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Analisi dettagliata e traduzione Bucolica IV Virgilio (Egloga 4), Traduzioni di Letteratura latina

Traduzione con analisi della IV Bucolica di Virgilio - Programma 2020-2021 esame letteratura latina 1 prof. Condorelli

Tipologia: Traduzioni

2020/2021

In vendita dal 28/02/2021

m968_
m968_ 🇮🇹

4.4

(55)

32 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Analisi dettagliata e traduzione Bucolica IV Virgilio (Egloga 4) e più Traduzioni in PDF di Letteratura latina solo su Docsity! Virgilio, Egloga IV Analisi Sicelides Musae (voc. pl.→ o Muse Siciliane), paulo (avverbio→ un po’) maiora (comparativo di magnus→ più grandi, sott. cose/argomenti) canamus (congiuntivo esortativo, cong. pres. di cano, 3a con.→ cantiamo). [cantiamo argomenti un po’ più elevati) non omnis (non a tutti) arbusta (gli alberi, nom. pl.) iuvant (piacciono) humilesque myricae (e le umili tamerici, nom.pl.); si canimus silvas (se cantiamo le selve, acc. pl.), silvae (le selve, nom. pl.) sint (cong. esortativo→ siano) consule dignae (degne di un console/per un console). Ultima (concordato con aetas→ l’ultima età, nom.) Cumaei (gen. sing.; concorda con carminis) venit (ind. perf. di venio, 4a con.→ venne) iam (già) carminis (gen. sing.; carminis Cumaei→ del carme cumano) aetas; magnus (concorda con ordo; magnus ordo→ una grande serie, nom.) ab integro (da capo) saeclorum (gen. pl.→ di secoli) nascitur (nasce, dal deponente nascor) ordo. 5 iam (et iam→ e già) redit (ritorna) et Virgo (la Vergine, nom.), redeunt (ritornano) Saturnia regna (i regni di Saturno, nom. pl. neutro), iam (ormai) nova progenies (una nuova progenie, nom.) caelo (alto caelo→ dall’alto cielo) demittitur (discende/è mandata) alto. tu (tu) modo nascenti (modo+part. pres. dativo concordato con puero, dal deponente nascor→ che ora nasce) puero (al bambino, dat.; puero modo nascenti→ al bambino che ora nasce), quo (con cui) ferrea (sott. gens→ gens ferrea→ la generazione del ferro, nom.) primum (avverbio→ per la prima volta) desinet (futuro semplice di desino, 3a con.→ cesserà) ac (e) toto (concorda con mundo→ toto mundo→ in tutto il mondo) surget (futuro semplice da surgo, 3a con.→ sorgerà) gens aurea (la generazione dell’oro) mundo, casta fave (imperativo pres. di faveo, 2a con.→ proteggi/sii favorevole, regge il dativo puero) Lucina (casta Lucina→ o casta Lucina, voc.); tuus (concorda con Apollo→ tuus Apollo→ il tuo Apollo, nom.) iam (già) regnat (regna) Apollo. 10 Teque adeo (e appunto) decus hoc (hoc decus→ questa gloria, nom.) aevi (del secolo, gen.), te consule (ablativo assoluto→ sotto il tuo consolato), inibit (futuro semplice del verbo anomalo ineo→ comincerà), Pollio (o Pollione, voc.), et incipient (futuro semplice da incipio, 3a con. in -io→ e cominceranno) magni procedere (ad avanzare) menses (magni menses→ i grandi mesi); te duce (ablativo assoluto→ sotto la tua guida), si qua (si aliqua vestigia nostri sceleris→ se alcune tracce della nostra scelleratezza) manent (rimangono) sceleris vestigia nostri, inrita ([rese] vane) perpetua solvent (futuro semplice da solvo, 3a con.→ libereranno) formidine (perpetua formidine→ dall’eterna paura) terras (le terre, acc. pl.). ille (egli, nom.) deum (degli dei, gen. pl.) vitam (la vita, acc.) accipiet (futuro semplice di accipio, 3a con. in -io) divisque videbit (futuro semplice di video, 2a con.