Scarica Analisi di “Pianto antico” di Giusue Carducci e più Slide in PDF di Italiano solo su Docsity! Giosue Carducci Allegra Foschi• 13-05-2022 - La vita dell’autore - Testo di “Pianto antico” - Prima interpretazione personale - Parafrasi - Analisi - Confronto tra “Pianto antico” di Carducci e “Giorno per giorno” di Ungaretti Testo della poesia: ”Pianto antico” L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior, nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora, e giugno lo ristora di luce e di calor. Tu fior de la mia pianta percossa e inaridita, tu de l’inutil vita estremo unico fior, sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor. Prima interpretazione del testo Il componimento sviluppa la riflessione, costante nel poeta, sul rapporta tra la vita e la morte, intesa, quest’ultima, nel senso classico di dolente abbandono e allontanamento.La contrapposizione vita-morte si sviluppa attraverso un’antitesi costante, in cui alla vita vengono associate immagini luminose e chiare (luce, calor), mentre la morte è connotata da motivi oscuri e desolati. Nelle prime due strofe, in cui prevale l’aspetto vitale, spiccano la tenera espressione della “pargoletta mano” e i colori primaverili e solari. Tuttavia l’espressione “muto orto solingo” tempera il concetto e precede la riflessione che si sviluppa nella terza e nella quarta strofa, in cui l’immagine ridente dell’albero del melograno dei versi precedenti si contrappone quella del tronco inaridito, percosso dalla violenza di una morte straziante. Prima interpretazione del testo Nella prima strofa, appena addolcita dalle parole “rallegra” e “amor”, peraltro negate dal ripetersi del “né”, l’idea della morte si concretizza nell’immagine severa della “terra fredda e negra”, che sottolinea il concetto materialistico di morte come conclusione estrema e definitiva. Analisi del testo: figure retoriche L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior, nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora, e giugno lo ristora di luce e di calor. Nel testo sono presenti più allitterazioni come quella - Della “r” - Della “o” - Della “u” Tu fior de la mia pianta percossa e inaridita, tu de l’inutil vita estremo unico fior, sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor. Analisi del testo:figure retoriche L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior, nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora, e giugno lo ristora di luce e di calor. Tu fior de la mia pianta percossa e inaridita, tu de l’inutil vita estremo unico fior, sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor. Nel testo sono presenti anche alcuni enjambemant come quelli tra i versi 1 e 2, 7 e 8, 9 e 10 L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior, nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora, e giugno lo ristora di luce e di calor. Analisi del testo: figure retoriche Tu fior de la mia pianta percossa e inaridita, tu de l’inutil vita estremo unico fior, sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor. - il verso 2 è un’ipallage - Nel verso 5 c’è il ricorso alla figura della personificazione ( l’orto è definito muto e solingo) - Al verso 9 compare la figura retorica della metafora (il fiore è il figlio mentre la pianta è il padre) - Si notano anche tre anafore - L’autore ricorre più volte alla figura dell’anastrofe - Altra figura retorica è quella dell’antitesi (luce/negra, calor/fredda, verde melograno/pianta percossa e inaridita). Analisi del testo: campi semantici L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior, nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora, e giugno lo ristora di luce e di calor. Gli alberi perdono le foglie, ma in primavera rinascono, al contrario suo figlio non torna e l’autore prova dolore. Analisi del testo: campi semantici Tu fior de la mia pianta percossa e inaridita, tu de l’inutil vita estremo unico fior, sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor. Nella seconda parte dell’opera, l’autore tratta elementi appartenenti ad una condizione presente. In questa sezione della poesia Carducci riporta parole dall’accezione tragica che rimandano all’idea di morte. “Sei ne la terra fredda, sei ne la terra negra”: si tratta di versi estremamente materialistici. L’autore non crede in una spiritualità attraverso cui il figlio possa conservarsi. il corpo del piccolo si trova semplicemente sottoterra, non è da nessun’ altra parte. Confronto con “Giorno per giorno
Giorno per giorno
1940-1946
4
Mai, non saprete mai come m'illumina
L'ombra che mi si pone a lato, timida,
Quando non spero più...
7
In cielo cerco il tuo felice volto,
Ed i miei occhi in me null'altro vedano
Quando anch'essi vorrà chiudere Idd
8
E t'amo, t'amo, ed è continuo schianto
9
Inferocita terra, immane mare
MI separa dal luogo della tomba
Dove ora si disperde
Il martoriato corpo
Non conta... Ascolto sempre più distinta
Quella voce d'anima
Che non seppi difendere quagg
M'isola, sempre più festosa e amica
Di minuto in mi
Nel suo segreto
13
Non più furori reca a me l'estal
Né primavera | suoi presentimenti;
Puoi declinare, autunno,
Con le tue stolte glorie:
Per uno spoglio desiderio, inverno
Distende la stagione più clemente!...
di Ungaretti
L'albero a quì tendevi
La pargoletta mano,
Il verde melograno
Da' bai vermigli fior
Nel muto orto solingo
Rinverdì tutto cr ora,
E giugno lo ristora
Di luoe e di calor,
Tu fior de la mia pia
Percossa e inaridita,
Tu de l'inuti vita
tremo unioo fior,
Sei ne la terra fredda,
Sei ne la terra negra;
Né il sol più ti rallegra
Né ti risveglia amor.