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Analisi e recensione del libro "La coscienza Zeno" di Italo Svevo, Temi di Italiano

Recensione dettagliata della Coscienza di Zeno con analisi capitolo per capitolo più una critica personale

Tipologia: Temi

2020/2021

In vendita dal 10/10/2022

alicetinini
alicetinini 🇮🇹

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Scarica Analisi e recensione del libro "La coscienza Zeno" di Italo Svevo e più Temi in PDF di Italiano solo su Docsity! LA COSCIENZA DI ZENO Titolo: La Coscienza di Zeno Autore: Italo Svevo Tipo di testo: Romanzo psicoanalitico Data di Pubblicazione: 3 gennaio 1923- edizione Cappelli, Bologna Struttura: La narrazione, svolta in prima persona, non segue un ordine cronologico, ma l'ordine degli eventi è basato dunque sui rapporti analogici tra gli episodi ricordati. Svevo utilizza l'ironia e adotta il dialetto triestino, quello toscano e qualche termine in tedesco. Trama: - Prefazione La prefazione introduce l’esperimento psicoanalitico condotto dal Dottor S., il quale ha incentivato il suo paziente, Zeno Cosini, a scrivere la sua autobiografia in modo tale che, rievocando il suo passato e maturando quindi una nuova coscienza, potesse guarire della sua malattia. L’analista, però, risentito dell’abbandono del paziente della terapia che lui ritiene progressista e che edifica il suo orgoglio professionale, pubblica per vendetta le rivelazioni di Zeno. È chiaro che questa finzione letteraria è anche una polemica contro la psicoanalisi, una forma di terapia che proprio in quegli anni iniziava velocemente ad affermarsi, soprattutto nell'Impero austro-ungarico, di cui Trieste faceva parte. Rimane attualmente enigmatica l’identificazione del dottor S. il quale, secondo diverse ipotesi potrebbe essere ricondotto a Hector Schmitz ( Italo Svevo), Sigmund Freud, Wilhelm Stekel oppure una sorta di proiezione del protagonista, dunque, una relazione onomastica. - Preambolo Zeno Cosini (57), il protagonista dell'opera, è un commerciante che proviene da una famiglia ricca. Il menzognero vive nell'ozio e ha un rapporto conflittuale con il padre, che si rifletterà su tutta la sua vita. Nell'amore, nei rapporti coi familiari e gli amici, nel lavoro, egli prova un costante senso di inadeguatezza e di "inettitudine", che interpreta come sintomi di una malattia. Il primo tempo che rimembra è sua infanzia, condizionata però dai ricordi della nascita del nipotino, figlio della cognata Anna Malfenti. La Coscienza è costruita secondo una strategia temporale articolata su tre livelli: il tempo del racconto, il passato di Zeno da quello più remoto a quello più recente e le varie tappe intermedie. Il tempo non è, quindi, scandito in ordine cronologico, ma dal flusso naturale della penna che trascrive gli episodi e dalla catalogazione in nuclei tematici. -Il Fumo Il protagonista descrive il suo primo disturbo: il vizio del fumo. Il protagonista, infatti, ricorda di aver iniziato a fumare già nell’adolescenza. Più volte si è imposto di smettere attraverso dei propositi, i quali costituiscono il secondo disturbo, di cui però tutti rinnovati. Infatti, ogni volta che prova a smettere di fumare, Zeno decide di fumare un'ultima sigaretta (U.S.) e di annotare la data di questa. Zeno si rivolge a facoltosi medici per abbandonare il vizio: si sottopone prima ad una fallimentare terapia elettrica, poi si rivolge ad un’altro specialista che consiglia di dimenticare il proposito, ovvero l’origine del vizio, consulta successivamente anche il suo amministratore L’Olivi, il quale per beffarsi di lui e allo stesso tempo per ricavarne profitto gli consiglia di scommettere con lui circa il proposito di smettere di fumare per infine rivolgersi ad una clinica specialistica dove corrompe l'infermiera con l'alcol per scappare, tormentato dal pensiero che la moglie lo stia tradendo con il Dottor Muli, il dottore della clinica. Zeno inoltre attribuisce al fumo la causa dei cambiamenti repentini di facoltà universitaria (passa numerose volte dalla facoltà di chimica a quella di giurisprudenza). Il considerare il fumo responsabile del suo malessere sarà identificato dallo psicanalista come un riflesso del senso di colpa nei confronti del padreː il "padrone interiore" di Zeno lo punisce per la sua volontà di competere col padre attribuendo la colpa dei suoi mali proprio all'oggetto della competizione, le sigarette. Il terzo disturbo dichiarato da Zeno è il feticismo per l’anatomia frammentata femminile. La mente del protagonista assistiamo al ricordo del fratello che però svanisce sul nascere, un fratricidio simbolico. L’autore ripone nelle pagine di questo capitolo un suo vizio personale, sovrapponendo la sua esperienza a quella del suo personaggio. Il vizio del fumo è nato per competere con il padre e Zeno ha attribuito un effetto velenoso al tabacco per il suo sentimento morale che vuole punirlo per la competizione stessa. -La Morte del Padre Zeno rievoca il rapporto conflittuale e di confronto con suo padre. La madre morì quando lui aveva 15 anni. Il padre non ha alcuna stima del figlio, tanto che, per sfiducia, affida l'azienda commerciale di famiglia a un amministratore esterno, l'Olivi. A sua volta il figlio, che si ritiene superiore per intelletto e cultura, non stima il padre il quale consumatore di fumo e alcool tradiva anche la moglie. La morte del padre, avvenimento che definisce il più importante della sua vita è l’unico che il testo provvede di una datazione precisa (15/04/1890). Da quel momento si sente un uomo finito dato che quel confronto con il padre lo motivava ad essere migliore di lui. Durante la malattia del padre, il protagonista gli augura al più presto la morte per risparmiargli la sofferenza, ma anche nel sogno, questo suo desiderio genererà in lui il senso di colpa. Zeno vive la relazione padre-figlio come una continua competizione fondata sull’orgoglio. Il più grande dei malintesi è l'ultimo, che avviene in punto di morte: quando il figlio è al suo capezzale, il padre, ormai incosciente, lo colpisce con la mano. Zeno non riuscirà mai a capire il motivo di quel gesto, se si fosse trattato di uno schiaffo assestato allo scopo di punirlo o soltanto di una reazione inconscia del padre ammalato. Da questo capitolo fino al settimo (Storia di un'associazione commerciale) il racconto procede in successione
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