Scarica Analisi e riassunto del romanzo "la chimera" e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Analisi "La Chimera" di Sebastiano Vassalli L'autore Sebastiano Vassalli nacque a Genova nel 1941. Dopo essersi laureato in lettere a Milano, iniziò a interessarsi agli studi storici, che diventarono lo sfondo dei suoi romanzi più celebri, come La Chimera. Grazie a questo romanzo, nell'anno della sua pubblicazione, il 1990, vinse contemporaneamente il premio Strega e il premio Napoli. Tra i diversi premi alla carriera conferitogli troviamo il premio Pavese, il premio Flaiano e il premo Campiello. L'ambiente Il romanzo è totalmente ambientato nel territorio piemontese, tra il 1590 e il 1610. Ci vengono subito presentati due luoghi ben distinti: Novara, forse la più disgraziata tra le moltissime disgraziatissime città che costituivano il disgraziato regno di Federico II di Spagna, e Zardino, un piccolo borgo di campagna abitato da pastorelle, contadini, lavandere e risaroli. Le due città vengono descritte come due realtà diametralmente opposte, Novara si contraddistingue per due cose in particolare: l'affollamento e il rumore. Nonostante i numerosi palazzi signorili, l'affollamento fuori di quegli spazi era un formicaio, con la diretta conseguenza di un rumore tanto risonante che oggi se ne è persa la memoria. Al contrario, non sono i palazzi signorili a caratterizzare Zardino, ma il gran numero di case in legno con tutto intorno stalle e cortili che si immergono in vigneti sterminati, boschi e paludi; un paese che, senza saperlo, sarebbe scomparso nel vuoto di lì a qualche anno. I personaggi -Antonia: Antonia, la protagonista del romanzo, viene abbandonata all'ingresso della Casa di Carità poco dopo essere nata in una fredda notte di gennaio. È una ragazza taciturna di carattere e quieta, viene istruita nell'ospizio di San Michele dalle suore del convento, che le insegnano la fede cristiana, e cresce con le altre esposte, così venivano chiamate le ragazze abbandonate in fasce. Qui Antonia impara i valori della Chiesa, a svolgere le mansioni della casa, il rispetto e tutte quelle doti che le sarebbero servite quando qualcuno avrebbe fatto richiesta di sposarla, chiunque fosse: giovane o vecchio, ricco o povero. Presto la sua vita cambia, un evento la porta a lasciare la Pia Casa e a conoscere Zardino, il luogo dove la protagonista vivrà fino alla sua morte. -Il mondo ecclesiastico: In questo caso non si tratta di un personaggio specifico, ma di un' intera società che ebbe un enorme influenza su Antonia, in un primo momento come unica salvezza, poi come condanna a morte. Parliamo di una Chiesa fortemente corrotta da depravazione e immoralità: Novara vantava i frati più intrigati, le monache più mondane e i parroci più gaudenti; a Zardino, invece, il clero si era macchiato di riti e abitudini appartenenti al paganesimo, che verranno poi condannate ed estirpate. A questo ambiente si accosta anche un' altra caratteristica: la violenza e l'impegno per un proprio tornaconto, motivo per cui il processo di Antonia non sarà a scopo etico, ma volto solo a riaffermare la presenza autonoma del Sant'Uffizio in una diocesi, dove quella presenza era stata soffocata.
