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Analisi del libro - io non ho paura, Appunti di Italiano

analisi del libro di io non ho paura di niccolò ammaniti

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 24/01/2023

lolll0007
lolll0007 🇮🇹

4.7

(3)

3 documenti

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Scarica Analisi del libro - io non ho paura e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Analisi del libro AUTORE E TITOLO: Niccolò Ammaniti, uno scrittore, regista e sceneggiatore italiano, nato a Roma il 25 settembre del 1966, scrisse il romanzo intitolato “Io non ho paura”, pubblicato per la prima volta nel 2001 per Einaudi a Torino. GENERE DEL LIBRO: Il genere letterario di “Io non ho paura” è un romanzo narrativo realistico che si avvicina anche al romanzo di formazione, poiché rappresenta la formazione della personalità del protagonista dall'età infantile a quella adulta. BREVE TRAMA: Io non ho paura si svolge in Puglia nell’estate del 1978, ricordata come una delle più calde degli ultimi decenni. Il protagonista, Michele Amitrano, ha nove anni e vive in Acqua travese, un paese estremamente isolato e spoglio, poche case senza neanche una piazza principale. Qui Michele si trova con un gruppo di amici: Salvatore, Remo, Barbara e il capogruppo, il più grande di tutti, soprannominato Teschio, con cui gioca nella più totale libertà, lontano dal controllo degli adulti. Il racconto inizia con la gara tra Michele e i suoi amici nei campi di grano del paese di Acqua Traverse. Michele perde la gara perché deve fermarsi a causa della sorella Maria che è ferita. Il ragazzo quindi, arrivato con gli amici su una collina, su cui si trova un casolare abbandonato, si offre di scontare la penitenza al posto dell’amica Barbara: doveva avventurarsi in una casa disabitata arrivando al piano superiore senza utilizzare le scale e una volta salito scendere buttandosi da un davanzale. Dopo essere atterrato in malo modo su un materasso, scoprì che sotto di esso vi era una lastra che copriva un buco, in cui gli sembra di vedere dall'alto un corpo sotto un lenzuolo: si tratta di un bambino raggomitolato su sé stesso. Inizia in questo modo un’amicizia del tutto inusuale: di giorno in giorno, Michele gli farà visita, all’insaputa di tutti. Pian piano la vicenda si dipana: Michele scopre che il bambino rinchiuso si chiama Filippo Carducci ed è tenuto in ostaggio dal padre e da alcuni complici del paese, contadini disperati alla ricerca di soldi facili da ottenere per mezzo di un ricatto umano. A causa del tradimento di un amico, Michele viene però scoperto dal padre e gli viene proibito di incontrare nuovamente Filippo. La vicenda si conclude quando Michele scopre quelle che saranno le sorti del piccolo Filippo: essere infine ucciso dai sequestratori. Michele non indugia: corre a salvare Filippo, riesce a farlo uscire dal suo nascondiglio ma vi resta impigliato lui stesso. È in questo modo che, per sbaglio, il padre gli spara. La storia si chiude su questa scena: il padre, disperato, tiene il figlio ferito tra le braccia. PERSONAGGI: I personaggi principali sono: MICHELE ARMITRANO: è il protagonista. Egli è un bambino di 9 anni, di una famiglia povera e ha una sorella più piccola. Il Subbuteo è il suo gioco preferito e ama fare il portiere quando si gioca a calcio. Non viene descritto fisicamente, ma sin dall’inizio del romanzo risaltano i suoi pregi: altruismo, generosità, disponibilità. Inoltre, è animato da un innato senso di onestà ed è molto coraggioso perché aiuta il piccolo rapito senza riserve, senza pensare alle possibili conseguenze comportandosi come una persona matura. Nel corso del romanzo si assiste alla sua maturazione, capendo che tutti i mostri che vede, ovvero streghe, lupi mannari, l’uomo nero, i signori delle colline e i giganti di terra, appartengono alla sua immaginazione e che i veri mostri sono gli umani. FILIPPO CARDUCCI: è il bambino rapito due mesi prima a Pavia, ha nove anni come Michele, è magro, biondo, con la carnagione chiarissima. È figlio di un industriale lombardo, chiamato Giovanni Carducci, che va spesso per lavoro in America, e di Luisa Carducci. Egli è rinchiuso all’interno di un buco nel terreno e viene tenuto in condizioni disumane tra sporco e rifiuti, con la faccia è nera e sudicia, i capelli biondi e sottili impastati con la terra. Non riesce ad aprire le palpebre per lo sporco. Inizialmente non si fida di Michele, ma poi vede in quest’ultimo il suo angelo custode, colui che lo può liberare dal “signore dei vermi” e portarlo al sicuro. I personaggi secondari: PINO ARMITRANO: è il padre di Michele e della sorellina Maria. Ha un lavoro non ben definito al Nord, ma poi nel corso del romanzo che in realtà avrebbe guadagnato tanti soldi in modo disonesto. È un padre distaccato, severo anche se in alcuni momenti scherza con i figli. Nonostante avesse partecipato al rapimento, nutre per i suoi figli tanto amore. Difatti, nel finale del libro diventa una persona in ansia e preoccupata per suo figlio. TERESA: è la madre di Michele ed ha 33 anni. È bella con lunghi capelli neri che teneva sciolti, occhi scuri e grandi come mandorle, una bocca larga e un mento a punta:” sembrava araba” - afferma il protagonista. Data la sua estrema bellezza, richiama gli occhi di tutti ma a lei non importa. Ella è anche una vittima, ha subito le decisioni del marito e dei complici, non può dire la verità ma spesso piange, ed è di cattivo umore. È una madre molto severa, ma sempre pronta a difendere il figlio. SERGIO MATERA: (amico di famiglia) ha 67 anni ed è magro con pochi capelli biondi lunghi raccolti in una coda, naso lungo, occhi infossati e barba bianca. È un un uomo che mette paura, si crede un imperatore e gli piace comandare anche se il suo cuore è segnato da un dolore ancora vivo: la morte di un figlio e la solitudine. Non ha nessuna evoluzione né positiva né negativa, ed è il capo dei rapitori, colui che ha organizzato il tutto. FELICE NATALE: è il fratello del Teschio, un amico di Michele, ha 20 anni, è sempre nervoso, soprattutto nei confronti dei più piccoli. È sempre di cattivo umore perché vuole andarsene da Acqua Travese e perché non ha amici. Indossa sempre pantaloni mimetici e giacche militari e si tira i capelli indietro dalla brillantina. Gira sulla sua 127 marrone ed ha il compito di sorvegliare Filippo. SALVATORE SCARDACCIONE: ha 9 anni ed è il più intelligente della banda. È un bambino tranquillo che però non riesce a mantenere i segreti importanti. ANTONIO NATALE: detto il Teschio, ha 12 anni, è un ragazzino egocentrico ed essendo il più grande si sente autorizzato ad avere sempre la meglio e a sottomettere i più piccoli; infatti lui è il “capo” della banda. Inoltre sono presenti delle comparse, come Remo, un amico di Michele, e Melichetti, un contadino diventato famoso tra i bambini poiché si pensava che insegnasse ai maiali della sua fattoria a sbranare, la madre di Barbara e quella di Salvatore, Italo Natale (il padre del Teschio); poi ci sono altri piccoli personaggi che vengono solo nominati. AMBIENTE: La vicenda si svolge ad Acqua Travese, una frazione di Lucigliano: una località immaginaria situata nel sud Italia. È un paese estremamente isolato e spoglio, costituito da 4 case di pietra e malta con il tetto di tegole e le finestre piccole, due da una parte, due dall’altra: quella
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