Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Analisi logica della frase , Schemi e mappe concettuali di Linguistica

Accenno su cos'è il soggetto, l'apposzione, il predicato, i verbi copulativi, i complementi indiretti.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 18/04/2024

_ga.iaa
_ga.iaa 🇮🇹

1 documento

1 / 12

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Analisi logica della frase e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Linguistica solo su Docsity! ANALISI LOGICA E’ incentrata sull’identificazione delle funzioni nella frase semplice, soggetto predicato vengono considerati elementi obbligatori a cui può aggiungersi facoltativamente un numero variabile di complementi di diversa natura. Una frase può considerarsi completa se contiene i due elementi obbligatori che possono essere sottintesi: “è arrivato ieri.” “Maria è arrivata domenica, Giorgio ieri.” Il nucleo è la frase semplice, una sequenza di parole contenute tra due pause forti al cui interno c’è un predicato nella forma di un verbo di senso compiuto, diversa dalla frase complessa; data l’unione di più proposizioni collegate insieme sullo stesso piano o su piani diversi per la quale diventano pertinenti i fenomeni di coordinazione e subordinazione. SOGGETTO PREDICATO VERBALE/NOMINALE ATTRIBUTO APPOSIZIONE COMPLEMENTI Gli elementi essenziali sono: 1. Soggetto; 2. Predicato verbale. Il soggetto Problema di definizione:  Il criterio semantico-nozionale tradizionale non regge (colui che compie l’azione) ci sono soggetti che non compiono alcuna azione “Maria ha mal di testa” “Il film dura tre ore”. (colui che fa o subisce l’azione), ciò di cui si parla; il soggetto partecipa dello stato di cose espresso dal predicato “Hai sentito del matrimonio di Carlo?” si parla del matrimonio o di Carlo, nessuno dei due è il soggetto della frase.  Non si può rincorrere al criterio distribuzionale (la posizione del soggetto non è né fissa né rigida). Per esempio il soggetto è in posizione post-verbale; “sono arrivati due bambini nuovi, sulle strade si verificano troppi incidenti”. Nelle interrogative e nelle esclamative: “Che cosa ha detto Maria?”Quanto tempo mi ha fatto perdere Paolo!”. Nelle frasi con ordine marcato degli elementi in cui il soggetto compare a metà frase o alla fine: “L’ha comprato Maria il libro, il libro l’ha comprato Maria”.  L’unico criterio valido è quello morfologico (accordo tra il soggetto e il predicato. Indipendentemente dalle sue caratteristiche semantiche e distribuzionali, il soggetto concorda con il predicato nel numero e dove è possibile nel genere “ieri sono venuti i vicini a protestare”. - Ci si può chiedere:  Chi compie l’azione espressa dal verbo?  Chi è che subisce l’azione espressa dal verbo?  Chi si trova nella condizione espressa dal verbo?  Chi possiede le qualità espresse dal verbo? - Problematiche sono anche le diverse modalità in cui può presentarsi il soggetto:  Il cane abbiaia (nome)  Egli studia (pronome)  Il bello piace (aggettivo sostantivato)  Lavorare stanca (verbo sostantivato)  Il troppo storpia (avverbio sostantivato)  Ahimè esprime dolore (interiezione sostantivata)  Dire la verità giova a tutti (proposizione sostantivata) Ci sono anche tipologie di soggetto tante sono le forme in cui può presentarsi: unico “Giuseppe lavora” espresso sottinteso “arriverò domani” proposizione ellittica del soggetto a) Quando è un pronome personale che viene eliminato perché facilmente desumibile della desinenza del verbo; b) Quando il verbo è al modo imperativo; c) Nella risposta a una frase interrogativa in cui il soggetto è già espresso “Quando partirà Luisa per Roma? Partirà giovedì”; d) In una serie di proposizioni che hanno tutte lo stesso soggetto di solito esplicito nella prima “Carlo andò a riposare perché era molto stanco, si era alzato di buon mattino”. mancante (nelle frasi che hanno come predicato un verbo impersonale che indica fenomeni atmosferici “Oggi piove”, ma anche nelle frasi con sì impersonale “Si parla di inquinamento”. partitivo, introdotto dai partitivi di,dello,dei da non confondere con il complemento di specificazione “Degli amici (alcuni) ci vennero incontro” “C’è del (un po’ di) vino nel bicchiere VS lo stabilimento dello zio ha chiuso lo scorso anno”. LE ESPANZIONI “Quel famoso musicista italiano ha riscosso successo in molti paesi europei”. 