Scarica Analisi del testo "Il ritratto dell'inetto" e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! IL RITRATTO DELL’INETTO: ANALISI DEL TESTO E COLLEGAMENTI Questo testo è preso dal primo capitolo del secondo romanzo di Italo Svevo, “Senilità”. Da subito emerge la figura di Emilio, un uomo di 35 anni che, nonostante la sua giovane età, viene definito come un uomo grigio, senza ambizioni, incapace a vivere e a rapportarsi con le altre persone. Questo personaggio incarna perfettamente la figura dell’inetto sveviano, un uomo che pur di godersi la vita si accontenta di una vita noiosa e monotona poiché incapace a vivere. In contrapposizione al personaggio di Emilio, c’è quello di Angiolina, la sua amante, una donna giovane e piena di vita, con cui inizialmente doveva avere solo una breve avventura, ma della quale finisce per innamorarsene perdutamente. Questa immagine positiva di Angiolina è però soltanto una costruzione mentale di Emilio: infatti, egli la idealizza come un simbolo di salute, forza, giovinezza e gioia. Si può dire he nel romanzo vi sono due Angioline: una è l’Angiolina fittizia, costruita dai sogni e dalle ossessioni di Emilio, l’angelo puro ed idealizzato, l’altra invece è quella reale che però non ha praticamente modo di esprimersi. La sua fisionomia si delinea solo attraverso i suoi comportamenti, perchè il personaggio non è mai visto dall’interno. Infatti si è sostenuto che Angiolina è una creatura enigmatica e sfuggente poiché il lettore, data l’impostazione narrativa del romanzo, concentrata prevalentemente sul personaggio di Emilio, non è in grado di capire i suoi pensieri. La narrazione è in terza persona ma molto spesso su di essa prevale la focalizzazione interna, ovvero il punto di vista del personaggio, e nella maggior parte dei casi hanno due punti di vista diversi: in questo modo vi sono due piani narrativi, in modo da smascherare gli autoinganni della coscienza. A differenza del romanzo naturalistico, qui il narratore esterno non rimane imparziale, ma giudica e commenta le vicende del protagonista. Inoltre, l’attenzione va prevalentemente sulla psicologia e sull’esistenza dei personaggi, e la narrazione dei fatti passa così in secondo piano. In Senilità compare un’allusione implicita ma chiarissima al cosiddetto “uomo superiore” di Nietzsche. Un altro riferimento al celebre flilosofo tedesco si può trovare nel nome Angiolina, l’amante di Emilio, ovvero una donna giovane e piena di vita. Infatti negli Idilli di Messina, pubblicati da Nietzsche nel 1882, si trova, come unico nome proprio di donna quello di Engelchen (in italiano appunto Angiolina), che veniva descritta come una donna leggera e volubile. In tutti e tre i romanzi di Svevo (“Una Vita”, “Senilità” e “La coscienza di Zeno”) egli affronta la figura dell’inetto. Questo personaggio analizza continuamente la sua psicologia, ma risulta essere in grado di comprendere al meglio la realtà che lo circonda: infatti, se apparentemente sembra essere una persona esclusa dalla società, invece è in grado di coglierne le mancanze.