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La misteriosa avventura di Michele: un amico rapito in un paese del Sud Italia, Sintesi del corso di Italiano

Questo testo in prosa narra la complessa avventura di michele, un ragazzino di 9 anni che, durante l'estate del 1978, scopre che il suo amico filippo è stato rapito. La storia presenta una narrazione ampia e intrigante, con personaggi ben caratterizzati e una contestualizzazione storica e sociale. Michele, coraggioso e altruista, si offre volontario per trovare il suo amico, scoprendo infine che i rapitori sono persone a cui si fidava maggiormente. La storia è strutturata in modo logico-temporale-causale e descrive spazi reali, sia esterni che interni, che fungono da sfondo alle vicende.

Tipologia: Sintesi del corso

2023/2024

Caricato il 27/01/2024

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margherita-bosello 🇮🇹

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Scarica La misteriosa avventura di Michele: un amico rapito in un paese del Sud Italia e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! IO NON HO PAURA – Niccolò Ammaniti analisi “Io non ho paura” è un romanzo dell’autore italiano Niccolò Ammaniti pubblicato nel 2001. Rientra nel genere del romanzo poiché è un testo in prosa, ha una narrazione abbastanza ampia e complessa, presenta vari personaggi dando ad ognuno di essi una caratterizzazione specifica e unica ed infine ha una contestualizzazione storica (estate 1978), sociale (povere famiglie dell’Italia del Sud) e ambientale (Acqua Traverse, un paesino del Sud Italia) STRUTTURA: il libro segue l’ordine logico-temporale-causale tipico della fabula. Tuttavia è narrato come un grande flashback del narratore che racconta una storia passata della sua infanzia ad Acqua Traverse. Essendo un romanzo sono presenti tutti i tipi di sequenze narrative. Nella situazione iniziale vengono presentati i personaggi della storia e il luogo dove si svolgono le vicende, il protagonista viene sfidato dagli amici ad entrare in un casale abbandonato, per poi compiere un’impresa avventurosa ritornando da loro scendendo da un albero. La rottura dell’equilibrio iniziale avviene quando il protagonista scopre che sotto il materasso nascosto tra le foglie sul quale è atterrato dopo essere caduto dall’albero c’è un buco, e infondo a quel buco un bambino che sembra avere la sua età. Nell’evoluzione della vicenda Michele torna a trovare il bambino, il cui nome è Filippo, e tra i due nasce un’amicizia, tutto sembra filare liscio fino a che il protagonista non scopre, ascoltando di nascosto la televisione, che a Pavia è stato rapito un bambino, la cui descrizione coincide con quella dell’amico, i rapitori avevano chiesto un riscatto con la minaccia di tagliare le orecchie al bambino se non fosse arrivato, nella trasmissione ascoltata dal protagonista viene anche intervistata la mamma dell’ostaggio che implora gli sconosciuti rapitori di non far lui del male, dopo le sue parole tutti gli adulti che si erano trovati a casa Amitrano, compreso il vecchio signor Sergio, amico del padre di Michele che al bimbo non piaceva proprio, iniziano ad urlare, accusandosi vicendevolmente di aver commesso degli errori, il papà, arrabbiato, annuncia che taglierà veramente le orecchie a Filippo e Michele scopre che i rapitori sono proprio le persone di cui si fidava maggiormente. Michele torna da Filippo altre volte stando attento a non farsi scoprire da nessuno, poi commette l’errore di rivelare a Salvatore, il suo migliore amico, di aver trovato un bambino in fondo a una buca e quest’ultimo, corrotto dalla possibilità di guidare la macchina di Felice Natale, fratello maggiore di un loro amico, fa la spia all’insaputa dell’amico. Alla visita successiva Michele viene scoperto e Felice Natale lo porta dagli adulti, sentendosi un eroe. Il bambino viene sgridato e il padre lo minaccia dicendogli che se fosse tornato anche solo un’altra volta a trovare Filippo sarebbero stati costretti ad uccidere il suo amico. Non c’è una vera ricomposizione dell’equilibrio iniziale, Michele non riesce a dimenticarsi di Filippo e torna a cercarlo nonostante gli avvertimenti e le minacce del padre. Nel frattempo però il ragazzino è stato spostato in una fossa che circonda il perimetro della fattoria di Melchietti. La situazione finale vede Michele che cerca di liberare il suo nuovo amico. Il padre trovando il figlio nel nascondiglio di Filippo, lo scambia per esso e gli spara ad una gamba. A questo punto intervengono le forze dell’ordine a liberare l’ostaggio. Pentito il papà di Michele rinuncia alla fuga e sceglie di consegnarsi ai poliziotti così da salvare il figlio ferito. TEMPO: il tempo della storia è di un’estate, precisamente quella del 1978, per quanto riguarda il tempo del racconto sono presenti scene e pause rispettivamente durante i discorsi e le descrizioni. RITMO: il ritmo passa dal lento al moderato. DISTANZA: l’autore pone fra sé e i fatti narrati una distanza precisa infatti il tempo in cui si svolgono i fatti è reale e ci sono precisi riferimenti temporali, il narratore riporta infatti le date dei vari passaggi del racconto. SPAZIO: gli spazi descritti sono reali, sia esterni come le campagne e le colline dove i ragazzi sfrecciano pedalando con le biciclette o corrono facendo gare, o il giardino della fattoria di Melchietti e il paese “con quattro case in croce” dove vivono i personaggi, sia interni come la casa del protagonista o la buca dove è tenuto prigioniero Filippo. Hanno funzione di sfondo alle vicende, la buca però viene descritta carica dei sentimenti di paura e ribrezzo di Michele così come la fattoria, i bambini infatti credono che lì vivano maiali mangiauomini e di conseguenza hanno paura, sono descritti in maniera indiretta, dettagliata e soggettiva. PERSONAGGI: il protagonista si presenta da sé utilizzando la prima persona e presenta anche tutti gli altri personaggi della storia, di questi vengono messe in evidenza caratteristiche fisiche, psicologiche, sociali e culturali. Protagonista: Michele Amitrano è un bambino di 9 anni, anche se sembra impacciato è molto coraggioso e lo dimostra più volte durante la narrazione, come quando si offre di fare una penitenza per tirare fuori Barbara da una situazione imbarazzante o di non preoccuparsi delle minacce del padre pur di non venir meno alla promessa di tornare fatta all’amico, ha un carattere altruista, è sempre pronto ad aiutare e procurare a
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