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ANALISI LIBRO: LA CHIMERA, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Analisi del libro: La Chimera Trama, analisi personaggi, spazio, tempo, temi, narratore, punto di vista, contestualizzazione, descrizione e commento

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

In vendita dal 21/11/2021

SonoDidi
SonoDidi 🇮🇹

3

(1)

27 documenti

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Scarica ANALISI LIBRO: LA CHIMERA e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! La Chimera RIASSUNTO SEQUENZE PREVALENTI a DSTONCIOI LA CHIMERA La storia, ambientata nel 1590, inizia a Novara quando sulla ruota della Pia Casa viene depositato un neonato di sesso femminile, scuro d’occhi, di pelle, e di capelli, per i gusti dell’epoca quasi un mostro. Accolta e cresciuta dalle suore Antonia nasce nella più rigida disciplina. Con il tempo la bambina cresce e con lei anche la sua bellezza la quale le porterà solo maldicenze. Scelta a recitare la poesia di benvenuto per il vescovo Bascapè, si presenta la sua prima stranezza, la ragazza sviene di fronte all'uomo (un po’ per l'emozione e un po” per il fatto che l’hanno costretta a mangiare un uovo crudo). Dopo qualche anno Antonia viene adottata dalla famiglia Nidasio e portata nel villaggio di Zardino, dove lei cerca di vivere nella fede e con semplicità ma, in città iniziano a girare voci, causa della sua troppa bellezza, di cui ogni uomo se ne innamora, viene accusata di stregoneria, di incontrarsi con il diavolo e viene accusata di tutti gli eventi strani che accadono in Paese. Per questo la povera ragazza dopo aver subito violenze e torture verrà poi arsa in piazza nel 1610. Il libro è un romanzo storico e sono presenti molte sequenze descrittive e dialogate Fabula e Intreccio non coincidono. Ci sono frequenti flashback e anticipazioni e molte pause che l’autore introduce per descrivere la società del tempo, usi e costumi. Sono presenti moltissimi flashback per descrivere la società in cui è ambientato il romanzo, per descrivere la vita dei personaggi,usi e costumi e altrettante anticipazioni soprattutto sulla fine della vita della protagonista. Prevale la descrizione. Ci sono molte parti dialogate e narrative ma occupano poco spazio rispetto a quelle descrittive. Ci sono molte parti descrittive che occupano molto spazio Il Romanzo a causa delle tante descrizioni risulta molto statico e lento. I personaggi principali sono: Antonia, La famiglia Nidasio, Vescovo Bascapè, Don Teresio e l'inquisitore Manini. La protagonista del romanzo è Antonia, gli antagonisti invece sono i cittadini e soprattutto le comari del villaggio, mentre l’oggetto del desiderio potrebbe essere il desiderio di libertà di Antonia, Francesca e Bartolo Nidasio invece sono gli aiutanti e l'inquisitore Manini è l’oppositore ,il mandante è il camminante (Gasparo) mentre il destinatario è Antonia. Sono personaggi statici, tranne il vescovo Bascapè e Antonia che sono personaggi dinamici, Antonia cambia idea per quanto riguarda la religione. ANTONIA: Battezzata Antonia Renata Giuditta Spagnolini, Antonia nasce con una bellezza stravolgente con occhi, capelli e pelle scura, era una ragazza molto coraggiosa e matura e essendo cresciuta dalle monache era molto religiosa e devota (ma durante il romanzo cambia radicalmente idea sulla religione) in più SPAZIO NARRATORE E PUNTO durante la sua infanzia veniva sempre presa di mira dalle altre fanciulle della sua età a causa della sua bellezza e stranezza. BASCAPÈ: Definito “cadavere vivente” Bascapè è un ecclesiastico dove all’inizio del romanzo si presenta come un bell’uomo con l’idea di riformare la Chiesa mentre a fine romanzo si parla di un vecchio,scarno e ormai stanco me rassegnato alla vita da Vescovo in una cittadina come Novara FRANCESCA E BARTOLO: Sono i genitori adottivi di Antonia con idee negative nei confronti della chiesa e di Dio, Bartolo aveva una barba grigia mentre Francesca era una donna molto in carne con un viso rotondo e senza età con occhi azzurri, la famiglia in più già da qualche anno aveva alcuni nemici nel villaggio che davano filo da torcere anche ad Antonia. DON TERESIO: È il secondo prete di Zardino che ha rimpiazzato con la forza Don Michele, fu un cristiano fanatico e ortodosso, insofferente verso qualsiasi tipo di peccato. MANINI: Fu 1 inquisitore che organizzò il processo di Antonia Vengono descritti in modo diretto. BIAGIO: Era il nipote definito “scemo” della famiglia Borghesini CACCETTA: Giovan Battista Caccia era un feudatario novarese GASPARO:Era un camminante, ragazzo di bassa statura, capelli biondi e occhi grigi era il fidanzato di Antonia falso e ipocrita. La vicenda si svolge tra il 1590 e il 1610, e inizia a Novara e poi si sposta a Zardino (luogo realmente esistito ma cancellato). Sono presenti sia luoghi aperti come i villaggi sia chiusi come il convento di San Michele, il tribunale dell’inquisizione e la torre dei paratici. Sono descritti con cura. Sono luoghi secondari che acquistano un ruolo fondamentale per la storia, di cui sono presenti anche molti flashback. Grazie alle descrizione si intuisce che durante la notte per i villaggi non si trovava nessuno solo le guardie, e soprattutto tutti i cittadini stavano lontani dall’albera ovvero un antico albero che pensavano fosse soggetto del demonio e che la sera ci fossero le streghe, per questo quando iniziò a girare la voce che le guardie avevano trovato Antonia di notte vicino all’albera venne accusata di essere una strega e di partecipare al saba. Durante la dominazione Spagnola in italia, dove la chiesa era corrotta , falsa ed è il periodo delle inquisizioni, dei roghi e delle streghe. È possibile indicare in quale arco di tempo si svolge la vicenda, si svolge nei 20 anni della vita Antonia dal 1590 al 1610. I fatti scorrono rapidamente e di ogni mese c’è un sommario Il testo è narrato in terza persona. Il punto di vista usato è esterno. Il narratore è onnisciente. Quindi parliamo di focalizzazione esterna. Il narratore essendo esterno e onnisciente riesce a far capire bene la storia e la società di quel tempo.
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