→ e vedrà) 15 permixtos heroas (heroas permixstos divis→ gli eroi mescolati agli dei; heroas, acc. pl.; divis, dat. pl.) et ipse videbitur (e lui stesso sarà visto; videbitur è futuro passivo di video, 3a p. s.) illis (con loro) pacatumque (pacatum orbem→ e il mondo pacificato) reget (governerà) patriis virtutibus (con le virtù paterne) orbem. At (ma) tibi (per te) prima (prima munuscula→ come primi piccoli doni), puer (o fanciullo, voc.), nullo munuscula cultu (culto è il supino passivo del verbo colo, 3a con.; ha funzione di ablativo di limitazione+nullo→ non coltivata/senza essere coltivata) errantis hederas (edere erranti, acc. pl.; errantis è part. pres. di erro, 1a con.; errantis sta per errantes?) passim (avverbio→ qua e là) cum baccare (col bàccare) tellus (la terra, nom. s.) mixtaque ridenti colocasia (mixtaque colocasia→ e la colocasia unita) fundet (futuro semplice di fundo, 3a con.→ effonderà) acantho (ridenti acantho→ al ridente/felice acànto). 20 ipsae (riferito a capellae→ le caprette da sole, nom.) lacte (ubera distenta lacte→ le mammelle gonfie di latte) domum (moto a luogo→ a casa) referent (futuro semplice di refero, verbo irregolare composto di fero→ riporteranno) distenta (riferito a ubera→ le mammelle gonfie/piene, acc. pl.) capellae (le caprette, nom. pl.) ubera (le mammelle, acc. neutro pl.) nec magnos (riferito a leones→ i grandi leoni, acc. pl.) metuent (nec mutuent→ non temeranno) armenta (gli armenti= i pascoli, nom. pl. neutro) leones; ipsa (ipsa cunabula→ le culle stesse/la culla stessa) tibi (per te) blandos (blandos flores→ deliziosi fiori, acc. pl.) fundent (futuro semplice di fundo, 3a con.→ effonderanno) cunabula (cunabula è un sostantivo di 2a decl. che presenta solo il plurale→ le culle=la culla) flores. occidet (futuro semplice di occido, 3a con.→ morirà) et serpens (il serpente, nom. s.) et fallax herba veneni occidet (e morirà l’ingannevole erba di veleno=velenosa); Assyrium vulgo (avverbio→ dappertutto) nascetur (futuro semplice del deponente nascor→ nascerà) amomum (amomum Assyrium→ l’amomo assiro). 25 At simul (ma non appena) heroum laudes (le gesta degli eroi, acc. pl.+gen.pl.) et facta parentis (e le imprese del padre=di tuo padre, acc.pl.+gen.sing.) iam legere et quae sit (et [poteris] cognoscere quae sit virtus→ e conoscere quale sia la virtù) poteris (poteris legere→ potrai leggere; poteris è futuro semplice del verbo anomalo possum) cognoscere virtus, molli (riferito ad arista→ molli arista→ per la spiga flessuosa/di spighe flessuose) paulatim (avverbio→ a poco a poco) flavescet (futuro semplice di flavesco, 3a con.→ biondeggerà) campus (il campo, nom. s.) arista Pan etiam (anche Pan) Arcadia (iudice Arcadia→ giudice l’Arcadia) dicat (se dicat victum→ si dichiarerebbe vinto; dicat è cong. pres. di dico, 3a con.) se iudice victum. Incipe (imperativo presente da incipio, 3a con. in -io→ inizia), parve puer (o piccolo fanciullo, voc.), risu (dal/col sorriso) cognoscere (a conoscere) matrem (tua madre, acc.s.); 60 matri (alla madre, dat.s.) longa (longa fastidia→ lunghi/molti fastidi) decem (decem menses→ dieci mesi, nom. pl.) tulerunt (portarono, indicativo perfetto di fero) fastidia menses. Incipe (inizia), parve puer (o piccolo fanciullo, voc.). qui (chi/coloro che) non risere (ind. perf. sinc. per riserunt da rideo, 2a con., 3a p.pl.→ non sorrisero) parenti (dat.