1. Attributo Aggettivo che accompagna un nome all’interno della frase, svolgendo una funzione descrittiva o distintiva, attribuendogli una qualità, una caratteristica, una determinazione. Concorda con il nome cui si riferisce in genere e numero; In analisi logica può avere funzioni di attributo. Ho fatto il compito di matematica (specifica che tipo di compito ha fatto). complemento partitivo E’ un nome o un pronome che indica il tutto di una parte. E’ preceduto da una preposizioni “di,tra,fra” e dipende: - Da un aggettivo di grado comparativo o superlativo relativo - Da un aggettivo numerale - Da pronomi indefiniti o interrogativi. complemento di denominazione E’ il nome proprio di un nome comune. Se dico “questa estate sono stato nell’isola” questa informazione è imprecisa (nell’isola di Lampedusa). E’ introdotto da “di” e accompagna soprattutto i nomi comuni geografici, ma anche alcuni sostantivi (mese,cognome,nome,soprannome) Da non confondere con il complemento di specificazione complemento di materia Indica la materia con cui è fatto un oggetto ed è introdotto dalle preposizioni “di” e “in”. Può essere sostituito da un aggettivo e diventa quindi un attributo. Una statua di marmo/una statua marmorea complemento di argomento Indica ciò di cui si sta parlando o si sta scrivendo. E’ introdotto dalle preposizioni “di” e “su” ed è preceduto da verbi come parlare,raccontare,discutere o da nomi come narrazione,discorso,discussione. Si narra di un fatto realmente accaduto. “In classe stiamo discutendo della violenza negli stadi” complemento di termine A chi? A che cosa? E’ un nome o un pronome sul quale termina o è rivolta l’azione espressa dal verbo. E’ introdotta dalla preposizione “a”, a volte completa alcuni aggettivi. “Ho dato un CD alla mia amica” complemento di agente o di causa efficiente Da chi? Da che cosa? “Giovanni è stato rimproverato dall’insegnante” “L’albero fu sradicato dal vento” complemento di causa “Qui si muore di freddo” Indica la causa di ciò che accade. Perché? Per quale motivo? A causa di chi? A causa di che cosa? - A (A quella notizia tutti si commossero); - Per (Per il raffreddore resterò a casa); - Da (Il bambino gridava dal dolore); - Di (Ti pentirai di questa tua azione). complemento di mezzo Indica la persona, l’animale o la cosa per mezzo della quale si compie l’azione. “Scrivo con la matita” : strumento che mi permette di scrivere, quindi, complemento di mezzo. Introdotto dalle preposizioni “ con/ per” - Con/per ( Ti invito per e-mail) ; - In ( Veniamo in auto) ; - A ( Veniamo a piedi, Ho comprato un auto a benzina) ; - Di ( La chiesa fu adornata di fiori). complemento di modo Indica il modo in cui si compie l’azione. “Scrivo con attenzione” : indica in che modo scrivo e, quindi, complemento di modo. Introdotto dalle preposizioni: - Con/ in (Dimmelo in sintesi) ; - A ( Parla a bassa voce) ; - Per ( L’ho detto per scherzo). complemento di luogo Indica la collocazione spaziale. “Sono a scuola”, “Vado a scuola”, “Vengo da scuola”, “Cammino per la scuola”. I complementi di luogo sono 4 :  stato in luogo Ci dice dove si trova una persona, un animale, una cosa. E’ introdotta dalle preposizioni “a,in,su,tra,dentro,sopra,sotto”.  moto a luogo Indica da quale luogo ci si muove, è introdotto dalle preposizioni “a,da,in,su,tra,dentro”.  moto da luogo Indica da quale luogo si proviene, è introdotto dalle preposizioni “da,di”.  