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I Malavoglia: Personaggi Principali e Descrizione, Sintesi del corso di Italiano

I principali personaggi del romanzo 'i malavoglia' di giovanni verga. Padron 'ntoni, bastianazzo, 'ntoni, maruzza, mena, luca, alessi e lia sono i membri della famiglia malavoglia, una famiglia di pescatori di aci trezza in sicilia. Informazioni sui loro ruoli nella famiglia, le loro occupazioni, le loro relazioni e le loro tragedie. Anche i personaggi secondari come zio crocifisso, piedipapera, don michele e santuzza.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 13/09/2022

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giulia-24829 🇮🇹

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Scarica I Malavoglia: Personaggi Principali e Descrizione e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Analisi: I MALAVOGLIA DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEI PERSONAGGI PRINCIPALI  PADRON ‘NTONI: è il capofamiglia e il più anziano. Vive ad Aci Trezza, in Sicilia. È un lavoratore, si dà sempre da fare ed è lui che porta avanti la famiglia, anche dopo le varie disgrazie. Conosce moltissimi proverbi, saggezza portata avanti di generazione in generazione. Lavora come pescatore. All’inizio del libro è abbastanza sereno, ma per colpa dei tristi avvenimenti, alla fine risulta stanco, e non vede l’ora di morire.  BASTIANAZZO: è il figlio di Padron ‘Ntoni. Anche lui è un lavoratore ma muore giovane durante una tempesta, mentre trasporta un carico di lupini.  ‘NTONI: è il figlio maggiore di Bastianazzo e Maruzza. Stanco di dover continuare a lavorare tanto per vivere con poco, lascia il lavoro e frequenta l’osteria del paese. Qui va in contro a brutti giri, tanto da tentare di uccidere Don Michele per essere andato a letto con la sorella Lia. Va in carcere per cinque anni. Ha circa vent’anni, poiché viene descritto come “Bighellone di vent’anni”. La sua storia si conclude con la fuga dal paese, senza più dare alcuna sua notizia.  MARUZZA- LA LONGA: è la moglie di Bastianazzo. Si occupa dei figli, di tessere e di salare le acciughe. Rimanendo vedova e perdendo il figlio Luca, cerca di darsi da fare per portare avanti la famiglia ma, stanca, invecchia presto. Muore di colera.  MENA: è la nipote di patron ‘Ntoni e figlia di Bastianazzo e Maruzza. Viene soprannominata Sant’Agata perché è sempre al telaio. Dopo la morte della madre si occupa della sorella minore Lia e di portare avanti la casa. Nel corso della vicenda il suo personaggio non si evolve in particolari situazioni. Forse la sua situazione sentimentale amorosa è quella che ha più mobilità, anche se alla fine non si sposa. All’inizio rinuncia al suo amore per Alfio, un carrettiere, per seguire la volontà del nonno: lui la vorrebbe vedere sposata con Brasi Cipolla, il figlio di padron Cipolla, il ricco del paese. Il matrimonio, però, salta e Alfio Mosca è andato in cerca di ricchezza altrove. Quando torna otto anni dopo, con pochi soldi in più, Alfio Mosca chiede la mano di Mena. La donna si sente vecchia, nonostante i suoi ventisette anni, e non vuole far ritornare sulle bocche della gente del paese, il nome della sua famiglia. Mena, quindi, mette da parte i suoi sentimenti e non sposa il suo innamorato. “Ora sono vecchia, compare Alfio, e non mi marito più”.  ALFIO MOSCA: è un carrettiere che possiede solo un asino; risparmia perché un giorno possa cambiare il suo animale in un mulo, fare più trasporti e quindi arricchirsi. Va in cerca di ricchezza al di fuori del paese. Vorrebbe sposare Mena.  LUCA: Si dà da fare per guadagnare. Muore durante la battaglia a Lissa.  ALESSI: Anche lui lavoratore, si impegna per aiutare la famiglia dopo la morte del papà e del fratello. I suoi sforzi vengono premiati con il riscatto della Casa del nespolo. Sposa Nunziata.  LIA: è la più piccola tra i Malavoglia. Durante il romanzo cresce, perché da bambina passa ad essere una ragazza giovane innamorata di Don Michele. Poiché, finito il processo al fratello, girano voci sul fatto che lei sia andata letto con Don Michele, abbandona il paese dalla vergogna senza lasciare sue nuove, finendo per fare la prostituta.  ZIO CROCIFISSO: viene chiamato Campana di legno. È l’usuraio del paese, sempre pronto ad approfittare delle disgrazie altrui per arricchirsi. Si sposa con la nipote, la Vespa. Compra la casa del Nespolo. Presta il carico di lupini a Padron ‘Ntoni e vuole indietro i soldi nonostante la fa,Italia Malavoglia non abbia guadagnato nulla, per la perdita del carico e la morte di Bastianazzo.  PIEDIPAPERA: uomo approfittatore, anche contrabbandiere; è il marito di Grazia Piedipapera, donna pettegola ma sensibile ai problemi dei Malavoglia.  