Scarica analisi il bacio dell'assassino e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Estetica solo su Docsity! Il bacio dell’assassino di (Killer's Kiss, Stanley Kubrick 1955) Il bacio dell’assassino è un film diretto da Stanley Kubrick nel 1995. Il film racconta di come Davey Gordon, un pugile la cui carriera sta seguendo una curva discendente, perde un importante match e decide di ritirarsi da uno zio. Mentre, dopo lo sfortunato incontro, si trova in preda ad un sonno agitato, viene svegliato dalle grida di una donna che abita nell'appartamento di fronte. Egli accorre in tutta fretta per offrirle il suo aiuto: la donna, che si chiama Gloria, essendosi calmata, finisce per raccontare a Davey la storia della propria vita. Orfana di madre, si era convinta a poco a poco che tutto l'affetto del padre era dedicato a sua sorella Iris: questa convinzione aveva determinato il sorgere di sentimento di gelosia, di un odio implacabile contro la sorella, che, esploso violentemente il giorno della morte del padre, aveva causato il suicidio di Iris. Ora, per vivere, Gloria si produce in un dancing e deve subire la persecuzione di Vince, proprietario del locale, che la tormenta con le sue insistenze amorose e giunge fino ad introdursi di notte in casa sua. Dall'incontro casuale tra Gloria e Davey ha origine un reciproco sentimento d'amore e i due decidono di partire insieme. Ma Vince fa rapire Gloria ed ordina a due sgherri di uccidere Davey: questi sfugge per un puro caso alla morte ed al suo posto viene ucciso il suo procuratore. Benché la polizia inclini a ritenere Davey responsabile dell'assassinio di quest'ultimo, il pugile riesce a seguire le tracce di Vince ed accerta che Gloria è tenuta prigioniera in una soffitta. Dopo aver ingaggiato una violenta lotta, che finisce con l'uccisione del malvagio, la polizia cattura gli sgherri di Vince e li induce a confessare i loro crimini: risulta così provato che Davey non è responsabile della morte del suo procuratore, e che ha ucciso Vince per legittima difesa. Il pugile può quindi partire, alla stazione viene raggiunto da Gloria. In questa pellicola a colpire è come Kubrick, dopo avere azzerato l'immaginario di New York, dopo averlo ricondotto alla sua essenza di frattale (la ricorsività di pochi segnali visivi, via via più spogli e miniaturizzati), azzera anche la Grand Central Station (il luogo dove si svolge gran parte della storia) la lateralizza, la miniaturizza e soprattutto la spopola. La stanzialità del protagonista nel vuoto di una stazione che dovrebbe essere comunque piena è qualcosa di ontologico che ha a che fare con la natura astratta e immateriale del personaggio kubrickiano, in quanto, quest’ultimo, è manichino per vocazione e genealogia. Manichino sul ring, dove Davey ha perduto balordamente il match. Manichino nella camera d'albergo, dalla cui finestra Davey spia le movenze astratte e immateriali dell'altro manichino, l'entraîneuse Gloria che