→ al genitore), nec deus (né un dio, nom. s.) hunc (costui, acc.) mensa (alla sua mensa) dea nec (né una dea, nom. s.) dignata cubili (nel suo letto) est (est dignata→ ind. perf. del deponente dignor→ lo giudicò degno/lo ospitò). Traduzione: v. 1 Muse siciliane, cantiamo argomenti un po’ più elevati: non a tutti piacciono gli arbusti e le umili tamerici; se cantiamo le selve, le selve siano degne di un console. È giunta ormai l’ultima età del carme cumano, v. 5 nasce da capo un grande ciclo di secoli; già torna la Vergine (e) ritornano i regni di Saturno, già una nuova progenie viene mandata dall’alto del cielo. Tu, o casta Lucina, sii favorevole al bambino che ora nasce con cui per la prima volta cesserà la generazione del ferro v. 10 e in tutto il mondo nascerà quella (lett.: la generazione) dell’oro: già regna il tuo Apollo. Proprio sotto il tuo consolato incomincerà questa età gloriosa (lett.: questa gloria di età), o Pollione, e incominceranno a trascorrere i grandi mesi; sotto la tua guida, se rimangono alcune tracce della nostra scelleratezza, rese vane, libereranno le terre dalla continua paura. v. 15 Egli riceverà la vita degli dei e vedrà gli eroi mescolati agli dei, ed egli stesso sarà visto con loro e reggerà il mondo pacato dalle virtù paterne (oppure: reggerà con le virtù paterne). Intanto la terra, senza essere coltivata, effonderà per te, o fanciullo, (quali) primi piccoli doni (oppure: i primi piccoli doni), edere erranti qua e là col bàccare v. 20 e la colocasia mista al ridente acànto. Le caprette da sole riporteranno a casa le mammelle gonfie di latte e gli armenti non temeranno i grandi leoni. La culla stessa effonderà [effonderanno] per te deliziosi fiori. Morirà anche il serpente e la ingannevole erba del veleno v. 25 morirà; dovunque nascerà l’amòmo assiro. Ma non appena potrai leggere le lodi degli eroi e le imprese del padre e potrai conoscere che cosa (lett.: quale) sia la virtù, a poco a poco la pianura biondeggerà di flessuose spighe, dai rovi selvatici penderà la rosseggiante uva v. 30 e le dure querce trasuderanno rugiadosi mieli. Rimarranno tuttavia poche tracce dell’antica colpa che spingeranno (lett.: spingano) a tentare Teti con le navi, a cingere di mura le città, a tracciare solchi nella terra. Ci sarà allora un secondo Tifi e una seconda Argo per portare (lett.: che porti) v. 35 eroi scelti; ci saranno anche altre guerre e di nuovo il grande Achille sarà mandato a Troia. Quindi, quando l’età ormai matura ti avrà reso uomo, anche il navigante lascerà il mare spontaneamente e le navi non scambieranno (lett.: il pino nautico non scambierà) le merci, ogni terra produrrà tutto. v. 40 La terra non patirà i rastrelli, la vigna non (patirà) la falce, anche il robusto aratore toglierà ormai il giogo ai tori; e la lana non saprà fingere i vari colori, ma da solo sui prati l’ariete cambierà il (colore del) vello ora con la porpora che rosseggia soave ora con il giallo zafferano; v. 45 spontaneamente il sandice rivestirà gli agnelli che pascolano. “Filate in fretta questi secoli!” dissero ai loro fusi le Parche concordi nello stabile volere dei fati. Assurgi ai grandi onori (sarà tempo ormai) o cara prole degli dei, grande progenie di Giove. v. 50 Guarda il mondo che si inclina per la sua mole convessa E le terre e le distese del mare e il cielo profondo; guarda come tutte le cose si allietino per il secolo che sta per venire. Oh, possa rimanermi l’ultima parte di una lunga vita E tanta ispirazione quanta mi sarà sufficiente a cantare le tue imprese! v. 55 Non mi vinceranno nel canto (lett.: nei canti) né il tracio Orfeo, né Lino; sebbene all’uno sia di aiuto la madre, all’altro il padre,
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