LA LOCCA: è la sorella di Zio Crocifisso; è vedova e ha due figli: Menico, morto con Bastianazzo e l’altro che finisce nel contrabbando con ‘Ntoni. Dopo l’arresto del figlio impazzisce e viene portata all’ospedale dei poveri.  ROCCO SPATU: è il figlio maggiore della cugina Anna. Frequenta l'osteria ed entra nel giro del contrabbando. Analisi: I MALAVOGLIA  DON MICHELE: è il brigadiere del paese. Frequenta l’osteria. Probabilmente aveva avuto una storia con Lia, per questo le consiglia di far allontanare ‘Ntoni dal contrabbando, per poter arrestare gli altri tre complici: Rocco Spatu, Cinghialenta e il figlio della Locca.  DON SILVESTRO: è il segretario comunale e il maestro. È astuto e furbo: manovra per i propri scopi la politica locale. È anche ricettatore di merce contrabbandata.  MASTRO CALLÀ: è il sindaco, anche se è più di facciata dato che degli affari se ne occupa la figlia Betta.  SANTUZZA: gestisce l'osteria del paese e ha una relazione con Massaro Filippo, uomo sposato e con figli. Lo zio Santoro, suo papà, si occupa degli affari e consiglia la figlia. È cieco e chiede l'elemosina fuori dalla porta dell'osteria. Viene scritto di lei solo attraverso le malelingue o le voci degli altri personaggi. È così, tra l’altro, che si viene a conoscenza della presenza dell’osteria nel paese. DESCRIZIONE DI TEMPO E SPAZIO Ambientato alla fine del 1800, il romanzo di Giovanni Verga racconta le disgrazie della famiglia Malavoglia di Aci Trezza, paesino della Sicilia. Lo spazio in cui si svolge la vicenda è interno al villaggio, quindi: la casa del Nespolo, l’osteria della Santuzza, la piazza, la chiesa, la via del nero, la bottega del barbiere, la farmacia, luogo di raccoglimento per i più acculturati, e il mare. Quest’ultimo è visto sia in un’ottica positiva, perché colui che permette ai pesci di essere pescati, e quindi a padron ‘Ntoni di portare a casa soldi e cibo, ma allo stesso tempo, colui che si porta via due membri della famiglia. Viene trattato anche lo spazio sociale, quindi come si comportano i compaesani tra loro, le malelingue, i pettegolezzi e viene raccontato di come alcune donne cercano marito, stando davanti all’uscio di casa, o sul balcone, aspettando che qualcuno le corteggiasse. Il tempo è reale, perché anche Verga vive in quegli anni; appartiene infatti alla corrente del verismo. È ripetitivo, ciclico, dato che vengono scandite le stagioni, con il lavoro nei campi e la pesca e avvengono di continuo o morti o abbandoni. La storia si svolge dopo l’Unità d’Italia, comprendendo un arco di tempo di circa quindici anni: dal 1863, quando ‘Ntoni viene chiamato per la leva militare, in poi. Il tempo del racconto non è omogeneo: nei primi quattro capitoli, la storia e il tempo vanno di pari passo, ma andando avanti, il ritmo della narrazione è più rapido, fino a sintetizzare i restanti quattordici anni nei capitoli 10-15. RIASSUNTO La storia narra della famiglia Malavoglia, chiamata così anche se il contrario di quello che è. In realtà si tratta di grandi lavoratori, chi più chi meno, che vivono per la maggior parte della storia nella casa del Nespolo. Sono una famiglia di pescatori che vivono ad Aci Trezza. Il capostipite è padron ‘Ntoni e come altri protagonisti troviamo Bastianazzo con la moglie Mariuzza e i figli: ‘Ntoni, Luca, Mena, Alessi e Lia. Possiedono la casa del Nespolo e una barca, la Provvidenza. Tutto inizia quando ‘Ntoni riceve la chiamata alla leva. Per far fronte alla mancanza di forza lavoro, padron ‘Ntoni tenta un affare comprando, a credito, una grossa partita di lupini da Zio Crocifisso, l’usuraio del paese, grazie anche all’aiuto di Piedipapera. Il carico viene affidato a Bastianazzo, perché li possa vendere, ma la nave affonda, facendo morire anche il giovane. Questa vicenda avrebbe dovuto far guadagnare il denaro necessario per la dote della figlia maggiore, Mena, in modo tale da potersi sposare con il figlio del ricco del paese. Mena, però non è contenta di questo, perché è innamorata di Alfio Mosca, un carrettiere. ‘Ntoni riesce a tornare a casa dalla leva facendo scambio con il fratello Luca. A seguito di questo sfortunato evento, la famiglia si ritroverà con una triplice disgrazia: il debito dei lupini, la Provvidenza da riparare e la perdita di Bastianazzo. Zio Crocifisso, infatti, dice che qualora il debito non venisse ripagato, lui si impossesserebbe sia della barca che della casa. Quindi finge di passare il credito a compare Piedipapera, per paura delle malelingue. I Malavoglia si rivolgono ad un avvocato, il quale spiega loro che, non essendoci
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