Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Analisi della sceneggiatura di Chinatown di Polanski, Guide, Progetti e Ricerche di Teoria e Analisi della Musica

Analisi della sceneggiatura del film di Chinatown dal corso di teoria e analisi della sceneggiatura.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2022/2023

Caricato il 05/06/2023

Esmera660
Esmera660 🇮🇹

1 documento

1 / 2

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Analisi della sceneggiatura di Chinatown di Polanski e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Teoria e Analisi della Musica solo su Docsity! CHINATOWN Analisi della sceneggiatura di Robert Towne. Chinatown è un film del 1974 diretto da Roman Polanski e scritto da Robert Towne. Si tratta di un film d’autore americano diretto da un regista europeo, è sicuramente uno degli esempi più rappresentativi della produzione della Nuova Hollywood. Partendo dal titolo, evidente è il contrasto con la cultura occidentale. Siamo nel 1937 in una Los Angeles sull’orlo della siccità, nonostante la vicinanza all’oceano, correlativo oggettivo di un’America prosciugata di tutte le sue risorse da una classe dirigente corrotta. Esemplare è la frase pronunciata nel discorso di presentazione del progetto della diga dell’Alto Vallejo “Viviamo sulle rive dell’oceano, ma siamo anche sull’orlo del deserto”. La locandina e i titoli di testa appartengono all’estetica del cinema classico, così come gli archetipi dei personaggi principali sono propri del genere noir degli anni ‘40. C'è l'anti-eroe Jacob Gittes, la femme fatale Evelyn Mulwray, l’uomo potente da far crollare Noah Cross, interpretati rispettivamente da Jack Nicholson, Faye Dunaway e Jhon Huston. Di questi stilemi nel film di Polanski resta solo la rievocazione nostalgica che lascia il posto a un rivoluzionario rinnovamento del linguaggio soprattutto dal punto di vista narrativo. Quella che Robert McKee definisce una trama classica si dispiega nell’arco dei tre atti schematizzati da Syd Field, ma il primo atto è dilatato, il secondo atto è un susseguirsi di colpi di scena e segreti svelati, al terzo atto sono invece dedicati gli ultimi dieci minuti, ma è proprio nel terzo atto che si colloca il punto di rottura più evidente con la trama classica. Manca il lieto fine. L'eroe non supera il suo conflitto interiore legato al quartiere di Chinatown né quello esterno, ovvero la sua lotta idealistica contro le istituzioni. Non c’è nessun mondo straordinario, è il mondo ordinario a rivelarsi pieno di insidie e forze oscure contro cui il nostro eroe dovrà scontrarsi sostenuto dai suoi “alleati-soci”. All’inizio del primo atto siamo nello studio di Jacob Gittes, investigatore privato che si occupa di questioni matrimoniali, dopo un passato dai risvolti tragici di agente di polizia a Chinatown, è questo il suo plot B, il suo conflitto interiore. Questa linea narrativa emerge nel suo relazionarsi con l’ex collega Lou Escobar, che è il tenente a capo dell’indagine da risolvere. Jacob è un uomo elegante che nasconde le sue fragilità ed emozioni dietro a un sarcasmo spiccato. La prima inquadratura su fotografie di un tradimento scattate da Gittes, sottolinea un suo aspetto fondamentale, ovvero il distacco rispetto alla realtà che lo circonda. Durante tutto il primo atto il suo sguardo è filtrato da macchine fotografiche o da un binocolo, è uno spettatore nascosto che sarà letteralmente travolto dagli eventi nei due atti successivi. Il plot A, prenderà avvio a 30 minuti circa dall’inizio del film con l’incidente scatenante del ritrovamento del corpo dell’ingegnere Hollis Mulwray, il capo del dipartimento di acque e bacini di Los Angeles, che si oppone ai piani di privatizzazione delle acque pubbliche. Il protagonista è costretto ad indagare sulla sua morte, dopo che una sottotrama lo ha condotto all’incontro con la moglie di Mulwray, Evelyn, la quale sarà al centro del plot C del protagonista. Nell'incipit Ida Sessions, che scopriremo essere un’attrice ingaggiata dai “nemici” di Gittes, gli uomini del potere che speculano sulla vita dei cittadini cercando profitto nello sfruttamento delle risorse idriche della città, si finge Evelyn e chiede all’investigatore di trovare prove sull’infedeltà del marito. La sceneggiatura avvolge dunque il protagonista intorno a una rete cospiratoria, lasciando dietro di sé una serie di pinze e sottotrame che si apriranno davanti agli spettatori sorpresi. Come ad esempio l’indizio decisivo di Ida e l’incontro con il giardiniere di casa Mulwray nel primo atto, la lettera “C” sull’assegno di Evelyn, l’ubriaco annegato e la parola “Albacore” nel secondo atto. Il primo atto termina a pagina 44 della sceneggiatura, a 44 minuti dall’inizio del film, lo schema di Syd Field è rispettato sul piano della corrispondenza tra minutaggio e pagine di sceneggiatura. Il passaggio dal primo al secondo atto è scandito come da regola, dal primo plot point. È a questo punto che avviene un attraversamento fisico di un ostacolo, il varco della prima soglia teorizzato da Christopher Vogler, rappresentato dal cartello “No Trespassing”, che vieta l’accesso al canale dove è stato trovato Hollis Mulwray. La scritta
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved