Scarica Analisi del libro DIECI PICCOLI INDIANI di Agatha Christie e più Temi in PDF di Italiano solo su Docsity! LETTURE DOMESTICHE TITOLO: DIECI PICCOLI INDIANI AUTORE: Agatha Christie CASA EDITRICE: Arnoldo Mondadori Editore ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2014 LUOGO E TEMPO: La vicenda si svolge a “Nigger Island", precisamente nella villa del presunto signor Owen. Il periodo di tempo in cui gli eventi si svolgono inizia l'8 agosto del 1925, con l'arrivo degli ospiti sull'isola, fino al pomeriggio del 12 agosto quando arrivano i primi soccorsi. GENERE: Giallo RECENSIONE: Dieci persone estranee l’una all’altra sono state ospitate in una splendida villa, sull' isola di Nigger Island. Le dieci persone sono state invitate tramite una lettera anonima. Tutti quanti hanno accettato l’invito, chi per curiosità, chi per bisogno. Una volta arrivati scoprono che il presunto padrone di casa è un certo Owen, del quale però non si conosce nulla. Una volta cenato il maggiordomo Rogers mette un disco come incaricatogli via posta dal proprietario nel quale ogni personaggio viene accusato di aver assassinato delle persone. Si scopre infatti che tutte e dieci le persone presenti sono degli “assassini”, i quali però negano tutto. Per i protagonisti, inizia un incubo, infatti ognuno di loro verrà assassinato in base ad un filastrocca per bambini situata sopra il caminetto di ogni stanza. Inoltre inizialmente sopra il tavolo da pranzo sono presenti 10 negretti di porcellana, che ad ogni morte di un personaggio diminuiscono di 1. “Dieci piccoli negretti se ne andarono a mangiar, uno fece indigestione, solo nove ne restar. Nove poveri negretti fino a notte alta vegliar: uno cadde addormentato, otto soli ne restar. Otto poveri negretti se ne vanno a passeggiar: uno, ahimè, è rimasto indietro, solo sette ne restar. Sette poveri negretti legna andarono a spaccar: un di lor s’infranse a mezzo, e sei soli ne restar. I sei poveri negretti giocan con un alvear: da una vespa uno fu punto, solo cinque ne restar. Cinque poveri negretti un giudizio han da sbrigar: un lo ferma il tribunale, quattro soli ne restar. Quattro poveri negretti salpan verso l’alto mar; uno un granchio se lo prende, e tre soli ne restar. I tre poveri negretti allo zoo vollero andar: uno l’orso ne abbrancò, e due soli ne restar. I due poveri negretti stanno al sole per un pò: un si fuse come cera e uno solo ne restò. Solo, il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s’ impiccò e nessuno ne restò”. Questa è la filastrocca che sta al centro dell’intero romanzo. Non solo essa è appesa in ognuna delle camere assegnate alle future vittime, ma svolge anche la funzione di filo conduttore, collegando i loro destini di morte sull’isola. La filastrocca, inoltre, è costituita da una serie di indovinelli che profetizzano, enigmaticamente, il modo in cui verranno uccisi tutti gli ospiti. A me l'idea che una filastrocca per bambini sia usata come schema centrale per eseguire dei omicidi sembra molto originale, innovativa ma anche un po' bizzarra. La tematica principale di questo romanzo è la “colpa”, di qualcuno, che non può essere punito dalla legge poiché c'è la mancanza di prove per definirlo colpevole. L'assassino principale decide così di uccidere persone “colpevoli di omicidi” rimasti impuniti. In questo racconto non c' è solamente un protagonista ma ad assumere questo ruolo sono tutti i 10 invitati. Tra tutti i personaggi, quello che mi ha colpito di più era Lawrence John Wargrave, giudice di professione, da poco in pensione. Mi è rimasto impresso soprattutto per il fatto di essere stato lui l’assassino principale soprannominatosi con il nome di signor Owen. Egli fin da piccolo aveva l'istinto di uccidere, ma era frenato da un forte senso della giustizia. Dopo aver concluso la carriera e aver scoperto di essere malato di una malattia mortale,