moto per luogo Ci specifica da quale luogo si passa,quale luogo si attraversa, è introdotto da verbi di movimento come passare,correre,venire e dalle preposizioni “per,da,attraverso”. complemento di tempo “Arrivo a scuola alle 8:00” “Resto in classe per 5 ore” Complemento di tempo DETERMINATO : fornisce un’indicazione precisa sul tempo dell’azione o della circostanza. “Di notte fa ancora freddo” “Arriva alle 19:30”. Complemento di tempo CONTINUATO : indica per quanto tempo dura, è durata o durerà l’azione e/o la circostanza. “La aspetterò per tre anni” “In un’ora farò tutto”. complemento di compagnia o unione Indica una persona, l’animale o la cosa con cui ci si trova, con la quale si compie una determinata azione. Introdotto dalla preposizione “con” e dalla locuzioni “insieme a/ insieme con, assieme a, in compagnia di, unitamente a” Ho trascorso la serata con amici, Tu viaggi insieme ai pendolari. complemento di vantaggio/svantaggio Specifica a beneficio o a danno di chi si fa qualcosa. E’ introdotto : - da preposizioni “per,a,contro,verso” ; - dalle locuzioni prepositive “a danno di, a discapito di, a beneficio di, a favore di, a vantaggio di, nell’interesse di, in difesa di. “Le associazioni umanitarie si adoperano per le persona bisognose” complemento di privazione Indica la cosa di cui si è privi. Retto da verbi come defettare,spogliare,privare,essere privo, essere carente e dalla preposizione “di”. “La tua presentazione manca di concretezza” “Questo è un luogo privo di vegetazione”. complemento di limitazione Circoscrive il concetto espresso dal predicato. Limitamente a che cosa? E’ introdotto dalle preposizioni e locuzione “in,per,a,riguardo a, rispetto a, per quanto concerne, in relazione a, in fatto di” Ma anche da alcune locuzioni come “a mio avviso, a mio parere,secondo me” Sono molto preparato in italiano Di carattere siamo molto diversi - Riflessivo diretto, la particella “si” coincide con il soggetto e svolge la funzione di complemento oggetto e dunque di complemento diretto, il verbo esprime un’azione che il soggetto compie su se stesso, es: egli si veste ( egli veste se stesso) essi si lavano (essi lavano se stesso) - Riflessivo indiretto: in questo caso il “si” coincide con il soggetto ma svolge la funzione si complemento di termine e dunque di complemento indiretto, per esempio: essi si lavano le mani (essi lavano le mani a se stessi); Luca si è comprato un libro ( Luca ha comprato un libro a se stesso) - Riflessivo reciproco: il “si” diventa un pronome personale reciproco (diretto o indiretto); quando è usato nella costruzione dei verbi reciproci, nei quali l’azione è condivisa e ricambiata tra due o più persone. Mario e Luisa si amano (Mario ama Luisa e Luisa ama Mario) Nei costrutti impersonali con i tempi composti, l’ausiliare è sempre essere:  Se il verbo impiegato ha nella costruzione personale l’ausiliare avere, il participio passato è sempre al maschile per esempio: “si è dormito troppo” (nella costruzione personale sarebbe; abbiamo dormito troppo);  Mentre, se il verbo nella forma personale ha come ausiliare essere, il participio passato sarà al plurale, maschile o femminile: “si è andati al mare” (nella costruzione sarebbe; “siamo andati al mare);  Con il verbo essere e l’aggettivo, si usa sempre il plurale maschile, per esempio “si è contenti del risultato”;  Con i verbi riflessivi o pronominali si aggiunge la particella ci : “ci si incontra davanti al cinema”.  si utilizza solo con soggetto della terza persona singolare o plurale; per esempio “ in estate si mangia il gelato, in estate si mangiano i gelati”;  nei tempi composti l’ausiliare e sempre essere: “l’anno scorso si sono letti pochi libri”;  In presenza di un verbo intransitivo o transitivo senza soggetto espresso, il si non ha mai valore passivante, ma soltanto impersonale. - “in Italia si mangia bene” ( si impersonale); - “in Italia si mangia molta pasta” (si passivante); - “in questa scuola si studia molto (si impersonale); - “in questa scuola si studia l’italiano” (si passivante); - “in questa facoltà si studiano molte materie (si passivante). Il si passivante Se abbiamo il si da un verbo transitivo con il suo complemento oggetto avremo una costruzione con il si passivante: il complemento oggetto diventa il soggetto del verbo che