sin dall’inizio. Nell’hotel di Istanbul incontra un vecchio amico, Monsier Bouc, anche lui belga. Questo viene descritto come un uomo anziano, piccolo e robusto, con i capelli a spazzola. È il direttore della Compagnia dei Vagoni Letto ma non assume mai un ruolo primario nelle vicende, se non quando trova una collocazione nel treno all’investigatore. Insieme a loro, sul treno, conosciamo nuove figure: Ratchett, un uomo dall’aria crudele, vaga, e inquietante. Non è un uomo onesto e alla fine del romanzo si scopre che il suo vero nome è Cassetti e che è stato lui ad uccidere la piccola Daisy Armstrong. È accompagnato sul Simplon dal suo segretario MacQueen, che parla diverse lingue e dal suo cameriere Masterman, uomo di 39 anni, che lo serviva per qualunque bisogno. Nessuno dei due ammirava Ratchett, anzi arrivavano a disprezzarlo fortemente. Sull’Orient Express vi erano poi la Principessa Dragomiroff, una donna russa molto ricca presentata in questo modo: “A un tavolino
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