quindi si accorda con esso, per esempio “noi mangiamo spaghetti” (gli spaghetti è l’oggetto) “si mangiano gli spaghetti”(costruzione del si passivante) , “gli spaghetti” soggetto ,vengono mangiati. Il si passivante viene usato in costrutti con valore passivo e si forma con la particella si+ la terza persona singolare o plurale di un verbo transitivo attivo. Dunque usiamo la costruzione con il si passivante per creare la forma passiva, anziché formare il passivo utilizzando essere o venire con il participio passato del verbo; “qui si vendono i biglietti dell’autobus” , “qui vengono (sono) venduti i biglietti dell’autobus”. Il si impersonale In questo caso la particella si ha il valore di soggetto indefinito. E’ possibile usare la costruzione impersonale con qualsiasi verbo intransitivo o transitivo alla terza persona singolare ma senza un oggetto espresso. La forma impersonale può essere seguita da un avverbio o da un verbo all’infinito. “In Italia si mangia bene” “In Italia le persone (soggetto indefinito) mangiano bene”; “Oggi si studia” “Oggi noi studiamo” “Oggi qualcuno studia” LA SILLESSI La sillessi (detto anche costruzione a senso) consiste nel non accordare nel numero il verbo con il suo soggetto. Ad esempio: “Panta rei, La famiglia? Venivano tutti”. Sillessi di relazione, in cui si accorda un verbo o un pronome con una parola non compresa nel discorso, ma facilmente deducibile. Es: “non giocate, nel quale l’animo conviene che si turbi”(nel quale si riferisce a gioco che è indicato solo con il verbo giocare). L’ELLISSI L’ellissi consiste nell’omettere qualche parte del discorso che si può facilmente sottintendere: ad esempio, Lo dissi alla moglie (manca il soggetto IO), ed io e lui (manca il predicato DISSI), gliene diedi tante ( manca un nome). La proposizione mancante del soggetto si dice ellittica del soggetto, quella senza predicato ellittica del predicato. LO ZEUGMA Lo zeugma consiste nel far dipendere da un unico predicato due complementi o due costrutti diversi, mentre uno solo di essi si adatta a quel predicato. (sottospecie dell’ellissi). IL PLEONASMO Il pleonasmo consiste nell’usare una o più parole non necessarie dal punto di vista grammaticale o concettuale, per dare maggior colore e risalto all’espressione. E’ molto frequente nell’uso familiare e parlato; esso si può trovare anche nella lingua letteraria e non implica di per sé una violazione di regole grammaticali. Ad esempio: “A me mi piace” “E che m’importa, a me?” “Scendi giù o sali su”. L’ASINDETO L’asindeto consiste nel coordinare vari elementi di una proposizione o varie proposizioni tra loro, senza alcuna congiunzione,con o senza virgole, e ciò per conferire maggiore speditezza nell’enumerazione. Es: “Sul campo di battaglia si vedevano cadaveri, rottami,fuochi,fumo.”. L’enàllage consiste nell’usare una parte del discorso diversa da quella che si dovrebbe regolarmente adoperare, ad esempio: “Ogni colpo è morte”( si usa un nome per significare l’aggettivo mortale); “Ammiriamo il bello” (si usa per significare il nome bellezza); “Poco mancò che non rimasi ferito”(si usa il verbo al modo indicativo per esprimere il congiuntivo rimanessi). L’iperbato consiste nell’invertire esageratamente la costruzione, per dare maggiore evidenza ad una parte del discorso rispetto all’altra. Per certi aspetti l’iperbato può assumere la forma dell’anacoluto. Ad esempio: “Mille di fiori al ciel mandano incensi” Foscolo. IL POLISIDETO Il polisindeto consiste nell’adoperare la congiunzione dinanzi ad ogni elemento frase o semplice parola che si vuole coordinare. Si usa per dare meglio l’impressione della gran quantità di cose enumerate o del loro immediato susseguirsi. FIGURE GRAMMATICALI L’anacoluto è una vera e propria sgrammaticatura che consiste nel cominciare un periodo in un modo e finirlo diversamente spesso cambiando soggetto o introducendo un soggetto che resta poi senza verbo. Errore comune! Scambiare il pronome indiretto loro con gli.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved